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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Formula abusata, con la coppia Arkin-Caan che si assortisce bene ma si ritrova a lavorare su un'indagine del tutto pretestuosa, raffazzonata, imbastita alla bell'e meglio per fare da sfondo al rapporto amabilmente conflittuale dei due. Da mesi e mesi sulle tracce di un grosso criminale in doppio petto, trovano gli indizi forse giusti per incastrarlo proprio quando scoprono che è stato ingaggiato un killer per ucciderlo. Spiegata la cosa al capo, questi decide di cambiare la missione dei due: dovranno fare da guardie del corpo in incognito al "pesce grosso". Si apre così una inesausta sequela di inseguimenti, incontri a sorpresa, risse da strada (Caan è quello che mena, Arkin quello che lavora con...Leggi tutto la testa) in un'ottica del tutto "free" tipicamente Anni Settanta, dove i dialoghi sconfinano spesso nel non-sense ma dimostrano allo stesso tempo una ricercatezza ammirevole; purtroppo l'azione più fracassona (gran lavoro per stunts e controfigure) finisce spesso per soffocare il gioco a due tra i protagonisti (eccellente il doppiaggio italiano, peraltro); è un difetto comune ai prodotti costruiti così, ma che in questo caso risulta particolarmente accentuato rendendo il film faticoso da digerire (e dura quasi due ore!), disseminato di momenti di notevolmente brillanti (il lungo interrogatorio di Arkin a Consuelo, che deve difendersi dalle accuse di farsela con l'amante) subito offuscati tuttavia da fasi di raccordo troppo diluite, scene tirate inutilmente per le lunghe (si veda Caan che sale in moto e salta sulle macchine nemmeno fossimo a un'esibizione), personaggi stereotipati di nessun interesse (specialmente dalla parte dei gangster). Fotografia scintillante di ottima qualità, begli esterni urbani, qualche gag slapstick che va a segno (l'auto che entra direttamente in un appartamento del terzo piano sfiondando il muro), due ottimi attori che mostrano di avere i numeri per assortirsi in modo anche originale frenati da un copione che non li assiste salvo regalargli di tanto in tanto qualche perla. Finale prevedibilmente caotico con morti, feriti, pistolettate e scazzottata on the road. La confezione è di serie A, ma la regia non ha i tempi giusti per il tipo di commedia action a cui si puntava...
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/06/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/09/16
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- Grande esempio di cinema:
Max dembo - Non male, dopotutto:
Daniela, Rambo90 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., B. Legnani
Alan Arkin e James Caan, poliziotti che lavorano in coppia, cercano indizi rovistando nella spazzatura. Più che altro paiono dediti a distruggere sistematicamente le automobili della polizia e quelle altrui. Simpatici i protagonisti e spigliata la regìa, ma ci si attendeva molto di più.
MEMORABILE: Il "dialogo" fra i due e gli anziani nella cui casa sono entrati con l'automobile.
Due poliziotti di Chicago stanno cercando prove per incastrare un boss malavitoso ma nel frattempo devono impedire che venga fatto fuori da un killer assoldato dai suoi avversari... In genere nei buddy cops movie i caratteri in campo si compensano, mentre qui Arkin e Caan sono entrambi fuori di testa e del tutto incuranti delle regole, a partire da quelle sulla circolazone stradale: è la principale caratteristica di questa commedia action che conta ammiratori illustri (Kubrick, Tarantino) ma risulta fracassona e scombinata, anche se le prove del cast la rendono comunque gradevole.
MEMORABILE: Arkin chiede spiegazioni alla moglie sospettata di tradimento.
Prototipo del buddy cop movie, anche se molto più comico dei suoi successori ma in cui già sono riconoscibilissimi alcuni punti fermi. Il film diverte, soprattutto grazie alla coppia Caan-Arkin, molto affiatata. Funzionano anche le scene action, con alcuni inseguimenti d'auto notevoli. Dove cede è proprio nel plot principale, poco coinvolgente e che non fa addentrare lo spettatore in una vera indagine ma in una serie di azioni piuttosto randomiche. Non male, nel complesso.
"Non meno di un capolavoro", Stanley Kubrick, 1974. Il film che ha ispirato Starsky & Hutch da Richard Rush, uno dei dimenticati e sottovalutati della “Nuova Hollywood", che meriterebbe libri e rassegne personali. Caan e Arkin formano una eccellente coppia, che forse avrebbe potuto essere riproposta in altri film: apparentemente non molto sveglio ma in realtà tutt'altro il primo, travolto dagli eventi con una vena di stoica impassibilità e ironia, tipica di Arkin, il secondo. Grande e travolgente l'ambientazione metropolitana, ma anche le scene propriamente d'azione. Scorrettissimo.
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