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Titolo originale: The Satanic Rites Of Dracula
Anno: 1974
Genere: horror (colore)
Regia: Alan Gibson
Note: Fa parte dei Dracula del ciclo Hammer.
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/06/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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- Davvero notevole!:
Ciavazzaro, Trivex, Daidae, Rebis - Quello che si dice un buon film:
Myvincent - Non male, dopotutto:
Undying, Il Gobbo, Rambo90, Von Leppe, Anthonyvm - Mediocre, ma con un suo perché:
Lovejoy, Deepred89, Rufus68 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Homesick, Jurgen77, Il Dandi, Lupus73
Secondo capitolo di Dracula ambientato nell'epoca moderna. Rispetto al predecessore la storia regge e il complotto mostrato (distruggere l'umanità) è notevole. Cushing recita con gran classe, mentre la nuova nipote di Cushing non fa rimpiangere chi l'ha preceduta. Notevole la morte di Dracula, tra i biancospini.
MEMORABILE: Il finale.
La Hammer torna a proporre il personaggio del malefico Conte Dracula ambientando la vicenda ai giorni nostri. Siamo di un pelo sotto rispetto al precedente, che comunque non brillava certo nè per ritmo nè per originalità ma era discreto. Comunque anche questo non è male, tolte alcune ovvietà e banalità che penalizzano il soggetto. Sempre
grandi comunque Lee e Cushing.
Non è il solito film sul Conte vampiro, ch'è sì presente, ma il suo ruolo quasi marginale alle intenzioni di una mente "criminale" più assetata di morte (progettata per estensione della "peste nera" verso l'intero genere umano) che non di sangue. E non è casuale che la produzione sia Hammer abbinata alla Warner Bros. Pictures. Ovviamente la pellicola ha origini inglesi, ma è realizzata come epigona ai "recenti" scossoni dati da H. G. Lewis e George A. Romero, anche se la violenza viene "oscurata" da alcuni "pallidi" (ma inattesi) nudi femminili.
L'ultimo capitolo della saga. La trama è da horror demoniaco e Dracula sembra essere aggiunto alla sceneggiatura in un secondo momento. L'insieme è piuttosto rozzo e il ritmo è tutt'altro che elevato; non manca comunque qualche motivo di interesse, come la bella ambientazione nella casa di campagna (che comunque poteva essere sfruttata molto meglio), i toni ossessivi nelle scene delle messe nere, la grande interpretazione di Peter Cushing. Non male neanche Lee, anche se la sua parte è piccola e appare posticcia.
Divertente l'idea di partenza di Dracula golpista alleato con alti papaveri del governo di Sua Maestà, manco si fosse in un copione di D'Avanzo. Ne vien fuori, più che un tardo gotico, un fanta-thriller a metà strada fra gli Avengers e Jess Franco: risultato così così. La contemporaneità mal si addice al Conte, che muore un po' da bischero, Lee e Cushing, ormai più archetipi che attori, funzionano invece in tutte le epoche.
All'ultimo Dracula della Hammer la storia cambia: questa volta il conte vuole distruggere l'intera umanità, forse per lasciarsi morire di fame dopo e riposare in eterno. Il ritmo è un po' fiacco e si eccede con dialoghi già sentiti e la classica messa nera trita e ritrita. Di buono ci sono le solite ottime interpretazioni di Cushing e Lee, lo scontro finale e la morte di Dracula e il primo incontro fra i due, con il vampiro che si spaccia per un industriale.
Prosegue la saga di Dracula ottimamente interpretata da Christopher Lee con la sua figura altera e il mantello che lo rendono equivoco nell'era contemporanea; ma ancor più affascinante è la figura del discendente di Van Helsing, che continua attraverso i secoli a interessarsi di stregoneria e a dare la caccia ai vampiri, interpretato ancora una volta dal buon Peter Cushing. Una storia che si fa seguire tra poliziesco e messe nere per un personaggio - Dracula - troppo sfruttato.
MEMORABILE: Le vampire nel sotterraneo.
Come in 1972, l’eterno scontro tra Dracula e Van Helsing continua ai giorni nostri; ma mentre il film precedente conservava una certa ragion d’essere nel fascino della novità (la Swingin’ London e gli hippies al posto dell’abituale gotico vittoriano), quest’ultimo capitolo raschia il fondo del barile raffazzonando vampirismo, riti satanici, guerre batteriologiche e servizi segreti. I dioscuri della notte Lee e Cushing ricoprono i rispettivi ruoli con ben poco entusiasmo (ne hanno ben donde!) e il resto del cast è del tutto anonimo. RIP.
MEMORABILE: L’assalto delle donne vampiro nella cripta.
Sorpresa positiva questa produzione Hammer anni 70, in cui vengono sapientemente ed efficacemente coniugati gli "antichi" canoni vampireschi (leggende, croci, pallottole d'argento, etc..) con i "valori" preponderanti del mondo moderno (potere e ricchezza). Il tradizionale vampiro è l'elemento d'unione, poiché viene dal passato per distruggere il futuro (la "morte nera") per una furibonda "sete" di vendetta. Un po' splatter, una donna nuda da sacrificare, le donne vampiro incatenate e assetate di sangue... sì, gli anni 70 si fanno proprio vedere!
MEMORABILE: L'interpretazione di Peter Cushing, tra le sue migliori in assoluto.
Rispetto alle produzioni Hammer che ho visto questo film lo trovo decisamente più splatter. Trama interessante con tocchi fantapolitici. Il cast è retto dai soliti e sempre ottimi Cushing e Lee, gli interpreti secondari se la cavano bene. Film interessante, non deve mancare nelle collezioni di buon cinema.
Christopher Lee HA RECITATO ANCHE IN...
Due mostri sacri del cinema horror in un film che prova a coniugare satanismo e vampirismo attualizzando le tematiche ai tempi di allora e con una tensione di fondo che riesce innegabilmente bene. Dracula è esaltato da atmosfere demoniache che rendono il personaggio un pericolo imminente per tutta l'umanità. Classe e professionalità in casa Hammer.
MEMORABILE: La corona di spine per contrastare il Vampiro dei vampiri.
Uno degli ultimi film della Hammer su Dracula. Purtroppo, seppur cerchi una connotazione più "moderna" e malgrado la presenza di Lee e Cushing, il film raschia il fondo del barile. E se nel barile è rimasto poco da raschiare potete comprendere il risultato. Buona dose di "gore" e "violenza" per il periodo, ma il tutto sa di "canto del cigno" e la pellicola risulta poco coinvolgente e senza quella carica "gotica" che ha sempre distinto le produzioni "Hammeriane".
Un film della decadenza Hammer, certamente, eppure questo tono ben si sposa a una visione del mondo più spietata e meno rassicurante dell'usuale. Se la codificazione del gotico, insomma, dava l'impressione di stabilità, qui il genere si apre (pur rozzamente) a una realtà in cui è il potere il vero inferno sulla terra. Alcuni estratti, infatti, potrebbero essere scritti oggi in un blog di controinformazione. Il finale, però, cerca una via più battuta e meno eversiva. Cushing insuperabile.
Ultimo Dracula Hammer e secondo di ambientazione contemporanea del ciclo. Se in "1972" almeno l'idea era nuova e condotta con gusto allegramente cialtrone, qui si ha l'impressione di un maldestro tentativo di incollare temi rincorsi da vari filoni horror coevi (satanismo, fantapolitica) in cui la presenza di Cushing e Lee non trova innesto felice, facendoci sudare il momento in cui finalmente i due arriveranno a fronteggiarsi. Inoltre la confezione è così sciatta e il tono così serioso che non riesce nemmeno a divertire, ma solo a sconcertare.
MEMORABILE: Van Helsing ricevuto nell'ufficio di Dracula.
Non sapendo più cosa inventare la Hammer crea una fiacca miscela di gothic horror e sci-fi con resurrezione satanico-complottista e diffusione di un pericoloso virus. Canto del cigno del Dracula/Lee che rimarrà icona immortale nell'immaginario collettivo come stereotipo di un personaggio che per essere rinnovato, approfondito e ricreato (filologicamente) dovrà aspettare il film di Coppola del '92, passando nel frattempo tra rielaborazioni e parodie ottantiane. Ancora eccezionale Cushing, un Van Helsing insuperato (raggiunto solo da Hopkins).
Senza soluzione di continuità, la storia riprende dai fatti avvenuti a Londra due anni prima: ma se lì erano i giovani sregolati a cadere nelle mire del Conte, qui sono i vecchi subdoli e massoni, con il satanismo a fare da trait d'union. Se si fosse chiamato Belzebù anziché Dracula, il film ne avrebbe persino guadagnato, ma non avremmo avuto Peter Cushing che è, come sempre, divino. Gibson, raffinato e ingegnoso, garantisce un solido intrattenimento, e lo script è più coeso del film precedente. Effetti speciali di ottimo livello per l'epoca. Resa dei conti finale senza appello.
MEMORABILE: La terrificante aggressione al ralenti nel covo delle vampire.
Pur discostandosi come tono e come soggetto dalla saga hammeriana, questo curioso e non sempre ben amalgamato mix di messe nere, esperimenti sulla peste, cospirazioni politiche, parallelismi fra potere e vampirismo (quasi fosse la risposta inglese de-satirizzata di ...Hanno cambiato faccia di Farina) riesce complessivamente a divertire. Buone la regia di Gibson (che aveva diretto anche il precedente) e la fotografia, specie negli accentuati cromatismi scarlatti nella sala dei rituali. Troppo stravagante se giudicato come Dracula-movie, ma del tutto godibile come B-movie a sé stante.
MEMORABILE: L'incontro fra Van Helsing e Dracula nell'ufficio del Conte, che si spaccia per un imprenditore; Le vampire seminude segregate; Dracula fra i rovi.
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- Io ho una registrazione da Studio Universal. Dovrei controllare il running time, anche se , credo, sia lo stesso master trasmesso , poi, da Sky (quello che ha Ciavazzaro, mi par di capire)
- La cosa strana è che il taglio segnalato da Ciavazzaro al minuto 22 sul master Mediaset è a 19;40, quindi penso abbia ragione Digital... inoltre su videoarchelogia per il dvd Storm riportano la durata di 1h;27m....
Digital posso contattarti quando avrai muxato? :) - Rebis ebbe a dire:
La cosa strana è che il taglio segnalato da Ciavazzaro al minuto 22 sul master Mediaset è a 19;40, quindi penso abbia ragione Digital... inoltre su videoarchelogia per il dvd Storm riportano la durata di 1h;27m....
Digital posso contattarti quando avrai muxato? :)
Ok, appena il mux è pronto ti contatto io! :-)Ultima modifica: 18/08/15 20:07 da Digital - Intanto possiamo controllare il master studio universal,in seguito poi posso controllare il master trasmesso da sky cinema.
Non ricordo al momento se il master sky è integrale,mi pare di sì,ma non posso mettere la mano sul fuoco.
Per Digital
I titoli di coda sono stati trasmessi integralmente su retequattro. - Direttamente dal report di ffmatch:
frame(s) del primo filmato (il dvd import) che non sono presenti nel secondo (il passaggio di rete4):
[003094-003098] ---> [003361] {5}
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[023313-023437] ---> [022561] {125}
[023912-024376] ---> [023035] {465}
[028355-028702] ---> [027013] {348}
[030055-030055] ---> [028365] {1}
[031185-031789] ---> [029525] {605}
[065248-065267] ---> [063014] {20}
[078855-078856] ---> [076612] {2}
[079256-079257] ---> [077011] {2}
[099550-099746] ---> [097353] {197}
[105988-105988] ---> [103658] {1}
[114389-114390] ---> [112079] {2}
[125411-125661] ---> [123103] {251}
Totale frame mancanti 3038 (non so a quanti minuti corrispondono). I titoli di coda sono effettivamente completi, Ciava, mentre i tagli consistono sostanzialmente in scene di nudo derubricate nei vari riti satanici.Ultima modifica: 19/08/15 14:10 da Digital - Ho visto l'ottimo lavoro fatto nella sezione home video da Digital, riguardo a questo film.
A questo punto non so nemmeno se è il caso di masterizzare la versione tv su dvd, visto che comunque è tagliata.
Mi sa che mi tengo quella inglese che si vede (abbastanza) male ma si vede tutto.Ultima modifica: 19/08/15 14:17 da Trivex - Rebis ebbe a dire:
Beh, così a occhio e croce sembra che i tagli siano numerosi... Quindi sostanzialmente il gore è rimasto?
Poco..
Intanto il mux l'ho eseguito e ora mi appresto a caricartelo dove sappiamo noi! :-)Ultima modifica: 19/08/15 14:24 da Digital
