Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ambientato a Londra, firmato Robert Hampton e interpretato da Klaus Kinski, non parrebbe, viste anche le caratteristiche dei poliziotti, un film italiano. E invece Robert Hampton non è che l'abituale pseudonimo di Riccardo Freda, valoroso pioniere del gotico nostrano (suo il protohorror I VAMPIRI) e assiduo frequentatore del cinema di genere (di ogni, genere). Qui il nostro si cimenta con il giallo, riscrivendo in qualche modo l’hitchcockiano LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE. Il soggetto è di Lucio Fulci, evidentemente ossessionato dal capolavoro del Maestro...Leggi tutto inglese, dal momento che suo è anche il pregevole UNA SULL' ALTRA, sempre sul tema. Si comincia male, con un incidente ricostruito con evidente abuso di modellini d'auto e di treno, e si continua con un altro fotomontaggio su neve di pessima qualità. Poi fortunatamente le capacità di Freda saltano fuori, la cura delle scenografie interne e l'ottima fotografia fanno risaltare il buon lavoro del regista e il film si propone come un interessante thriller di lontano sapore argentiano. Su tutti svetta l'impareggiabile Klaus Kinski, con la sua ennesima impeccabile caratterizzazione, ma anche il resto del cast regge discretamente il confronto. La storia presto si ingarbuglia, i sospetti si accavallano (va detto però che lo scafato consumatore di gialli individuerà ben presto la soluzione) e il film si vivacizza. Non troppo, perché la figura di Kinski è quella dell' uomo riflessivo, duro e deciso, giusto il tanto che basta per far pendere questo insolito mix tra gotico e thriller verso la componente più realistica. Bello il colpo di scena finale, buone le atmosfere morbose che Freda riesce a costruire con evidenti limiti di budget. A DOPPIA FACCIA è comunque film un statico, senza veri colpi di genio, in cui molti spunti azzeccati non vengono sfruttati a dovere.

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Il Gobbo 9/04/07 18:49 - 3015 commenti

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Filmone di Freda con alcune deplorevoli sciatterie ma con vari punti di forza, dall'allucinato Kinski con inverosimili collettoni di camicia alle grandi sequenze di Margaret Lee con la Incontrera, dal party psichedelico alla colonna sonora con la canzone-tormentone interpretata da Nora Orlandi ("non dirmi una bugia, non voglio creder più, il gioco è ormai finito, lo vedi hai vinto tu/esco dalla tua vita, così come vuoi tu, finita è la partita, non giocherò mai più/dimmi la veritàà, ormai non m'ami più, lo dicon gli occhi tuoi, lo devi dire tu")

Deepred89 2/05/07 15:01 - 3706 commenti

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Discreto thriller di Freda. La storia è semplice ma intrigante, la regia è buona e la fotografia abbastanza curata. L'ambientazione funziona e l'atmosfera che si respira è decisamente piacevole. Bravo Kinski e discreti gli altri attori. Peccato per alcuni difetti come un effetto speciale (quello dell'incidente) decisamente ridicoli e alcuni dialoghi abbastanza imbarazzanti. Rozze ma piacevoli le musiche. Quindi, nonostante qualche difetto, un film sicuramente godibile.

Undying 10/10/07 17:47 - 3807 commenti

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Una buona sceneggiatura che accarezza il thriller e l'erotismo (similmente al più celebre Una sull'altra) può tradire le referenze dello script, che vede coinvolto il celebre Lucio Fulci. Gli attori sono convincenti (Kinski e la sublime Annabella Incontrera soprattutto) e Freda dirige in maniera ottimale, aiutato dalle buone scenografie e dall'efficace illuminazione. Non manca qualche difetto, dato principalmente dalla pochezza di un budget non in grado di garantire realistici effetti speciali (l'incidente con modellini).

Daidae 25/03/09 00:30 - 3179 commenti

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Bellissimo giallo dell'ottimo Freda. A parte gli effetti speciali davvero scadenti (che sono un po' il tallone di Achille dei film di questo regista) assistiamo a un bella storia con trama intricata anche se non originalissima. Ottimi gli attori, tra i quali giganteggia Kinski. Bella la insistente canzone "Esco dalla tua vita.. così come vuoi tu".

Cotola 1/04/09 20:00 - 9044 commenti

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Brutto film di Freda che firma una delle sue pellicole meno riuscite. Colpa di una regia piuttosoto sciatta e svogliata oltre che di una sceneggiatura (scritta, tra gli altri, dallo stesso Freda e Fulci pare ispirantisi a Edgar Wallace) a dir poco confusionaria, approssimativa e farraginosa. Deludente e poco avvincente.

B. Legnani 17/08/09 15:58 - 5532 commenti

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Non eccezionale ma degno film di Freda, che deve molto a Kinski (quando non c’è lui – il che accade di rado – la pellicola perde colpi), il cui volto (labbra, occhi, spaziosissima fronte) è qui ammirevole senza riserve. Ambientazioni e fotografia molto buone, al contrario delle simulazioni degli incidenti. L’Incontrera è in uno dei suoi millanta ruoli lesbici. La pubblicità generica del tabacco è talmente esagerata che sovente diventa fonte di distrazione!
MEMORABILE: Portiere d'albergo: "Non potete salire: c'è già un altro uomo". Kinski: "Allora sarà più divertente".

Il Dandi 5/02/10 23:48 - 1917 commenti

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Riproponendo il meccanismo del precedente Lo spettro (ma invertendo la posizione dei ruoli moglie/marito), Freda trova un convincente equilibrio tra le atmosfere gotiche a lui abituali e il modernismo lounge dei nuovi thriller erotici (Il dolce corpo di Deborah e affini). La scena del party psichedelico (obbligatoria vista l'epoca e l'ambientazione londinese) è tra le migliori del genere. Incisiva colonna sonora di Nora Orlandi, che anticipa quella più celebre de Lo strano vizio della signora Wardh.
MEMORABILE: Il commissario: "Eh, sono finiti i tempi di Sherlock Holmes!"

Homesick 27/01/10 13:38 - 5737 commenti

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I precedenti gotici di Freda e la lezione hitchcockiana de La donna che visse due volte si incontrano in una sceneggiatura scritta anche da Fulci, che infatti presenta assonanze con il di poco successivo Una sull’altra. Nonostante il budget risicato e i modellini naïf, la regia è quella di un professionista, abile amministratore di psichedelici scenari londinesi, di un Kinski equilibrato e partecipe e delle raffinatezze erotiche del quartetto Incontrera-Lee-Kruger-Nelli. La ricorrente title-track e la concitata “Soho” sono i due brani portanti della colonna sonora vintage di Nora Orlandi.

Fauno 5/02/10 16:31 - 2212 commenti

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Fantastico dalla A alla Zeta. Piano congegnato magnificamente, ma il delirio viene con la scena delle moto che vanno avanti e indietro tra la gente che balla con in sottofondo la musica di Soho intonata dagli attori. Piccante e provocante al massimo Kristiane Kruger. Eccellenti Kinski che fa la parte del buono e il filmino amatoriale. Poi sì, naturalmente anche il motivo tormentone e i vari altri attori tutti meritevoli. Che il finale sia inaspettato o meno, è un film che non mi annoierebbe neanche dopo 20 volte.
MEMORABILE: Molto toccante la scena di lui quando si inoltra per Londra ed entra nel bar dove riceve la telefonata. Dà veramente l'impressione dell'uomo finito.

Herrkinski 9/07/10 00:00 - 8112 commenti

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Non disprezzabile, questo giallo di Freda. È il '69 e oltre agli hippies e ai vestiti d'epoca, si nota anche qui la tendenza ad inserire elementi erotici e saffici (come fece parallelamente Lenzi nei suoi gialli del periodo), chiaramente all'acqua di rose. La trama, decisamente hichtcockiana, si lascia seguire scorrevolmente nonostante qualche momento di noia, dovuto ad un ritmo non proprio eccitante. Buona prova di Kinski, interessanti le musiche. L'ultima mezz'ora è la migliore, con qualche scena memorabile. SPFX molto approssimativi.

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Trivex 24/07/10 13:19 - 1744 commenti

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Avvolto da implacabili atmosfere saffiche, nel 1969 e nella versione integrale, propone un modesto avanguardismo (atmosfere pesanti, quasi new gotiche, ma con momenti psichedelici e qualche nudo gratuito). La storia è invece molto tradizionale, con il valore aggiunto del Klaus utile a far dimenticare alcune cadute di stile (l'iniziale scorribanda sulla neve, gli incidenti e le esplosioni). C'è il pianoforte in sottofondo, c'è la bella canzone a ricordo della bella e ricca moglie, ma c'è pure il filmino erotico con sole donne. Sì, un po' d'avanguardia c'è!

Rambo90 11/02/11 02:27 - 7697 commenti

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Thriller noioso e dalla trama nebulosa fino al colpo di scena finale (che risulta abbastanza buono). Prima di quello però ho assistito a lunghi momenti di silenzio, timidi accenni morbosi (il filmino pornografico), modellini usati per filmare pessimi incidenti e una canzone ricorrente in colonna sonora davvero brutta. Si salvano come sempre il grande Kinski, la bellezza delle attrici e la regia elegante (ma qui non al suo meglio) di Riccardo Freda. Mediocre.

Ciavazzaro 13/02/11 20:43 - 4770 commenti

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Buon film, con un Kinski atipico: vittima e non carnefice, anche se in alcune scene (la bottiglia contro il volto della ragazza) ritorna il buon vecchio Klaus; stupenda la colonna sonora. La Incontrera come al solito fa la lesbica, regale la Lee. Il film scorre molto bene, senza punti morti, con un bell'intrigo (non originalissimo ma ben costruito). Da vedere.
MEMORABILE: La bottiglia rotta contro il visino della ragazza per farla parlare, la Incontrera e la Lee nel bagno mentre ascoltano la musica.

Nicola81 6/06/11 15:46 - 2857 commenti

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Ispirandosi ad un racconto di Edgar Wallace, Freda si inserisce nel filone del giallo preargentiano calcando però maggiormente la mano sul versante erotico-morboso. Ritmo lento e storia piuttosto macchinosa, ma il finale funziona e Kinski, circondato da un cast femminile di tutto rispetto, fornisce un'ottima prova. Belle anche la fotografia di Gabor Pogany e la canzone di Nora Orlandi. Alla sceneggiatura collaborò anche Fulci che non ne parlò bene, salvo poi ispirarsene per il suo di poco successivo (ma effettivamente migliore) Una sull'altra.
MEMORABILE: Il finale.

Lupoprezzo 3/10/11 12:24 - 635 commenti

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Giallo un po' confuso e poco coinvolgente, sorretto con discreto mestiere da Riccardo Freda, che senza strafare regala qualche bel momento e nulla più. La sceneggiatura a lungo andare perde colpi, mentre il ritmo non è dei più sostenuti e il rischio noia è spesso dietro l'angolo. Klaus Kinski, per quanto sia bravo, si limita a strabuzzare gli occhi per tutta la durata del film. Alla sceneggiatura partecipa anche Lucio Fulci, che di lì a poco dirigerà l'analogo Una sull'altra. Comunque sia, un'occhiata la merita.

Maik271 26/12/13 19:37 - 436 commenti

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Film non particolarmente riuscito, ispirato chiaramente ad altri gialli italiani di quel periodo. Il protagonista maschile è il bravo Kinski, le attrici femminili se la cavano, il regista fa il suo, gli effetti speciali chiaramente fasulli fanno sorridere, ma quello che manca veramente è la mancanza di suspense, di originalità: molte parti del film ricordano altri gialli e la piattezza dello svolgimento non offre mai sussulti, se non nel finale con sorpresa. Trascurabile.

Jdelarge 23/06/14 16:49 - 1000 commenti

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Mediocre film di Freda, che impreziosisce il tutto grazie al suo solito gusto per gli ambienti e gli arredamenti, valorizzati da ottime inquadrature. Il resto, purtroppo, è poca cosa, dato che la soluzione finale appare lampante fin dall'inizio e il lentissimo ritmo (comunque funzionale alla storia) non viene supportato da scene davvero memorabili. Kinski fa il suo e la canzone cantata da Nora Orlandi è una bomba. Freda ha fatto di meglio.

Lucius 22/11/14 00:35 - 3015 commenti

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Un incidente automobilistico diverso da L'incidente di Losey e più simile a quello di Prova schiacciante, ma ugualmente sospetto; una relazione finita, un uomo che non si rassegna a perdere la sua donna per un'altra, un testamento a cui nessuno crede: gli ingredienti del thriller ci sono tutti. Una sceneggiatura dal taglio investigativo, non priva di macchinazioni e colpi di scena, è narrata da una regia che ricalca gli stilemi del genere senza troppo elevarsi dal sottobosco horror.

Minitina80 5/10/16 17:14 - 2984 commenti

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Discreto giallo in cui vengono affrontati temi cari al genere quali il doppio e l’intrigo. Freda aggiunge quel tocco personale che gli conferisce profondità e un saffismo neanche troppo latente che ne amplifica l’aspetto morboso. Ulteriore elemento distintivo, come capiterà altre volte, è la fotografia, sempre molto lugubre, che mischiandosi con il volto mefistofelico di Kinski dà vita a un mix a dir poco sinistro. Il brano di Nora Orlandi, poi, è una vera gemma che si incastona alla perfezione. Peccato per i limiti della produzione.

Myvincent 2/04/16 11:26 - 3741 commenti

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Cosa c'è dietro la misteriosa morte di Helen, avvenuta tragicamente a seguito di un terribile incidente stradale? Riccardo Freda ci stupisce ancora con la sua innegabile classe, confezionando un giallo che presenta ancora elementi gothic e che si sviluppa con i classici topoi che solo i grandi sanno profondere. Il finale scatta forse troppo frettolosamente, ma è poca cosa di fronte a cotanta maestria.

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Ronax 10/06/16 02:02 - 1253 commenti

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Un Kinski insolitamente sobrio e composto, un sensuale quartetto femminile e le atmosfere della Swinging London dei tardi anni '60 rendono quasi piacevole un film che, quanto a trama gialla, imbarca acqua da tutte le parti. Professionale come sempre, Freda deve fare i conti con una sceneggiatura confusa e piena di incongruenze. L'immancabile party psichedelico e le altrettanto immancabili scene saffiche ci ricordano in che anno la pellicola è stata realizzata. In Francia ne sarebbe circolata una versione con inserti hard girati a posteriori.
MEMORABILE: L'estenuante canzoncina di Nora Orlandi continuamente ripetuta per tutto il film.

Rufus68 19/06/16 21:00 - 3842 commenti

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Quando in un giallo italiano d'annata si parla di "incidente d'auto", "corpo irriconoscibile" e "eredità" lo spettatore più scaltrito sa già cosa aspettarsi. Il film in questione non si sottrae alla ferrea legge. Freda maneggia gli ambienti anglosassoni quasi con finezza, ma la trama non convince e il debole colpo di scena risolutivo (con confessione ridicolmente didascalica) contribuisce alla crassa mediocrità. Kinski aggiunge poco.

Faggi 10/04/17 17:09 - 1549 commenti

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Atmosfere da imbroglio misterioso, paranoia, suoni tetri e vellutati; una canzone ritornante, dal testo che è come un presagio; suggestioni gialle, accenti morbosi, fumo di sigarette, superficie impreziosita dalla fotografia chiroscurata di Pogany; Kinski sperduto d'amore, allucinato e violento, belle e strane donne, eredità bramate: ottimo materiale che il Maestro maneggia con il suo stile, riuscendo a magnetizzare più con l'intrigo visivo che narrativo; peccato per il finale impreciso (colpa della sceneggiatura dissestata).

Keyser3 14/09/20 23:08 - 444 commenti

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C'è ben poco da salvare in questa produzione italo-tedesca diretta da Freda a cui collaborò anche Fulci, girato sulla scia dei successi lenziani. Frettoloso e tirato via, interpretato da un Kinski a lunghi tratti apatico, che passa quasi tutto il tempo a fumare e bere whisky, e a cui nemmeno il doppiaggio di Graziani restituisce un po' di verve. Alcune scene, vedi il rave psichedelico, servono ad allungare il brodo, mentre altri snodi essenziali vengono sbrigati con disinvoltura. Diseguale e trascurabile, in sintesi.
MEMORABILE: Il pre-finale nella chiesa, col "colpetto" di scena dell'ammanettamento.

Sonoalcine 6/09/23 08:41 - 184 commenti

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Tra tutti i gialli di Freda forse il migliore. Ancora non era cominciata la smania lanciata da Argento di inserire a tutti i costi l'animale nel titolo. Qui c'è un Klaus Kinski davvero in forma, suo malgrado al centro di un intrigo aggrovigliato, soggetto a ogni sospetto, che finirà per essere risolto con un audace colpo di genio, forse un po' troppo frettoloso, ma accettabile nel complesso. Davvero ottimo Kinski.
MEMORABILE: Il filmato a luci rosse; Kinski inseguito per le buie strade di Londra; L'incontro finale nella cattedrale di Sant'Anna.
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  • Homevideo Undying • 28/01/09 23:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Come promesso.
    La durata della versione è pari ad 86 minuti ca.

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  • Homevideo Deepred89 • 13/03/09 22:50
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Ho recuperato la versione integrale (87 minuti) e rispetto alla versione mediaset sembrerebbe ci siano solo un paio di scene in più (per un totale di una ventina di secondi). Quindi una versione tagliata ma guardabile quella di rete4.
  • Curiosità Undying • 27/10/09 04:22
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il Freda censore.
    Stralcio di una intervista realizzata da Luigi Cozzi a Riccardo Freda


    In un suo recente film giallo - erotico A doppia faccia, c'è una sequenza di nudo integrale.
    Come concilia la sua attività di regista con quella di censore?


    Benissimo. Una cosa è fare il regista e un'altra è visionare e giudicare i film.
    E poi, in A doppia faccia, il pelo, per così dire, lo si vede solo nell'edizione straniera.
    In Italia la ragazza rimane in slip, si vedono soltanto i seni, abbastanza normale, no?
    Quello che conta, secondo me, è il valore del film, non tanto l'erotismo o l'audacia di una scena.
    Mi spiego: Visconti in La caduta degli dei, ci mostra un incesto e nessuno ha protestato: il film l'abbiamo approvato tanto è bello e intelligente.
    Ma a Christian Marquand - infimo regista - e al suo Candy abbiamo dovuto bocciare il film.
    Io l'avrei fatto passare: un paio di seni nudi della Aulin e un coito anale appena intuito attraverso le tende non scandalizzano più nessuno... però alla fine si è aggiunto l'incesto e il film era tanto scialbo e noioso che non ho potuto oppormi al parere degli altri.
    E' stato bocciato.
    Dopo un anno è uscito nella versione a mozziconi che avete visto... in pochi, per la verità.
    Non è stato un affare per i produttori.

    Fonte: intervista realizzata da Luigi Cozzi pubblicata sulla rivista Horror.
  • Musiche Homesick • 5/02/10 10:40
    Scrivano - 1363 interventi
    Colonna sonora disponibile nel cd pubblicato da Lucertola Media, comprendente anche quella de La terrificante notte del demonio:



    1. A Doppia Faccia (Instrumental) (03:25)
    2. Voices (02:10)
    3. Double Face (02:55)
    4. The Face Of Love (03:37)
    5. A Doppia Faccia (Main Title) (01:34)
    6. Soho (03:14)
    7. Darkness (02:33)
    8. A Doppia Faccia (Vocal Version) (04:09)
    9. The Face Of Love (Vocal Version) (03:38)

    10. Devil's Nightmare (02:13)
    11. The Dark Castle (03:43)
    12. Dark Dreamer (02:12)
    13. Demon Arise (03:00)
    14. Demon Night (02:16)
    15. Demon Night II (04:57)
    16. Deadly Beauty (01:38)
    17. Demon Night III (04:12)
    18. Hell Nightmare (01:14)
    19. Demon Night IV (03:53)
    20. Caressing (01:26)
    21. Demon Night V (05:14)
    22. Erotic Demon (03:31)
    23. End Titles (04:15)
  • Homevideo Trivex • 3/07/10 14:37
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Ma c'è anche questa:

    French release of A doppia faccia (Italy, 1969, dir. Riccardo Freda) with added hard core inserts: "Chaleur et jouissance"
    Con Alice Arno in the added h/c inserts

    fonte: egafd.eu (European Girls Adult Film Database)

    ..accresciuto,oltre che stravolto,da massicce dosi di sequenze a luci rosse.(fonte: La piccola cineteca degli orrori)
  • Homevideo Ciavazzaro • 4/07/10 20:39
    Scrivano - 5591 interventi
    La versione francese tra l'altro è uno degli ultimi film di Alice Arno una delle favorite attrici franchiane,che in questo film si cimenta nelle scene hard-core per l'appunto.
  • Musiche Ciavazzaro • 4/12/10 20:57
    Scrivano - 5591 interventi
    Aggiungo:

    http://www.youtube.com/watch?v=Z7g7cKQsrHY&feature=related

    Versione senza la voce.
  • Musiche Ciavazzaro • 13/02/11 20:32
    Scrivano - 5591 interventi
    Main titles:
    http://www.youtube.com/watch?v=BEMjOQfrWZI
  • Homevideo Digital • 26/02/21 19:17
    Portaborse - 3997 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 14/04/2021.