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Titolo originale: Run, Angel, Run
Anno: 1969
Genere: drammatico (colore)
Regia: Jack Starrett
Note: Aka "Corri Angel corri"
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/04/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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- Quello che si dice un buon film:
Ciavazzaro - Mediocre, ma con un suo perché:
B. Legnani
Film che inizia con una certa monotonia, cercando di rifarsi, in qualche momento motorizzato, a Easy Rider. La trama non è esattamente originalissima: ha però un colpo di coda nel finale, con un “deus ex machina” sostanzialmente gradevole, ma nulla di più. Recitazioni così così. Guardabile.
La sceneggiatura provvede a una buona descrizione psicologica dei protagonisti e fa appassionare lo spettatore alla storia e alla grande fuga del biker e della fidanzata. Smith protagonista prima con baffi e poi sbarbato è come al solito adeguato nel genere; brava anche la Starrett, cast ricco di caratteristi della sexploitation della successiva decade. La prima parte è soft per quanto riguarda la violenza (scena del bar esclusa) per poi aumentare nella seconda. Finale breve ma ben realizzato, nella sua violenza.
MEMORABILE: Lo stupro; L'ottimo montaggio della scena dell'inseguimento e in quella dello stupro; Il finale; La reazione al suono della motocicletta; In treno.
Jack Starrett HA DIRETTO ANCHE...
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- E come ogni estate tempo di biker movies !
Questo titolo l'ho trovato molto interessante.
Diretto dallo specialista Jack Starrett (che giusto ieri ho visto come attore in un altro biker movie Madcaps il fronte della violenza ), un buon appartenente al filone.
Dopo aver tradito la sua gang di motociclisti (avendo detto dietro lauto compenso tutti i loro segreti e tutto dietro la loro organizzazione) Angel scappa insieme alla fidanzata, dal momento che gli ex-amici non l'hanno presa benissimo.
I due troveranno una specie di piccola serenità in un minuscolo paesino, ma il pericolo degli ex-compagni aleggia.
William Smith gran frequentatore del genere, qui in doppia versione prima con barbi e baffi e poi sbarbato (e che i Colombici ricorderanno come l'abbronzato "amico" della protagonista nel Terzo proiettile) è veramente in parte.
Ottima anche la Jarrett sua fidanzata.
La sceneggiatura offre una buona resa psicologica dei due personaggi, appassionando lo spettatore alle vicende dei due.
Anche gli altri personaggi a cominciare dalla gang e la loro folle sete di vendetta, verso chi ha tradito, (ma anche il nuovo amico del protagonista) sono ben descritti.
Nel cast numerose presenze della futura sexploitation della decade successiva tra cui Margaret Markov (la figlia più grande dell'amico di Smith).
Il ritmo è costante, la tensione (attesa di quello che accadrà) rimane intatta durante la visione.
Buon uso del montaggio nella scena dell'inseguimento (split screen a volontà, ben realizzato tecnicamente) e in quella dello stupro.
Come violenza parte in sordina, per poi scatenarsi nella seconda parte.
Breve ma riuscito il finale.
Molto carino, se amante il genere. - Bella recensione, Ciava. Non sono particolarmente amante del "genere", ma pare un titolo interessante.
- Sempre ottime le tue disamine, Ciavaz! Questo spero di vederlo quanto prima in italiano! :)
- Anch'io come Caesars non sono un cultore del genere ma la tua disamina è coinvolgente more solito. Molto interessante. ;-)
