Woodstock: Tre giorni di pace, amore, e musica - Documentario (1970)

Woodstock: Tre giorni di pace, amore, e musica
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/05/07 DAL BENEMERITO LELE EMO
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Lele Emo 3/05/07 14:39 - 184 commenti

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Sarebbe stato indispensabile per questa pellicola servire lo sforzo e immolarla all'Oscar. Non sappiamo per cosa, ma per qualcosa senz'altro. Perché è come il ritratto di una madre perduta che fa piangere, perché è il fratello ritrovato, perché è il germe che gettò le basi per una libertà assoluta ancora non raggiunta. La musica non può aver altro commento che divina. Una pellicola dai fini didattici per i posteri, per chi davvero vuol capire cosa significhi: peace, love and music.

Caesars 17/05/07 13:38 - 3779 commenti

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Un mito per una generazione di persone, "Woodstock" più che altro è il manifesto di un'epoca oramai definitivamente tramontata, ma è anche l'occasione per vedere all'opera un gruppo di artisti incredibili. Un evento irripetibile che le riprese di Michael Wadleigh ci restituiscono in forma condensata. Difficile esprimere un giudizio su questa opera in quanto dal punto di vista cinematografico non offre grandi cose ma rimane indubbiamente un documento unico e importante.

Il Dandi 26/07/10 17:13 - 1917 commenti

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Tra i grandi rockumentary della sua era, forse c'è addirittura di meglio: come musica è preferibile Monterey (praticamente con lo stesso cast, ma più in forma), mentre come documentario filmico è più prezioso Isle of Wight. Tuttavia Woodstock è un mito perché rappresenta il volto migliore dell'età del rock: tutti seduti; nessuno poga; nessuno ci è morto; anzi qualcuno ci è nato. Ci piace ricordarli tutti così, cantanti e pubblico. Viene da pensare che sia l'apice della civiltà del '900. Poi, arrivati in cima, si può solo scendere.
MEMORABILE: Troppi, ma cito almeno il set degli WHO: sfasciano gli strumenti, eppure non comunicano distruzione, solo pura incontenibile energia positiva.

Nando 15/05/10 16:41 - 3810 commenti

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Un film documento su quello che rimane il più grande concerto di musica rock di tutti i tempi, tre giorni di musica e sensazioni raccontati in questa monumentale opera. Il susseguirsi degli eventi e dei musicisti sul palco genera una riflessione sulla potenza della musica in un epoca travagliata e tendente alla lacerazione dei valori primari. Grande spiegamento di musicisti con un personale apprezzamento per l'indimenticabile performance del compianto chitarrista afro-americano Jimi Hendrix, un mito.

Ziovania 31/01/11 11:20 - 337 commenti

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La cosa migliore è la ripresa delle esibizioni. L'abbinamento suono/immagine dà infatti risultati eccezionali come mai s'era visto prima e ciò che di veramente nuovo accade in Woodstock è il capovolgimento del rapporto musica/cinema, in cui è quest'ultimo a doversi adeguare all'urgenza espressiva della prima. Lo si capisce già alla terza esibizione (in ordine di montaggio), quella degli Who, ossia attribuire ad ogni tipo di sound o performance la visibilità che meglio gli si adatta, anche con una serie di espedienti tecnici davvero efficaci.

Kanon 10/03/11 11:29 - 604 commenti

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Quasi non ci si crede. Dei 3 maggiori festival che solitamente vengono ricordati, questo è quello che raggiunge un equilibrio, seppur fragile, che ha quasi del mistico, intriso in un'atmosfera che ha del surreale. L'intensità della musica si fonde con la partecipazione del pubblico in un unicum che difficilmente sarà di nuovo ripetibile. Non solo un festival musicale, ma una realtà con cui il Mondo doveva imparare ad interagire. La durata del documento è lunga ed adeguata come testimonianza di uno dei maggiori avvenimenti del secolo scorso.

Samdalmas 23/08/15 13:16 - 302 commenti

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Considerato il miglior rockumentary mai realizzato, i tre giorni del Festival di Woodstock rivivono in queste immagini ancora oggi di grande fascino. Cast incredibile con artisti famosi o in via di affermazione come Carlos Santana e Joe Cocker. Memorabili gli Who e Jimi Hendrix, che chiuse sulle note distorte e apocalittiche di "Star Spangled Banner" a ricordare i bombardamenti in Vietnam. Diretto da Michael Wadleigh; tra i montatori e assistenti alla regia anche Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker.
MEMORABILE: L'esibizioni epiche di Santana, Who, Hendrix e Joe Cocker.

Paulaster 31/08/18 10:02 - 4391 commenti

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Cronaca del più famoso raduno musicale della storia. L’approccio disincantato predomina quando i figli dei fiori condividono i manti erbosi citando slogan e simboli pacifisti. Non viene nascosto l’uso di droghe “rilassanti” e la libera sessualità. Performance mescolate temporalmente e utilizzo dello split screen per dare diverse prospettive. Rimane un documento di una stagione irripetibile socialmente e artisticamente, nella quale Hendrix ribadisce con la sua chitarra la condanna alla guerra in corso in Vietnam.
MEMORABILE: La costruzione del palco; The Who in “See Me, Feel Me”; Joe Cocker in “With a little help of my friends”; Il batterista di Santana.

Reeves 7/06/23 08:05 - 2174 commenti

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Il racconto di uno degli avvenimenti più importanti e iconici di quel periodo. Ma anche una perfetta compenetrazione tra il cinema d'avanguardia e quello di consumo: per la prima volta si usa lo split screen in un film per il grande pubblico, e la scelta avviene perché c'era davvero tanto materiale straordinario. Eccezionali le musiche, ma anche le interviste con la gente del posto.

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  • Homevideo Zender • 19/06/09 08:49
    Capo scrivano - 47729 interventi
    In uscita per tutti gli hippies del Davinotti,
    il 24 giugno 2009, per la Warner, WOODSTOCK Director’s Cut (1970) 40th Anniversary ULTIMATE COLLECTOR’S Edition (Box 4 Dvd) LIMITED EDITION (Restaurato)
    Video: 16:9/2.35:1
    Questa Limited Edition contiene i 4 dischi + Ristampa di LIFE MAGAZINE di 68 pagine + Lucido lenticolare + Riproduzione del biglietto d’ingresso + Set di cartoline + Box Collector’s Speciale.
  • Discussione Caesars • 7/03/13 16:35
    Scrivano - 16800 interventi
    Anche se col cinema c'entra poco anzi praticamente nulla, riporto la notizia della scomparsa di Alvin Lee, famoso per essere stato il leader dei Ten Years After. E' mancato per i postumi di un intervento chirurgico definito "di routine"
  • Discussione Samuel1979 • 7/03/13 19:45
    Addetto riparazione hardware - 4162 interventi
    Si l'ho letto oggi e sono rimasto sbalordito: Un chitarrista che si è sempre mantenuto su ottimi livelli, famoso per i suoi fraseggi velocissimi, ma mai fini a se stessi. Un'altra grave perdita se si considera che due anni fa moriva anche Gary Moore.
  • Discussione Zender • 8/03/13 08:32
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ah, che disgrazia... Morire così è proprio triste. Comunque Lee qualcosa di molto buono aveva fatto coi TYA. La sua "I'm going home" qui a Woodstock è entrata nella leggenda e ognuno dovrebbe vedersela (su yt si trova facilmente). Gli fece appunto guadagnare la fama di chitarrista più veloce al mondo :)
  • Homevideo Ruber • 12/09/13 22:35
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Zender ebbe a dire:
    In uscita per tutti gli hippies del Davinotti,
    il 24 giugno 2009, per la Warner, WOODSTOCK Director’s Cut (1970) 40th Anniversary ULTIMATE COLLECTOR’S Edition (Box 4 Dvd) LIMITED EDITION (Restaurato)
    Video: 16:9/2.35:1
    Questa Limited Edition contiene i 4 dischi + Ristampa di LIFE MAGAZINE di 68 pagine + Lucido lenticolare + Riproduzione del biglietto d’ingresso + Set di cartoline + Box Collector’s Speciale.


    Quest'ultima versione per il 40° e a dir poco SPETTACOLARE! Ogni fans di questo storico raduno del rock dovrebbe averlo; Al di la di cartoline,magazine e cose varie (ma che cosè il lucido lenticolare???) e l'alta qualità del film con un audio straordinario fa sembrare veramente di essere li su quel pezzo di terra a ballare con i miti del rock!
    Ultima modifica: 12/09/13 22:42 da Ruber
  • Musiche Lucius • 30/01/14 01:18
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale italiano:

    Ultima modifica: 30/01/14 08:05 da Zender
  • Musiche Il Dandi • 30/01/14 02:21
    Segretario - 1488 interventi
    Riguardo a questo 45 giri di Woodstock a nome "Crosby, Stills, Nash & Young", preciso che Neil Young all'epoca si era effetivamente già unito al trio e si esibì al Festival di Woodstock, tuttavia giudicando la performance non all'altezza rifiutò di firmare la liberatoria per le riprese.

    Nel film infatti Neil Young non appare e il gruppo viene presentato solo come "Crosby Stills & Nash", sigla con la quale il trio aveva già firmato il primo album precedente.
    Ultima modifica: 30/01/14 08:30 da Zender
  • Musiche Lucius • 30/01/14 10:05
    Scrivano - 9063 interventi
    Molto interessante...
  • Discussione Caesars • 11/09/18 16:00
    Scrivano - 16800 interventi
    Credo che sia notizia conosciuta da molti, ma non mi pare che qui sia mai stato detto. Martin Scorsese è stato assistente alla regia e montatore di questa pellicola.