Il merlo maschio - Film (1971)

Il merlo maschio

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B. Legnani 3/02/07 12:23 - 5523 commenti

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Abbastanza deludente. Fa pensare di continuo "Ora comincia, ora comincia", invece non comincia mai. Buzzanca, diretto da Festa Campanile, è bravissimo. Divertente Gianrico Tedeschi, dittatoriale direttore d'orchestra, cui Buzzanca risponde talora per le rime (“Io l’ho suonata come l’ha composta Verdi!”).

Deepred89 13/04/07 14:21 - 3704 commenti

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Una delle prime (e migliori) commedie sexy realizzate in Italia. Storia curiosa, divertente e a tratti quasi ossessiva. Sicuramente ben diretto e ottimamente interpretato da un Lando Buzzanca scatenatissimo e una Laura Antonelli al massimo della forma, protagonista di parecchie scene di nudo (mai integrale, dato che siamo nel 70). Piacevoli le musiche di Riz Ortolani.

Il Gobbo 15/04/07 13:05 - 3015 commenti

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Effettivamente meno riuscito di come poteva essere, considerato il potenziale di Buzzanca al top, lo splendore di Laura Antonelli e la presenza di Bianciardi (che fa anche un cameo fra gli orchestrali) in sceneggiatura. Però la bunueliana immagine della Antonelli-violoncello lo consegna alla storia senza esitazioni.

Undying 16/02/08 15:32 - 3807 commenti

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Titolo complementare, per assonanza e doppio senso, a L'uccello migratore: in entrambi i casi tocca al bravo Buzzanca sostenere il ruolo del maschio virile, ma a tal punto imbranato da provocare, più che erotismo, ilarità. Sostenuto da Toffolo, Laura Antonelli (qua al massimo del suo splendore) e dal simpaticissimo Gianrico Tedeschi - in un ruolo da macchietta sopra le righe ed indimenticabile - Buzzanca riesce e farci sorridere, inondando per 90 minuti lo schermo di simpatia. Ottima la direzione, avallata dalle discrete scenografie.

Matalo! 22/07/08 13:16 - 1378 commenti

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Dal racconto "Il complesso di Lot" di Luciano Bianciardi (il benemerito autore de "La vita agra" e traduttore sommo di Henry Miller - che nel film fa un cameo) uno dei titoli meno brutti di Buzzanca, coaudiuvato dall'occhio di Campanile per le scenografie veronesi (il regista è laureato in architettura). Il garbo cerca di prevalere sulla volgarità, con buoni risultati. Ma se c'è un motivo per cui questo film va visto è per le sublimi forme di una delle attrici più belle del nostro cinema, che amo da impazzire: Laura Antonelli, dalla bella fronte e dai seni divini.
MEMORABILE: Laura Antonelli suonata come un violoncello.

Caesars 8/01/09 08:56 - 3779 commenti

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La storia si trascina per più di un'ora e mezza senza mai decollare; fortunatamente ci pensa Laura Antonelli a tener desta l'attenzione mostrandoci spesso le sue forme perfette. L'idea in sè non è malaccio, la storia di un fallito nella vita che trova riscatta facendosi invidiare per la bella moglie, ma mostra ben presto la corda, non bastando l'interpretazione di Buzzanca (affiancato dai buoni Gianrico Tedeschi e Lino Toffolo) per reggere il peso della pellicola. Rimangono le immagini di una delle più belle attrici del nostro cinema.

Giacomovie 16/06/10 15:53 - 1397 commenti

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Uno degli apripista del genere della commedia sexy, che poi negli anni successivi ha preso strade più demenziali e dequalificanti. Quì almeno l'erotismo trova la sua coerenza in quanto finalizzato ad una satira sui complessi psicologici di inferiorità, in una vicenda che non manca di una certa arguzia e di un certo impegno recitativo. La Antonelli si contende a pieno titolo con la Fenech, la Bouchet e la Carati il titolo di regina sexy degli anni '70. **!

Giùan 23/12/11 14:54 - 4539 commenti

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Titolo fondamentale nell'educazione erotica d'ogni adolescente anni '80, benevolmente e serialmente ammannitoci da pivate locali/nazionali. Il soggetto di Bianciardi si permette tocchi bunueliani, mettendo in metafora (e alla berlina) l'alienazione e la necessità di esser riconosciuti dell'uomo medio moderno. Campanile vi presta il suo stile, restando sempre dietro la linea rossa della volgarità. Il frustrato violoncellista di fila Buzzanca è a suo modo misurato, ma il film è tutto nelle mani, sui fianchi e nella materiale costituzione di Laura Antonelli.
MEMORABILE: Le foto scattate da Lando con le pose plasticamente e morbidamente osè di Laura. Le caratterizzazioni del mellifluo Toffolo e del Vate Tedeschi.

Moro 5/03/12 11:30 - 36 commenti

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Divertente rappresentazione solo apparentemente parodistica di un dramma psicanalitico (la nascita di una compulsione a risposta di un complesso di inferiorità). Pressoché perfetti i due protagonisti, cioè Buzzanca e l'Antonelli, sia dal punto di vista della credibilità scenica (hanno entrambi il phisique du role) sia per la interpretazione, che appaga per intensità e naturalezza. La bellissima ambientazione di una Verona priva di retorica romantica corrobora quel tono amaro e malinconico che si addice al finale pessimistico della vicenda.

Stefania 14/04/12 21:08 - 1599 commenti

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Niccolò Vivaldi, un nome e un cognome impegnativi per un musicista, e ancor più impegnativi per un Signor Nessuno di cui neppure i colleghi ricordano la faccia... che però scopre un antidoto alla sua mediocrità: le grazie della moglie, da esporre in pubblico in ogni occasione! Il difetto del film è la quale totale assenza di punti di svolta significativi, ma è apprezzabile l'intelligente, accorta leggerezza con cui si affronta questo viaggio impegnativo nella mente di un nevrotico, questa fenomenologia dell'ossessione erotica. Malinco-comico!
MEMORABILE: "La vita è una festa malinconica!"; l'Antonelli che resta nuda durante l'"Aida"; Buzzanca sull'albero che fa... il merlo maschio!

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Gabrius79 14/09/13 20:08 - 1420 commenti

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Commedia dalla trama grottesca famosa se non altro per le nudità della bellissima Laura Antonelli qui in stato di grazia. Lando Buzzanca se la cava piuttosto bene spalleggiato da un buon Lino Toffolo. Il film prende sicuramente quota nella seconda parte dopo un primo tempo piuttosto statico e senza grossi colpi d'ala.

Lythops 4/09/15 19:48 - 1019 commenti

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Tipica commedia pruriginosa anni '70 con una Antonelli che, nonostante non sappia recitare, ci ricorda quando le attrici erano vere e ancora non deturpate dalla chirurgia plastica di oggi. Film plausibile per le "patologie" descritte, non eccessivamente brillante, forse un pochino lento, ma con tutta la vita e i tempi di quegli anni. Bravo Tedeschi nei panni del direttore d'orchestra, Toffolo fa il suo mestiere di sempre. Buzzanca, in auge all'epoca, fa da richiamo.
MEMORABILE: La comparazione Antonelli-violoncello; La sequenza delle fotografie.

Victorvega 23/10/15 21:37 - 501 commenti

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Viaggio nelle frustrazioni di un violoncellista che scopre la sua inutilità. Ambizioso nella premessa, in realtà è un film che dopo mezz'ora mostra la corda, in attesa di una trovata che dia la svolta alla storia (che non arriva). Però il film poggia su buone interpretazioni (Buzzanca regge la scena ed è bravissimo, la Antonelli è al suo massimo splendore), su discrete scenografie e su un buon mestiere registico. Alla lunga annoia ed è un peccato, sa di occasione non sfruttata.
MEMORABILE: Antonelli/violoncello.

Jurgen77 28/07/16 11:19 - 629 commenti

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Tipica e divertente commedia sexy made in Italy. Storia curiosa e molta malizia... Ben diretto da Campanile, con un Lando Buzzanca e Laura Antonelli al massimo del loro splendore artistico e fisico. Molto nude (ma mai integrali) anche le comprimarie... Si ride senza volgarità eccessive. Buone anche le musiche del superbo Ortolani.

Rufus68 12/04/18 23:18 - 3825 commenti

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Uno dei primi film italiani a testimoniare platealmente la sovversione all'interno della coppia matrimoniale operata dalla frustrazione dell'anonimato sociale. La rivincita per interposta persona (la bellissima Antonelli, che dona una elettrizzante costante erotica all'insieme) trova accenti piacevoli (bravo Buzzanca) anche se mai si raggiungono autentici toni grotteschi o drammatici. A suo modo, tuttavia, rileva quale documento epocale. Lodevole anche il contorno (Toffolo e Tedeschi).

Paulaster 8/07/19 11:49 - 4391 commenti

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Musicista non considerato avrà una rivincita sfruttando le grazie della moglie. Trama non banale che invece di buttarla sul pruriginoso pone l'accento sulla frustrazione maschile. Il mezzo sono autoscatti e voyeurismi (in un'epoca ancora acerba) con brevi accenni alla psicanalisi. Buzzanca riesce a essere misurato per il suo ruolo, la Antonelli è bellissima anche quando imita un violoncello. Finale coraggioso.
MEMORABILE: L'orchestra in camera da letto; La Antonelli nella custodia; I giornalini all'edicola.

Gmriccard 20/04/20 14:33 - 121 commenti

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L’ottima prova di Festa Campanile e un Riz Ortolani ispiratissimo che inusualmente (ma comprensibilmente) lascia maramaldeggiare il violoncello coincidono con il ruolo della vita per Buzzanca (da frustrato è memorabile nel dar volto alle turbe maschili); e anche la Antonelli non è più stata così ispirata (in procacità siamo ai livelli di Malizia). Non bastasse ci sono le piacevoli similitudini d’ambito ornitologico, location suggestive e opere fantastiche (Rossini, Verdi...). Delle due o tre commedie sexy migliori la più completa.
MEMORABILE: L’inaspettata reazione della suocera, specializzata in ottimi cammei dai tempi de La grande guerra.

Nando 17/09/22 18:32 - 3810 commenti

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Campanile rimane sempre un regista particolare, con pellicole audaci ma al tempo stesso moderne. Qui si assiste alla vicenda di un frustrato orchestrale, sbeffeggiato dal dittatoriale direttore che però è coniugato con una donna di bellezza inarrivabile, la sfolgorante Antonelli, le cui foto osé ridaranno linfa al povero marito, un simpatico Buzzanca. Lo sviluppo narrativo purtroppo è lento e necessitava di una marcia in più. La validità del cast non è sufficiente.

Herrkinski 30/11/22 05:08 - 8072 commenti

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Tra i più conosciuti film con Buzzanca, qui bravo nel ruolo di una persona insoddisfatta di sé stessa che usa l'ingenua e burrosa moglie come un trofeo per riscattarsi; uno studio psicologico declinato in una commedia tutto sommato interessante, che calza a pennello all'attore. Ma la vera attrattiva del film, manco a dirlo, sono i numerosi nudi della statuaria Antonelli, che all'epoca devono aver turbato più di un adolescente; la trama finisce per risultare ripetitiva abbastanza alla svelta e salvo qualche scena clou, pur sempre legata alle grazie dell'attrice, le idee son poche.
MEMORABILE: Nuda durante l'Aida.

Gugly 16/02/23 23:42 - 1185 commenti

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Niccolò Vivaldi è prestante, ha i lineamenti marcati ma nessuno si accorge di lui; la moglie Costanza dietro l'aspetto dimesso nasconde un corpo da urlo; il film è tutto qui e nelle nevrosi di un ispiratissimo Buzzanca, diretto da una regia audace ma non volgare che precorre temi attualissimi; gli fanno da contorno ispirati comprimari (Tedeschi direttore schizzato, Toffolo collega gaudente); consegnate alla storia cinematografiche le forme della Antonelli - violoncello, vivesse oggi Vivaldi si dedicherebbe alla caccia di followers con profilo ad hoc...
MEMORABILE: Il protagonista che precipita nella spirale della nevrosi con il volto sempre più grifagno.

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  • Discussione Undying • 2/01/09 20:41
    Risorse umane - 7574 interventi
    Direi che il titolo si addice alla curiosità.
    Lando Buzzanca, negli anni Settanta (e principio degli Ottanta) ebbe un bel daffare citando a più riprese in causa due noti editori di fumetti milanesi che, ispirati dall'attore (ed in forza dei film da questo interpretati) lanciarono nelle edicole due serie a fumetti (rigorosamente per adulti, soprattutto quella de Il Montatore) con protagonista un doppio, disegnato a china, di Buzzanca...

    Sotto: una delle due "riviste" ispirate alla figura dell'attore e, più a destra, la versione più "sporcacciona" dei fumetti per adulti ispirati, involontariamente, da Buzzanca...


    Sotto: Ancora un esempio e, più a destra, doppio plagio: anche Malizia c'è finita di mezzo...
    Ultima modifica: 28/10/09 12:32 da Zender
  • Homevideo Zender • 17/04/09 13:27
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Direttamente dalla Geppo collection di Germania ecco ecco la rara fascetta vhs di IL MERLO MASCHIO, etichetta Avo Program.

    Ultima modifica: 20/04/09 19:56 da Zender
  • Discussione Undying • 11/10/09 16:50
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il Niccolò interpretato da un Lando Buzzanca decisamente ispirato, ed in genere il plot centrale de Il merlo maschio, ovvero il marito che si eccita ad esibire il (bellissimo) corpo della moglie (una sublime Laura Antonelli), potrebbe benissimo avere influenzato Tinto Brass che sembra riprendere il tema centrale del film - pur sviluppato in un contesto più audace e drammatico - nel suo La chiave (1983).
    Ultima modifica: 11/10/09 17:05 da Undying
  • Discussione Undying • 11/10/09 17:59
    Risorse umane - 7574 interventi
    Gugly ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
    sì...diciamo che è un tema universale ( ma voi uomini come siete strani a volte!!!!), anche perchè La Chiave è il libero rifacimento di un romanzo giapponese, se non ricordo male.

    Sì, un romanzo omonimo di Junichiro Tanizaki.
    Ma, come giustamente dici, Brass si è liberamente ispirato al testo e questo non necessariamente significa che non abbia subito influenze trasversali - per così dire - tipo quella cinematografica di cui stiamo discutendo.
  • Discussione Gugly • 11/10/09 18:06
    Portaborse - 4710 interventi
    Eh, sappiamo di che pasta è fatto Brass..per la serie si torna al discorso di cui sopra :p
  • Discussione Gugly • 30/08/11 07:17
    Portaborse - 4710 interventi
    Ripensandoci dopo aver visto un pezzo di film ieri sera, questo film mi ricorda la vicenda dei Marchesi Casati Stampa: lì addirittura il marito non si limitava a fotografare la moglie nuda ed a esporla agli sguardi degli altri, ma addirittura la faceva accoppiare con altri uomini, e lui guardava.

    Il film è praticamente coevo alla vicenda.

    http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=418
  • Musiche Lucius • 25/05/15 00:19
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:


    Ultima modifica: 25/05/15 07:37 da Zender
  • Curiosità Zender • 27/02/16 14:59
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Mirrrko • 2/05/16 20:57
    Galoppino - 174 interventi
    L'edizione DVD spagnola ha un master eccellente e manda al macero l'ignobile edizione MINERVA - 01

    Regione: 2
    Audio: Italiano (Dolby Digital 2.0 Stereo), Spagnolo (Dolby Digital 2.0 Stereo)
    Sottotitoli: Spagnolo
    Formato: 2.35:1
    Durata effettiva: 1:45:12

    dvd spagnolo al minuto 1:01:47



    dvd MINERVA - 01

    Ultima modifica: 3/05/16 08:23 da Zender
  • Discussione Gugly • 18/02/23 23:51
    Portaborse - 4710 interventi
    Dopo aver visto per intero il film non riesco a smettere di pensare che senza saperlo il regista ha anticipato di mezzo secolo il discorso dei social: alla fine l'interazione tra moglie e marito si risolve nella diffusione artigianale delle immagini di lei a quante più persone possibili per creare seguito e ammirazione... Immaginiamola trasposta ad oggi con creazione di un spazio virtuale, gallery e quant'altro; mi chiedo cosa avrebbe risposto Niccolò Vivaldi all'immancabile commento social di condanna del suo comportamento (immagino click, blocca utente e cancella commento)

    Ultima modifica: 18/02/23 23:56 da Gugly