Una vita non basta - Film (1988)

Imprenditore di successo molla tutto (fabbrica e famiglia) e si traferisce in Africa facendosi credere morto. Riconosciuto da un suo dipendente lo riporterà in patria rimettendo a posto la situazione familiare. Ipertrofica commedia avventurosa, è un classico prodotto lelouchiano anni 80: spettacolare con gran cast, musica di successo, paesaggi esotici, buoni sentimenti e un pizzico di cinismo. La prima parte è un po' troppo caotica causa un montaggio frenetico (probabile che il film durasse molto di più) ma poi si stabilizza. Godibile, con un simpatico Belmondo.

Lelouch è sempre Lelouch con i suoi pregi e i suoi difetti. In questa pellicola i pregi superano i difetti e quindi il regista francese riesce a regalarci un film che intrattiene piacevolmente, grazie anche all'abile interpretazione del sempre verde Belmondo. Impossibile negare a Lelouch un'autorialità, in quanto la sua mano è sempre ben riconoscibile, che possa piacere o meno; credo che in questo caso i suoi estimatori possano gradire.

Un ricco uomo d'affari abbandona le sue ricchezze e i suoi affetti salvo poi tornare in semi-incognito per salvare i suoi possedimenti dal fallimento. Un istrionico ed efficace Belmondo interpreta bene la parte, la narrazione si avvale di location esotiche e la presenza di numerosi animali selvaggi. A parer mio l'eccessiva lunghezza penalizza lievemente il film.

Abbandonato dalla madre quando aveva 3 anni, cresciuto lavorando in un circo, Sam Lion è diventato un imprenditore di successo. Volendo ricominciare da capo altrove, ad un certo punto si fa credere morto... Piuttosto confuso nella prima parte che condensa oltre cinquant'anni di vita, acquista interesse nella seconda, soprattutto per le "lezioni" impartite dal navigato protagonista allo sprovveduto giovanotto che diventa il suo alter ego per risollevare le sorti dell'azienda in pericolo. Curata la confezione, eccellente l'interpretazione di Belmondo, simpatici Anconina e Gélin.