Mysteria - Film (1978)

Se non ci fosse quel personaggio, tremendamente insulso, della parapsicologa, sarebbe quel che si dice un bel film. La vicenda vede una psicopatica ed un ex-ballerino organizzare un rapimento. Bella storia, ben recitata, ben diretta, con piacevoli soluzioni visive, assai suggestive.

Riproposto al pubblico dalla collana "drive in cult" il film è a mio giudizio totalmente evitabile. Si tratta di un pasticcio simil-horror parapsicologico dove la paura e la tensione sono andate in vacanza. Storia sconclusionata e insapore, a tratti noiosa. Meglio spendere i propri soldi in altre operazioni.

La parapsicologia per piccina che lei sia ogni scienza porta via. Piccina non è invece la devastante flemma telefilmara del thrillerino che nel raccontare una storia d'ordinaria trasmigrazione dell'anima (neanche malaccio nell'oscillare tra vera e presunta, ma senza una qualche vivacità affabulatoria che la potenzi) si porta via sin dai primi minuti ogni spettatoriale capacità di sopportazione con un ritmo ora chewingummoso ora a nulla locomozione e acting di rara imbalsamazione e insignificanza lungo 90 interminabili minuti di apologia del vuoto che di percepita sono 180 se non più.