Faster, Pussycat! Kill! Kill! - Film (1966)

Faster, Pussycat! Kill! Kill!
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Titolo originale: Faster, Pussycat! Kill! Kill!
Anno: 1966
Genere: erotico (bianco e nero)
Regia: Russ Meyer
Note: Aka "Faster Pussycat! Kill Kill!"

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/04/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 28/04/07 16:56 - 3015 commenti

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Trio di spogliarelliste dalle inusitate circonferenze toraciche intraprende un viaggio nel deserto. Ne faranno e subiranno di tutti i colori. Incredibile (specie se si pensa all'epoca) exploitation di Russ Meyer, forse il suo capolavoro, che meglio fonde il suo gusto per l'eccesso con le sulfuree atmosfere, faulkneriane e sudaticce, già ben rese in Lorna. Cinema-fumetto di ineguagliata potenza espressiva. L'incredibile Tura Satana ruba la scena alle due giunoniche compagne e al resto del cast.

Deepred89 28/06/07 12:25 - 3704 commenti

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Un b-movie a tutti gli effetti: pochi movimenti di camera, attori scarsi e dialoghi risibili. Molto simile (anche se inferiore) al precedente Motorpsycho. Come elementi positivi abbiamo le tre protagoniste che, per quanto limitate dal punto di vista recitativo, sono davvero indimenticabili; poi ci sono la bella ambientazione, le buone musiche e il titolo davvero memorabile. Però il ritmo a tratti rallenta notevolmente e il pessimo doppiaggio italiano non aiuta. Meyer ha fatto di meglio.

Undying 2/10/07 15:18 - 3807 commenti

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Versione al femminile di Motorpsycho! Quattro pettorute spogliarelliste (Tura Satana, Haji, Lori Williams e Sue Bernard) si aggirano per il deserto in sella alle loro moto. Il loro approccio con il "sesso forte" è, al contrario di quel che ci si potrebbe aspettare, estremamente radicale e violento. Il regista, che condisce il film di dialoghi allucinati e intermezzi deliranti, sembra accarrezzare un motivo che va oltre il sensuale: la denuncia di valori "umani" alla deriva negli States. Molto meno erotico dei successivi lavori di Meyer.

Capannelle 9/11/07 19:31 - 4398 commenti

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Se cercate tette al vento e improbabili amplessi cambiate film di Meyer perché qui non ci sono, ma... le tre maggiorate che girano il deserto in macchina sprizzano comunque un alto tasso di erotismo. Già presenti invece la regia visionaria e fumettistica, la crudezza dei caratteri. La vicenda è grottesca ma senza cadere nel ridicolo come accadrà a Meyer nei film successivi. Particolare, anche se poco credibile, il duello in macchina con il malcapitato. Musica bella e carica.

Redeyes 3/03/08 09:44 - 2443 commenti

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Tre prosperose cattive ex spogliarelliste in sella ad auto sportive che scorrazzano per il deserto. Se cercate il capolavoro del cinema passate oltre, se l'interesse è per un film a suo modo iconizzato, con scene che diremmo oggi tarantiniane e un occhio alla decadenza dei valori, non cambiate! Dialoghi improponibili e doppiaggio inascoltabile (non so se voluto tale, o per incompetenza, io propendo per la prima), situazioni grottesche. Nessun nudo, solo tette sorrette da bra "meravigliosi". Buone musiche. Film da vedere ma per dovere storico.
MEMORABILE: IL vegetale che riesce a tener testa all'auto pompatissima di Tura Satana!

Tromeo 22/04/08 19:02 - 52 commenti

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Il capolavoro di Russ Meyer. Film femminista, dove le donne hanno le palle e gli uomini sono dei vegetali ridotti su una sedia a rotelle. Grande azione, violenza a go go e tre meravigliose ragazze che attraversano il film con i loro splendidi corpi. Tura Satana sfoggia un'interpretazione da urlo, giustamente entrata nella storia del cinema d'exploitation.

Ford 26/06/08 12:17 - 582 commenti

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Belle donne, azione, motori... si può chiedere altro? Meyer confeziona un film esaltante e divertente dal ritmo incalzante. Un classico dell'exploitation (più che citato nell'ultimo di Tarantino) che si avvale della storica interpretazione della pettoruta e misteriosa Tura Satana, davvero ben calata nel ruolo di virago.
MEMORABILE: Il monologo iniziale...

Uomomite 11/08/09 17:00 - 174 commenti

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"Il Walt Disney del porno", mai definizione fu tanto azzeccata. I personaggi di Russ Meyer non sono reali e neppure realistici. Tura Satana è una Jessica Rabbit sputata dall'inferno. Le sue ambientazioni sono non-luoghi, teatri immaginari fatti di sabbia, pietra e acqua. I corpi femminili sono ipertrofici, fuori misura, come gli insetti giganti di Bert I. Gordon. Le tette sono super-tette, la cattiveria è super-cattiveria, gli uomini sono super-idioti, inetti, goffi e ridicoli. Cinema eccessivo, esplosivo, cinema al testosterone. Genio puro.

Renato 27/08/09 15:20 - 1648 commenti

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Noioso b-movie evidentemente invecchiato e che oggi dice ben poco. Personalmente il culto che avvolge il cinema di Russ Meyer mi ha sempre lasciato molti dubbi, e la visione di questo breve ma comunque faticoso film non mi ha fornito elementi nuovi: il solito pressapochismo, una storia demenziale che potrebbe reggere forse per un quarto d'ora e parecchi nudi per impepare il tutto. Sbadiglievole.

Giacomovie 10/08/10 23:22 - 1397 commenti

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Stavolta Meyer diventa meno erotico ma sempre eretico nei confronti della figura maschile, considerata debole in confronto alla donna, vista come soggetto in grado di imporre la sua predominanza psico-fisica e di cui qui si sottolinea il lato aggressivo. La struttura è quella del fumettone, amplificato dal sempre perfetto abbinamento donne-motori e dalla debordante abbondanza delle rotondità femminili. La partenza è un po' stentata ma alcune movimentate sequenze d'azione ed un finale in crescendo permettono un discreto gradimento. ***

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Luchi78 6/09/10 10:06 - 1521 commenti

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Film cult, stracelebrato a destra e a manca, ma ricordiamoci sempre che trattasi di un B-movie, probabilmente ben girato rispetto alla media, ma con pessime performance recitative e una trama ovviamente demenziale. Innovativo Meyer a proporre tre donne come simbolo della violenza e della sessualità: non a caso la cinepresa indugia sempre sui seni e sulle natiche delle giunoniche protagoniste. Nota di merito per la Satana (sprizza malvagità) e la Williams (la più sensuale). Doppiaggio italiano ridicolo.

Fauno 24/01/11 17:27 - 2208 commenti

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Forse piacerà lo stampo fumettistico dell'opera, con le tre fatine, quella più cattiva con gli occhiacci e tutta vestita di nero, quella più buona, che si è dimenticata di farsi crescere gli occhi di dietro, la povera angioletta rapita, il gigante buono, il vecchiaccio vomitevole e l'altro figlio così normale da scoprire di nuovo l'America. Stupendi il bianco del deserto coi teschi delle auto, i galloni di acqua e il carnet di bollini del benzinaio che non s'impiccia dei fatti suoi, sì, sì... e poi?
MEMORABILE: La più orribile è quella del nascondiglio dei soldi.

Cotola 10/06/11 22:14 - 9009 commenti

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Il miglior film del Meyer "prima maniera". Girata in bianco e nero nel deserto, è una pellicola molto godibile, grazie ad una storia svelta e da "fumetto", a tratti da cartone (perchè no), che per certi versi si può considerare tarantiniana ante litteram (la caratterizzazione dei personaggi e certi dialoghi "vuoti"). Il regista rovescia il rapporto uomo-donna, con una schiacciante superiorità di quest'ultima sul primo. Le maggiorate di Meyer sono tutte da gustare e da "spolpare". Azzeccata anche la colonna sonora. Ideale per divertirsi.

Furetto60 21/06/13 09:14 - 1193 commenti

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In un deserto statico (simbolo del nulla mentale e sentimentale dei protagonisti?), girato quasi sempre alla stessa ora, sole alto e ombre corte, molte inquadrature dal basso in alto, si muovono tre donne alla deriva di cui la “capa” (una notevole quinta di petto) è folle e violenta. Il film è recitato malino con pessime riprese delle ragazze al volante, lento nella parte centrale, si ravviva nel finale. Meyer risulta criptico nel messaggio e il risultato è noioso, direi assai sopravvalutato. Salvo solo la fotografia, effettivamente d'impatto.
MEMORABILE: La gara tra auto; Le docce spartane; I muscoli del figlio ritardato.

Pinhead80 9/05/16 20:02 - 4719 commenti

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Donne e motori sono un must per ogni uomo carico di testosterone che vuole vedere l'altro genere dimesso e sottomesso, ma qui i rapporti si invertono perché a comandare sono proprio le bellissime vixen dal seno prosperoso, capaci di ogni nequizia al fine di soddisfare la propria superiorità sull'uomo. In questo film Meyer conferma l'adorazione per il genere femminile (meglio se super dotato) che se ne infischia di ogni tipo di condizionamento morale. Divertimento assicurato, anche per gli occhi.

Faggi 9/05/17 14:48 - 1549 commenti

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Varla l'indemoniata e Rosie, sua sodale-spasimante; tra le due Billie, la sgallettata che non perde occasione per improvvisare un ballo. Predatrici naturali affamate d'eros, esibizione e tracotanza; nel deserto, veloci, in un tripudio di follia e violenza in nitido bianco e nero cotto dal sole. Assurdità e morte, demenza ("il Vegetale"), sguaiataggine, umorismo nero e non-sense logico (come in un fumetto d'avanguardia): film divertente e luogo formale denso di invenzioni, sospeso tra allucinazione realista e allucinazionismo tout court.

Paulaster 9/03/18 12:15 - 4389 commenti

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Tre spogliarelliste scorrazzano nel deserto uccidendo un uomo e tenendo in ostaggio una ragazza. Il trio, che gode di ottimi polmoni, tiene viva la visione solo grazie agli attributi fisici, perché la storia ha pochi sviluppi ed è ancor meno dinamica. Simile a Motorpsycho! ma di livello inferiore, sconta anche un doppiaggio da film di serie C. I momenti migliori sono le corse in macchina e le docce assortite.
MEMORABILE: L'investimento del vecchio e del figlio.

Bubobubo 28/01/19 16:59 - 1847 commenti

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Non fosse altro che la vulgata (e le tautologiche scaglie autobiografiche di cui è disseminata la sua produzione) ci ha da tempo trasmesso un ritratto giocherellone e goliardico di Meyer, si potrebbe tranquillamente pensare che questo sia il manifesto radical-femminista di una nuova era, l'urlo di battaglia delle Fantastiche Quattro contro l'androstirpe condannata all'estinzione. Invece è "solo" un pulp mammellare coi controfiocchi, sadico e violento ma, in definitiva, inoffensivo. La soundtrack innalza lo status di cult.

124c 23/08/19 04:45 - 2913 commenti

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Tre belle spogliarelliste motorizzate ne combinano di cotte e di crude, nell'America più povera e violenta degli anni '60, filmata in un bianco e nero che risalta ancora di più il loro fisico da pin-up. Russ Meyer si sofferma soprattutto sulla loro capa, la di nero vestita Tura Satana che, proprio con questo film, ottiene il ruolo più iconico della sua carriera. Bella quanto spietata, infatti, l'attrice si divora tutto il cast, compagne d'avventure incluse (altri due bei tipini acidi da non sottovalutare). Bella performance delle cattive.

Jdelarge 7/11/19 14:41 - 1000 commenti

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Bellissimo e stravagante film diretto da quel genio di Russ Meyer, che mette in scena una storia ricca di sottotrame riguardanti l'emancipazione femminile e la cultura delle enormi periferie americane, fatte di uomini maschilisti ormai destinati a farsi divorare da predatrici giunoniche. Eccezionale la caratterizzazione delle tre protagoniste maggiorate tra le quali spicca, ovviamente, Varla. Stupenda la fotografia, innovativo il montaggio, supportato da inquadrature da capogiro. Grande cinema.

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Il ferrini 9/11/19 23:30 - 2345 commenti

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Non c'è dubbio che Tarantino ne abbia attinto a piene mani per il suo A prova di morte. Donne spregiudicate, macchine, sangue e soprattutto tante tette, vero chiodo fisso per Russ Meyer. La storia non è certo di quelle indimenticabili ma è come viene raccontata che colpisce nel segno; innanzitutto il bianco e nero e poi il deserto, la serie di personaggi inquietanti (dal paraplegico efebofilo all'improbabile ragazzone che impazzisce col rumore dei treni); insomma, un fumettone per adulti che preso per il verso giusto diverte. Doppiaggio terribile.

Gabigol 26/01/22 21:07 - 571 commenti

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Simpatico b-movie che non si vergogna nel far sfoggio di pirotecniche maggiorate - nei panni di spogliarelliste a briglia sciolta, poco pratiche di buona condotta - per imbastire una storia "on the road" dai crismi pulp; non è sbagliato inquadrare la pellicola nel cinema d'exploitation, a dirla tutta. Curioso notare come i dialoghi poco curati e l'incedere claudicante della narrazione non siano barriera alla costruzione di un bislacco, quanto riuscito, ritratto di un'America di frontiera: abbandonata a se stessa, tra polvere e rottami. Satana iconica, ma la Williams è più briosa.
MEMORABILE: La gara d'auto; Il carnet abbandonato al benzinaio; Il pranzo degli equivoci; Il vegetale vs Varla; La diaspora interna condita con il coltello.
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  • Curiosità Patrick78 • 9/05/09 09:02
    Magazziniere - 545 interventi
    Secondo l'autorevole e prestigioso portale internet -THE DEUCE- nell'anno 2007-2008 nella top 20 dei titoli grindhouse votata dal pubblico si è classificato al quattordicesimo posto.

    * 1. The Streetfighter (1974)
    * 2. Coffy (1973)
    * 3. The Texas Chainsaw Massacre (1974)
    * 4. I Spit On Your Grave (1978)
    * 5. Zombi 2 (1979)
    * 6. Master of the Flying Guillotine (1976)
    * 7. Thriller: A Cruel Picture (1974)
    * 8. Fight For Your Life (1977)
    * 9. Rolling Thunder (1977)
    * 10. Cannibal Holocaust (1980)
    * 11. Switchblade Sisters (1975)
    * 12. Dirty Mary Crazy Larry (1974)
    * 13. Vanishing Point (1971)
    * 14. Faster Pussycat! Kill! Kill! (1965)
    * 15. The Mack (1973)
    * 16. The Last House On The Left (1972)
    * 17. Ilsa: She Wolf of The S.S. (1974)
    * 18. Lady Snowblood (1973)
    * 19. Sex & Fury (1973)
    * 20. I Drink Your Blood (1970)
  • Curiosità Undying • 22/09/09 19:33
    Risorse umane - 7574 interventi
    Citazione dal film

    "Benvenuti alla violenza, sebbene la violenza si mascheri dietro un'infinità di pretesti, il sesso resta ancora uno dei suoi pretesti preferiti."
  • Discussione Ciavazzaro • 6/02/11 20:27
    Scrivano - 5591 interventi
    La protagonista del film Tura Satana ci ha lasciato.
    R.I.P.
  • Discussione Gestarsh99 • 7/02/11 00:09
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Grande icona meyeriana e simbolo di una fisicità carnale ed autoritaria piuttosto in controtendenza rispetto all'immagine sessantiana della pin-up docile e materna.

    Davvero un'eroina nell'immaginario sexy del secolo scorso.

    Riposi in pace.
  • Musiche Il ferrini • 9/11/19 23:38
    Segretario - 95 interventi
    Se seguite questo link e ascoltate bene la canzone che si sente dall'autoradio

    https://youtu.be/PjokA9xV3pE?t=493

    scoprirete che è Setting me up, dei Dire Straits.

    Il problema è che quella canzone è contenuta nel loro primo album, che è del 1978, mentre questo film è del '65.

    Infatti se cliccate su quest'altro link noterete come nell'originale il pezzo fosse diverso:

    https://youtu.be/LmeGKP5Bb20?t=493
    Ultima modifica: 10/11/19 08:28 da Zender