Old King Cole - Corto (1933)

Silly Simphony senza una trama vera e propria: il re, di un regno fatto di libri, invita i suoi sudditi nella propria reggia (i sudditi sono i protagonisti delle varie fiabe). L'animazione è ottima, ma quello che rovina il cortometraggio è l'assenza di trama. Dal punto di vista tecnico è impeccabile.

La vecchia filastrocca tradizionale inglese "Old King Cole" (che ispirò Nat King Cole per il suo nome d'arte e che avevamo visto due anni prima già rievocata in Mother Goose Melodies) rivive in questo gioioso cartone che è una girandola musicale di grande fascino grazie alla quantità enorme di personaggi stravaganti che compaiono dalle pagine dei libri di Storyland, tutti impegnati a cantare e ballare a perdifiato. Travolgente nell'invenzione rutilante di personaggi e situazioni, il corto si fa godere con vero gusto.

Già visto in una precedente Silly Symphonies, Storielle di mamma oca, tornano in questo cortometraggio il re Cole e il suo libro animato. In pratica privo di storia, il cartone è una sequenza di numeri musicali e di ballo interpretati dai vari personaggi del libro. Il tutto è piuttosto dinamico e variopinto ma anche abbastanza noioso.

Dal punto di vista tecnico è un gran bel cortometraggio. Peccato sia praticamente un replica di una Silly Symphony precedente e peccato non vi sia un filo di trama. I personaggi delle famose Nursery Rhymes inglesi sfilano in un'orgia di colori, ma di loro viene mostrato pochissimo. Ci si fossilizza sui balletti come ai vecchi tempi e il tutto annoia velocemente, anche se la perfezione stilistica è innegabile. Per completezza della serie è sicuramente da guardare, ma se si cerca il mero divertimento è meglio cambiare cortometraggio.