Riflessi in un occhio d'oro - Film (1967)

Riflessi in un occhio d'oro

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una lagna! Va bene, Marlon Brando è ettore di incredibile levatura e in REFLECTIONS IN A GOLDEN EYE dà un saggio di bravura mostrando la rabbia repressa che traspare da uno sguardo che più magnetico non si può (la palpebra è spesso abbassata mentre le ciglia puntano verso l’alto), Elizabeth Taylor è un “oca” perfetta e profondamente credibile, la coppia Brian Keith (meglio) e Julie Harris fa ottimamente da spalla, ma la storia non riesce minimamente a coinvolgere: è fredda, spoglia, con interminabili silenzi cui l'espressività di Brando non riesce minimamente a supplire. Le musiche (che andrebbero bene per un episodio di COLOMBO...Leggi tutto) danno un'impressione di datatezza che il film non riesce a scrollarsi di dosso, la fotografia (trattata appositamente) è piuttosto insolita ma comunque sorpassata, lo studio psicologico dei personaggi si limita ad approfondire il carattere del solo maggiore Penderton (Brando) analizzandone oltretutto unicamente il lato più duro di intransigente custode della moralità, la regia di John Huston è senza infamia e senza lode (per un maestro come lui, s'intende) e il film scorre fiacco e senza picchi. Giusto non indulgere nella banalità di facili colpi di scena, ma qualche scossa a una vicenda tanto monocorde non avrebbe potuto che giovare. Non si tratta certamente di un'opera vuota, e a voler ben guardare di significati nemmeno troppo nascosti se ne possono trovare senza difficoltà, me a tutt’oggi REFLECTIONS IN A GOLDEN EYE è un tipico esempio di quel cinema hollywoodiano un po’ presuntuoso che non ha saputo scrollarsi di dosso la polvere del tempo. Tutto sembrerebbe orchestrato alla perfezione e invece ci si annoia mortalmente; il colpo di coda finale (bellissimo) giunge inevitabilmente in ritardo.

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Matalo! 10/04/09 16:45 - 1378 commenti

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Straordinario: con pochi piccoli aggiustamenti lo spirito del romanzo della McCullers (un gioiello) c'è tutto. Huston si mantiene distante da ogni problematica sessuale per illustrarla al meglio. Brando è ingiudicabile nella sua prova; non esiste un voto abbastanza alto per premiare la sua somma interpretazione, perfetta. Film di parole e atti trattenuti immerso nel geniale viraggio arancio che immerge tutto e tutti. Un vertice di Huston.
MEMORABILE: Brando che fa esercizi di marzialità davanti allo specchio.

Lucius 4/10/09 16:26 - 3015 commenti

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Un grande film con un Brando immenso; a quell'epoca l'omosessualità nel cinema veniva trattata coi guanti; la pellicola risulta intrigante nonostante sia tutto molto sottointeso. L'ambientazione nel campo militare è pregna di desideri incoffessabili, desideri che consumano l'animo. L'ozio è la norma, la gelosia troneggia negli animi. Un dramma nel dramma.Con una Liz Taylor bellissima e una fotografia impagabile. Cult.

Galbo 10/10/09 07:19 - 12399 commenti

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Clamorosamente bocciato da pubblico e critica, questo è uno dei film più controversi del grande John Huston. In parte sperimentale (si veda il particolarissimo uso della fotografia), è contraddistinto da una sceneggiatura (indubbiamente poco dinamica) che si limita ad illustrare i personaggi senza esprimere alcun giudizio e con un distacco lucido dalla vicenda. Ottima la prova di Brando e di tutto il cast in generale.

Daniela 10/10/09 07:59 - 12670 commenti

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Da un romanzo breve della McCullers, Huston trae una vicenda che resta reticente per quanto riguarda il tema dell'omosessualità, per concentrarsi sulle nevrosi del suo quartetto di attori, i cui stili risultano mal amalgamati: sobrio Keith, alle soglie della maniera la Harris, la Taylor fa il solito numero della moglie insoddisfatta e vogliosa, Brando in precario equilibrio in un personaggio a rischio di ridicolo. Il risultato è da maionese impazzita eppure il film, pur sbagliato, può risultare affascinante nella sua elusività.

Saintgifts 3/12/10 10:11 - 4098 commenti

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Tutto è legato al sesso (bella scoperta, tutta la vita è legata al sesso), ma qui siamo in un campo militare dove ci sono (o ci dovrebbero essere) uomini veri e donne degne di quegli uomini (o viceversa, non voglio essere maschilista). Ma non è così. Alla fine i "normali" risultano i più banali (come sempre). Regia, attori e fotografia, in una sinergia perfetta per dare il meglio in un film coraggioso e molto più avanti di tutti gli altri della stessa epoca e che affronta, in maniera molto raffinata, argomenti allora ritenuti tabù.
MEMORABILE: Anacleto, il cameriere filippino, uomo libero, spicca in mezzo a tutti i grandi "uomini" in divisa.

Cotola 11/02/11 23:44 - 9052 commenti

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Splendida tragedia filmica che pur basata sul non detto, e non c'è da meravigliarsi visto il tema portante dell'opera (l'omosesualità), fa capire tutto molto bene senza essere mai nè esplicita nè inutilmente volgare. Ben più complesso di quello che può sembrare, è girato con grande eleganza e si avvale di una confezione intrigante ed interessante. Il cast di primissimo livello fornisce prestazioni dai risultati mirabolanti, con un Brando una spanna sopra tutti e che manda in brodo di giuggiole ammiratori e non. Poco amato ma da rivalutare.

Pigro 16/09/12 09:49 - 9672 commenti

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Il morboso non si addice a Huston. Che non manca di far sentire la sua mano nelle scene più incalzanti, ma poi ristagna asettico per tutto il resto del film: e così per raccontare il torbido si limita a usare una fotografia ocra, e per penetrare negli abissi psichici di sessualità complesse (l’ufficiale con indicibili pulsioni omosessuali, la moglie con l’amante, il soldato guardone, l’amica che si sforbicia i capezzoli) si limita a imporre agli attori sguardi pensosi. E la rovente storia di Carson McCullers annaspa stiracchiata e stanca.

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  • Curiosità Matalo! • 10/04/09 17:43
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Tra i protagonisti il "nostro" Gordon Mitchell; altra curiosità, il film, inizialmente fotografato da Aldo Tonti venne preso in mano da Oswald Morris e assieme ad Huston venne ripassato con un filtro che gli dette una colorazione arancio-oro che quasi decolora la pellicola; terza curiosità il film è girato a Cinecittà
  • Curiosità Matalo! • 12/04/09 12:44
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Tratto dal racconto lungo della scrittrice americana (la grande scrittrice....)che morì poche settimane prima della premiere del film.

    Carson McCullersCarson McCullers nacque a Columbus [Georgia, USA] nel 1917 (morì a Nyack [New York] nel 1967). Negli anni della sua infanzia nel Sud, si impressero in lei scenari immagini figure che ricorreranno ossessivamente nella sua narrativa: le estati accecanti, i piccoli caffé, i quartieri decaduti, gli strani personaggi deformati dall'oppressione della vita di provincia. Nel suo primo romanzo, Il cuore è un cacciatore solitario (The heart is a lonely hunter, 1940) esprime per la prima volta il tema della incomunicabilità, costante fissa della sua narrativa. Passioni incontrollabili dominano l'universo di Riflessi in un occhio d'oro (Reflections in a golden eye, 1941) in cui l'attrazione tra i poli opposti della violenza e della innocenza provoca la tragedia. Ne L'invitato delle nozze (The member of the wedding, 1946) l'occhio dell'adolescente Frankie stravolge gli eventi dell'amore e del matrimonio di cui è testimone. Nella raccolta La ballata del caffé triste (The ballad of the sad caffè, 1951) il racconto lungo che dà titolo al libro esplora il tema dell'androgino come impossibile tentativo di unione tra opposti. In Orologio senza lancette (Clock without hands, 1961) McCullers affronta il tema della morte come attesa dell'impossibile in una cittadina del Sud lacerata dall'odio razziale. Postumo è stato pubblicato Il cuore ipotecato (The mortgaged heart, 1968) raccolta di racconti giovanili. L'apparato 'gotico' della narrativa del Sud, carico di echi faulkneriani diventa, nell'elaborazione di McCullers un penetrante strumento di indagine esistenziale.(da www.girodivite.com)
  • Curiosità Ciavazzaro • 8/12/09 11:14
    Scrivano - 5591 interventi
    John Huston voleva lo stesso Carson McCullers a firmare la sceneggiatura del film,ma lui era troppo malato per farlo.

    Fonte:Imdb
  • Homevideo Lucius • 3/10/12 11:20
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la cover della vhs targata WHV:

    Ultima modifica: 3/10/12 17:43 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 3/10/12 17:39
    Consigliere - 26010 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la cover della vhs targata WHV:




    Bellissima, Lucius. Uguale alla mia! :)
    Ultima modifica: 3/10/12 17:44 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 18/10/15 18:12
    Consigliere - 26010 interventi
    In dvd per Sinister, disponibile dal 17/11/2015

    http://www.amazon.it/gp/product/B015NRH3NG?qid=1445184566&ref_=sr_1_327&s=dvd&sr=1-327
  • Homevideo Mirrrko • 29/11/15 17:27
    Galoppino - 174 interventi
    DVD SINISTER
    durata: 1:44:26
    lingua: italiano, inglese
    sottotitoli: italiano
    extra: trailer

    Curiosità: Se la fotografia è tutta virata sull'arancio-oro, perché il trailer è a colori?

    screenshot a 0:26:39

    Ultima modifica: 30/11/15 08:30 da Zender
  • Homevideo Rebis • 29/11/16 11:04
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Il dvd Sinister presenta il film con la fotografia voluta dal regista prima che la produzione imponesse di distribuirlo con una fotografia più convenzionale poiché quella di Huston venne considerata una scelta troppo "sperimentale".

    ATTENZIONE: la prima mandata di dvd ha un difetto di fabbrica e si blocca al minuto 53 impedendo di completare la visione. In seguito Sinister pare abbia ritirato le copie e ridistribuito il film senza difetti, ma è sempre possibile incappare in una copia fallata (come il sottoscritto).
  • Homevideo Digital • 11/09/20 12:06
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd A&R disponibile dal 24/09/2020.
  • Homevideo Caesars • 1/10/20 17:27
    Scrivano - 16812 interventi
    Il dvd A&R contiene 2 dischi.
    Nel primo la versione "colori naturali", nel secondo la versione "colori gold".
    ?https://www.amazon.it/Riflessi-Occhio-Brando-Keith-Taylor/dp/B08HT325XP/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=riflessi+in+un+occhio&qid=1601565752&s=dvd&sr=1-1???
    Ultima modifica: 1/10/20 17:28 da Caesars