Intimate confessions of a chinese courtesan - Film (1972)

Rapita e costretta a lavorare nel bordello della feroce (e lesbica) Lady Chun, la bella Ai nu dapprima si ribella, poi decide di abbozzare, per meglio preparare la vendetta... Gioiellino Shaw Brothers che contamina lo stilizzatissimo wu xia pian con l'erotismo morboso (donde il titolo furbetto per il mercato internazionale). Miscela riuscita, visto che la protagonista Lily Ho ha il suo perchè, i combattimenti sono di buon livello, il décor curatissimo. Certamente presente al Tarantino di Kill Bill 1. Da vedere

Pur essendo un film un po’ “furbo” che strizza non poco l’occhio al gusto occidentale ed alle attese pruriginose del suo pubblico (basti vedere come è stato tradotto) è sicuramente una pellicola molto gradevole e ben fatta che si lascia seguire con grande piacere e che riscatta alcune ingenuità e facilonerie presenti in fase di sceneggiatura, con una confezione molto bella, curata e raffinata e con uno splendido finale, abbondantemente immerso nel sangue, amaro come il fiele.

Affascinante, piccolo capolavoro del cinema lesbico, marziale e del "brothel movie" di ogni era e paese, mio personale cult-movie (forse il film d'arti marziali Shaw Bros dei primi anni '70 che preferisco in assoluto). Chor Yuen (Chu Yuan), regista raffinatissimo ma purtroppo semi-sconosciuto da noi, racconta la lenta "integrazione" di Ai Nu, attraverso i colori degli abiti che indossa (che, secondo la tradizione cinese, simboleggiano i vari stati d'animo), le scenografie barocche ed eleganti sequenze di duello. Procuratevelo assolutamente!

Classica storia di vendetta al femminile; la messa in scena è sontuosa, ci sono forti scene di sesso e violenza brutale. Un buon film anche per la trama e i colpi di scena fino al suo tragico epilogo, un melodramma di rara bellezza. I combattimenti sono fenomenali, gestualità schematica ma funzionale all'espressione di un unico sentimento: la vendetta.

Confezione elegantissima, film così così: uno wuxia di stampo quasi teatrale (con scenografie raffinatissima ma alla lunga un po' monotone), quasi del tutto privo di elementi exploitation nonostante le tematiche (trama di vendetta alla Thriller - A cuel picture, la componente saffica) lasciassero sperare in risvolti ben più spumeggianti. Si guarda con piacere in virtù delle belle immagini e delle due protagoniste ma forse si poteva osare di più. Un paio di brevi flash floydiani nella colonna sonora: se si deve riciclare conviene farlo bene!