Crescendo, gli adolescenti rivelano la parte negativa del loro ego e diventano adulti solo se riescono a controllarsi. Venom, UomoSabbia e Goblinetto aiutano Peter a crescere e a capire che le mogli vengono prima dei mariti.
Come mai potrà fare l'Uomo Ragno, solitario vigilante, ad anteporre la moglie ai suoi doveri? Già si ritrova con quella faccia da scemo lui, e da cozza la moglie (perché, a voi la Dunst piace?). Perchemmài la spettacolare Gwen deve fare la figura della scema? E uno spettatore che non sa la storia che capisce?
Film visivamente eccezionale e ottimamente realizzato; quello che non convince è la sceneggiatura, molto frammentaria con inserimento di scene in cui il film prende un'andamento che vorrebbe essere commedia ma è più cabarettistico. Avrebbero giovato dei tagli, che avrebbero reso il film più coerente ed omogeneo. Indovinato il cast, specie la figura dell'uomo sabbia che rende bene la tragicità della condizione di emarginato. Deludenti le musiche.
Film sgraziato. Anche considerato che si tratta di un comic-movie. Tra Little-Goblin, Uomo Sabbia e Venom c'è veramente troppa carne al fuoco e la sceneggiatura non regge: a parte alcuni dialoghi davvero pietosi (Peter e l'amicone nel combattimento finale), diversi snodi fondamentali sono troppo veloci (il maggiordomo e J.Franco su tutti). Alcuni stacchi paiono raffazzonati e alcuni personaggi maltrattati (solo per gli affezionati del fumetto). Gli effetti speciali passano dall'eccezionale al così così (alcune volte spiderman sa di finto), mentre le gag con Simmons funzionano. A me la Dunst piace.
Sembra che il liquame nero responsabile della mutazione abbia sporcato l’intera pellicola, arrivando fino alla sceneggiatura, perché il film è una mezza schifezza. Personaggi quasi insopportabili (tranne l’uomo sabbia, che oltretutto quando nasce è ben realizzato), dialoghi puerili e due scene (il protagonista che fa il fesso in strada e al piano bar) da fucilazione del regista (bella quella della gru). Alla fine non si capisce neanche più chi è cattivo, chi è buono, chi è fesso, anzi no, chi è fesso sì: Spiderman e io che sono andato a vederlo.
Sam Raimi non centra il capolavoro come aveva fatto con il secondo della serie ma fa certamente il suo film più personale dai tempi di Pronti a Morire. Mai come questa volta Raimi stupisce per la capacità di firmare momenti intimi e al contempo visionarie pagine d’azione funambolica. La voglia di chiudere una trilogia personale (aspettandosi di venir sostituito nei seguiti da un altro regista) lo porta a un film dalla sceneggiatura zeppa di avvenimenti che chiude un ideale arco narrativo. Non privo di difetti, ma intelligente, affascinante, pieno di passione.
MEMORABILE: "La Vendetta ti trasforma in un essere orribile!".
Al terzo episodio stavolta zio Sam toppa di brutto (non fu così ai tempi di Evil dead). La sceneggiatura, invece di costruire, procede per accumulo dimenticando pezzi qua e là e gli alterni effetti digitali prendono il sopravvento sul film come Venom su Eddie Brock. Il risultato è degno dei pop corn giant size a cui è necessario accompagnare la visione: vedibile ma un poco stomachevole. Fare interpretare una rossa da una bionda (Dunst) e una bionda da una rossa (Howard, fuori parte) ci restituisce l'immagine di una produzione schizofrenica.
Sorvolando su: certi dialoghi, doppiaggio, qualche libertà, siparietti moralistici con zia May, faccia da pirla di Maguire, alcune scene ridicole (tipo quella del pianto sul ponte con MJ o la famosa camminata), finale stucchevole e Grace totalmente fuori parte, devo dire che si riescono a salvare la nascita di Venom, il Parker cattivo e la nascita di Sandman, abbastanza drammatica e spettacolare nonchè realizzata alla grande (così come tutte le sequenze che lo vedono coinvolto). Menzioni speciali a Bryce Dallas (carinissima) e Bruce Campbell (al ristorante).
La montagna che partorisce il topolino: 3000 biliardi di dollari di budget che sullo schermo si vedono poco (nulla di nuovo sotto il sole degli sfx). Ma lo spreco insopportabile Raimi lo fa con i personaggi: non è possibile avere 3 antagonisti e non sfruttarne neanche uno, è un paradosso. Prendiamo Venom (VENOM, non un cattivo qualsiasi): nasce e muore in 10 minuti d'orologio. A che pro? Troppa, troppa carne al fuoco, andata tutta bruciata. Fermati qui Sam, risparmiaci i 3 sequel annunciati...
MEMORABILE: Il deprimente (dato l'incredibile potenziale a disposizione) combattimento finale, la prova inconfutabile che Raimi ha bisogno di una lunga vacanza.
Ovvero The dark side of the Spider-Man. Terzo capitolo all'insegna della complessità e della moltiplicazione: si moltiplicano le tracce narrative, gli amori e i nemici. Tutto sembra dominato da una fitta rete di interrelazioni di rapporti tra i personaggi. Diviso in due parti, di cui la prima è più colorata e fumettistica, mentre nella seconda si lascia andare ad un nichilismo dark figlio di Frank Miller. C'è tanta carne al fuoco, è vero, e tutto lascia presagire in un montaggio originale di più lunga durata. I demoni di Evil dead sono sempre presenti.
MEMORABILE: Ma quanto è simpatico Peter Parker in versione cattivella!
Assolutamente nulla di imperdibile. Sono diverse le cose a non funzionare. Prima di tutto la sceneggiatura: lenta, dispersiva (troppe parentesi sentimentali e da commedia) e condita con dialoghi risibili. Poi non funziona il protagonista: ridicolo e inespressivo, così come il resto del cast. Anche la colonna sonora è assolutamente anonima e alcune scene sono veramente orribili. Però per fortuna c'è la regia di Raimi che riesce a salvare il salvabile dirigendo il tutto con mestiere, sia le scene in digitale, sia quelle più "tranquille".
Film veramente deludente. Molto elementare la sceneggiatura, in cui si gioca all'accumulo di situazioni senza svilupparne adeguatamente neanche una. Non c'è la minima introspezione nei personaggi; inoltre vengono sempre usate le soluzioni più banali per risolvere tutti i nodi narrativi. Si salvano solo alcuni momenti con l'uomo sabbia protagonista, per il resto si toccano punte di ridicolo imbarazzanti (la trasformazione in cattivo di Parker). Passo falso di Raimi.
Brivido, terrore e raccapriccio. La parabola discendente della serie continua vertiginosamente verso il punto di non ritorno. Raimi e gli sceneggiatori tutti ci regalano un polpettone terrificante sul lato oscuro degli esseri umani, dipingono Venom come se fosse un cialtrone qualunque e regalano un deprimente ritratto della vera prima fiamma di Spidey, Gwen Stacy, quasi fosse una battona da quattro soldi. James Franco è, obiettivamente, insopportabile e persino gli effetti speciali, soprattutto il costume nero, non sono granché. Inguardabile.
MEMORABILE: Il balletto di Peter Parker/Tobey Maguire nel locale verrà ricordato come uno dei momenti di cinema più bassi del 2007.
Nel film ci sono ottimi spunti (la minaccia nera, la maledizione dei "diversi") ma la realizzazione è afflitta dalla pesantezza dei troppi "ingredienti". La storia di amicizia (Maguire/Russo) e quella d'amore (il triangolo) sono degne di una soap opera alla Beautiful. Maguire in versione cattivo non è credibile (cattivo=frangia giù, buono=riga da una parte). Molto bene l'uomo sabbia (ma con una misteriosa logica comportamentale), bene l'inquietante alter ego di Spider Man con dentatura diavolesca.
Il terzo episodio della saga del ragno in costume cerca di tirare le somme e concludere le varie sottotrame degli altri due episodi. Ottimi gli effetti speciali, soprattutto quelli riferiti all'uomo sabbia. La storia è ben fatta e sicuramente la trilogia di Spider-man è tra le più riuscite del filone super-eroistico. Personalmente Tobey Maguire non mi è mai piaciuto né mi ha mai convinto e anche in questo episodio non cambio parere. Un Peter Parker diverso avrebbe giovato all'insieme.
Solo gli effetti speciali di questo film basterebbero a tappare la bocca a qualsivoglia detrattore... viste anche le differenze con lo Spiderman degli anni '70 (ricordate?). Volendo proprio trovargli dei difetti, bisogna dire che sa un pò di deja-vu. Tanti argomenti supereroistici sono stati già trattati e ritrattati con Superman (per esempio: la nemesi malvagia dell'eroe... che è qui è rappresentata da Venom)... Una critica controcorrente: il volto dell'eroe non mi piace proprio. Non lo ritengo molto somigliante al personaggio di carta.
Al terzo episodio della saga del Tessiragnatele Raimi la butta sullo psicologico-drammatico piagnucoloso e, introducendo nuovi nemici (l’Uomo Sabbia e Venom) esaspera la vendetta, il pentimento e il perdono, risparmiando l’happy ending. La storia è comunque troppo dispersiva e forzata e alla fine l’unica ragion d’essere del film risiede negli spettacolari effetti speciali. Camei di Willem Dafoe, Bruce Campbell, Cliff Robertson e Theresa Russell. E anche in questo episodio Spiderman svela un po’troppo la sua vera identità.
Terzo capitolo della saga e il meno convincente. Colpa sopratutto di una sceneggiatura che mette troppa carne al fuoco, con alcuni momenti francamente tirati via e di uno sviluppo dei personaggi davvero deludente. Il cast da parte sua è ottimo, come sempre e la regia di Raimi corretta. Ma l'abuso di effetti speciali e la durata infinita, con una serie spericolata di finali e controfinali, alla lunga finiscono per annoiare.
MEMORABILE: La stramba camminata di Peter e la scena seguente nel night.
C'e l'uomo sabbia, ma la saga comincia a piacermi sempre di meno (speriamo nei prossimi usino personaggi come il Camaleonte). C'è il pur sempre bravo James Franco nei panni di Harry Goblin, c'è l'interessante personaggio di Venom... Ma le parentesi romantiche no per favore. La storia del costume rispetto al comics non ha lo stesso impatto.
Non c'è due senza tre e anche "Spider-man" non è da meno. Stesso cast, stesso regista, nuovi personaggi, nuovi cattivi, in un film di due ore e venti che più che essere dark sembra enfatico e troppo appesantito, come uno dei tre "Signore degli anelli". Peter Parker vuole sposare Mary Jane, ma se la deve vedere con l'Uomo Sabbia, Goblin II e... una sostanza appiccicosa e nera venuta dallo spazio che lo trasforma in uno Black Spider-man. Gli scontri sono ben fatti, ma la vera magia sembra svanita.
MEMORABILE: Harry: "Sono i miei migliori amici Peter e Mary Jane, darei la vita per loro!"
Con i primi due Spiderman Raimi aveva centrato il bersaglio con due ottimi prodotti (soprattutto con il secondo capitolo). L'atto terzo è - senza giri di parole - una ciofeca. È tutto sbagliato: Venom è sprecatissimo, Maguire è alle prese con parti non nelle sue corde e, in generale, la sceneggiatura abbozza le situzioni e non le sviluppa. Pessima la decisione di utilizzare due villain con il risultato che non c'è spazio per storie degne della loro fama. Si salva in corner Sandman, ma solo per gli effetti speciali ottimi. Riprovaci Sam.
Molto apprezzato il primo, adorato il secondo, veniamo al terzo. C'è un cattivo che tanto cattivo non è, un bastardello che invece non vede l'ora di trasformarsi in cattivo vero grazie ad una cicca alla liquirizia spaziale, un ex amico ora nemico che poi ridiventa amico perché immemore ma poi ricorda e torna nemico provvisorio, Parker che ci prova gusto a fare il cattivo anche lui, la fidanzata che va maluccio come attrice e si rode, una nuova ragazza meno piagnona, la zia Mary che fa i predicozzi e... BASTA!!! Non un film, ma un minestrone con troppi ingredienti.
MEMORABILE: Bellissima la nascita dell'Uomo di sabbia, un effetto speciale di eccezionale fattura (il film ne abbonda, da qui i 2 pallini e mezzo, peccato non bastino).
Ahi, brutto capitombolo per Raimi, soprattutto se confrontiamo questo capitolo dell'epopea di Peter Parker con i primi due sfavillanti episodi. Tutto quello che aveva in quel caso funzionato egregiamente, qui viene meno per eccesso di manierismo e per una sceneggiatura troppo pretenziosa ed appesantita. È sempre grande spettacolo, intendiamoci, ma il mio amato Sam ha dimenticato, stavolta, di metterci l'anima.
Rispetto al secondo capitolo c'è una caduta di stile allarmante, segno che Raimi ha esaurito l'ispirazione per quanto riguarda l'uomo ragno e che quindi farebbe meglio a passare la mano in caso di uleriori capitoli, limitandosi a produrre. Attori svogliati (su tutti Maguire e la Dunst), dialoghi banali, effetti speciali onnipresenti e una vena d'ironia fiacca che fatica a distarre lo spettatore dalla sensazione di noia e scontatezza che caratterizza la pellicola. Uno dei peggiori film del talentuoso regista.
Col primo la saga era iniziata bene, col secondo aveva toccato un apice del genere, ora questo terzo capitolo fa scendere drasticamente il livello. C'è davvero troppa carne al fuoco in questa grigliata dove niente viene cotto a dovere: l'importante tema di Venom è lasciato troppo al sangue, mentre la sempiterna crisi di coppia fra i protagonisti ormai sa di bruciato. Con metà del materiale si sarebbe realizzato un film migliore. Anche perché, mi dispiace, ma 140 minuti sono davvero troppi.
MEMORABILE: La trasformazione dell'Uomo Sabbia nel reattore, veramente ben realizzata.
Il primo aveva aperto letteralmente le danze, lanciando sul grande schermo il cinema dei supereroi Marvel. E tutto sommato era andato anche bene. Questo terzo capitolo però sa di debacle totale. Sembra di assistere un po' alla saga di Batman, partito col turbo ed arrivato a registrare episodi inutili e di basso livello. Direi che è ora di smetterla con Spider-man, un super eroe che ormai tutto quello che aveva da dire lo ha già detto nelle due precedenti pellicole. L'universo Marvel è così vasto che non serve battere sempre sullo stesso chiodo.
Questo terzo capitolo è molto simile al dualismo ragno nero, ragno buono. Da un lato è eccellente per quanto riguarda gli effetti speciali, le acreobazie e la fotografia. Di contro ha una trama che convince poco e che cede il passo a ripetuti, forzati, colpi ad effetto. La Dunst stessa non brilla, un po' come il suo personaggio, Topher Grace non ha il physique du role per il ruolo. Va d'altra parte sottolieato come, tuttavia, si giunga senza fatica alla fine e prevalga un certo senso di soddisfazione.
L’unico modo per rendere appetibile un film a puntate è apportare delle novità. E qui ce ne sono: maggiore attenzione al lato sentimentale, Spider-man in azione senza maschera o divisa, l’aumento del numero dei nemici e la presenza di un nemico-amico, un po' di fantascienza (l’uomo-sabbia), un po' di catastrofismo e un altro Spider-man parallelo ed oscuro. Tutte varianti che rendono scorrevole la lunga visione. Il registro strutturale è lo stesso, con un ritmo a volte calmissimo ed a volte frenetico, con effetti acrobatici e visivi ben fatti. ***
Raimi è sempre Raimi e quando c'è da sfoderare spettacolo e mozzare il fiato non conosce smentite e te la serve su vassoi di platino. Non c'è dubbio, è pasticciato, prolisso, sovraccarico e lezioso ancorché filologicamente sballato (dietro al danno c'è più puzza di imposizioni produttive che di un Raimi sfiatato o confuso) e lascia con l'impressione che manchi molto metraggio o che forse ce n'è troppo, ma resta pur sempre prodigioso, ipertrofico e epinefrinico spettacolo che solletica i neurotrasmettitori, dà gioia nell'anima e ti rimette in pari con una giornata no.
MEMORABILE: La gru e i match con Sandman, le parentesi con Simmons.
Non stronco il terzo ed ultimo capitolo della saga. Anzi, l'ho trovato a tratti anche simpatico, come quando Parker diventa canaglia, antipatico e vendicativo. Insomma, l'anima nera mi convince. La trama un po' contorta alla fine ritrova la matassa che chiude bene il cerchio. Solo leggermente inferiore agli altri.
Terzo episodio della saga che vede l'aumentare dei nemici, grandi effetti speciali con conseguenti efficaci momenti adrenalinici. Il plot narrativo, stavolta, impone una riflessione sul lato oscuro delle persone e sulla propria integrità morale. Troppo spazio al lato sentimentale con Maguire stucchevolmente bullo per le vie della grande Mela. La metamorfosi dell'eroe e i suoi nemici salvano il tutto dalla mediocrità.
Terzo capitolo dedicato all'eroe Marveliano. Migliorano gli effetti speciali e l'azione ma non la storia che a tratti annoia, seppur nella maggior parte della durata (eccessiva) diverta. Gli attori sono davvero in parte, soprattutto James Franco, che quando diventa cattivo è assai convincente.
Primo Spider-man che vedo. Non voglio discutere gli effetti speciali e tanto meno il privato sentimentale dell'uomo ragno (a proposito, perché hanno scelto Tobey Maguire?), mi hanno colpito invece i numerosi richiami alla religione, a Dio e alla sua controparte (il Demonio), all'uomo creatura di Dio (la rinascita di Sandman, polvere sei e polvere ritornerai), l'uomo che ha in sé sia l'uno che l'altro (bene e male) ma che può scegliere e ha sempre la possibilità di scegliere bene. Basta tenere a portata di mano qualche tubular bell e siamo salvi.
MEMORABILE: Il direttore del giornale che compra per cento dollari la macchinetta fotografica senza il rullino, viva la bambina.
Il più fiacco della trilogia di Raimi, nonostante sia quello che ha incassato di più. Molta carne al fuoco, ma scarso approfondimento dei personaggi (soprattutto Venom) e uno Spiderman cattivo che ricorda vagamente il vecchio Superman III. Comunque è ancora guardabile e una spanna sopra ai film del successivo reboot.
Degna chiusura della trilogia. Sebbene la necessità di arrivare a un punto renda il tutto a volte un po' caotico e poco approfondito, ci si diverte molto (e forse i più piccoli potrebbero anche commuoversi). Le scene action sono davvero spettacolari, i colpi di scena interessanti con alcuni personaggi che non per forza prenderanno la via più scontata. Ottimo cast, buona la colonna sonora. Notevole.
Capitolo finale della trilogia dedicata al personaggio Marvel da Sam Raimi. Questo, oltre a conservare i difetti dei film precedenti (protagonista non azzeccato, effetti tutt'altro che impeccabili), presenta un plot farraginoso e colmo di moduli narrativi che faticano a svilupparsi con scioltezza e ad amalgamarsi tra loro. Alcuni personaggi risultano poco accattivanti (la zia saggia e impicciona), altri faticano a ritagliarsi il loro spazio e tradiscono pesantemente i corrispettivi cartacei (Gwen Stacey). Un finale di saga senza botto.
MEMORABILE: Tutte le scene con Kirsten Dunst, affascinante come sempre.
Sicuramente il più spettacolare dei tre. Tantissima carne al fuoco: l'uomo sabbia, Venom, la vendetta di Harry, l'inserimento di Gwen Stacy. Il film ha un ritmo forsennato, è ricco di scene spettacolari e la parte in cui Peter diventa bullo è davvero divertente (e soprattutto impegnativa per Tobey Maguire). Kirsten Dunst ha l'occasione di cantare in diverse scene e se la cava davvero bene. Effetti speciali mai così impressionanti. Degna chiusura di una trilogia che Webb ci farà rimpiangere.
Un passo indietro abbastanza evidente attribuibile a una confusione di fondo generata dai troppi personaggi e dalle situazioni che si intrecciano fino a ingarbugliarsi. Nessuno degli antagonisti ha il tempo di affermarsi veramente, a parte qualcosina l’uomo sabbia, su cui gli effetti speciali danno un bel segnale positivo. Il solito tira e molla amoroso, poi, ha veramente stancato e purtroppo si registra un minutaggio non indifferente diviso tra noia e stucchevolezza. La spettacolarità delle immagini non manca, ma non è sufficiente.
MEMORABILE: La vendetta è come un veleno che ti invade tutto, senza che tu te ne accorga ti trasforma in un essere spregevole.
Si chiude in costante bellezza il trittico di Raimi, che resterà insuperato nonostante le riletture moderne e le grafiche al computer degli anni successivi. Parker spettinato e cattivello è uno spasso, Sandman uno spettacolo, Venom meritava un po’ di tempo in più. Ci sono anche il nuovo Goblin e un goffo tentativo di recuperare il rapporto con Mary Jane che si abbattono sull’arrampicamuri, ma Maguire non ha motivo di temere confronti, ancora oggi è il più conforme Spidey in mezzo ai più riconoscibili supercriminali finora cinematizzati. Peccato che finisca qui. Stupefacente!
MEMORABILE: JJ Jameson, gli allarmi e le pillole sulla scrivania; La nascita dell’Uomo Sabbia; Peter che si atteggia per strada in preda al simbionte alieno.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Zender ebbe a dire: Azz che botta! Mollato tutto così... Sinceramente un anno per la produzione e post-produzione non mi sembrava affatto poco, sinceramente...
124c ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Azz che botta! Mollato tutto così... Sinceramente un anno per la produzione e post-produzione non mi sembrava affatto poco, sinceramente...
Forse non è un male!
sono d'accordo, il terzo episodio aveva mostrato un po' di stanchezza creativa
Galbo ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Azz che botta! Mollato tutto così... Sinceramente un anno per la produzione e post-produzione non mi sembrava affatto poco, sinceramente...
Forse non è un male!
sono d'accordo, il terzo episodio aveva mostrato un po' di stanchezza creativa
La colpa è dei produttori che hanno preteso Gwen Stacy, Venom e il capitano di polizia!
Sono d'accordo,anche per me la saga del simpatico uomo ragno stava subendo una parabola discendente.
Forse non è davvero un male.
DiscussioneZender • 13/01/10 12:39 Capo scrivano - 47787 interventi
ah beh, per questo son d'accordissimo pure io. Il terzo mi ha fatto proprio pena...
HomevideoGestarsh99 • 5/01/12 20:36 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione doppio Blu-Ray Disc per Sony Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Hindi
Dolby TrueHD 5.1: Italiano Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese Hindi
* Extra Commento del regista e del cast
Commento dei cineasti
Dietro le quinte
Errori sul set
Video musicale ''Signal Fire'' di Snow Patrol
Le location
Trailer vari
Spot TV da tutto il mondo
Gallerie fotografiche
Harrys ebbe a dire: Che ci fa nella bacheca degli ultimi film usciti al cinema?!?
credo capiti periodicamente che un vecchio film compaia tra i nuovi, inquietanti misteri informatici :)
DiscussioneZender • 13/03/12 07:48 Capo scrivano - 47787 interventi
Esatto: misteriosamente, senza alcuna spiegazione logica, dal fondo del database un vecchio film decide di ribellarsi al suo destino e dopo una lotta oscura emerge in home page fino a che qulcuno non lo riporta alla ragione. Diciamo che è una metafora della vita ed è giusto dare questa possibilità a tutti. Ha vissuto i suoi 15 minuti di notorietà.