Attenti... arrivano le collegiali! - Film (1975)

Commedia erotica allegra e ingenua, suddivisa in una serie di sketch con personaggi innocui: lo scatenato Ucci, che compie traversate oceaniche con la fantasia, e la De Santis finta racchia con accento teutonico e strip facile; per non parlare delle allieve di quest'ultima, che mostrano seni e sederi a iosa. Certo non si può parlare di vero cinema, ma almeno si fanno due risate girando al largo da quella volgarità che rende insopportabili molte commedie d’oggi.

Modestissimo, con più di una scena squallida. Molte le nudità delle piuttosto sconosciute attrici (a parte la De Santis, anche lei molto nuda, pure integralmente). Tolto Toni Ucci, gli altri attori sono davvero penosi. Non esiste uno straccio di sceneggiatura. Girato probabilmente a Torvaianica in un albergo chiuso per ferie. Da non perdere il commento di questo film di Maurizio Porro, citato nello Stracult di Giusti (lamenta che mancano pure le belle donne, perché quelle "presenti nel film appaiono laide e sproporzionate")! Pare sia stato, anni più tardi, rieditato in versione hard.

Le collegiali del titolo sarebbero poi una serie di emerite sconosciute (eccezion fatta per la de Santis che con certa predisposizione preferisce, ai vestiti, la nuda pelle) in vacanza presso la solita località balneare. Tra incontri omo ed etero, vissuti da istitutrici ed allieve, la pellicola scorre gradevolmente, prediligendo, all'impianto comico, un approccio al nudo molto più spinto (almeno in relazione ai prodotti dell'epoca). Nonostante il titolo, ed i presupposti, la volgarità è comunque bandìta e nel complesso il risultato finale supera di gran lunga parecchie commedie più celebrate.

Infima commediaccia sporcacciona Anni Settanta, forse riedita tempo dopo con inserti hard e diretta dall'altrettanto infimo mestierante Giorgio Mille autore di successivi capolavori come La zia di Monica. Privo di trama, il film si dipana tristemente fra gag da avanspettacolo, dialoghi al di sotto di ogni commento e modestissimi siparietti erotici. Il tutto nell'assenza totale di qualunque cosa assomigli a una sceneggiatura, una regia e una recitazione, salvo quella corporea della bella Orchidea, alla quale perdoniamo volentieri sempre tutto.

Agghiacciante! Pellicola girata in triste location sotto-balneare (Torvaianica) senza uno straccio di sceneggiatura, con situazioni chiaramente improvvisate direttamente al momento dell'"azione". Gag comiche deprimenti come raramente si è visto, scene di nudo perlomeno nella media dell'epoca, fotografia alla "basta che si veda" e trionfo della voce fuori campo a testimoniare la scrittura a posteriori, solo al momento del doppiaggio, espediente comune ai più beceri e cialtroneschi z-movies. Davvero inguardabile. Povero Toni Ucci

Mi aspettavo di peggio. Delle collegiali (mai visto attrici così scadenti e così poco identificabili come collegiali) si concedono una vacanza ad alto tasso erotico. Film che si spaccia per commedia ma è più sull'erotico, nel cast di perfetti sconosciuti brillano (si fa per dire) la bella De Santis e il sempre valido Ucci. Mediocre, anche perché in Italia hanno girato di mooolto peggio...

A tratti agghiacciante, la pellicola di Mille ci vorrebbe raccontare un week-end al mare (litorale romano fuori stagione) tutto sesso e divertimento di alcune collegiali dai "facili costumi". Il film si rivela sin da subito una micidiale accozzaglia di scenette "eccitanti" alternate da messe in scena che hanno la pretesa di essere divertenti. Ci si domanda come ci siano finiti dentro un bravo caratterista come Ucci e la starlette De Santis (entrambi, allora, abituati a frequentare set notevolmente più blasonati).

Terribile commedia erotica di Mille priva di sceneggiatura e di regia, quindi con poche possibilità di essere considerata un film vero e proprio. Si tratta di un collage di scene a livello del peggior avanspettacolo, dove si salva solo un brillante Toni Ucci cui tocca spupazzarsi (fra gli altri) le opulente grazie della splendida bellezza barese doc Orchidea De Santis, che nel film è una credibilissima istitutrice tedesca allergica ai vestiti. Molti nudi, quasi mai volgari. Solo per cultori del genere e ammiratori della De Santis.

Un giovane corpo studentesco viaggia verso una località non proprio ridente: Torvaianica in bassa stagione. Si riconoscono l’imperiale De Santis, i favolosi occhi di Eleonora Green (integralmente godibile in La zia di Monica) e i tratti gitani di Marina Pierro. La futura musa di Borowczyk appare qui sotto pseudonimo (forse Ivette Monet?), mentre usa curiosamente il suo vero nome di Marina nel film. Ovviamente nessuno aveva la pretesa di realizzare un prodotto memorabile ma solo uno sbrigativo svago per uomini soli, certo che in questo caso le idee sono state proprio pochine...