The ghost ship - Film (1943)

The ghost ship

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nessun Olandese Volante, nessun vascello misterioso perso tra le nebbie. La nave fantasma del titolo va intesa metaforicamente, come la nave di un capitano (Richard Dix, ex divo del primo cinema Western) che è lui stesso un fantasma - secondo la definizione della sua compagna a terra - prigioniero delle convenzioni e attaccato solo alla propria autorità, che esercita a modo suo: un padre-padrone che sulla nave tratta i sottoposti come bestiame (parole sue), convinto che solo in pochi siano in grado di comandare sulla maggioranza semianalfabeta. C'è bisogno del terzo ufficiale, appena imbarcato, perché ci si accorga della poco ortodossa situazione a bordo. Sottilmente, gradualmente, la tensione cresce...Leggi tutto quasi impalpabile (la mano di Val Lewton si sente), gli scontri verbali tra i due si fanno da cortesi ad aspri, le ombre notturne guadagnano spazio e la nave diventa teatro di una vera e propria guerra psicologica, combattuta dal capitano con la forza di tutto il potere di manipolazione che può avere sull’equipaggio, inevitabilmente teso a difendere il proprio comandante. Mark Robson, da tempo collaboratore di Val Lewton e presente in classici come IL BACIO DELLA PANTERA, dirige un thriller sceneggiato con misura e per molti versi interessante: non può puntare sull’orrore, ma la vicenda si colora comunque di toni cupi e certi personaggi (il marinaio muto) sembrano uscire dagli incubi lewtoniani più tipici. Ambientato quasi per intero durante le traversate, THE GHOST SHIP è un valido incrocio tra cinema drammatico e thriller con qualche venatura gotica (il gancio killer, l’omicidio con la catena...).

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Deepred89 20/12/08 13:28 - 3704 commenti

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Thriller/drammatico non troppo riuscito, uno dei meno interessanti tra quelli prodotti da Val Lewton. Non manca qualche buona sequenza (tra cui un paio di discreti omicidi) ma il film nel complesso non decolla, nonostante la breve durata. Cast passabile ma tutto sommato dimenticabile. Sufficienza stiracchiata.

Lupoprezzo 22/01/11 19:10 - 635 commenti

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Film d'atmosfera prodotto da Val Lewton (famoso per questo tipo di operazioni) che sotto la regia di Mark Robson ci accompagna a bordo di una nave il cui comandante è schiavo dell'autorità e in preda allo spettro della solitudine. La tensione è centellinata, dando vita a momenti (la scena del gancio) e uccisioni decisamente riusciti. La splendida fotografia in bianco e nero è di uno dei maestri del noir, Nicholas Musuraca. Nel complesso tuttavia il meno riuscito dei film di Lewton.

Homesick 5/10/11 16:58 - 5737 commenti

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Precursore de L’ammutinamento del Caine per la sua teoria sull’onnipotenza dell’autorità enunciata da un capitano dalla psiche instabile, reca il tipico segno delle produzioni Val Lewton nella tensione che si insinua felpatamente in atmosfere chiaroscurali, ellissi e personaggi misteriosi (il mendicante cieco e il marinaio muto) che si rivelano chiavi di volta. Ottimo Richard Dix, controllato e ambiguo sino all’accesso di pazzia del momento cruciale, sanguinosa premessa per un explicit fiducioso nell’amicizia e nella bontà umana.
MEMORABILE: Il gancio; la catena; Wade che si barrica nella sua cabina.

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