Ecco l'impero dei sensi - Film (1976)

Ecco l'impero dei sensi
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Titolo originale: Ai no corrida
Anno: 1976
Genere: erotico (colore)
Note: Distribuito nei cinema censurato. La versione integrale è uscita in Italia in dvd col titolo L'impero dei sensi.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/06/07 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Deepred89 23/06/07 13:06 - 3706 commenti

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Tra i migliori film erotici mai realizzati. Abbastanza lento e lineare, ma ossessivo, affascinante e molto coerente nello sviluppo dei rapporti tra i personaggi. Regia, fotografia e recitazione sono di livelli altissimi, e le musiche, anche se non sono particolarmente memorabili, risultano in perfetta sintonia con il clima del film. Non mancano alcune scene molto forti, ma sono tutte realizzate con grande intelligenza. Da non perdere.

Capannelle 10/11/07 23:34 - 4411 commenti

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Un "porno d'autore" che la critica ha elevato al rango di opera di livello. In realtà la protagonista è l'unica attrice degna mentre per cosa fa ed esprime lui bastava un simil-Siffredi. La scenografia è bella ma claustrofobica, le musiche (punto di forza di diversi film orientali) piatte. Situazioni e dialoghi interessanti ma ripetitivi mentre abbondano posizioni e amplessi (mai volgari, ma un paio di partner l'erotomane se le poteva risparmiare) che poco aggiungono all'attrazione morbosa dei due protagonisti.

Undying 20/05/08 17:42 - 3807 commenti

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Impercettibile porno autoriale, rinomato per via del consenso critico ottenuto in via ufficiale. Poi, ufficiosamente, il film è quel che è (e che rimane), ovvero una summa di azioni erotiche perverse (ma non in senso degenerato alla jappo, cioè a dire corde, lacci e catene, stile "Pinku Eiga"), ottimamente rese da una brava attrice che ha -come difetto- l'essere talmente orientale da sedàre ogni stimolo erotico nel senso correntemente inteso. Il classico bel film, ma che potrebbe non piacere...

Cotola 22/03/09 21:39 - 9039 commenti

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Film ad alto tasso di erotismo (che a tratti sfocia nell'hard puro senza però mai avere la volgarità che solitamente appartiene al genere) in cui il maestro giapponese Oshima si occupa, con classe e stile, dell'intreccio tra Eros e Tanatos. Da un punto di vista formale inappuntabile mentre è meno solido da un punto di vista narrativo sotto il quale non aggiunge nulla di nuovo sul tema. In ogni caso decisamente apprezzabile e meritevole di essere visto.

Pigro 11/07/10 08:33 - 9664 commenti

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Nella "corrida d'amore" (titolo originale) il torero è una ninfomane (che s'attacca pure ai genitali dei bambini!) e il toro con cui giostrare è il suo uomo, altrettanto infoiato. Così, partendo da una storia vera, Oshima racconta l'ossessione del sesso che diventa autosufficienza e autoesclusione dal mondo. E lo fa senza risparmiare alcun dettaglio, in scene erotiche non simulate, quasi come in un inventario sadiano. Film estremo in molti sensi (maldestramente censurato in Italia), che però trasmette un vago senso di noia e distacco.

Luchi78 13/04/11 15:35 - 1521 commenti

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Sicuramente migliore dello stesso episodio raccontato in Abesada - L'abisso dei sensi, se non altro per un utilizzo sapiente di scene da sempre ritenute esclusiva del cinema porno, che qui vengono contestualizzate in una sorta di malattia perversa nei confronti del sesso e quindi non stonano. Il problema è che dopo la prima metà il film inizia a ripetersi e a delineare una situazione erotica neanche più interessante.

Buiomega71 15/05/11 20:52 - 2910 commenti

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Capolavoro intriso di amore e morte, fino al finale apertamente splatter che fa il paio con quello dell'Ultima donna ferrariana. Praticamente claustrofobico, quasi teatrale, sospeso, immerso in uno stantio olezzo di morte. Molte le scene hard, tra fellatio in primo piano, penetrazioni, giochi erotici con le uova e gerontofilia, fino al piacere estremo dello strangolamento orgasmico. Oshima non ha peli sullo stomaco, picchia duro e non fa sconti. Tetragona storia di amour fou, come poche viste al cinema. Bravissimi i due protagonisti. Adorabile.
MEMORABILE: Il vecchio preso a palle di neve, da alcuni ragazzini, sugli zebedei; l'uovo fagogitato vaginalmente; il finale gore.

Giùan 4/07/11 18:37 - 4559 commenti

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Capolavoro di Eros e thanatos, se uno ce n’è. Il film, originato quasi come scommessa folle tra Wakamatsu e Oshima (di fatto è “tecnicamente” un porno), si permea progressivamente di un atmosfera nichilista non si sa quanto programmatica, in cui i protagonisti finiscono per annientare se stessi straniando vieppiù lo spettatore, costretto da voyeur libidinoso alla scomoda posizione di frustrato fruitore di un opera che allontana, disturba e costringe a pensare. Sconcertante Eiko Matsuda, mantide ninfomane, geisha tank dall'irreversibile lascivia.

Ryo 22/02/15 12:18 - 2169 commenti

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Tratto da una storia vera poeticamente raccontata. L'amore morboso di una serva per il suo padrone, che in un crescendo di desiderio, gelosia e passione conduce il film a una serie interminabile di amplessi (più o meno espliciti) alla ricerca dell'estremo. L'erotismo passa in secondo piano, saltando piuttosto all'occhio la discesa della bravissima protagonista in un baratro di sensi e mancaza di razionalità. Ottimi l'atmosfera, le scenografie, i colori e le musiche.
MEMORABILE: Sada strappa un pelo pubico a lui e lo inghiotte; La raccapricciante scena dell'uovo; Il finale strappa... lacrime.

Alexpi94 30/05/18 14:35 - 186 commenti

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Una favola per adulti incentrata sulla travolgente intesa sessuale tra un uomo (maritato) e una giovane donna (ninfomane). Esteticamente perfetto, con una notevole fotografia e una lodevole cura formale (e nei dettagli) davvero costante (persino nelle scene erotiche che non sforano mai sul volgare). Arricchita da eccellenti interpretazioni (protagonisti molto in parte) e con personaggi ben strutturati. Certo il ritmo è un po' lento, ma il risultato è veramente ottimo.

Nagisa Ôshima HA DIRETTO ANCHE...

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Trivex 2/11/18 10:47 - 1743 commenti

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Giappone e il sesso, almeno quello estremo. Qui una rappresentazione sicuramente realizzata con stile e spudoratezza, con l'erotico che diventa hard senza stravolgere l'eleganza della struttura generale. Anche nella violenza si cerca di evitare la volgarità spicciola, mentre lo spietato oltraggio del corpo irrompe senza mediazioni e impone una rielaborazione complessiva del prodotto. Al termine, però, l'emozione prevalente è la tristezza; e ripensandoci bene - non si sa forse nemmeno perché - al film non si riescono ad attribuire voti troppo alti.

Pinhead80 26/01/19 18:39 - 4757 commenti

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Dopo Tanaka ecco Ôshima misurarsi con un'opera dove il sesso va di pari passo con la totalizzazione dei sentimenti altrui. Non è un film sull'amore ma sull'egoismo. L'orgasmo è dato dall'idea di possesso e non dall'amore che si prova per l'altra persona. L'uomo diventa l'oggetto sessuale di una donna insaziabile che si nutre dell'altrui linfa sino a chiedergli il più grande dei sacrifici. Più pornografico che erotico, visto oggi non lascia granché.

Daniela 29/02/20 10:39 - 12654 commenti

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Da un fatto di cronaca avvenuto nel 1936, Oshima trae spunto per un film di grande rigore figurativo in cui eros e thanatos sono avvinti in una Bataille che nella versione integrale nulla nega allo sguardo dello spettatore, costretto ad assumere il ruolo di voyeur di fronte alle esibizioni impudiche dei due amanti. Spesso imbarazzante, soprattutto nelle sue deviazioni collaterali, e talvolta noiosa come un porno sia pur d'autore per la ripetitività dell'atto, un'opera paradossalmente non erotica, almeno se si ritiene che nell'erotismo cinematografico si debba lasciar spazio all'immaginazione.

Bubobubo 24/05/20 19:04 - 1847 commenti

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"Una puttana rimane sempre una puttana", secondo la locandiera che dà lavoro a Sada (Matsuda) e così non stupisce che, nel giro di un nanosecondo, una liason amorosa clandestina si trasformi in turpe ossessione erotica dagli accenti sadomasochistici. Oshima, non senza malizia, decide di mostrare tutto all'occhio della telecamera; ma più dettagli sono offerti allo spettatore, paradossalmente, meno il film diviene eccitante, pornografico nel senso ampio del termine. Cura formale e lentezza narrativa sono tipiche degli erotici settantiani.
MEMORABILE: La crisi isterica di Sada quando scopre che la stanza è stata pulita e il suo odore se n'è andato.

Thedude94 13/02/21 00:21 - 1094 commenti

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Nella storia vera dalla quale è tratto il film c'è un sapore di macabro che risulta quasi attrattivo e seducente, e il regista Ôshima riesce a trasmettere alla grande questa sensazione anche grazie all'aiuto di due ottimi interpreti come Tatsuya Fuji e Eiko Matsuda. Quella che potrebbe sembrare un'opera troppo spinta, che rischia di cadere nell'eccessivo morboso di una relazione sessuale eccessivamente "appiccicosa", è in realtà un racconto ben delineato di alcuni tratti di una società fortemente patriarcale e schiavista, qui riflessa negli anni '30. Davvero notevole.

Occhiandre 17/02/23 00:54 - 156 commenti

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Un'opera che si fregia di numerosi massacri censori da parte di governi vari parte già bene perché va a scoperchiare nicchie segrete della società e del potere. Lo fa in un modo che può apparire trasgressivo ma che è anche e soprattutto espressivo e immediato. A livello d'immagini parliamo di un'opera con formato e inquadrature che invitano con colori sgargianti e insieme con un naturalismo che fa entrare subito in sintonia coi personaggi. Essi tuttavia sono spiati dal pubblico a una certa distanza, concedendosi alla vista come insetti da studiare nelle loro strane abitudini nuziali.
MEMORABILE: La nevicata iniziale; La passione di Sada per Kichizo; Le fantasie estreme di Sada; L'assenza di inibizione della coppia di fronte agli altri.

Paulaster 23/01/24 18:01 - 4413 commenti

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Due amanti raggiungono l'orgasmo estremo. Storia vera che nella prima parte si affianca al senso di tradizione e progressivamente passa dal divertissement sessuale facendo sempre più sul serio. Di fatto è pornografia d'autore, che evita l'effetto morboso anche se poco è lasciato all'immaginazione. Fotografia che accentua il rosso, nella fattispecie del sangue, anche se la finzione cruenta è tecnicamente scarsa. Le musichette d'accompagnamento abbassano l'eros sotto il limite di chi sta a occidente.
MEMORABILE: L'uovo; Le fellatio mattutine; Lo strangolamento.
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  • Discussione Cotola • 6/11/09 23:29
    Consigliere avanzato - 3843 interventi
    In occasione del Torino Film Festival la pellicola in questione verrà proiettata nei seguenti giorni:


    13 Novembre Ore 22,30
    14 Novembre Ore 09,00
    16 Novembre Ore 11,30


    Le proiezioni avverranno tutte al cinema Ambrosio di Torino
  • Curiosità Buiomega71 • 6/03/11 17:48
    Consigliere - 25985 interventi
    Il regista Nagisa Oshima , per evitare le rigide norme della censura giapponese, durante la lavorazione del film faceva spedire quotidianamente la pellicola a Parigi, per lo sviluppo.

    Fonte: Erotico. I dizionari del cinema. Edizioni Electa.
  • Homevideo Buiomega71 • 28/05/18 22:00
    Consigliere - 25985 interventi
    Dopo una ricerca comprovata e controllata nei minimi dettagli (con la mia vhs General Video), io e Deepred89 abbiamo appurato che la vhs della General Video de L'impero dei sensi è assolutamente uncut (per la durata effettiva di 1h, 37m e 53s), stessa versione del dvd RHV.

    Mentre il dvd RHV utilizza i sottotitoli nelle scene tagliate (sul cui master lascio la parola a Deep), nella vhs General Video le stesse sono doppiate in italiano (quindi il film non solo è integrale, ma comprende il totale doppiaggio italico-mente nel dvd RHV si fa uso dei sottotitoli).

    I titoli di testa (nella vhs General) sono in francese, con la scritta del titolo L'IMPERO DEI SENSI (e non ECCO L'IMPERO DEI SENSI), in rosso e su sfondo nero (la grana, come mi faceva notare Deep, nel cartello del titolo è tipica della pellicola e non del video).

    In teoria la RHV ha usato il master tagliato di 80 minuti e ha inserito i sottotitoli nelle scene tagliate in censura (intonse e doppiate in ITALIANO nella vhs General Video).

    Resta solo da capire (ma Deep si sta prodigando per compararlo con la mia vhs) se il doppiaggio del dvd è differente da quello della vhs.

    Voglio sottolineare che il tutto è avvenuto con la mia vhs alla mano, filmando le scene integrali e "spedendole" con WhatsApp al buon Deep.

    Quindi le voci che asserivano che la vhs General video fosse tagliata sono totalmente infondante e, prova alla mano, false.

    Lascio la parola a Deep per maggiori delucidazioni (anche sul curioso visto censura riportato nel retro cover della vhs n.o 75431 del 8/8/80)

    Dalla mia collezione privata la vhs della General Video (versione integrale dalla durata effettiva di 1h, 37m e 53s)

    Ultima modifica: 29/05/18 17:52 da Zender
  • Homevideo Caesars • 29/05/18 08:26
    Scrivano - 16810 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:


    Lascio la parola a Deep per maggiori delucidazioni (anche sul curioso visto censura riportato nel retro cover della vhs n.o 75431 del 8/8/80)


    Il visto di censura riportato nel retro della VHS è errato. Si riferisce a quello del film "Impero dei sensi n.2" (che immagino non aver nessun rapporto con la pellicola di Ôshima, se non il fatto di avere la stessa interprete femminile Eiko Matsuda). Dati presi dal sito Italiataglia. Ecco il link

    http://www.italiataglia.it/files/visti21000_wm_pdf/75431.pdf
  • Homevideo Deepred89 • 29/05/18 09:29
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Confermo tutto, compreso quanto scritto da Caesar su L'impero dei sensi n.2, film del 1977 presentato in censura come L'impero dei sensi e poi uscito col n.2.

    Aggiungo una breve ricapitolazione sulle edizioni cinematografiche del film. Presentato in censura in lingua originale e uncut nel 1977 come L'impero dei sensi, il film è bocciato in via definitiva. Ripresentato l'anno successivo, tagliato e sempre in originale, come Ecco l'impero dei sensi, il film ottiene il visto.
    La versione in lingua italiana è invece presentata in censura (sempre come Ecco l'impero dei sensi) nel 1988 e risulta notevolmente più breve (86' contro i 102' originali).
    E' da questa versione che è prelevato il doppiaggio italiano dei dvd e bluray RHV, che applicano tale traccia audio incompleta sul master integrale.

    Per quanto riguarda la vhs General Video, essa mi comunica Buio che sfrutta un master integrale dotato di un doppiaggio italiano che copre l'intera durata del film. Il fatto che il cartello del titolo (titolazione apparentemente eseguita tramite overlay su pellicola e non in video) riporti L'impero dei sensi (senza "Ecco"), allontana teoricamente questo master dell'edizione italiana vista nelle sale. Rimane però il dubbio sulla provenienza del doppiaggio e del master.

    Le ipotesi principali:
    1)In caso di doppiaggio differente rispetto all'edizione 1988/dvd RHV, potrebbe trattarsi di un ridoppiaggio eseguito dalla label. Il che renderebbe poco spiegabile l'utilizzo di un cartello da pellicola per il titolo (tagliato il titolo francese e sostituito col cartello prima di riversare e doppiare il master?)

    2)In caso in cui il doppiaggio tra edizione 1988/dvd RHV e vhs General Video coincidesse, potrebbe trattarsi di una copia circolata clandestinamente nelle sale approntata già in origine dalla distribuzione italiana.


    Stasera confronteremo la traccia audio della vhs con quella del dvd e vedremo di capirci qualcosa di più.
  • Homevideo Deepred89 • 29/05/18 23:14
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Abbiamo controllato: il master RHV e la vhs General Video sfruttano lo stesso doppiaggio, tagliato (tratto dal master approvato in censura nel 1988) nel primo caso, integrale nel secondo caso. Come accennato nel post precedente, possibile il master General Video faccia riferimento a una versione comunque circolata nelle sale.

    Resta il rammarico delle lussuose edizioni RHV che sfruttano un audio italiano incompleto quando in realtà esiste quello completo.
  • Homevideo Zender • 30/05/18 07:20
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Resta il rammarico delle lussuose edizioni RHV che sfruttano un audio italiano incompleto quando in realtà esiste quello completo.

    Cosa che capita spesso, spiegando con un cartello iniziale che la versione italiana non è integrale quando talvolta non è affatto vero. Semplicemente trovano un audio incompleto.
  • Homevideo Buiomega71 • 30/05/18 07:43
    Consigliere - 25985 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Deepred89 ebbe a dire:
    Resta il rammarico delle lussuose edizioni RHV che sfruttano un audio italiano incompleto quando in realtà esiste quello completo.

    Cosa che capita spesso, spiegando con un cartello iniziale che la versione italiana non è integrale quando talvolta non è affatto vero. Semplicemente trovano un audio incompleto.


    La cosa più preziosa della VHS General video ( oltre l' integralità accertata) e il doppiaggio italiano che comprende anche le sequenze " forti" ( subbate nel DVD)

    Certo che quelli della RHV (immagino) non potevano saperlo, altrimenti avrebbero usato il master della General video
  • Curiosità Daniela • 29/02/20 11:13
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Sulle vicende di Sada Abe e KichizM Ishida, a cui si ispira il film di Oshima, si può leggere qui (lingua inglese):

    https://en.wikipedia.org/wiki/Sada_Abe

    la voce contiene anche un elenco delle opere letterarie e cinematografiche relative allo stesso avvenimento di cronaca.

    Nel 1975, ossia solo un anno prima del film di Oshima, era uscito nelle sale giapponesi Jitsuroku Abe Sada (A Woman Called Sada Abe) diretto da Noboru Tanaka che, nonostante l'etichettatura di "roman porno", viene considerato unanimemente meno sessualmente esplicito rispetto al film del più celebre collega.

    cfr (lingua inglese):
    https://en.wikipedia.org/wiki/A_Woman_Called_Sada_Abe