Una famiglia di matti - Corto (1927)

Da vedere per completezza del duo. Ci sono sì Stanlio e Ollio (fanno anche un numero insieme), ma il protagonista è Max Davidson, che vive la sventura di cambiare casa. Comicità arcaica, non divertentissima, con alcune discrete trovate nel finale, durante la cena con gli ospiti venuti per l’inaugurazione. Stanlio e Ollio appartengono ad un gruppo di matti, con gli immancabili Finlayson e Hall. Il quintetto di folli è completato da Charly Chase (lo si vede nell’immortale I figli del deserto, durante il congresso).

La famiglia cambia casa a causa del vicinato manicomiale, ma la nuova dimora è una vera fregatura. Se l’interesse oggi è dato soprattutto dalla presenza (marginale) di Stanlio e Ollio nei panni di due dei matti che snervano i protagonisti, vale la pena notare che la comica ha numerosi spunti spiritosi: magari non si ride di gusto, ma le gag dell’edificio “nuovo” che cade a pezzi sono divertenti, e qua e là spunta un certo brio. Non male il ragazzino semideficiente, ossia “il più grande errore dell’amore”.

Una comunità di simpatici matti disturba la quiete di una famiglia che cerca di cambiare casa con esiti disastrosi. Laurel & Hardy fanno parte dei primi e non sono i protagonisti del cortometraggio sebbene le loro apparizioni siano molto divertenti e caratterizzate da una comicità anarchica e surreale. Il resto è decisamente trascurabile, con le gag poco divertenti e assai ingenue che riguardano la famigli protagonista. Tra i matti c'è anche Finlayson.