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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/10/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 16/10/07 12:06 - 3790 commenti

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Ancora una volta Herzog ci propone un personaggio estremo, il soldato Woyzeck (interpretato magistralmente da Klaus Kinski, senza di lui il film perderebbe di senso), vittima delle angherie del proprio capitano e usato per esperimenti di medicina dal dottore dell'esercito. A complicare le cose per il nostro "eroe" c'è anche la moglie che lo tradisce. Finirà, ovviamente, in tragedia. Come sempre, con Herzog, ci troviamo davanti ad un'opera di non facilissima fruizione che però merita sicuramente.

Pigro 24/06/08 10:42 - 9666 commenti

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La storia del soldato umiliato dai superiori e soffocato dalla gelosia raccontata nel dramma di Buechner prende vita e vigore grazie alla fredda poesia di Herzog e alla straordinaria performance di Klaus Kinski, quasi “marionettistica” come si addice a questo personaggio sbozzato e senza profondità. La tragedia di un uomo ridicolo, verrebbe da dire: e con essa, la farsa costituita dai poteri forti dell’esercito e della scienza. Molto ben curata anche l’ambientazione.

Herrkinski 7/09/08 21:50 - 8112 commenti

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Duro dramma di Herzog, di chiara impostazione teatrale. Ispirato a un "testo sacro" della cultura tedesca, il film è fatto di inquadrature statiche, si prende il suo tempo, sembra durare molto più degli 80 minuti che effettivamente dura. È un cinema d'autore coi fiocchi, dove un attore eccezionale come Kinski riesce a dare il meglio di sè, con un'interpretazione di gran caratura, ricca di monologhi recitati con grande pathos e con un completo immedesimarsi nel malinconico personaggio di Woyzeck. Di sicuro non per tutti i gusti, ma bellissimo.

Lele Emo 9/09/08 15:26 - 184 commenti

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Direi che in questa pellicola il "combo" Herzog-Kinski si è superato alla grande, mettendo in scena un dramma psicologicamente violento e sadicamente raffinato. La maschera di dolore, agonia e angoscia di Kinski è assolutamente insuperabile. La storia anela molte diverse facce del dramma tipico, cementando il tutto con una veste assolutamente teatrale e di grandissimo effetto. La tipica lentezza "herzoghiana" è più presente che mai, ma di fatto rimane un grande film d'autore per pochi intimi sguardi.

Homesick 24/03/10 18:38 - 5737 commenti

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Il male di vivere e la tensione irrisolvibile e autodistruttiva tra ragione e natura si palesano in una regia asciutta e minimale che agli slanci d'autore - comunque modesti e limitati all'enfasi romantica del paesaggio e al lungo ralenti con cui è filmato l'uxoricidio - predilige la potenza della parola e della fisicità di un Kinski superlativo: smunto, paranoico, ansante ed oppresso, assorbe in toto la tragicità del disadattato Woyzeck e oggettiva da sé un film intriso di angosciante solitudine e lucido pessimismo cosmico. Eccellente il doppiaggio di Kinski da parte di Sergio Graziani.

Enzus79 18/04/12 11:17 - 2896 commenti

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La coppia Werner Herzog-Klaus Kinski riesce anche con questa pellicola a raggiungere il meglio che il cinema europeo ha offerto nel secolo scorso. Kinski, che col suo volto riesce a trasmettere qualsiasi emozione, dimostra come ci si possa completamente "immergere" nell'interpretare un personaggio. Grande film.

Rebis 26/05/12 15:15 - 2337 commenti

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Il classico di Büchner scomposto e ricostruito da Herzog in una messa in scena glaciale, austera che esaspera il tema dell'uomo mosso da forze contrastanti: le ingerenze del potere istituzionale (l'esercito, la scienza) e il sentimento panico della Natura. Kinski piega efficacemente il proprio corpo ad una recitazione meccanica, "mejercholdiana" che lo commuta in una marionetta soverchiata dall'incommensurabile. Pittorico e respingente nel suo algore, il film si sviluppa secondo una tempistica oggettiva (80’) ed una soggettiva (?) rigorosamente avverse. Il minore tra gli "Herzog maggiori".

Minitina80 19/07/16 22:50 - 2984 commenti

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Dramma esistenziale di un uomo solo, ma specchio di un’umanità passata in balia della più gretta anti-scienza e stupidità, insediate nella società come carie nascosta tra i denti. Il paradigma dei folli che pretendono di riconoscere la pazzia nell’altrui normalità ha conseguenze devastanti sul povero soldato Woyzeck, destinato alla negazione di se stesso. La città in sottofondo è immobile e silente, ma letale come un serpente che custodisce un potente veleno capace di sopire le menti. Forse non proprio per tutti.
MEMORABILE: Gli uomini sono come degli abissi, ti gira la testa se provi a guardarci dentro.

Jdelarge 14/05/18 12:55 - 1000 commenti

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Un soldato/marionetta che incarna le due principali tendenze umane: quella all'ordine, per combattere il caos e la normale dissoluzione di tutte le cose e quella agli stimoli e alle pulsioni più elementari e naturali. La sequela di personaggi che Woyzeck incontra hanno tutti una particolare funzione, agendo come delle specie di archetipi di comportamenti umani. Un po' troppo ancorato alla sua matrice teatrale, il film ha nella superba prova di Kinski e nella fotografia (aiutata da una location fantastica) i suoi punti di forza maggiore.

Paulaster 9/10/18 10:14 - 4419 commenti

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Soldato si vendicherà del tradimento della sua donna. Imperniato sulla figura di Kinski, servo fedele ma umiliato (e cavia per la scienza) che perde il senso della realtà e diventa un fantasma delirante. Dialoghi teatrali e discreto clima popolare per un film girato in tempi brevissimi che, a parte la corta durata, riesce a intrattenere, non appesantito dallo sguardo da pazzo braccato del protagonista.
MEMORABILE: Woyzeck che mima l’approccio dell’amante; Woyzeck delirante nel campo di fiori; Lo sguardo dopo aver ucciso.

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Kinodrop 24/11/23 18:01 - 2950 commenti

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Herzog riprende con spirito moderno il dramma rivoluzionario di Buchner, compresa la sua frammentarietà che si presta perfettamente alla struttura teatrale conservata dal regista. Una tragica storia individuale di un uomo senza più interiorità, schiacciato dai poteri forti e tormentato dalla gelosia che lo inducono a comportamenti schizoidi che si concludono nella tragedia. Grande prova di Kinski, tra deliri e coscienza di un mondo atroce ma anche perfettibile, espressi quasi soltanto da una mimica alterata e meccanica, nel contesto opprimente di un villaggio tedesco del primo '800.
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  • Homevideo Xtron • 13/02/17 22:30
    Servizio caffè - 2149 interventi
    C'è il dvd RHV

    Audio italiano e tedesco
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.66:1 anamorfico
    Durata 1h17m16s
    Extra: Trailer, intervista a Werner Herzog, Werner Herzog cineasta (questo ultimo filmato è invedibile, ma è probabile che sia un difetto della mia copia)

    Immagine a 38:51

    Ultima modifica: 14/02/17 07:53 da Zender