Porky's 2 - Il giorno dopo - Film (1983)

Bob Clark approfitta del successo che ebbe il primo film, ma già il titolo è anomalo; il proprietario dello squallido night (quindi Porky) nemmeno compare più, così come quel "Il giorno dopo" è abbastanza stonato, in quanto alcuni personaggi non ci sono più, ne subentrano altri e quindi non sembra proprio essere passato un solo giorno. Di nuovo spazio al razzismo, stavolta anche con il KKK, ma niente di valido. La ragazza "vivace" Wendy in un solo giorno diventa dolce e pura... uno stravolgimento totale. Meno goliardia, molta più scemenza.

Sequel fotocopia del primo episodio, tanto che la sceneggiatura è praticamente la stessa a livello di struttura, cambiano solo battute e situazioni. Forte del successo del primo film, Clark può girare ora con un budget più consistente, ma deve ridurre volgarità e nudità per ottebere un VM14 al posto del VM18 del capitolo precedente. Meno divertente del precedente (ma il finale col KKK va a segno), ma comunque confezionato con cura. Se avete amato alla follia il film precedente ve la spasserete anche qui. Clark ora fa parte della scuderia Fox, ma durerà poco.

Uguale al primo capitolo, per questo risulta inferiore. Il cast rimane il medesimo, le situazioni (seppur meno spinte) le stesse, la confezione piuttosto anonima, statica la regia. Potrebbe non piacere neanche agli appasionati delle commedie americane anni 80.

Inevitabile sequel di uno straordianario successo commerciale, Porky's 2 è nelle intenzioni dei realizzatori l'ideale prosecuzione. Purtroppo la miscela di ritmo e comicità che aveva funzionato nel primo film, viene in gran parte perduta e il film appare decisamente più fiacco nel tentativo di riciclare le situazioni e ricreare il clima del precedente. Evitabile.

E puntuale come le tasse (o come la morte...), ecco arrivare l'inevitabile sequito. Che peraltro ricalca pedissequamente le orme del precedente, risultato finale compreso. Bob Clark non ha uno stile, le gag sono stra-abusate, il ritmo langue e gli interpreti sono tutti dimenticabilissimi. Da evitare, proprio come il primo.

Inevitabile sequel (visto lo straordinario successo del primo capitolo) che presenta gli stessi ingredienti del capostipite senza aggiungere nulla di nuovo. Poche risate e divertimento, troppe situazioni già viste (anzi praticamente i due film sono quasi del tutto uguali). Probabilmente solo per gli amanti del genere o della serie.

Osceno sequel sempre ad opera di Bob Clark. Il plot si pone sui soliti binari del primo, mancando però tutte le "stazioni" che nel primo facevano la differenza. Ci sono dei momenti (soprattutto alla metà del film) che fanno di tutto per farti usare il tasto dello skip. Nota di merito per la divertente scena del cimitero.

Secondo capitolo della serie Porky's, che parte proprio dalla mattina successiva alla scorribanda serale che ha portato il gruppo di ragazzi alla rivincita su Porky. Rispetto al primo capitolo però si evince una mancanza di freschezza e una certa ripetitività nelle gag. Il film, nella seconda parte, acquisisce un po' di dinamismo (tra tutte la scena della palestra con i membri del KKK). Emerge (come nel primo capitolo, ma in forma diversa) l'intolleranza e il bigottismo, a denuncia di una società Usa spesso falsa e ipocrita.

Una noia incredibile. Nonostante l'impegno nel dissacrare il Ku Klux Klan e le associazioni di stampo puritano tipiche degli Stati Uniti, il copione segue un profilo scontato e mai ironico; anzi, le poche battute divertenti sono quelle più di bassa lega, solitamente a sfondo sessuale, a dimostrazione di una comicità poco riuscita. Salviamo giusto lo scherzo del cimitero...

Inevitabile sequel che già dal titolo lascia trasparire un evidente salto logico, in quanto il personaggio di Porky scompare. Battute e situazioni infatti mutano e il livello di comicità, pur non troppo variato nei suoi schemi, ne risulta fortemente depotenziato. Il film mantiene un certo tono d'irriverenza, specie nei confronti del KKK e del falso perbenismo borghese, ma i ritmi sono (salvo un paio di scene) terribilmente stanchi. Già allora si poteva intuire che i sequel di un genere demenziale sono (quasi) sempre evitabili.

Deludente sequel di un cult-movie del cinema canadese, nonostante il ritorno di quasi tutti i personaggi principali e dello stesso regista. Il villain Porky non compare nemmeno, l'ambientazione "paludosa" e southern è quasi assente e lo script è decisamente meno audace del prototipo; se la prima parte offre comunque qualche gag a sfondo sessuale, poi si degenera in una storiella che vede i ragazzi impegnati in una pièce scolastica osteggiati da ipocriti bigotti e dal KKK, cambiando di fatto il senso della saga e soprattutto risultando spesso e volentieri piuttosto noioso.