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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/04/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 30/04/07 00:38 - 5523 commenti

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Bello, particolare. Sceneggiato in linguaggio moderno e funzionale. Cusack è un ottimo Galileo, umano con le sue idee, la sua intelligenza, il suo maschilismo, la sua ingenuità. Stile secco, in ambienti talora ruvidi, di grande efficacia. Nel finale, invece, il film perde qualche colpo quando pigia sull’acceleratore, con aspetti onirici di Galileo, con effetti che mirano al grandioso (quei prelati inquadrati dal basso, a renderli esageratamente grotteschi). E ciò finisce con l’essere meno potente. Bravo Gigi Ballista, in una parte drammatica.
MEMORABILE: Ballista che si ritira, compunto ma rattristato, per non avere ottenuto dal Papa una clemenza più alta per Galileo.

Ale nkf 3/12/10 15:49 - 802 commenti

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Interessante e con molte peculiarità. Rispetto al successivo Giordano Bruno improntato sempre sulla figura della Santa inquisizione, appare più curato e con un ritmo più veloce con un cambiamento costante di scena. Galileo si dimostra meno coraggioso di Bruno, ma non perché non credeva nella sue idee, ma per non rischiare la pena di morte.

Pigro 30/08/10 09:18 - 9635 commenti

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Non è un film sulla vita di Galileo (anche se c'è) né sulla scienza (anche se c'è), ma semmai sulla libertà di pensiero e di studio e soprattutto sul potere (a cominciare da quello della Chiesa) e le sue manipolazioni. Non stupisce allora che sia stato vietato ai minori di 18 anni: troppo pericoloso un film di soli dialoghi di scontro tra il potere sopraffattore e la forza della verità, e poi in quel 1968! Opera di alto livello civile, capace anche di sposare un testo importante con location e immagini di grande valore simbolico. Importante.

R.f.e. 28/11/10 11:43 - 816 commenti

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Bello quanto il succesivo Giordano Bruno (1973) di Montaldo, con il quale non si può davvero fare a meno di confrontarlo (anche in questo compare il personaggio di Bruno; tuttavia, spiace dirlo ma... sarà molto meglio quello impersonato da Volonté nel film del genovese!). Cusack è un'efficace Galileo, con tutti i suoi pregi e anche i (relativi) difetti. Concordo con chi ha fatto notare che più che una pur parziale biografia sul grande pisano, questo è un film sulla libertà di pensiero, in ogni luogo ed epoca.

Lucius 18/03/11 20:35 - 3015 commenti

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Certamente importante dal punto di vista storico e cronologico, meno da quello personale. La Cavani riesce molto bene a descrivere i fatti, meno a trasmettere il senso di inquietudine e di solitudine in cui si si ritrovò Galileo imprigionato per via delle idee derivanti dai suoi studi. Giustamente anticlericale, forse con troppi dialoghi (qualche silenzio in più avrebbe giovato alla pellicola). Un omaggio al grande scienziato italiano.

Myvincent 8/02/15 23:04 - 3726 commenti

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Grazie a uno strumento straordinario - il futuro cannocchiale - Galileo rivoluzionerà il pensiero corrente, ma dovrà fare retromarcia a causa delle accuse di eresia. Con uno stile secco e diretto, la Cavani riproduce il "regale" mondo cattolico del XVII secolo, quando il potere spirituale era anche quello temporale. S'intrecciano drammatiche anche le vicende di Giordano Bruno, in un clima di oscurantismo scientifico senza precedenti.

Nicola81 24/07/17 11:43 - 2840 commenti

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Insieme a Giordano Bruno (ma ci metterei anche il fulciano Beatrice Cenci) rappresenta uno dei più duri atti d'accusa rivolti dal cinema italiano alla Chiesa. Galileo non fu un uomo perfetto (nella vita privata manifestò una mentalità egoista e retriva), ma un geniale scienziato che la folle ottusità del potere ecclesiastico trasformò suo malgrado in un martire della libertà di pensiero. Film inevitabilmente didattico ma ben confezionato, serrato nei dialoghi e ottimamente interpretato da Cyril Cusack in un suo raro ruolo da protagonista.

Giùan 7/12/18 07:37 - 4539 commenti

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Formalmente didascalico, a tratti ruvido (pure per le difficoltà tecniche dovute alla co-produzione bulgara), riesce quasi paradossalmente, proprio in virtù della sua brutale secchezza, a mantener fragranti la propria connaturata vis polemica e il suo spessore divulgativo. La Cavani, al contrario di quanto farà Montaldo con la "ricchezza" cinematografica del suo Giordano Bruno, concentra la carica eversiva non nel personaggio (Cusack ha buon senso) ma nella razionalità delle sue idee, al cui cospetto l'inamovibile prepotenza della Chiesa ancora terrorizza.

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  • Homevideo Edo • 30/03/13 18:46
    Galoppino - 679 interventi
    Disponibile in dvd dal 23/04/2013



    Formato video: 1,33:1
    Formato audio: 2.0 Mono Dolby Digital: Italiano
    Sottotitoli: Italiano/Italiano per non udenti
    Extra:
    Dario E. Viganò e Liliana Cavani su "Galileo"
    Intervista a Gino Isidori
    Ultima modifica: 30/03/13 18:47 da Edo