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VOLTI ITALIANI NEL CAST
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/06/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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- Davvero notevole!:
Azione70 - Quello che si dice un buon film:
Skinner - Mediocre, ma con un suo perché:
B. Legnani
De Funès, gastronomo che pubblica una guida omonima (si chiama Duchemin: ogni assonanza non pare casuale), riesce a battere una guida concorrente, da lui detestata per contenuti e metodi, grazie all'intervento di Coluche, figlio che vuole fare il clown. Solito brìo, qualche eccesso. Guardabile e nulla più, ma grande De Funès quando riconosce un vino solo alla vista, descrivendo l'inclinazione delle pendici...
MEMORABILE: De Funès che si maschera, per andare nei ristoranti senza essere riconosciuto.
Guerra senza esclusione di colpi tra un severo critico gastronomico e il padrone di una catena di fast-food. Tra i film più divertenti di De Funès, nonostante un canovaccio esilissimo e un Coluche fuoriposto. Un insieme di sketch non sempre riusciti, ma dominati da un De Funès in grandissima forma e da una bella vena surreale. Tante sequenze memorabili, da Duchemin che travestito da turista americano visita un ristorante fetentissimo all'incursione di Duchemin e figlio nei bizzarri stabilimenti Tricatel (una versione cattiva della fabbrica di Willy Wonka).
Divertente commedia, tra le migliori interpretazioni di De Funès. I tempi comici sono ben concatenati a vantaggio del ritmo complessivo, così come la contrapposizione “culinaria” tra De Funès/gastronomo e Guiomar/industriale del cibo precotto: forse il solo Coluche appare un po' sottotono rispetto alle ottime prove dei due attori principali. Musica strepitosa di Vladimir Cosma, basata su sonorità fonte di ispirazione negli anni successivi per gruppi come Rondo Veneziano.
MEMORABILE: L'incursione nella fabbrica di Tricatel (Guiomar) da parte dei Duchemin (De Funès e Coluche); Le visite di Duchemin in incognito ai ristoranti.
Claude Zidi HA DIRETTO ANCHE...
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- Scusa Legnani, visto che tu mi sembri un patito di De Funès. Ricordo male o era in questo film, che vidi distrattamente in un'infima tv privata negli anni '80, una battuta piuttosto maliziosa (guarda che ricordo il film molto vagamente!) dove mi pare ci fosse una ragazza, che si rifiutava di andare a letto con qualcuno per avanzare di carriera o qualcosa del genere, pronunciando (almeno nel doppiaggio italiano) una battuta del tipo "Eh, no... io al mio culetto ci tengo!". Era in questo film ? Chissà perché (forse mi parve molto osé in un contesto comico) mi rimase indelebilmente impressa...Ultima modifica: 20/01/10 19:40 da R.f.e.
- R.f.e. ebbe a dire:
Scusa Legnani, visto che tu mi sembri un patito di De Funès. Ricordo male o era in questo film, che vidi distrattamente in un'infima tv privata negli anni '80, una battuta piuttosto maliziosa (guarda che ricordo il film molto vagamente!) dove mi pare ci fosse una ragazza, che si rifiutava di andare a letto con qualcuno per avanzare di carriera o qualcosa del genere, pronunciando (almeno nel doppiaggio italiano) una battuta del tipo "Eh, no... io al mio culetto ci tengo!". Era in questo film ? Chissà perché (forse mi parve molto osé in un contesto comico) mi rimase indelebilmente impressa...
Sul momento non mi pare proprio che sia questo film, ma non ci potrei giurare.Ultima modifica: 22/01/10 00:19 da B. Legnani - Coluche deve descrivere le qualità di un vino della gastronomia industriale di Tricatel nel doppiaggio italiano di Gianfranco Bellini il vino spacciato per francese viene descritto come in realtà composto da vino algerino,vino greco e coloranti chimici.Nella versione francese il vino algerino diventa italiano! Probabilmente per non urtare la sensibilità dei vinicoli nostrani la battuta in Italia fù cambiata.
