Springtime - Corto (1929)

Ottima Silly Symphony che punta nuovamente i riflettori su alcuni insetti che lavorano durante la primavera. L'animazione è impeccabile, così come la confezione: musica, tratto del disegno, storia (ben scritta). Solida la regia del poco conosciuto Ub Iwerks.

Deliziosa fantasia musicale ispirata alla primavera, tra uccellini, cavallette e rane, tutti tanto gai e allegri quanto spietati nel divorarsi a vicenda. E' proprio questo aspetto di frizzante ironia il dato più eclatante del cartone, che sa regalare alcuni momenti davvero divertenti, come l'albero che si fa la doccia sotto la pioggia, e perfino originali come il primo piano dell'ombra della rana danzante sull'acqua dello stagno.

Sullo sfondo di celeberrime arie classiche, fiori e creature del bosco si animano per un inno alla stagione primaverile. Anche se non inedita narrativamente, questa Silly Symphony diretta dal grande Ub Iwerks fonde con grande delicatezza e grazia suoni ed immagini, con personaggi ed animazioni decisamente riuscite e un grande ritmo impresso alla storia.

Terzo corto della serie Silly Symphony, praticamente senza trama. Viene semplicemente mostrato il ritorno della primavera in campagna. La vita tra i piccoli animali viene animata senza fronzoli e zucchero: il più piccolo, per quanto faccia tenerezza, viene sempre mangiato dal più forte. È una legge di natura. Stupisce per la perfezione della sincronia tra i movimenti dei personaggi e la musica classica che fa da colonna sonora. Molto bello.

Un altro dei tipici balletti delle sinfonie allegre primo periodo. La particolarità che eleva questo corto rispetto ad altri sta nella specie di catena alimentare messa in mostra. Piccoli animaletti danzano per poi essere letteralmente divorati da animali più grandi. La fusione di musica e immagini funziona, con un'animazione discreta, migliore che nei corti con Topolino contemporanei. Un paio di gag particolarmente ciniche lo distaccano ancora di più. Buono.