[2.04] Masters of Horror 2: Rumori e tenebre - Corto (2006)

[2.04] Masters of Horror 2: Rumori e tenebre
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Sounds Like
Anno: 2006
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Note: Quarto episodio della seconda stagione di "Masters of horror".

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/11/07 DAL BENEMERITO SCHRAMM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/01/09
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Schramm 21/11/07 02:36 - 3495 commenti

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Forse il masters più atipico, con una dimensione orrorifica prevalentemente sbilanciata sul piano mentale e farcito di suggestioni e intuizioni che pagano vistosamente pegno a Clean, shaven di Kerrigan, che Brad Anderson deve essersi memorizzato come le tabelline. Psicodramma niente male, comunque, e molto buono il lavoro sul protagonista.

Undying 2/06/08 22:59 - 3807 commenti

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Il regista di Session 9 e de L'Uomo Senza Sonno dirige un episodio particolarmente inquietante, dolorosamente verosimile, terribilmente realistico. Bando alla violenza ed al sangue facile (che gronda solo in chiusa, con un acuto "insanguinato") e spazio alla psicologia ed alla decadenza esistenziale d'un uomo al quale non poteva accadere cosa peggiore: perdere un figlio. L'acutezza dell'organo sensoriale uditivo rimanda al classico di Poe (Il Cuore Rivelatore), ma la trovata narrativa, l'inatteso twist-end e l'interpretazione di Chris Bauer infondono originalità e ritmo alla drammatica storia.

Brainiac 21/02/09 12:29 - 1083 commenti

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Davvero un peccato, un'occasione sprecata per il talentuoso Brad Anderson. Dopo essermi entusiasmato con Session 9 e L'uomo senza sonno mi aspettavo molto da questo episodio dei Masters. Invece Anderson inizia alla grande, suggerisce chissà cosa per poi lasciare il via libera ad una continua ripetizione della medesima scena (il protagonista violentato dai rumori) e, in definitiva, alla noia. Bella la scena in cui smaschera lo psicologo-fumatore. Si può tranquillamente vedere, per carità, ma non entusiasma.

Puppigallo 24/02/09 10:00 - 5274 commenti

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Il torto di questo episodio è di aver creato troppa aspettativa, grazie anche all'ottimo inizio e a un'idea che funziona, finendo per non poter garantire allo spettatore uno svolgimento di alto livello. E così, dopo un po', già si capisce dove si andrà a parare (non è mai bene). Eppure, il protagonista è decisamente azzeccato: un moderno Superman, che mette il suo super udito al servizio di un call center. Sembra triste, ma anche il vero Superman, oggi, avrebbe fatto così, perchè se avesse tentato di risovere tutti i problemi mondiali, sarebbe finito di sicuro in terapia. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: Lo psicologo, finto ex fumatore, beccato grazie al respiro, al nervosismo dato dal grattare sul tavolo e dal picchiettare col tacco della scarpa.

Daniela 19/03/09 06:40 - 12662 commenti

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Bella partenza con questo tizio, sorvegliante in un call-center, con un super-udito che gli consente di cogliere le conversazioni che lo riguardano anche se sussurrate a metri di distanza. La faccenda è più una maledizione che un dono, in quanto anche lo sferruzzare dei ferri da maglia è percepito come un fastidioso baccano. Diretto dallo stesso regista del bel horror operaio Session 9, l'episodio ha una struttura ripetitiva e un epilogo piuttosto scontato, ma risulta comunque interessante, anche per la prestazione convincente del protagonista
MEMORABILE: Il rumore assordante della pioggia

Rebis 20/03/09 16:49 - 2337 commenti

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Soggetto ad hoc per Brad Anderson: la fenomenologia della percezione psicotica coincide con quella orrifica e definisce una condizione esistenziale improntata a paranoia e solitudine. La parabola è ben disegnata e credibile, con momenti di scoperto, imbarazzante disagio psichico; ma il motore che la sostiene – come già avveniva altrove – è effimero e insufficiente a legittimarne il sintomo. Chiusura prevedibile ma coerente e sensata. Nell’altalenante serie dei Masters of Horror si segnala come uno degli episodi più atipici e stranianti, non fosse altro che per il ritmo allunato. Professionale.

Caesars 9/06/09 08:35 - 3790 commenti

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Il difetto maggiore di questo episodio dei masters of horror è quello di ripetere per circa un'ora la stessa situazione, senza alcuna possibilità di sviluppo narrativo. Peccato, perché la scelta di Chris Bauer nel ruolo principale risulta azzeccatissima e Anderson dimostra ancora una volta di saper ben raccontare storie di alienazione mentale. Però la ripetitività della situazione nuoce assai alla riuscita dell'opera, che comunque, forse, rimane una delle meno peggio di una serie deludente assai.

Greymouser 13/06/10 16:57 - 1458 commenti

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Anderson firma un episodio dei Masters che non sarà un capolavoro, ma conferma di avere un talento all'altezza della sua purtroppo scarna ma notevole filmografia. Una storia che all'inizio sembra solo grottesca e quasi da commedia, assume lentamente ma inesorabilmente i contorni del più oscuro terrore. La discesa del protagonista nel baratro della follia è disegnata con grande sapienza. Mi è piaciuto.

Mdmaster 19/10/10 08:30 - 802 commenti

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Anderson si conferma di nuovo regista capace, ma non in grado di trasformare dei buoni spunti in un prodotto di qualità. L'idea dell'uomo che sente tutti i rumori amplificati viene prima utilizzata in un contesto lavorativo moderno con ottimi risultati e poi degrada in ripetizione, trasformandosi in qualcosa di meramente fastidioso e non più coinvolgente come prima. In ogni caso Chris Bauer è la scelta perfetta per il ruolo. Peccato perché poteva diventare il miglior episodio della seconda serie.

Buiomega71 22/12/10 23:57 - 2910 commenti

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Dopo il Peter Mullan di Session 9 e il Christian Bale de L'uomo senza sonno, tocca a Chris Bauer sprofondare nel baratro della follia teso da un Brad Anderson in ottima forma. Non lo chiamerei prettamente un Masters of Horror, anche perché di horror ha poco o nulla, piuttosto un'alienazione mentale dovuta al "superpotere" di amplificare anche il più tenue dei rumori, sommata alla perdita di un figlio. Un episodio atipico, tratteggiato da Anderson con realismo e tensione. Il finale sfocia nel macabro/visionario. Lento, ma affascinante.
MEMORABILE: Bauer sente il cuoricino del figlio che non batte regolare; i cuccioli di suino (ma che ci facevano nella parete del garage?) presi a martellate.

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Tyus23 11/03/11 12:11 - 220 commenti

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L'idea portante dell'episodio di Brad Anderson è di sicuro interessante e anche la realizzazione tecnica è superiore alla media della serie. È un vero peccato, quindi, che la vicenda si sviluppi praticamente senza colpi di scena bensì con un crescendo che si fa presto prevedibile e ripetitivo e finisce per annoiare. La prova attoriale di Chris Bauer è di quelle importanti ma, data la noia imperante e il deludente finale, non posso dare più di due pallini.

Cotola 6/04/11 20:05 - 9043 commenti

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L'idea, pur non nuova (un uomo che sprofonda nel baratro della pazzia) non sarebbe neanche male, anche perchè è ben raccontata e punta principalmente su un aspetto bizzarro: l'anomala capacità del protagonista di sentire anche il più piccolo rumore come fosse assordante. Il problema però è il solito: l'episodio è troppo tirato per le lunghe e certi segmenti non convincono in quanto del tutto, o almeno in parte, gratuiti. Si arriva alla (prevedibile) fine, con una certa fatica. Comunque molto bravo Bauer.

Herrkinski 18/02/13 02:05 - 8111 commenti

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Più dalle parti del dramma psicologico che dell'horror (a parte il finale discretamente sanguinoso), l'episodio diretto dal buon Anderson lascia una buona impressione. La vicenda viene affrontata con stile e la scelta di Bauer come protagonista (molto bravo) si rivela indubbiamente azzeccata. Molto curato anche a livello di immagini e fotografia; la storia regge fino alla fine e l'inserimento del sotto-dramma con il figlio perduto funziona, senza scadere nel melenso o nella troppa superficialità. Nel complesso quindi decisamente promosso.

Minitina80 7/07/15 08:48 - 2984 commenti

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Il disagio del protagonista è vischioso e crescente fino a esplodere in un drammatico epilogo, forse prevedibile ma comunque efficace. Tutto è trasposto in maniera più che dignitosa e l’angoscia che si trasmette a chi guarda ne è la prova. Il fatto che situazioni del genere siano più verosimili di quello che si pensi rende la visione ancora più inquietante. Buona prova, anche se il restringere tutto al prodotto televisivo fa perdere inevitabilmente qualche punto.

Pinhead80 10/05/16 18:50 - 4759 commenti

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Un uomo che ha vissuto la tragedia della morte del proprio figlio di sei anni scivola via via in un incubo sonoro. Ogni rumore, anche di lieve entità, gli devasta la mente rendendogli impossibile vivere. Il tormento esistenziale del protagonista aumenta proporzionalmente al passare del tempo sino ad arrivare alla follia pura. Quella di Anderson sembra un risposta uditiva all'incubo visivo proposto da Carpenter in Incubo mortale. Il risultato è leggermente inferiore.

Rufus68 29/10/17 00:05 - 3842 commenti

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Bell'idea di partenza: un uomo ossessionato dai rumori e costretto a sentire tutto (come il Funes di Borges è condannato a ricordare tutto). Nonostante qualche stoccata polemica (il frastuono e la vacuità della vita moderna) il film gira sulla prima intuizione senza trovare spessore e allusioni profonde (tanto che, per muovere la narrazione, il regista punta insistentemente su incongrui quadretti di morte e putrefazione). Azzeccato il protagonista.
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