E’ la storia (romanzata) dei bobbisti jamaicani che andarono alle olimpiadi invernali del 1988. Sfottuti da tutti, riuscirono…Dignitoso prodotto Disney con un bravo Candy (ex campione, sformato e dedito alle scommesse) e quattro ragazzi (male assortiti come bobbisti) piuttosto divertenti (specialmente il clownesco Senca). Il ritmo è buono e la prima metà, con l’opera di convinzione, gli allenamenti e l’arrivo traumatico dei jamaicani (Calgary: -28 gradi) è spassosa. Poi però, dalle gare in avanti, il tutto si banalizza con facile moraluccia. Comunque, non male.
MEMORABILE: Candy proietta un filmino con incidenti e dice: "Dovete sapere che nel bob le ossa non si rompono, si sbriciolano". Finito di parlare la sala è vuota.
Simpatica opera che fa ridere e tiene per un po' sveglio lo spettatore. Annoia un po' forse per un John Candy non in vena. Comunque storia vera e ben adattata. I jamaicani che arrivano alle olimpiadi danno una morale alla trama rendendola a tratti interessante.
Da una commedia della Walt Disney, fatta su misura per famiglie e affini, non si poteva chiedere di più. Veloce e con i soliti alti e bassi, non è del tutto scarso, anzi i personaggi sono tutti simpatici; ovviamente svetta un John Candy che è quasi alla fine della sua carriera. Nonostante la mediocrità, diverte.
Storia edificante ed educativa, in pieno stile Disney, sulla creazione della prima squadra di bob della Jamaica. Molto divertente la prima parte, coi quattro improbabili bobbisti impegnati nei duri allenamenti; si cade invece nella retorica della morale sportiva nella seconda parte, fino all'inevitabile finale edificante. Storiella leggera, romanzata eppure divertente: una visione la merita!
MEMORABILE: Gli atleti costretti a sedute nel congelatore, per adattarsi al rigido clima canadese; le prove col bob di legno.
Divertente commedia tratta dalla partecipazione della nazionale di bob giamaicana alle olimpiadi del 1988. Malgrado la realtà della vicenda, si tratta di una trasposizione cinematografica enfatica e quasi del tutto rielaborata, in pieno stile Disney. La prima parte del film è quella meglio riuscita, ove gli allenamenti suscitano divertimento e risate. A ridosso della sfida olimpica, il tutto diventa ampiamente prevedibile e anche gli intoppi che si susseguono in pratica si risolvono subito. Nel complesso piacevole, ma ampiamente mediocre.
Molto divertente. La Disney confeziona un prodotto a metà tra commedia e film sportivo sui valori e sul coraggio. La prima parte è quella più comica, con i simpatici allenamenti del gruppo e una nota di demenzialità nelle situazioni. Nella seconda si assiste invece alle varie gare, di cui l'ultima rimane particolarmente impressa. Nel cast ovviamente spicca Candy, piuttosto bravo in un ruolo diverso dal suo solito. Buono.
Il bob è uno sport invernale adatto ad europei. Invece entra prepotentemente nella vita di quattro giamaicani, che sognavano la corsa e si devono accontentare. Il prodotto è Disney (e si vede) e intrattiene quanto basta per una serata spensierata. Candy incarna il ruolo dell'allenatore e guida la squadra alle Olimpiadi invernali di Calgary, tra mille fatiche e peripezie. Il problema del film è che è poco divertente e poco incisivo: di quel che si vede non molto resta impresso. Ci si appassiona alla vicenda e ai personaggi, ma poco altro. Si pensava decisamente meglio.
MEMORABILE: I primi allenamenti, sull'erba, in Giamaica; La decisione del nome della squadra.
Film che riprende con una certa fedeltà la nota vicenda della prima partecipazione di una squadra giamaicana di bob alle Olimpiadi. Il marchio Disney ovviamente sposta la lancetta verso gli aspetti più divertenti della storia, non rinunciando ad esaltare i valori dello sport, ma il risultato è comunque godibile grazie a una sceneggiatura attenta e una confezione di buon livello negli standard della casa statunitense. Buona prova del cast con distacco per Candy, che se la cava benissimo in uno dei suoi ruoli migliori. Un film più che discreto, che si guarda col sorriso sulle labbra.
MEMORABILE: La grande prova di John Candy; Il traguardo tagliato comunque.
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È ormai arcinota la storia della nazionale giamaicana di bob a 4 di cui questo film narra le vicende, ma forse non tutti sanno che il vero artefice del "miracolo giamaicano" nel bob non fu uno statunitense, come si vede nel film e alcune fonti riportano, bensì l'ex bobbista Josef "Sepp" Haidacher di Igls, nel Tirolo austriaco. La cittadina tirolese fu anche con Lake Placid uno dei luoghi dove gli atleti giamaicani si allenarono prima delle Olimpiadi.