Swimfan - La piscina della paura - Film (2002)

Un film troppo banale e scontato per essere vero. Fino a quando la Christensen viene arrestata il film (pur non essendo nulla di eccezionale) si segue decentemente (anche se a molti potrebbe annoiare). Gli avrei dato una sufficienza, ma con la vera conclusione (ridicola la scena finale in piscina...) il film scade nella categoria "filmacci".

Swimfan è il nickname di Madison (Erika Christensen) ragazzina capricciosa e innamorata del più bello e bravo del liceo (Ben Cronin). La ragazzina non digerisce il rifiuto del ragazzo (già fidanzato) col quale ha avuto un fugace rapporto. Ambientazione collegiale, battute da adolescenti, target minorenne per un film ripetitivo, ma che parte bene, prosegue meglio e finisce, purtroppo, in maniera ridicola. L'idea di focalizzare il film sullo stalking messo in atto in maniera tutta femminile è buona e nella parte centrale Swimfan raggiunge momenti di felici intuizioni. Peccato per la conclusione.

Variante di Attrazione fatale in salsa giovanile, che rispetta in tutto la formula canonica, evitando le sorprese ma riuscendo a farsi seguire senza sbadigli (merito anche della durata saggiamente breve). La stalker Erika Christensen non è inquietante come la sua "antenata" Molly Ringwald di Malicious (e neanche si accenni a Glenn Close), ma riesce a rendersi sufficientemente detestabile. Bradford fa quel che può per farsi piacere dal pubblico nel ruolo di protagonista. Il climax finale non è intenso né orrorifico come la tradizione del sottogenere imporrebbe. Tutto sommato okay.