Sleuth - Gli insospettabili - Film (2007)

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Sleuth - Gli insospettabili
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Titolo originale: Sleuth
Anno: 2007
Genere: drammatico (colore)
Note: Remake della versione del '72 di Mankiewicz. Nell'originale Caine interpretava Milo Tindle (il "giovane"), ora interpreta Andrew Wyke (il "vecchio").

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/11/07 DAL BENEMERITO LINDORO
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Lindoro 20/11/07 01:06 - 10 commenti

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L'originale del '72 era un rutilante susseguirsi di trovate e svolte, spesso anche troppo ben architettate. Questo è forse il punto che distingue i due film in modo decisivo: nella nuova versione il gioco di fioretto è fra due personaggi brillanti che improvvisano col loro estro e il loro cervello, più che una costruzione intellettuale dell'autore che "controlla tutto" per quanto genialmente. Niente burattini in scena. Non è detto che sia un bene (infatti io ho preferito l'originale).
MEMORABILE: Tindle mentre allenta la cinta della vestaglia di Wyke: "Mi sento molto attratto dagli uomini maturi. Maturi e potenti."

Cotola 6/02/08 18:40 - 9043 commenti

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Gustoso, raffinato, algido (forse un filino di troppo) e ben congegnato remake del film di Mankiewicz a cui però non è il caso di paragonare il film di Branagh che, pur mantenendone molti aspetti, perde rispetto all’originale in tensione narrativa e divertimento ed anche, per quanto Law sia bravo, in campo attoriale. Forse dura un po’ troppo poco e il finale è sbrigativo oltre modo. In ogni caso chi non ha amato l’originale lasci perdere. Agli altri potrebbe piacere.

Puppigallo 8/12/08 22:41 - 5273 commenti

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I primi 40 minuti colpiscono, soprattutto grazie ai dialoghi: la colonna portante, assieme all'arredo della casa e al piccolo telecomando col quale Caine manipola gli ambienti. Poi, dopo l'uscita di scena del "detective" (un altro bel momento da gustare, come gli scambi giovane italiano sciupamogli altrui-scrittore: "Tindolini...che bel cognome...ha un vago sentore di campanellini..."), il film inizia ad accartocciarsi, a trasformarsi in una gara di bravura tra i due protagonisti, che finiscono per esagerare, risultando sempre meno sopportabili, quasi irritanti. Comunque, vedibile.
MEMORABILE: Le massime dello scrittore: "L'amore ti prende a calci in culo mentre ti accarezza. Alla fine, mia moglie ci farà una giarrettiera con le tue budella"

Capannelle 3/04/09 10:04 - 4411 commenti

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Le scenografie mutevoli, la musica e i dialoghi sarcastici mi ricordano molto Greenaway. Bella la disfida fisico-verbale tra Caine e Law: uno scontro generazionale (e culturale) per il possesso di un cimelio, la donna, che manco si vede. Perchè alla fine quel che conta è l'affermazione del proprio ego. Derivando da una pièce teatrale, soffre di qualche passaggio a vuoto e di un che di cervellotico nella parte iniziale.

Daniela 12/08/09 12:58 - 12660 commenti

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Remake interessante, in cui una certa adesione allo spirito dell'originale è garantita dalla presenza di Caine anche se, per questioni di età, è passato dall'altro lato della barricata, lasciando il suo vecchio ruolo a Law. D'altra parte, lo scontro si intorpidisce con seduzioni omosessuali esplicite, perdendo l'aspetto cristallino di gioco intellettuale per il possesso di un bene (la moglie/amante invisibile). Nonostante la bravura degli interpreti, il rischio è un effetto saturazione. Bella l'ambientazione nella villa ipermoderna

Tarabas 29/11/09 19:03 - 1878 commenti

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Duello verbale a colpi di crudeltà mentale tra un vecchio scrittore di bestseller e un attore che gli ha rubato la moglie. I due si scambiano i ruoli e distinguere vittima e carnefice non è così semplice. Che siano solo due facce dello stesso individuo? Cerebralissimo e narcisistico esercizio (di fonte teatrale) del regista Branagh, che abbonda in simboli (inquadrature simmetriche, personaggi incorniciati o ripresi attraverso vetri, telecamere e monitor di controllo). Bravi Caine e Law, ma il gioco è fine a se stesso.

Redeyes 7/01/10 19:19 - 2449 commenti

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Piece teatrale adattata al cinema più che remake puro e semplice. L'operazione di Branagh è tesa all'esasperazione dei dialoghi che, tuttavia, per niente esasperano lo spettatore, anzi lo colpiscono in positivo. Acuto e pungente nella prima parte, che è quella più divertente, a mio dire, finisce per virare nell'assurdo nella seconda ed ultima, o terza che dir si voglia. Si enfatizza l'ipocrisia negli ultimi dialoghi, leit motiv, della diatriba verbale fra i due. L'epilogo lascia un po' di amaro in bocca, forse, ma non rovina il film di certo.
MEMORABILE: L'incontro tra Milo ed Andrew.

Ciavazzaro 9/01/10 11:56 - 4770 commenti

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Buona interpretazione dei due protagonisti Caine e Law per un buon film, diretto con piglio deciso da Branagh. Premettendo che non ho visto (purtroppo) l'originale, questa pellicola non mi è dispiaciuta affatto. Sapiente anche l'uso delle scenografie, da vedere.

Rambo90 27/05/10 17:38 - 7697 commenti

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Buon film psicologico fatto di colpi di scena e dialoghi brillanti, portato avanti dall'innegabile maestria di Michael Caine (che nell'originale del '72 interpretava il giovane) e da un Jude Law in parte che riesce a tenergli testa. All'inizio sembra tutto molto lineare e noioso poi col tempo il film ingrana e quando comincia la guerra psicologica fra i due diventa appassionante.

Delpiero89 27/12/13 14:46 - 263 commenti

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Pseudo thriller grottesco a impianto chiaramente teatrale che gioca su un duello tra attori di grande spessore come Michael Caine e Jude Law. La prima parte è assolutamente notevole, su ritmi alti, scambi di battute efficaci e ricchi e una buona tensione. Tuttavia, successivamente, il crollo è quasi verticale: si precipita tra il ridicolo e la noia. Rimangono le superlative prove attoriali e il rammarico per un film che aveva il diritto di essere completato meglio.

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Kinodrop 2/02/14 19:39 - 2948 commenti

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Raffinata quanto cervellotica pièce teatrale portata (come remake) da Branagh sullo schermo. Caine e Law protagonisti interpretano due figure dal sapore letterario, inautentiche nei pensieri e nelle azioni e questo trascina la trama verso lidi di incomprensibilità. Non è sufficiente il mestiere attoriale ai massimi livelli per rendere interessante e condivisibile un film del genere. Perfetta l'ambientazione algida e ipertecnologica, leluci e la fotografia. Musiche fuori ambiente e piuttosto brutte, ricordano quelle dei film di Greenaway.

Nando 30/05/14 10:10 - 3814 commenti

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Un serrato confronto verbale e non solo tra due uomini legati ambedue alla stessa donna. Una lotta senza esclusione di colpi che vede come ambientazione una villa iper tecnologica. Lo stile appare lievemente verboso ma Caine discretamente coadiuvato da Law riesce nell'impresa di non annoiare. Probabilmente fantasiose le macchinazioni, ma la brevità della narrazione aiuta.

Vitgar 17/07/14 22:33 - 586 commenti

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Intrigante thriller psicologico giocato "face to face" tra gli ottimi Caine e Law. Talvolta la tensione cala un po', ma nel complesso la trama regge fino in fondo in maniera coinvolgente. Buona l'idea del travestimento da parte di Law in un bizzarro poliziotto. Molta psicologia e qualche dubbio sul significato del finale. Musiche accattivanti alla Philip Glass.

Galbo 19/06/19 15:44 - 12392 commenti

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Il gatto e il topo, la vittima e il carnefice, l’eterno gioco dei ruoli che si scambiano in un gioco di specchi. Un film dalla chiara impostazione teatrale che rappresenta una competizione di bravura tra attori, sorretta dall’elegante regia di Kenneth Branagh che utilizza la dimora iper moderna come una quinta teatrale, ambiente e personaggio insieme del film. Un’opera intrigante che mostra la corda nella seconda parte in cui la tensione si smorza gradualmente e la vicenda diventa più improbabile.

Buiomega71 27/11/21 01:05 - 2910 commenti

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Branagh senza Shakespeare ma il suo cinema tetrale inzuppa l'atmosfera, ora cinica, ora perversa, ora grottesca, in un perfido e sottile gioco al gatto col topo, in una villa hi-tech che pare quella del remake di Quando chiama uno sconosciuto. Imprecazioni, turpiloquio sopra la media e pure una bestemmia (tirata giù da Jude Law) fanno da piacevole contorno a questo beffardo thriller sui generis, tra dialoghi fiume (a volte serratissimi), pantomime di furti di collane, improbabili detective e la sfacciata seduzione omoerotica nel pre finale. Meglio l'originale, ma ci si diverte.
MEMORABILE: "Toglimi le mani di dosso"; L'incipit con la straordinaria (e depalmiana) ripresa dall'alto; Law che fa la "gattina" con Caine, seducendolo.

Anthonyvm 20/10/22 15:31 - 5686 commenti

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Remake atipico e interessante per svariate ragioni, non per ultima quella di avere Michael Caine nel ruolo che apparteneva al rivale Olivier nel film del '72. Branagh sa come assicurarsi l'attenzione del pubblico, a partire dal design della villa-teatro ove si svolge l'azione, nel suo asettico e avvolgente sfarzo hi-tech; i dialoghi taglienti e le performance ben calibrate dei protagonisti fanno il resto. A metà percorso qualcosa s'inceppa e l'attraente gara d'intelligenza si piega sotto la gigioneria di Law e le tutt'altro che sottili insinuazioni omoerotiche. Da provare, comunque.
MEMORABILE: L'illuminazione video-artistica della villa di Caine; Il furto pilotato con Caine che se la ride per l'acrofobia di Law; Le sfuriate isteriche di Law.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 10/10/11 13:22
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Sony Pictures:

    DATI TECNICI

    * Formato video2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audioDolby TrueHD 5.1: Italiano Inglese Spagnolo
    * SottotitoliDanese Finlandese Inglese Italiano Norvegese Spagnolo Svedese
    * Extra Commento di Kenneth Branagh e Michael Caine
    Commento di Jude Law
    Il gioco del gatto e del topo: dietro le quinte di Sleuth - Gli insospettabili
    L'ispettore Black - I segreti del trucco
    Ultima modifica: 27/11/21 14:12 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 27/11/21 10:08
    Consigliere - 25998 interventi
    Branagh senza l'amato Shakespeare (ma non sarebbe la prima volta), che rifà l'ultimo capolavoro mankiewicziano, a lui congeniale, perchè il teatro e il bardo li ha comunque nel sangue, divertendosi a mettere in piedi un beffardo, cinico e perfidamente giocoso thriller sui generis, dove i ruoli si ribaltano, le prospettive cambiano, lo spettatore viene continuamente manipolato e preso in giro, sommerso da dialoghi fiume spesso deliziosi, a volte asfissianti, che non sai mai se è una gara di bravura attoriale tra Caine e Law oppure un macabro scherzo tra due uomini che si attraggono e che si seducono con la scusante di farsi le forche per una donna (che non si vede mai se non in fotografia) venale e oppurtunista (almeno a sentire loro).

    Caine vira più verso il cinismo perverso e sottilmente crudele del Leslie Nielsen dell'episodio di Creepshow che non al Laurence Olivier dell'originale (con in più poco simpatiche stoccate sull'ignoranza degli italiani, quando Law le domanda come mai il suo ultimo best seller non è stato tradotto in italiano), Law più vicino all'Alexander DeLarge di Arancia meccanica che nemmeno a Caine da giovane playboy, la villa hi-tech sembra quella del remake di Quando chiama uno sconosciuto con diavolerie elettroniche alla Generazione Proteus, e, a differenza dello squisito gioiello di sua maestà Mankiewicz, si vira verso territori omoerotici ben poco velati, con un'aperta seduzione gaya tra Caine e Law, con il primo che, alla fine, lo invita a diventare il suo amante con proposte allettanti, e il secondo che fa la "gattina" (o la puttanella) seducendolo sfacciatamente, fino ad una chiusa inaspettata quanto fulminante (con l'arrivo della donna contesa in automobile, che, come da copione, non vediamo mai in volto).

    Branagh si aggira tra marchingegni sofisticati, riprese attraverso vetrate e monitor, esercizi di stile registici quasi depalmiani (la straordinaria ripresa dall'alto nell'incipit, con l'arrivo di Law alla villa e Caine che lo accoglie), improbabili detective, pantomine di furti di collane, "io sono te, e tu sei me, ma adesso tu chi sei? Sono ancora te, ah, no, adesso io sono io e tu sei tu", finte uccisioni, umiliazioni continue che fanno rimpiattino (Law se la fa letteralmente addosso dalla paura, Caine beffato e costretto ad indossare i preziosi gioielli da donna, la proposta omosex, l'invito a fare da amante mantenuto, "Toglimi le mani di dosso", "Frocio!") e un delizioso cinismo nei pungenti dialoghi serrati.

    Livello di turpiloquio e imprecazioni volgarissime, poi, davvero sorprendente che non ci si aspetta dal raffinato autore di Hamlet, per di più con Jude Law che tira giù un bestemmione (non credevo alle mie orecchie, tanto che ho dovuto tornare indietro per risentirla) quando la scala , con cui si attrezza per entrare dal tetto per rubare la collana, sotto la direzione auricolare di un divertito e sadico Caine, cade rovinosamente di sotto rischiando di cadere.

    Ultimo, ma non meno importante, lo straordinario score di Patrick Doyle e la seducente fotografia di Haris Zambarloukos, che regala tracce di cinema argentiano nei meravigliosi cromatismi.

    Piacevole e dilettevole cinema teatrale a due perfetto per Branagh, dove l'originale rimane insuperato, ma ci si diverte senza troppi rimpianti.

    Ultima modifica: 27/11/21 12:09 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 27/11/21 10:37
    Consigliere - 25998 interventi
    Ottimo il dvd edito dalla Sony Pictures (possiedo la versione a noleggio con tipica custodia rossa).

    Formato: 2.35:1
    Audio: italiano, inglese, catalano, spagnolo
    Sottotitoli: italiano, inglese, danese, finlandese, norvegese, spagnolo, svedese.
    Come extra: Il gioco del gatto e del topo (15 minuti di backstage). L'ispettore Blake-I segreti del trucco (2 minuti di intervista alla truccatrice Eileen Kastner-Delago). Commento audio di Michael Caine, Jude Law e Kenneth Branagh.
    Durata effettiva: 1h, 25m e 04s

    Immagine al minuto 0.29.33.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images59/PDVD-239.jpg[/img]
    Ultima modifica: 27/11/21 14:11 da Zender