Scrivimi fermo posta - Film (1940)

Scrivimi fermo posta
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Titolo originale: The shop around the corner
Anno: 1940
Genere: commedia (bianco e nero)
Note: Due remake: uno del 1949 e il più noto "C'è post@ per te" di Nora Ephron

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/06/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 6/06/07 11:02 - 3015 commenti

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Alfred, impiegato in un negozio, intrattiene una fitta e amorosa corrispondenza con una sconosciuta, che altri non è se non una sua collega, che detesta ricambiato... Non sarà imprevedibilissimo lo sviluppo di questa storia, ma ciò che conta è il "Lubitsch's touch", ovviamente anche qui presente. Nostalgico della natìa mitteleuropa il regista ambienta la vicenda a Budapest e si concede un filo di romanticismo in più e uno di sarcasmo in meno... ma solo un filo, eh! James Stewart come sempre eccelso, in qualsiasi ruolo.

Deepred89 23/06/07 13:18 - 3706 commenti

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Piacevole commedia diretta da uno specialista del genere. La storia è bella e originale e verrà poi ripresa in diversi altri film (tra cui C'è post@ per te con Tom Hanks). Ottimo il cast, che vede protagonista lo straordinario James Stewart e eccellente la regia. Pessimo il doppiaggio italiano. Consigliato.

B. Legnani 14/02/08 17:11 - 5530 commenti

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La scena in cui lei gioca il tutto per tutto, vendendo alla cliente di Matuschek la scatola con il carillon è stupenda, quasi commovente. La levità del tocco è formidabile e non fa pesare l'inverosimiglianza. Lo si guarda fino in fondo col sorriso stampato sulle labbra. Gustosissimo. Il cognome della protagonista (già moglie di Henry Fonda!) è spesso storpiato in "Sullivan". Il mediocre doppiaggio è dovuto al fatto che il film è arrivato in Italia già doppiato negli Stati Uniti, in maniera non proprio ideale.
MEMORABILE: "Metastasio e metà io". Rebis, dopo anni di mie domande senza risposta, mi dice che in inglese è "Half Shakespeare, half me”. E in originale magiaro?

Galbo 14/10/08 06:01 - 12392 commenti

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Bella commedia diretta da Ernst Lubitsch basata come molte altre opere del grande regista sul tema dell'equivoco e dello scambio di persona. Benchè le premesse lo rendano alquanto prevedibile nello svolgimento, la regia di Lubitsch e il suo celeberrimo "tocco" lo rendono particolarmente piacevole e meritevole di ripetute visioni. Insolita l'ambientazione a Budapest ed ottimo il cast con un bravissimo James Stewart.

Daniela 6/01/09 18:21 - 12660 commenti

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Commedia romantica, ricca di tocchi ironici, tanto incantevole che alla fine si è disposti a perdonare anche il curioso doppiaggio (con doppiatori italo/americani dagli improbabili accenti). Per una volta l'intreccio non riguarda personaggi del bel mondo, ma commessi alle prese con i problemi quotidiani e questo garantisce una certa originalità ai battibecchi fra i due innamorati inconsapevoli. Tenera la Sullavan, da sposare subito Jimmy Stewart, buono il resto del cast. Toccato dalla grazia.
MEMORABILE: La vendita della scatola per i sigari musicale; Stewart si tira su i pantaloni per far vedere che ha le gambe diritte.

Capannelle 11/01/09 22:09 - 4411 commenti

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Primo approccio con Lubitsch: sublime! Teatrale e prevedibile quanto si vuole, ma realizzato con una leggiadria e verve senza pari. Il gioco delle parti nel negozio Matuschek, anche se non riserva grosse sorprese, è reso magistralmente, con una prova attoriale degna che, penso, deve a Lubitsch e ai suoi tempi di direzione molto della sua performance. Stewart, Pirovitsch il leccapiedi e lo "sfigato" sopra a tutti.
MEMORABILE: Quando il leccapiedi fa finta di non capire che il suo tempo sta per finire.

Mdmaster 9/11/10 02:15 - 802 commenti

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Deliziosa commedia, come sempre, di Lubitsch, con un cast colorito e impossibile da dimenticare anche a pellicola conclusa: il tenero Pirovitch, l'affamato di potere Pepi, Mr Matuschek, ecc. Stewart è impareggiabile nel disegnare un classico uomo romantico indurito dalla vita alle prese con una donna con la testa tra le nuvole, ma altrettanto sentimentale e interpretata con caparbietà dalla Sullavan. Trama che potremmo definire prevedibile, forse, ma tutt'ora è una splendidamente realistica riflessione sui rapporti lavorativi e sentimentali.
MEMORABILE: Stewart s'imbarazza mentre la Sullivan legge la lettera che lui ha appena spedito; Matuschek tenta di autopubblicizzarsi con non buoni risultati...

Rebis 22/07/11 15:27 - 2337 commenti

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A Budapest, nel negozio dietro l'angolo gestito dall'inappuntabile Matuschek, la competizione tra i commessi Alfred e Klara fa scintille: ma Cupido ha già scoccato il suo dardo... Gradevolissima sophisticated comedy che contribuì a sdoganare l'immaginario di una raffinata borghesia mitteleuropea. La trama è smilza e i personaggi bidimensionali, ma Lubitsch ne fa una questione di stile ricavando il massimo dell'eleganza e della grazia da una messa in scena sobria e minimale. L'incombente clima natalizio conferisce un tono di melanconico torpore. Bel ritmo.

Giacomovie 22/01/12 00:55 - 1398 commenti

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Commedia "d'altri tempi" nel senso letterale del termine. Nonostante la trama sia resa obsoleta dalla tecnologia e sebbene il film presenti molti fattori che lo possono far definire datato, conserva una grazia e un felice mix tra ironia e malinconia che lo portano ad essere giustamente considerato un prezioso gioiello d'antiquariato.

.luke. 16/03/12 23:43 - 89 commenti

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Graziosa commedia romantica che, nonostante abbia una storia piuttosto scontata e prevedibile, mantiene quasi intatto il suo fascino (tanto da ispirare un ottimo remake nel 1998). Film di impostazione teatrale, riesce a strappare più di un sorriso sia grazie alle battute tra i due protagonisti che agli ottimi personaggi di contorno. Perfetto come sempre James Stewart, riesce ottimamente a tenergli testa la Sullavan.
MEMORABILE: "Se non ti piace la Novak, di certo nemmeno questa ti piacerà" "Perchè)" "Perchè è la Novak!"

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Tomslick 12/05/14 22:13 - 205 commenti

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Lubitsch mette la sua purissima classe registica al servizio di una storia che può pure essere scontata (anche se a film finito ci si rende conto che ciò non ha nessuna importanza) ma che viene sorretta da un modo di fare cinema talmente sopraffino che è impossibile non restarne estasiati. Come sempre il regista tedesco crea un'atmosfera unica nella quale ogni situazione, anche la più banale, assume grande spessore. Il cast, sorretto dai due protagonisti, non può fare altro che adeguarsi. Come da pallinaggio: grande esempio di cinema.

Gippal 21/01/17 21:01 - 89 commenti

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Dolce commedia sentimentale tratta da una sceneggiatura teatrale, si lascia guardare delicatamente, con leggerezza. Personaggi graziosi, comuni, ci attirano con le loro semplici storie, tra equivoci e innamoramenti ma capaci, talvolta, anche di spunti e riflessioni non indifferenti. Lubitsch sa infondere serenità nei nostri cuori, li riscalda. Il doppiaggio delude alquanto, con un'insensata scelta circa la voce di Pepi Katona.

Didda23 2/04/20 15:00 - 2426 commenti

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Nonostante il pessimo doppiaggio italiano (così particolare che poi ti ci affezioni subito), il tocco delicato del Maestro dona alla sceneggiatura la giusta rappresentazione scenica. Di notevole impatto l'eleganza dei dialoghi e delle caratterizzazioni dei personaggi, con uno Stewart di somma bravura. La vitalità delle vicende all'interno del negozio, nel quale si mischia con dovizia pubblico e privato, creano una rara empatia dello spettatore che tifa - ovviamente - per lo scontato happy end. Si adorano sin da subito le finezze narrative.
MEMORABILE: Il garzone promosso a commesso (con susseguente ricerca di un altro che lo possa sostituire); Stewart accusato ingiustamente; I consigli per il regalo.

Rambo90 11/11/20 02:00 - 7696 commenti

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Gradevolissima commedia romantica di Lubitsch, che parte da un equivoco simpatico e che la sceneggiatura saprà rendere al meglio col passare del tempo. Nulla è lasciato al caso, dalla caratterizzazione delle figure di contorno ai due protagonisti, ognuno con il proprio carattere in modo da far emergere bene il clima "familiare" che si deve respirare tra i commessi del negozio. Tanti scambi di battute veloci, una certa dolcezza che trasuda dai momenti natalizi del finale e l'ottima interpretazione praticamente di tutto il cast. Da vedere.

Paulaster 10/01/21 07:41 - 4415 commenti

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Due commessi hanno una relazione epistolare sebbene in realtà si detestino. Commedia sentimentale pervasa da una lieve malinconia (il cercare lavoro, l'incertezza nel periodo natalizio) e senza sfarzo nell'ambientazione. Anche se la storia è basata sulla coppia protagonista, ogni personaggio, dal fattorino al padrone, contribuisce a creare il clima familiare sul lavoro. Regia eccellente che rende fluido ogni movimento sebbene ci si trovi in interni. Stewart si ammorbidisce man mano e evita facili equivoci per via delle lettere.
MEMORABILE: Il licenziamento di Stewart; L'incontro al locale; Le portate al pranzo di Natale.

Kami 3/02/24 09:12 - 105 commenti

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Deliziosa, perfetta commedia degli equivoci ambientata a Budapest nel periodo natalizio. È talmente godibile che si perdona facilmente lo strambo doppiaggio italiano (eseguito negli USA); peccato solo per la voce davvero atroce affibbiata al fattorino Pepi... Indimenticabile il finale: James Stewart si tira su i risvolti dei pantaloni per dimostrare alla Sullavan che non ha le gambe storte, mettendo in mostra i calzini sorretti dalle giarrettiere. Anche per questo motivo la commedia merita il massimo dei voti, giacché riesce sempre, persino alla fine, a trovare spunti originali.

Il ferrini 27/02/24 01:26 - 2357 commenti

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Elegante, ironico e garbato: tre aggettivi che calzano perfettamente a questo film così come al suo protagonista. James Stewart, 32 anni ma già pupillo di Capra e fresco reduce da una grande prova accanto alla divina Marlene, qui conferma la sua versatilità. Il ritmo incalza, gli spazi sono quelli di un'opera teatrale e dunque sono i personaggi a fare la differenza, i loro battibecchi, ben scritti (László) e in mano a una manciata di attori eccezionali, a partire da Frank Morgan, il signor Matuschek, padrone del negozio ove avviene tutto. Davvero delizioso.
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  • Discussione B. Legnani • 11/11/10 18:32
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:

    L'impiegato antipatico e doppiogiochista (quello con il bastone da passeggio) sono sicurissmo è doppiato dalla stessa voce che fa la principale "voce narrante" nella versione italiana della compilation Disney Saludos Amigos (1942; 1946 in Italia), anch'essa realizzata negli States...


    O bella. Se trovo la vhs dei miei figli controllo.
  • Discussione Ciavazzaro • 11/11/10 20:47
    Scrivano - 5591 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Uno dei doppiaggi che ancora sopravvivono di quelli realizzati interamente negli Stati Uniti (come, penso ancora per poco, sopravvivono anche Volto di donna, Saludos Amigos, Lo sparviero del mare, Tramonto e pochi altri). Difficilissimo anche per me riconoscerne i doppiatori!

    L'impiegato antipatico e doppiogiochista (quello con il bastone da passeggio) sono sicurissimo è doppiato dalla stessa voce che fa la principale "voce narrante" nella versione italiana della compilation Disney Saludos Amigos (1942; 1946 in Italia), anch'essa realizzata negli States; e che doppia Ronald Reagan in Tramonto.

    Ma non ho mai capito quale fosse il nome di questo doppiatore! Che si tratti dello stesso che fa da narratore nella versione originale della medesima silloge Disney, cioè Fred Shields (1904–1974)...? Boh... Non è comunque - ne sono sicuro! - né Mauro Zambuto (prima voce di Stanlio), né lo stesso che fa la voce narrante de I cavalieri della tavola rotonda (1953), come aveva erroneamente scritto qualcuno su qualche sito web alcuni anni fa...

    Non ricordo chi possa essere questo doppiatore,cercherò comunque il film Disney per risentire la voce.
    Ultima modifica: 12/11/10 09:32 da Zender
  • Homevideo Rebis • 22/07/11 16:10
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Rispetto agli standard qualitativi cui ci ha preparato la Ermitage questo disco è una gradevole sorpresa: il formato in 4:3 è molto nitido e definito; il comparto audio propone sia lo storico doppiaggio italiano che l'originale inglese. Purtroppo non sono presenti i sottotitoli ma il dilemma di Buono Legnani nel commento è (almeno per l’idioma inglese) risolto: “Half Shakespeare, half me” dice Stewart a Matuschek spiegando chi è l’autore della poesia che ha dedicato alla moglie di quest’ultimo. Per una volta è decisamente più riuscito il nostro gioco di parole. Schede di approfondimento – molte e interessanti - come contributi extra.
  • Homevideo B. Legnani • 22/07/11 21:03
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Grazie!!!!!!!!!!!