Belle toujours - Bella sempre - Film (2006)

Belle toujours - Bella sempre
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Titolo originale: Belle toujours
Anno: 2006
Genere: drammatico (colore)
Note: Sèguito (ideale) di "Bella di giorno" di Luis Buñuel.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/08/07 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 6/08/07 23:49 - 1648 commenti

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Henry e Severine di Bella di giorno che si ritrovano per caso dopo 38 anni (!)... Altro esercizio di stile del grande, vecchio regista portoghese, che avrebbe voluto anche la Deneuve la quale ha dovuto rinunciare al progetto per impegni precedentemente sottoscritti. Anche se in alcuni momenti pendiamo letteralmente dalle labbra di Michel Piccoli quando racconta le sue passate esperienze al barman di turno, il film non evita un certo senso di noia, nonostante la durata davvero minimale (68'). La confezione è impeccabile, ma difficile appassionarcisi.

Undying 15/11/08 16:03 - 3807 commenti

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Elegante, curioso e sicuramente strano: a cominciare dall'idea di fare incontrare, a distanza di quasi 40 anni, i due protagonisti del più celebre Bella di giorno. Detto questo, però, va da sè che il ritmo manca (i quasi monologhi al bar di Henri/Michel Piccoli; la lunga cena ripresa in tempo reale; i seguimenti di Séverine lungo una città che sembra essere animata da vite guidate dal caso). Il destino (o, meglio, la fatalità) che cagiona il nuovo (re)incontro dei protagonisti, dimostra l'inutilità della ragione e la totale assenza di logica. Lei non è la stessa persona e rinnega il passato.
MEMORABILE: i camerieri mentre sgombrano il tavolo, commentano di Henri: "Che strano tipo". "Si, proprio uno strano tipo!". "Strano tipo"...

Caesars 19/01/09 08:51 - 3790 commenti

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Manuel De Oliveira, maestro oramai ultracentenario ma sempre "verde", decide di omaggiare Luis Buñuel girando un seguito di Bella di giorno a 40 anni di distanza. Più che cinema sembra però di vedere la ripresa di una rappresentazione teatrale, con cinepresa spesso fissa ad osservare imperturbabile i protagonisti che si muovono e parlano (poco) davanti ad essa. Operazione strana e curiosa che in verità non riesce a suscitare nello scrivente (al contrario di ciò che accade con la critica ufficiale) grandi entusiasmi. Così così.

Giacomovie 24/11/10 18:52 - 1398 commenti

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Buon tentativo di condensazione temporale che incorre in qualche interruzione nella linearità narrativa. Buona pure l'eleganza stilistica, che però predomina e considerando la brevissima durata (66'), il senso va individuato nelle sfumature discorsive. Le quali offrono diversi spunti di riflessione (specie sul come il passare del tempo cambia il modo di percepire le cose, se stessi ed il proprio passato), ma alla fine da sole lasciano un certo senso di incompiutezza. Per un film implicito, una soundtrack esplicita: la sinfonia n. 8 di Dvorak.

Giùan 28/07/11 15:49 - 4559 commenti

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Opera che si candida al titolo di sequel più "surreale" della storia del cinema. Quando due Maestri come i coevi De Oliveira e Buñuel giocano a rincorrersi si rischia di straparlare: comunque 40 anni dopo ecco che il longevo Manoel, col suo stile placido e ieratico, organizza il rendez vous tra Husson (carismatico più che mai Piccoli) e la Belle Ogier (che rimpianto però non ci sia la Deneuve). Il senso dell'operazione è tutto nell'attesa di quella cena che si rivela invece frugale e frustrante come il tempo che passa, come il suono della scatolina. Addio.
MEMORABILE: I dialoghi-soliloqui tra Piccoli e il barman; tutta l'Ultima (s)cena.

Cotola 10/11/13 01:42 - 9043 commenti

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Sorta di omaggio e di seguito ideale del film buñueliano, è una "piccola" (per durata) e deliziosa pellicola in cui il maestro portoghese riesce comunque a trattare, nel suo stile, le tematiche predilette: lo scorrere del tempo, il desiderio e la sua fatuità, l'attesa che spesso vale più della stessa realizzazione del desiderio stesso. Il finale può non piacere ed irritare, ma è funzionale all'assunto e soprattutto perfettamente deoliveriano. Ottima la confezione. Michel Piccoli giganteggia.

Reeves 5/09/23 10:29 - 2214 commenti

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Un seguito folle e sorprendente di uno dei grandi capolavori di Luis Buñuel, omaggiato dal centenario Manoel de Oliveira e interpretato da un Michel Piccoli in stato di grazia e da una bravissima Bulle Ogier nel ruolo rifiutato dalla "titolare" Catherine Deneuve. Forse chi non conosce bene la storia del cinema lo può apprezzare meno, ma eleganza e arguzia non possono sfuggire.

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