Il pensionante - Una storia della nebbia a Londra - Film (1927)

Il pensionante - Una storia della nebbia a Londra
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The lodger: a story of the London fog
Anno: 1927
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "L'inquilino". Soggetto dal romanzo "The Lodger" della scrittrice inglese Marie Adelaide Belloc Lowndes, pubblicato nel 1913 e ispirato alla serie di delitti avvenuti a Londra nel 1888 ed attribuiti a Jack lo Squartatore.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

THE LODGER va considerato, a detta dello stesso regista, il primo “vero” film di Hitchcock a tutti gli effetti: per gli argomenti trattati, per le tematiche affrontate (prima fra tutte quella dell'ambiguità del protagonista, poi ripresa in film come IL SOSPETTO o L’OMBRA DEL DUBBIO), per la prima seria ricerca nella creazione della famosa “suspense”. In pratica THE LODGER contiene già al suo interno gran parte delle basi che contribuiranno a formare l'universo hitchcockiano; compresse o solo accennate, ma ci sono quasi tutte. Non dimentichiamo...Leggi tutto poi che è da questo film che il regista comincerà il suo “gioco” della comparsata nascosta (qui appare ben due volte: di spalle nella redazione di un giornale e durante la scena del linciaggio). Insomma, al di là degli inevitabili segni lasciati dal tempo (si tratta pur sempre di un film muto), THE LODGER conserva ancora oggi il fascino dell'opera cardine, recitata ottimamente dall’attore teatrale inglese Ivor Novello (truccato quasi alla Buster Keaton), che dà al suo “pensionante” la giusta ambiguità e lo sguardo terreo. Il riferimento delle gesta del Vendicatore (the Avenger, in inglese) a quelle del celebre Jack lo squartatore è evidente e la figura del più famoso serial killer della storia aleggia per tutta la durata del film, fin dalla primissima scena. Tuttavia ciò che importa a Hitchcock non sono le sue gesta ma la sua psicologia. Notevoli già alcune inquadrature e invenzioni registiche (il soffitto di vetro che mostra, dal basso in alto, il pensionante che cammina al piano di sopra, ma anche molte altre), lodevole il tentativo di inserire meno didascalie possibili lasciando allo spettatore la possibilità di concentrarsi maggiormente sulle immagini. Uno dei migliori film muti di sempre.

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Caesars 9/01/08 08:19 - 3790 commenti

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Giudicare nel 2008 un film muto girato nel 1926 non è cosa semplicissima: è un tipo di spettacolo al quale non siamo più abituati. La pellicola in questione è comunque realizzata molto bene, con soluzioni tecniche che all'epoca dovevano essere davvero innovative (si pensi ai padroni di casa che "vedono" l'inquilino che passeggia nervosamente al piano di sopra). Hitchcock mostra già un grande talento per la creazione della suspense e, anche se il finale è facilmente prevedibile e gli 80 e più anni passati si sentono, realizza un film godibile.

Ciavazzaro 20/05/08 14:48 - 4770 commenti

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Primo film di Hitch (primo lungometraggio si intende). Nonostante sia un film muto, mantiene intatta la sua atmosfera. La Londra di Jack Lo Squartatore viene fotografata in modo eccezionale; non male anche il cast. Da vedere, a mio avviso. Godibile e crepuscolare.

Pigro 8/07/08 14:05 - 9666 commenti

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Un serial killer di giovani donne nella nebbia di Londra e un uomo misterioso che alloggia in una pensione: e se fossero la stessa persona? Opera prima e già eccelsa di Hitchcock. Il raffinatissimo gusto di un’inquadratura mai casuale si fonde con la sensibilità del ritmo dell’azione e con la capacità del regista di lavorare sui dettagli quotidiani facendone emergere motivo di tensione. Tutto è magnifico: le riprese da sott’in su attraverso il pavimento, lo studio delle ombre, le scene di massa, gli sguardi e un grande Ivor Novello.

Il Gobbo 9/09/10 09:03 - 3015 commenti

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Chi ben comincia... Non c'è già tutto, non poteva esserci (sir Alfred saprà trarre gran partito dall'evoluzione anche tecnologica del cinema), ma classe, gusto personale, capacità di gestione della suspense, stile di messinscena: insomma, un piccolo classico. Novello (in terra albionica un nome leggendario cui tuttora sono intitolati prestigiosi premi) è anch'egli efficace. Da vedere.

Saintgifts 20/05/11 11:52 - 4098 commenti

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Appena entra in scena il pensionante (un bravissimo Ivor Novello) si sa già che non può essere lui il vendicatore. Però non si sa ancora bene chi rappresenta e comunque tutto ciò non toglie nulla alla suspense ben creata, anche attraverso una precisa descrizione della nascita e diffusione di quotidiani che strillano il macrabo evento del martedì. Qualche ingenuità che si nota ora, ma non apprezzabile nel '26. La bellezza femminile sempre in primo piano, con accenni castigatissimi di nudo e sfilate di moda con incursione nei camerini.

Gaussiana 24/04/12 16:46 - 121 commenti

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Nonostante l'assenza di sonoro ci sono gli orologi a cucù, i passi felpati del sospetto inquilino dell'albergo, per cui Hitchcock si accinge a suggerire la tensione tramite l'udito ancor prima dell'avvento del sonoro. C'è poi la tensione causata dal misterioso e stravagante nuovo inquilino della pensione e le sue piccole ossessioni, la nebbia di Londra e la bellissima scena del linciaggio. La prima opera di un regista prolifico che darà tanto al thriller già s'insinua nei meandri dell'inquietudine.

Fabbiu 19/05/12 14:06 - 2145 commenti

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Riconosciuto come primo film del regista (per ingredienti, tecniche e tematiche) va ovviamente considerato come un film muto di fine anni 20, ma offre una visione narrativa studiata davvero bene proprio perché ostacolata dall'assenza di suoni e in ragione di questo fatto notevole per trovate registiche da scuola (i passi sul soffitto); poi per le atmosfere, che si rifanno agli omicidi del famoso Jack (la Londra vittoriana avvolta dalla nebbia come poi suggerito nel titolo) e per le tematiche (suspance) dell'innocente accusato.

Disorder 31/10/13 16:23 - 1416 commenti

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Siamo solo al quinto film di una lunghissima carriera, eppure la perfezione è già quasi raggiunta. Magistrali la gestione dei tempi, la direzione degli attori, la fotografia. Non a caso era considerato dallo stesso Hitchcock il suo vero esordio, il primo film il maestro inglese ha potuto esprimere liberamente la sua naturale vocazione per il mistero e la suspense. Gli unici limiti sono quelli insiti in un prodotto di quasi 90 anni ma, complice anche la brevità (70 minuti), la pellicola si beve ancora oggi letteralmente in un soffio.

Ryo 4/04/16 15:33 - 2169 commenti

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Oggiogiorno la trama non ha niente di nuovo, ma è un'opera che ha 90 anni e rappresenta il primo film in stile veramente hitchcockiano. Ottima la trasposizione del romanzo, bellissima l'atmosfera di mistero e suspense. Perfetti gli attori, le emozioni che trasmettono, la credibilità, le inquadrature ricercate. Ottima la scelta delle didascalie, poche e ridotte all'essenziale della storia.
MEMORABILE: Il pavimento di vetro sopra il lampadario che oscilla; La claustrofobica scena del linciaggio con le manette, appeso alla grata.

Luras 23/07/17 21:18 - 146 commenti

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Roba di cent'anni fa. Sì, ma che classe. C'è già molta essenza hitchcockiana in mostra. L'uso frequente di primi piani, un certo modo di muovere la cinepresa, espedienti registici notevoli per i tempi, l'innocente in fuga, il primo cameo, l'ossessione per le bionde, la sequenza del bacio. Tutto rudimentale, ma è già lui. Persino il ritmo narrativo è più veloce che in altre sue pellicole future. Nella fosca Londra Alfred mette in scena la prima enorme consacrazione di critica e pubblico. Un gioiello del muto che all'epoca raccolse grandi lodi.

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Daniela 27/08/19 09:53 - 12662 commenti

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Nel suo capolavoro del periodo muto, il regista adombra uno dei temi che tornerà nelle opere successive: quello dell'ambiguità di personaggi maschili oggetto d'amore, sia esso coniugale (Rebecca, Il sospetto) o familiare (L'ombra del dubbio). Il pensionante dai modi misteriosi, a cui Novello presta il bel volto da eroe romantico, può essere lo stesso uomo che sta seminando il terrore per le strade di Londra? Come Erica in Giovane e Innocente, Daisy non lo crede e noi trepidiamo insieme a lei fino al liberatorio finale. Tecnica sopraffina con suggestive le riprese dal taglio espressionista.
MEMORABILE: La prima apparizione del pensionante: sulla soglia della casa, con il volto parzialmente coperto da una sciarpa scura

Puppigallo 3/02/22 16:10 - 5275 commenti

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È la preistoria di Hitchcock. Eppure faceva già intravedere le grandi potenzialità del regista. Giocando sugli sguardi, sul sottolineare l'umore del protagonista, con l'aggiunta di primi piani degli oggetti (la preziosa valigetta, l'orologio a cucù e il lampadario), il tutto enfatizzato dalle ombre alla Murnau per generare tensione nello spettatore, riesce a calare chi guarda nell'atmosfera di inquietudine e sospetto di una vicenda dai risvolti non prevedibili. Meritevole di visione.
MEMORABILE: L'ombra dell'uomo sulla porta (gli occhi); Problemi coi quadri; Stanotte Riccioli d'oro...; Il bacio; La gelosia che sfocia nella perquisizione.

Anthonyvm 25/10/22 00:55 - 5689 commenti

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Il primo "film di Hitchcock", a detta di quest'ultimo; chi meglio di lui può asserirlo? Facendo tesoro della lezione espressionista, il maestro del brivido costruisce un arcaico quanto efficace psycho-thriller, nonché uno dei primi esempi di horror psicologico a tema serial killer, esplorando già alcune delle tematiche in cui si specializzerà negli anni successivi, fra sospetti logoranti, traumi, ossessioni, sinistri figuri della porta accanto. Il talento visivo del regista inglese si palesa più volte, mentre il fascino del mistero si propaga nell'intrinseco onirismo del cinema muto.
MEMORABILE: Il pensionante cammina avanti e indietro facendo muovere il lampadario; Ripresa dal basso con pavimento trasparente; Rischi della giustizia sommaria.
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  • Curiosità Cotola • 24/06/09 19:58
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    I CAMEI DI HITCHCOCK
    Come tutti sanno Hitchcock era solito fare brevi comparsate nei suoi film. Questa è la prima pellicola in cui accade ed i cammei sono ben due: la prima volta è seduto ad una scrivania nella redazione di un giornale; la seconda volta è uno dei curiosi che assiste alla cattura di Igor Novello. Forse però non tutti sanno che quella che diventerà poi un vezzo registico fu una casualità dettata dalle contingenze. Come affermato dallo stesso regista bisognava riempire lo schermo e... oplà. Sempre Hitchcock ha confessato che questa gag è diventata più tardi una supertizione ed infine una gag abbastanza ingombrante. Per questo motivo per evitare che la gente si distraesse troppo in attesa di vedere in quale scena comparisse il regista "per permettere alle persone di vedere il film in tranquillità mi preoccupo di farmi notare nei primi cinque minuti".
    In ogni caso non sempre è rispettata la regola di comparire a inizio film così come pure non sempre il regista ha presenziato in tutte le sue pellicole.

    QUI UNO SPECIALE SULL'ARGOMENTO curato da Matalo.
  • Homevideo Gestarsh99 • 26/11/11 13:05
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dall'01/12/2011 per Passworld/Terminal Video:

  • Discussione Caesars • 9/04/19 17:06
    Scrivano - 16811 interventi
    Secondo Imdb il film è del 1927 (a Gennaio la prima a Londra)
  • Curiosità Daniela • 27/08/19 10:00
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Soggetto dal romanzo "The Lodger" della scrittrice inglese Marie Adelaide Belloc Lowndes, pubblicato nel 1913 e ispirato alla serie di delitti avvenuti a Londra nel 1888 ed attribuiti a Jack lo Squartatore.

    Il romanzo ha avuto vari altri adattamenti.
    La lista completa si può trovare qui (lingua inglese).