Le sette probabilità - Film (1925)

Jimmy Shannon ha avuto un grave rovescio finanziario, ma scopre che potrà intascare una cospicua eredità se si sposerà entro il suo ventisettesimo compleanno. Solo che il suo ventisettesimo compleano... è oggi! Strepitoso film di Buster Keaton, il suo capolavoro con The general. Come tutti modernissimo per concezione, capitalizza al meglio lo svolgimento in tempo reale, e regala alla storia della cinema una sfilza di scene memorabili, fra cui celeberrima quella dei massi. Rifatto tristemente nel 1999 (Lo scapolo d'oro).

La ricerca di una moglie entro poche ore per ricevere un’eredità diventa un’odissea in cui il mondo intero sembra congiurare contro il povero Buster. Un film perfetto, dal ritmo incalzante, dalle trovate geniali e sorprendenti, fatto di un’unica idea portante e di tutte le variazioni possibili, che portano sempre al tema dell’individuo schiacciato dagli eventi ma capace di risolvere anche le più incredibili sfortune. Nel caleidoscopio di invenzioni, mitico il lungo e metamorfico inseguimento di decine di aspiranti spose (ripreso da Chomón e Hatot).

Se tutto il film avesse avuto il ritmo della seconda parte, sarebbe stato un capolavoro: ma forse non era possibile. In ogni caso trattasi di pellicola notevole in cui il divertimento non manca mai, raggiungendo poi altissime vette negli ultimi venticinque minuti, quando Keaton deve sfuggire ad un branco di spose inferocite. Tantissime le invenzioni comico-visive e risate a profusione. Da non mancare.

Un’eredità inaspettata se il protagonista riuscirà a maritarsi nel corso di una giornata. Sentimento con sfortune annesse nella prima parte dove vengono messe da parte le peripezie e dove il velo di malinconia sembra in stile chapliniano. Tempi che si accelerano con lo scadere del tempo a diventare una comica dagli sviluppi rapidissimi e pericolosi (quando è agganciato alla trave o a getto nel vuoto) per sfuggire allo stuolo di donne in cerca di dote. Chiusura a riprendere l’antefatto a completare la turbolenta vicenda.

Una prima parte convenzionale (ma comunque di livello) è solo l'antipasto di un'opera che spicca letteralmente il volo nella seconda per merito di una sequela di scene incredibili per maestria tecnica e genialità. Keaton è una maschera formidabile e dà il meglio di sé nelle mirabolanti acrobazie atletiche. Invecchiato benissimo, con un ritmo che si fa via via più infernale. Per certi versi sorprendente, soprattutto per la mole di idee tecniche e per la voglia di voler stupire a tutti i costi. Finale scontato, ma non è un male.

Per ottenere una grossa eredità, il protagonista deve sposarsi entro le 19 del giorno del suo 27°compleanno, ma viene a conoscenza di questa clausola solo poche ore prima che scada il termine stabilito... Alla gradevole prima parte in cui Buster cerca moglie al "dettaglio", ne segue una seconda con l'invasione di centinaia di  candidate spose, allettate da un improvvido annuncio sul giornale: una ventina di minuti che costituiscono una delle vette raggiunte dal cinema comico in ogni tempo per originalità delle gag, dinamismo della realizzazione, perfetta gestione di tempi e spazi.