Marocco - Film (1930)

Marocco

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/10/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 3/10/07 08:52 - 3015 commenti

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Chanteuse fascinosa intrattiene i volontari della Legione straniera in Marocco, e si invaghisce di un aitante legionario... L'esotico hollywoodiano nella sua versione più folle e barocca, servito da uno dei grandi esuli dalla Germania hitleriana e dalla sua Musa ammaliante, Marlene in uno dei suoi ruoli classici ma anche più incredibili (specie nel finale). Ovviamente (ma questo è il bello) il Marocco è tutto rigorosamente (si fa per dire) ricostruito in studio...

Rebis 17/07/09 17:42 - 2332 commenti

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Nel Marocco di Von Sternberg il deserto inizia oltre un esotico arco di muratura: comodo per sfilarsi i tacchi e inseguire i legionari e il proprio amore verso mete non contemplate in fase di sceneggiatura. Follia barocca e ultrakitsch, tra le più appetibili e divertenti del regista - qui alla sua prima incursione hollywoodiana - impone una Dietrich statuaria e passionale una tantum vittima dell’amore e meno fedifraga di quanto non sarà in futuro: quando in frak bacia maschi e femmine cantando “L'Amour Meurt” non è solo la comunità queer ad andare in visibilio…

Giùan 9/08/11 13:54 - 4540 commenti

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Von Sternberg-Marlene-Gary Cooper: il triangolo che tanti cinefili adoratori del divismo avevan desiderato. Sublime giocattolone esotico per il primo film hollywodiano della stramba coppia di profughi tedeschi: il deserto è un fondale di cartapesta dove esplode pulsante l'amour fou tra la cantante fatale e l'aitante legionario. Ovvero, come tessere sulla trama da fotoromanzo Lancia, un'opera-veicolo per spettatori ansiosi di sogni (l'America del '29 è giusto dietro l'angolo). Menjou si ritaglia il suo spazio. Per una volta Dietrich soccombente in amore.
MEMORABILE: Tutta la parte finale, di un esasperante, fumettistico lirismo con la Dietrich che segue nel deserto il soldato Brown... avete visto Il tè nel deserto?

Myvincent 2/06/12 23:10 - 3727 commenti

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Film d'amore e di guerra con due interpreti d'eccezione tanto lontani fra di loro culturalmente da funzionare benissimo. La Dietrich con la sua camminata maschile inequivocabile, Cooper magrissimo e seducente. Atmosfere esotiche luminose, tutte sapientemente ricostruite in studio. Racconto accattivante.

Pigro 24/01/13 10:32 - 9636 commenti

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Ha fatto bene Sternberg a modificare il titolo originario, perché il vero protagonista di questo cult-movie è il Marocco, perlomeno quello mitico e reinventato, esotico ed erotico. L’amore tra la cantante androgina e il legionario nasce dalle atmosfere misteriose e dai fondali kitsch di questo fascinoso altrove del desiderio, dagli scorci fisici e antropologici lungamente descritti (prevalgono le carrellate): terra del possibile, che culmina non a caso in uno strepitoso finale di abnegazione e deserto, di pienezza del cuore e vuoto dello sguardo.

Galbo 19/07/13 12:19 - 12380 commenti

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Dramma sentimentale, diretto da Von Sternberg alla sua prima trasferta americana. Per l'occasione il regista recluta due star com Marlene Dietrich e Gary Cooper. Clamoroso e da non perdere il contesto esotico "posticcio" rigorosamente ricostruito in studio nel quale si muovono personaggi fortemente caratterizzati. Su tutti domina una sensualissima Dietrich diva all'ennesima potenza che si mangia a colazioni tutti gli altri personaggi.

Rambo90 4/06/17 15:51 - 7679 commenti

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Fumettone d'altri tempi, storia sentimentale che oggi appare molto datata ma ancora apprezzabile per la fotografia e l'ottima interpretazione della Dietrich (più acerbo invece Cooper). La sceneggiatura non presenta momenti particolarmente originali ma Sternberg riesce ad approfondire il solito personaggio femminile a lui caro dotandolo di una forza espressiva che tiene in piedi il film. Ritmo molto statico, astenersi gli amanti del cinema più moderno.

Daniela 25/05/20 23:32 - 12626 commenti

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In Marocco, una cantante di night club deve scegliere tra un maturo ricco pittore ed un aitante giovanotto della Legion Straniera... Lei è Marlene al suo primo film hollywoodiano, diretta dal regista che ne ha fatto una stella e si appresta a farla diventare una leggenda, il legionario è Gary Cooper, al pari della sua partner al culmine della bellezza e del fascino, il terzo incomodo ha l'aplomb signorile di Menjou, l'ambientazione desertica è spudoratamente fasulla, il codice Hays deve ancora intervenire a bacchettare i costumi troppo disinvolti, il kitch felicemente impera.
MEMORABILE: Dopo essersi sistemato un fiore all'orecchio, Cooper ascolta Marlena cantare coperta di piume; Marlene si esibisce in cilindro e frack

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  • Homevideo Mco • 11/08/14 16:34
    Risorse umane - 9970 interventi
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