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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/05/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 1/06/07 00:11 - 5523 commenti

I gusti di B. Legnani

Notevole, con grandi presenze (Jackson, Harrow, Foà e Celi fanno sparire un Rabal di maniera), al punto che forse lo fanno sembrare ancor meglio di quello che è, con grande, originale colonna di Morricone. Regia sicura (ricca di pietà verso tutti) nel narrare il conflitto fra una non funzionante e moderna tolleranza ed una fideistica, ortogonale religiosità, che si rivela vincente (con tanto di “Inno alla gioia”) in un modo che lascia stupefatto Cassinelli, che qua e là sia atteggia a belloccio. Lisa Harrow, opima e lattea, è di raro fascino.

Uomoocchio 7/08/07 11:00 - 44 commenti

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Ambiguo ma (o forse proprio per questo) molto interessante, anzi direi perfino sconvolgente, assolutamente inusuale. La presenza di uno scrittore in un convitto religioso porta a galla e fa esplodere le contraddizioni e i tormenti dei vari personaggi, tutte persone dalla religiosità sofferta e con un passato pesantissimo. Anticlericale? Forse solo ad una lettura superficiale. Grande cast, ottima, al solito, la regia di Damiani. Da riscoprire e analizzare a fondo.

Deepred89 11/04/08 21:11 - 3704 commenti

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Molto interessante. Una storia sicuramente non banale che affronta, anche se non sempre in maniera adeguata, molti temi senza dubbio intriganti. Alcuni passaggi potrebbero lasciare insoddisfatti, ma il film è coraggioso e originale. Ottima la confezione, con una buona fotografia, un'ottima regia e una notevole colonna sonora di Morricone, che ancora una volta utilizza il coro in maniera geniale. Cast eccellente: Glenda Jackson, Adolfo Celi, Arnoldo Foà, Gabriele Lavia, Francisco Rabal: tutti ottimi; e anche Claudio Cassinelli funziona bene.

Homesick 26/07/08 17:39 - 5737 commenti

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Conventuale e tortuoso, dominato da un incombente senso di peccato e di colpa e dalla ricerca di una falsa redezione all'interno delle mura ecclesiastiche. Scenografie claustrofobiche (solo nel finale c'è uno spiraglio d'aria fresca, conferito anche dal volto radioso della Galleani), eccellente score sincopato di Morricone e validissime prove di tutti gli attori: dalla severa Jackson al "Grande tentatore" Cassinelli, dall'ortodossia di Celi e Ribulsi alle eresie di Foà e Rabal, passando per il teatrale Lavia.

Undying 25/01/09 03:10 - 3807 commenti

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Lo scrittore Rodolfo Solina (Claudio Cassinelli) viene -quasi a forza- ingaggiato da Monsignor Badensky (Arnoldo Foà) per redigere un memoriale contro il comunismo a vantaggio della posizione cattolica pro-fascista. Ospitato in un istituto liturgico, l'uomo viene in contatto con personalità dissociate, sovente al limite tra solennità e peccato. L'espiazione, la sofferenza, la privazione: sono elementi radicati e imposti dalla severa rettrice del sacro luogo. Doloroso viaggio, tra chiaro-scuri (le scenografie con predilizione di grigio non sono casuali) lungo binari di umana povertà spirituale.

Cotola 3/08/09 02:54 - 9009 commenti

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Insolito, curioso, magnetico, imperfetto ma interessantissimo film di Damiani, che mette sul tavolo tantissimi temi (forse troppi) e che, pur non essendo perfettamente riuscito, ha il pregio di catturare non poco l'attenzione dello spettatore, grazie ad un alone di mistero che si mantiene costante per tutta la pellicola, fino ad arrivare al ribaltamento finale che è degno di nota. "Ricco" il cast che fornisce una bella prova. Strepitosa la colonna sonora di Morricone. Immeritatamente sconosciuto, è una tappa intrigante di un bravo regista nostrano.

Daidae 29/10/11 15:34 - 3167 commenti

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Passabile. Cassinelli a mio avviso si muove decisamente meglio nei gialli e nei polizieschi all'italiana, ma anche in quest'opera anticlericale se la cava. Bene il resto del cast; film che non mi ha particolarmente entusiasmato: un Damiani amaro e buio, ma tutto sommato un'occhiata la merita.

Lucius 4/06/12 13:28 - 3015 commenti

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La suggestiva ecclesiastica (a tratti martellante) colonna sonora di Morricone si fonde perfettamente con le immagini del freddo futuristico collegio, ambientazione principale del film, tenuto dalla dispotica, quasi disumana, suor Geraldine. L'entrata in scena di uno scrittore all'interno di questo fa emergere contraddizioni e passioni represse, sbilanciando i cardini su cui si basa la vita monacale. Un clima ambiguo, un suicidio, diversità di opinioni a confronto, confessioni collettive e la voglia di lasciare subito quel posto. Ortodosso e stupefacente.
MEMORABILE: I brani in latino della soundtrack, come quello presente nella colonna sonora di Inferno.

Giùan 20/09/12 22:41 - 4537 commenti

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Paradigmatico esempio di pellicola in grado di trar forza e partito dalle sue irrisolutezze. È la sua ricchezza di spunti, aporie impossibilitate per loro stessa natura a esser conchiuse (tanto più cinematograficamente), a conferirgli infatti quel carattere di disorientante ambiguità che insidia e seduce, irretisce e adesca. In tal senso esemplari la scelta e la resa della Jackson e dell'esordiente Harrow, attrici inquiete e bellezze non ortodosse. Fuori registro invece il pur eccellente cast maschile. Ammonitrice e insidiosa colonna sonora di Morricone.
MEMORABILE: L'interpretazione di Lavia (guittesca ma riuscita); La terapia collettiva; La Jackson a cui sfugge "cagna in calore.. "; La Harrow beccata nuda a letto.

Trivex 26/10/12 13:02 - 1740 commenti

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Il finale materializza la verità ed è un bene per tutti (o per me), perchè ad un certo punto mi sono chiesto se non si stesse volando troppo alti, trattando la religione cattolica in modo inaccettabile (giudizio personale). La tenebra albergava già nel convitto/convento, oppure è venuta da fuori? E' davvero una prigione gestita da carcerieri crociati moderni oppure c'è qualcosa di molto meno complicato da rappresentare? Mi vien da dire che ognuno è libero a modo suo, anche quando agli occhi degli altri è solo un triste e rassegnato prigioniero.
MEMORABILE: Il finale, in cui forse è scritto anche il destino, non entusiasmante, dello scrittore laico (quasi futuro convivente).

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Saintgifts 7/01/13 11:10 - 4098 commenti

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Ciò che più evidenzia questo bellissimo film di Damiani è l'enorme forza della Chiesa Cattolica, pur con tutti i suoi innumerevoli e direi tremendi, errori, il più grande dei quali è come sia riuscita a stravolgere il messaggio di Gesù Cristo fino al punto da non riuscire a capire chi sia veramente il grande tentatore. Può sembrare anticlericale la posizione di Damiani, ma io l'ho trovata neutra, anche perché fa un preciso riferimento alla parte alta della chiesa, ai grandi capi, preoccupati solo della loro sopravvivenza e della loro carriera.
MEMORABILE: Il commento musicale di Morricone; Il finale: vitale, mondante, rinfrescante e finalmente gioioso.

John trent 30/01/14 10:58 - 326 commenti

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Girato con estrema eleganza ed estremamente particolare e affascinante nell’affrontare tematiche spiritualiste e delicate: non solo la chiesa cattolica non viene risparmiata da affondi pesanti ma si affrontano anche situazioni piuttosto scabrose come i rapporti tra chiesa e nazismo e l’incesto. Forse il film è un po’ troppo ambizioso e la carne al fuoco davvero tanta (e probabilmente è per questo che non tutti gli interrogativi trovano risposte, sfociando in un finale aperto che ne aumenta il fascino). Grande cast e superba Lisa Harrow.
MEMORABILE: Il buco nella parete; Le confessioni collettive; La Harrow scoperta da Cassinelli nel suo appartamento.

Rufus68 5/08/16 14:46 - 3825 commenti

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Un film a due facce e una morale. Due facce: prima il tentatore Cassinelli insinua la lama della sovversione nel gruppo del convento, quindi è lui a rimanere giocato dalle logiche che permeano quell'ambiente, dominato dalla figura (di abilità diabolica) di Suor Geraldine. La morale: il governo delle anime deve basarsi sulla forza e l'astuzia; la flaccida tolleranza genera anarchia. Damiani, purtroppo, rende poco appetibili queste premesse con una messa in scena un po' risaputa. La Jackson e Morricone, strepitosi, valgono mezzo pallino in più.

Vitgar 22/05/17 09:18 - 586 commenti

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Produzione di notevole spessore in bilico tra misticismo e fanatismo religioso. Un convitto religioso in cui si incontrano figure inquietanti, dal passato sofferto, che vengono "salvate" dalla religione. Emblematico in questo senso il bel finale. Notevole cast di attori, ottima la fotografia che rende il gelo psicologico intrinseco nell'ambiente. La musica di Morricone è perfettamente in linea con la tensione del film. Consigliato.

Daniela 6/06/17 15:28 - 12621 commenti

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In un convitto, retto con rigida disciplina da una madre superiora, sono ospitate persone che per vari motivi il Vaticano reputa necessario tenere lontano dal mondo: un prete castrista, un principe incestuoso, un professore eretico, un monsignore filo-nazista... Impreziosito da un bel cast e da uno score assai efficace di Morricone, il film di Damiani è forse troppo ambizioso, più bizzarro che riuscito (non tutti gli snodi e i personaggi convincono) ma nel complesso risulta interessante, da vedere per l'originalità ed il coraggio di percorrere la strada poco battuta del thriller morale.
MEMORABILE: Gli ambienti del convitto, tutti giocati su gradazioni di grigio e geometrie rigorose

Lythops 4/12/23 15:30 - 1019 commenti

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Il film è imperniato attorno a un manipolo di personaggi che vivono all'interno di un istituto religioso subendo una clausura indotta dal potere ecclesiale, dal quale sono decaduti, rappresentato in parte da suoi Geraldine, interpretato da una splendida Glenda Jackson. L'arrivo quasi casuale di un laico sconvolgerà tutti gli equilibri solo per il tempo necessario per un'apparente risoluzione interiore. Eccezionali la scenografia e le musiche, per non parlare del modo in cui il tema è stato affrontato.
MEMORABILE: Le fotografie nascoste nell'LP, con l'occhio della "sorella" di Lavia.
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  • Discussione Cotola • 3/08/09 03:00
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Secondo il Morandini trattasi di "Scontro simbolico – con finale alla pari – tra la superiora di un convento e il diavolo nei panni di un giovane scrittore"

    Voi che ne dite? Finisce davvero alla pari?Siamo proprio sicuri che il grande tentatore sia Cassinelli?

    E' comunque un film bizzarro che, nonostante i suoi limiti, dovuti principalmente al fatto che mette troppa carne al fuoco, mi ha incuriosito ed affascinato molto.
  • Curiosità Cotola • 3/08/09 03:10
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Dimenticavo di dire: nel cast c'è anche Carla
    Mancini ovviamente csc.
  • Curiosità B. Legnani • 3/08/09 12:12
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Dimenticavo di dire: nel cast c'è anche Carla
    Mancini ovviamente csc.


    Non sono riuscito a identifiCARLA. Molte suore potebbero essere fatte da lei, ma non ci sono visioni ravvicinate.
  • Discussione B. Legnani • 3/08/09 12:16
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Secondo il Morandini trattasi di
    1) "Scontro simbolico – con finale alla pari – tra la superiora di un convento e il diavolo nei panni di un giovane scrittore"

    Voi che ne dite? Finisce davvero alla pari?
    2) Siamo proprio sicuri che il grande tentatore sia Cassinelli?

    3) E' comunque un film bizzarro che, nonostante i suoi limiti, dovuti principalmente al fatto che mette troppa carne al fuoco, mi ha incuriosito ed affascinato molto.


    Per me:
    1) "Vince" la Jackson, visto il finale.
    2) Cassinelli NON è, da solo, il tentatore. Fa parte, non consapevole, del fenomeno di tentazione.
    3) Film come se ne facevano una volta, con gli attori di una volta, coi doppiatori di una volta...
  • Discussione Undying • 6/08/09 03:20
    Risorse umane - 7574 interventi
    1) Può essere che il Morandini abbia interpretato una delle tante chiavi di lettura del film, decisamente criptico e interessante.
    A mio modo di vedere è quasi il contrario: ovvero il Diavolo si annida tra le mura del sacro istituto e lo scrittore, né angelo né tantomeno diavolo, è puro osservatore di una realtà bigotta ancorata alla mortificazione della carne e alla privazione delle aspettative umane (piacere, gioia, allegria, libertà);

    2) come da punto 1 direi che non è lui il Grande Tentatore;

    3) è un film bellissimo.
    Ottimamente scritto, recitato e diretto. Senza dimenticare l'uso di una fotografia esemplare, che sottolinea con il suo cromatismo quasi dicotomico (bianco, nero e grigio) una scenografia probabilmente allegorica e quasi metafisica, sorta di proiezione visiva dei tre stati d'animo umani: quello buono, l'apatico e il cattivo.
    Ultima modifica: 6/08/09 04:28 da Undying
  • Musiche Ciavazzaro • 14/03/10 11:17
    Scrivano - 5591 interventi
    Altro pezzo di Morricone:

    http://www.youtube.com/watch?v=d-SHmhLHDrk&feature=related
  • Discussione Kaciaro • 13/06/10 16:09
    Galoppino - 506 interventi
    concordo, sul fatto che un film veramente ben fatto, che fa' rifletterte molto e lo trovo anche molto attuale !
  • Discussione Lucius • 5/06/12 16:47
    Scrivano - 9063 interventi
    Zender bisogna specificare nel post che il Marymount è stato usato solo per gli esterni, l'interno assai futuristico come stile è chiaramente da riferirsi ad altra location ancora da individuare.
  • Discussione Zender • 5/06/12 18:16
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ah ecco, non mi tornava molto quel futuristico riferito al Marymount :) Ok, sistemato.
  • Homevideo Ruber • 23/01/24 02:59
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Non mi risultano edizioni home video ne vhs /dvd neanche di label estere.