La solita contessa sanguinaria (ha le fattezze di Mariangela Giordano) si nutre di sangue giovane per mantenersi in vita. L'arrivo -fortùito- al suo tetro castello d'un gruppo di cantanti (noto come Killer Barbys) rappresenta la buona occasione per approvvigionarsi di sangue fresco. Al regista non interessa la storia e compone una serie di immagini fascinose ed inquietanti, permeate dalla nebbia e dalle location infernali, spesso fotografate con una luce soffusa e crepuscolare. Sottilmente ironico e gradevole, pur nella povertà del budget...
MEMORABILE: Una ragazza viene sorpresa durante l'amplesso all'interno di un camioncino: sarà inseguita mentre fugge (nuda) nel bosco, dove verrà decapitata con una falce.
Questo è il lavoro che meglio rappresenta il cinema fatto alla maniera del prolifico Jess Franco, o almeno nel suo periodo del revival trash anni 80. La trama è banale ma il film è infarcito di golosità e chicche puramente filmbruttesche che faranno impazzire i fan del genere. Da segnalare che i Killer Barbys sono un vero gruppo punk rock spagnolo e saranno diretti nuovamente dal maestro spagnolo in una sorta di sequel chiamato Killer Barbys vs. Dracula. Questo è uno di quei film da possedere rigorosamente in VHS. Culto!
MEMORABILE: Tutte le scene col barbone/assassino e i nani.
Il film di Franco fonde tradizioni importanti del cinema del cinema horror: Vampiri gotici anni 60, trame anni 70stile Non aprite quella porta, tradizioni da horror gore anni 80 ma, nella sua semplicità, si muove abbastanza lento con molti vuoti tra una scena e l'altra (bisogna sempre aspettare molto prima che accada qualcosa). Importante solo per la presenza di Sambrell e della Giordano e culto solo perché girato da Franco. Se fosse stato girato da Paolo Solvay avrebbe avuto meno fan (opinione personale).
MEMORABILE: Un uomo triturato da uno schiacciasassi.
Che Franco fosse un pazzo scatenato già lo si sapeva. Che i suoi film spesso fossero svelti, ultrartigianali e molto weird anche. Che ci si possa annoiare è un rischio che si corre perché di tanto in tanto ci può essere qualche gradevole sorpresa. Qui sorprese non ce ne sono, tutto è arronzato e tirato al risparmio e ci si tedia peggio che in Sodoma's ghosts. Mariangela Giordano si scatena come al solito, ma da sola non vale una visione.
Un regista altalenante in grado di sfornare pellicole cult e scult (qui siamo nel secondo dei casi). Chiappe a gò gò, nudità, sesso e sangue al servizio di una storia bislacca come l'intera regia che sembra in ritardo di dieci anni rispetto alla realizzazione del film. Capisco che il regista nella sua carriera abbia firmato anche alcune produzioni con degli pseudonimi, ma rispetto ad altre sue "opere" sembra proprio che ad averlo realizzato sia la mano di qualcun altro. Un inutile dispendio di energia e pellicola. Solo per trashofili.
Il bellissimo di artifex come Franco è che tutti quelli che per il sentire comune sono ghirigori da bacchettate sulle dita si trasformano in una sorta di misterioso pregio, costringendo lo spettatore a un sentire non comune, a un linguaggio alieno o comunque prossimo alla brut-art. Così che l'atmosfera scavalca a piè pari e occhi bendati il fuoco di sbarramento fruitivo creato da carestia di mezzi e denari e scompensi attoriali dalle parti dell'imperdonabile, e tanto basta. Non tutto passa lo scoglio, ma quel che riesce sa fare buon uso del lazo e farsi perdonare la metà mancante.
Ennesima rivisitazione della sinistra figura di Erzsébet Báthory, questa volta firmata da Jess Franco che insolitamente dirige con una certa attenzione mantenendo un minimo di linearità narrativa e con un montaggio più curato del solito. Anche se la trama non brilla certo per originalità, molti passaggi sono ampiamente prevedibili e gli effetti speciali al risparmio rasentano molto spesso il risibile. A suo agio nel ruolo della sanguinaria contessa ungherese, la nostra Mariangela Giordano non lesina sguardi allucinati e convulsioni erotiche.
MEMORABILE: I due infernali nanetti al seguito del "macellaio" Balthazar.
Jesus Franco, regista eclettico, ribelle agli schemi (financo pornografo), firma un quadro di macelleria cinematografica muovendosi sicuro nel genere Mircalla/Carmilla, cioè la donna eternamente giovane che fa un patto diabolico. Infarcito di sarcasmo, il film si dibatte accorato, verso un secondo tempo che suscita più di uno sbadiglio mortale. Spesso solo per gli amatori incalliti.
Jesús Franco HA DIRETTO ANCHE...
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Non si tratta certo di uno dei lavori migliori di Franco (ma il discorso lo si potrebbe applicare alla sua -quasi- intera filmografia), ma almeno questo film può essere definito un riuscito divertissement, che ha trovato la via dell'edizione DVD grazie alla Mosaico Media (è stato distribuito nelle edicole: serie Horror Cult Collection).
Il riversamento non è dei migliori: la tonalità del video spesso subisce degli sbalzi (in chiaro/scuro) ed il doppiaggio è al limite del tollerabile. La biografia di Jess Franco, presente come extra, è inoltre illeggibile sul monitor per via del contrasto di colore dato dal carattere e lo sfondo.
Ma è l'unico sistema di prenderne visione, soprattutto ad un prezzo davvero contenuto.
HomevideoZender • 30/10/07 10:31 Capo scrivano - 47726 interventi
E tra l'altro mi sembra di averlo anche visto in edicola a prezzo stracciato...
La band presente nel film (un gruppo rock spagnolo), nota come Killer Barbies, ha dovuto mutare nome onde evitare possibili ripercussioni da parte della "multinazionale delle bambole".
Per l'occasione il complesso musicale è stato chiamato Killer Barbys.
Il tasso erotico è dato dalla presenza di una (attardata) Daniela Giordano, qua in una parte che, in ricordo della tristemente reale "Contessa sanguinaria" Erzbeth Bàthory, si è rivista anche nel seguente Hostel 2 (vittima Heather Matarazzo).