Le jene di Chicago - Film (1952)

Le jene di Chicago
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Titolo originale: The narrow margin
Anno: 1952
Genere: poliziesco (colore)
Note: Aka "Le iene di Chicago". Rifatto nel 1990 con titolo "Rischio totale".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 2/05/07 09:16 - 3015 commenti

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Vedova di un gangster deve testimoniare a un importante processo. Un poliziotto la scorta, ma il viaggio avviene in treno e parecchi passeggeri hanno cattive intenzioni... Grande piccolo gioiello del noir ancora una volta dovuto al maestro Fleischer, che sfrutta al massimo le opportunità di suspense offerte dall'ambientazione ferroviaria. Attori di qualità, battute fulminanti, trovate ingegnose, e il tutto risolto in 70 minuti. Di film così s'è perso lo stampo.

Cotola 8/06/08 13:49 - 8998 commenti

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Piccolo e mirabile gioiellino noir il cui punto di forza consiste nell'incredibile clima di tensione che Fleisher riesce a creare ambientando la vicenda in un unico luogo: un treno. Ottima la sceneggiatura che è molto stringata (il film dura appena 70 minuti) e pur tuttavia inchioda lo spettatore sulla poltrona dall'inizio alla fine della visione, regalandogli un riuscitissimo colpo di scena finale. Qualche piccolissima ingenuità qua e là (l'ascolto del grammofono) ma non si fa notare troppo. Si sente invece la mancanza di film così.

Homesick 1/11/09 18:33 - 5737 commenti

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Il molto con il poco: questo l’indirizzo seguito da Fleischer che, nella brevità del metraggio (70 m.), nella ristrettezza del luogo (un treno in corsa) e nel numero esiguo dei personaggi, è abilissimo nel gestire i tempi drammatici – efficacia dialogica, sporadiche iniezioni di violenza sadica, opportuni colpi di scena e ribaltamenti di aspettative – introducendo altresì una lucida, realistica riflessione sul mestiere “suicida” del poliziotto integro. Attori molto in parte, da McGraw al piccolo Gebert. Esemplare.

Rebis 7/11/09 19:13 - 2331 commenti

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Uno spazio chiuso (il treno), due donne fatali (la bionda virtuosa e la mora dissoluta), un testimone da proteggere: la caccia è aperta. Noir folgorante e archetipico, teso e serrato, dove nulla è come appare e tutto scorre sul filo sinistro della corruzione. Fleischer è un regista sottostimato: modernissimo e professionale, coniuga camera a mano e lunghi carrelli per scandire una ritmica febbrile e claustrofobica, martella azioni convulse e calibra perfettamente le sospensioni. Belle facce e personaggi polarizzati ad hoc. Rifatto da Peter Hyams nel 1990. Avvincente.

Tarabas 27/08/10 11:42 - 1878 commenti

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Di scorta a una testimone, il detective Brown deve affrontare i sicari mandati ad ucciderla sul treno diretto a Los Angeles. Sfruttando genialmente gli ambienti chiusi del treno, le tante fonti di luce naturale e non (finestrini, neon, illuminazione delle carrozze), Fleischer costruisce un gioiello molto raffinato e sfaccettato, considerato che si sarebbe dovuto trattare di una delle tante produzioni "seriali" della RKO dell'epoca. Inquadrature piene di primi piani obliqui, dialoghi serrati, un paio di idee che restano impresse. Imperdibile.

Digital 4/06/11 09:57 - 1257 commenti

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Bellissimo noir diretto con mano sicura dall'esperto Richard Fleischer. La tensione è a mille fin dalle primissime sequenze: in tal senso cito quella relativa al tentato omicidio della vedova, ma anche tutta la parte (un buon 90% della pellicola) ambientata sul treno, che riesce ad essere estremamente coinvolgente e tesa. Ottimo il tratteggio psicologico dei personaggi coinvolti nella vicenda. Da riscoprire.

Lupoprezzo 26/06/11 12:28 - 635 commenti

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Noir esemplare, dove le apparenze sono la chiave di volta e la polizia si fa incorruttibile, in un intreccio orchestrato a meraviglia (la prima parte è un vero capolavoro). Fleischer dirige come una furia, con carrellate a precedere e a seguire e brusche inquadrature (la rude sequenza nel bagno), sfruttando gli angusti spazi delle carrozze del treno, inzuppando così la pellicola di autentica tensione emotiva. Cast da urlo: dal granitico Charles McGwan all'ambigua e intrigante Marie Windsor. Splendido.

Daniela 19/12/17 14:41 - 12606 commenti

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Un poliziotto deve scortare in tribunale la vedova di un gangster in possesso di informazioni preziose, proteggendola dai molti che vorrebbero impedirle di testimoniare... A parte il testa/coda, la vicenda si svolge interamente a bordo di un treno e all'unità di luogo corrisponde la quasi unità di tempo, con una tensione sempre costante in quanto anche le apparenti digressioni (il signore grasso, il bimbo pestifero) si rivelano funzionali all'intreccio. Sceneggiatura avvincente, regia ottima, attori in parte: il risultato è un gioiello di ammirevole stringatezza. Discreto il remake del 1980.

Jdelarge 5/02/18 17:12 - 1000 commenti

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Buon noir, girato con precisione e con un cast adeguato. Il ritmo a tratti latita, forse perché non si riesce perfettamente ad adeguare all'ambiente claustrofobico, finendo anch'esso col rimanere "chiuso" nel leitmotiv del poliziotto leale e sottopagato che, nonostante ciò, adempie perfettamente al suo compito. Molto bello e spiazzante il finale.

Alex1988 2/02/20 17:56 - 728 commenti

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In circa un'ora e dieci di durata, regista e autori sono riusciti a realizzare un cult del noir anni '50, tanto da realizzarne un remake nel 1990. Quasi tutto ambientato su un treno e già questo particolare lo rende un film atipico, per il genere. Il plot sarà riutilizzato spesso negli anni a venire, anche in Italia (Da Corleone a Brooklyn). Abbastanza fluido nello scorrere degli avvenimenti, fino alla sorpresa finale. Niente male.

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Rufus68 21/02/20 21:44 - 3819 commenti

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Un buon poliziesco, di stampo classico, solido e prevedibile, tanto più solido quanto più prevedibile. Il roccioso McGraw incarna nel personaggio tutto il film: privo di fronzoli, essenziale, dritto al punto. La storia consiste in un assedio e il treno diviene il fortino entro cui fronteggiare gli assalti del male nelle sue varie derivazioni: diretto (l'omicidio) o mellifluo (la corruzione) pur se anche il bene ama travestirsi, regalando qualche svolta a sorpresa. Nessuna ombra psicologica offusca il quieto procedere della trama. Non male.

Caesars 3/06/22 10:59 - 3773 commenti

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Davvero un buon film, che avrebbe anche potuto essere ottimo se avesse evitato alcune assurdità (la fuggitiva che suona il grammofono sul treno) che ne penalizzano il risultato finale. E' un vero peccato, perché Fleischer confeziona una caccia all'uomo (anzi alla donna) davvero coinvolgente, con ritmi serrati e un buon colpo di scena. Ambientato quasi unicamente su di un treno, cosa che crea un'ottima atmosfera claustrofobica. Averne di noir così.

Il ferrini 12/04/23 23:06 - 2337 commenti

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Noir molto breve ma di grande efficacia. Ogni personaggio è ben scritto e nulla è superfluo, anche ciò che a prima vista può sembrarlo. L'azione si svolge quasi interamente a bordo di un treno e questo alza la tensione in virtù degli spazi angusti in cui si muovono i buoni e i cattivi. La regia di Fleischer si adatta perfettamente alla situazione, notevole la lotta all'interno della cabina e gli attori sono tutti in parte, con menzione particolare per il corpulento Maxey. Gran bel film.

Nicola81 24/04/23 21:19 - 2831 commenti

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Prima di approdare al cinema di serie A, Fleischer si è fatto le ossa dirigendo alcuni noir a basso costo prodotti dalla RKO. Questo è probabilmente il migliore del lotto, perché riesce a trasformare gli apparenti punti deboli (durata di soli 70 minuti e ambientazione quasi integrale all’interno di un treno) in punti di forza, conferendo incisività e tensione, e assestando anche un bel colpo di scena in dirittura d’arrivo. Bravi McGraw poliziotto incorruttibile e le due antitetiche controparti femminili Windsor e White. Buono il remake del 1990.
MEMORABILE: Il tentativo di corruzione; Il colpo di scena.
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  • Discussione Daniela • 19/12/17 14:30
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Remake nel 1990: Rischio totale, regia di Peter Hyams con Gene Hackman e Anne Archer.
  • Discussione Caesars • 3/06/22 11:06
    Scrivano - 16796 interventi
    Il poliziotto che muore si chiama Forbes, ma nella versione italiana diventa Smith.
    Ultima modifica: 3/06/22 12:06 da Zender