Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un titolo che ben chiarisce il contenuto del film: siamo in Sardegna, dalle parti di Nuoro, e già nelle prime scene un giovane viene rapito dai banditi, che lasciano sul posto la sua accompagnatrice Charlotte Rampling. Saputa la notizia, i genitori e l'amico del cuore (Franco Nero) del ragazzo si guardano bene dall’avvertire la polizia di quanto successo, ricadendo in quell’omertà tutta italiana che il film denuncia con veemenza. L'atmosfera silenziosa, le mezze parole, il tono sommesso con cui il regista Gianfranco Mingozzi conduce il suo lavoro, privilegiano nettamente l'impegno sull'azione e cercano in ogni modo (a tratti con successo) di farci respirare l'ambiguità, il reticolo di connivenze...Leggi tutto che si ramificano in un ambiente tanto “esclusivo” come quello sardo. E infatti Charlotte Rampling, che rappresenta il desiderio di cambiare, la voglia di affrontare con piglio deciso problemi antichi sedimentati drammaticamente nel tessuto sociale, è destinata ad essere emarginata (e schiaffeggiata da un Franco Nero irritato dalla sua intraprendenza civile). Della vicenda relativa al sequestro (che occupa praticamente l'intero film) noi seguiamo solo la parte relativa alle vittime, mentre ci vengono nascosti (fino al sorprendente e astruso finale) gli sviluppi in campo opposto, dove comunque si avverte che qualcosa non stia girando “per il verso giusto”. Ma il colpo di scena conclusivo è troppo poco per salvare un lavoro che non convince: statico, piatto, incapace di uscire da un’evoluzione prevedibile di situazioni già affrontate meglio in altre occasioni. Il cast recita correttamente, senza certo strabiliare ma nemmeno demeritare, all'insegna di una medietà non disdicevole che pervade l'opera nel suo complesso. Che bella la Rampling.

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Renato 12/03/09 19:50 - 1648 commenti

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Film dall'argomento ovvio già dal titolo. L'ambientazione è buona anche se un po' cartolinesca, il cast tutto sommato è di livello (anche se nessuno parla con accento sardo, nemmeno i pastori), mentre a convincermi meno è stata la sceneggiatura, che ad un certo punto si ingarbuglia in modo eccessivo. Da notare la scena iniziale, con la macchina di Aprà che va a mettere sotto alcune pecore come se niente fosse.

Daidae 29/10/11 15:48 - 3179 commenti

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Non mi è piaciuto per niente. Per iniziare è stato davvero ignobile metter sotto delle pecore inutilmente. Per il resto si tratta di un filmetto squallido e noioso giustamente finito nel dimenticatoio. Uno dei tanti punti bassi del cinema italiano, nonostante il cast pregevole.

Fauno 12/05/12 11:40 - 2212 commenti

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Un'opera che descrive molto bene, anche se solo a livello concettuale, la realtà dei pascoli montani e della speculazione edilizia selvaggia della Sardegna che fu. Molto bella e coraggiosa la Rampling, ma c'è un'omertà nei sardi, nel film, che è insuperabile rispetto anche a da quella di siciliani e calabresi. La prima scena è effettivamente dura da ingoiare, ma quando poi si sentono certi discorsi e modi di ragionare, si capisce anche che una pecora morta è il male minore. Bravo anche Nero, al quale non danno ancora ruoli da imbranato e codardo.

Homesick 16/11/12 17:57 - 5737 commenti

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L'ambizione al racconto realistico della piaga dei sequestri di persona è soddisfatta dal brullo paesaggio sardo e da un contesto antropologico chiuso in omertà e vendette; le carenze di Mingozzi si riscontrano invece nell'estrema lentezza della sceneggiatura, pesante e piatta a dispetto della firma dell'illustre Ugo Pirro. Gli attori si impongono con sguardi decisi e profondi.
MEMORABILE: La salma.

B. Legnani 30/01/13 00:11 - 5532 commenti

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Talora Ugo Pirro esagera con la penna e i suoi film di denuncia non funzionano. In Delitto d'amore la telefonata finale della Sandrelli doveva essere drammatica e invece fa ridere, qui la mezzora finale dovrebbe essere la chiave di volta e invece infila la strada del romanzesco più incredibile. C'è poi lentezza di narrazione, fastidioso abuso della macchina a mano e pastori sardi che parlano con dizione impeccabile. All'inizio, ahimè, dicono "Nuòro" anziché "Nùoro"! Le recitazioni non sono niente male e ciò aumenta il rammarico. *!

Maik271 14/02/13 22:45 - 436 commenti

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Film che denuncia la piaga dei sequestri in Sardegna e mostra, con tutte le connivenze del caso, le difficoltà da parte delle istituzioni di venirne a capo a causa dell'omertà diffusa nella popolazione. Ben costruita la storia, che finirà per far emergere i veri profittatori dei sequestri; "chi di spada ferisce di spada perisce". Bravi sia il giovane Nero che la bella Rampling.

Dusso 14/10/13 15:54 - 1566 commenti

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La scena iniziale è già un pugno allo stomaco; ci si immerge grazie anche alle belle musiche di Ortolani in questa Sardegna anni 60 ben fotografata (e in effetti abbastanza cartolinesca, quantomeno nella prima parte). Molto buona la regia di Mingozzi così come le interpretazioni principali. Un buon film ma certamente con un secondo tempo inferiore al primo.

Motorship 22/04/14 16:58 - 585 commenti

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Film molto buono di Mingozzi che descrive assai bene la piaga dei sequestri di persona legati alla speculazione edilizia selvaggia della Sardegna di fine anni 60. Un ritratto molto veritiero e sentito. Il film scorre benissimo per tutta la sua durata e inoltre ci sono scene davvero interessanti, molto significative (specie l'incipit) e ottimamente girate da Mingozzi. Molto buono il cast, con in testa la splendida e bravissima Charlotte Rampling, ma anche Franco Nero se la cava molto bene. Ottime le musiche di Riz Ortolani. Da vedere.
MEMORABILE: La 124 spider di Aprà che mette sotto le pecore in modo atroce a inizio film.

Vitgar 2/01/15 18:20 - 586 commenti

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Non un gran film, vi sono molte incongruenze che rendono poco credibile il tutto. I pastori sardi parlano con una cadenza impeccabile; si salvano le ambientazioni che rappresentano una Sardegna aspra e difficile da percorrere. Bravo Franco Nero, un po' defilata Charlotte Rampling che ha un ruolo in cui mal si identifica. Classico esempio di film che dimostra molti più anni di quelli che ha.

Nando 4/05/17 12:51 - 3814 commenti

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Dopo un inizio di grande impatto visivo, la pellicola scivola verso un'eccessiva lentezza nonostante le tematiche affrontate siano comunque interessanti, descrivendo l'omertoso ambiente dei pastori sardi. Sempre bella la Rampling mentre Nero, ancora lontano dai fasti dei primi polizieschi, appare ancora non totalmente espressivo.

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Daniela 13/11/17 00:01 - 12662 commenti

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Nonostante il nome illustre alla sceneggiatura (Pirro) ed il discreto cast a disposizione, un film fiacco ed incongruente su un fenomeno tanto drammatico quanto diffuso in quegli anni: rinunciando fin da subito ad ogni plausibile ambientazione sarda, si punta sulla dinamica delle trattative a seguito del rapimento e sugli sviluppi ad effetto nel finale, ma in modo al tempo stesso prevedibile e forzato. Anche il cast non è al suo meglio, con Nero poco espressivo e Rampling spaesata, mentre sono credibili nei rispettivi ruoli Wolff e Balbo. Non indegno, ma poco riuscito, approssimativo.

Alex1988 30/05/18 18:06 - 728 commenti

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In quanto a soggetto e sceneggiatura, peraltro firmati da Ugo Pirro, sembrava promettere bene. E' purtroppo nella messinscena che non lascia il segno particolarmente. Per quanto l'ambientazione sarda susciti sempre un certo interesse, la regia è alquanto statica e priva di grandi sprizzi e neanche gli interpreti sembrano a loro agio. Forse proprio la Rampling riesce a essere una spanna sopra gli altri. Occasione sprecata.
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  • Homevideo Digital • 5/11/16 09:32
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    Ultima modifica: 21/02/17 15:16 da Digital