Il miglior film della indimenticata coppia siciliana. Chiara parodia dei film di Bond (e l'inizio ne è un esempio lampante) un film ben congegnato e ben diretto da uno dei loro registi preferiti, il buon Simonelli, scomparso prematuramente l'anno successivo. Battute e gag si susseguono a velocità supersonica e Franco e Ciccio si superano in bravura e simpatia. Piccola apparizione per un giovane Lino Banfi.
MEMORABILE: L'inizio; Il trucco della gamba; Lo scarparo; Corso di spionaggio; In albergo con il killer; Il discorso Due Punti:la pace; Il finale.
Ottimo Franco&Ciccio movie su canovaccio para-bondiano preso per i fondelli in modo telefonato finchè si vuole, ma tanto ciò che alla fin fine conta è l'estro scalmanato dei due primattori, il cui repertorio di guizzi, cachinni e mossacce è sciorinato con l'abituale generosità - anche per mettere delle pezze sui numerosi buchi (quando non pagine mancanti) della sceneggiatura. Eroici.
Uno dei migliori film della celebre coppia comica. Insieme a 002: agenti segretissimi, 002: operazione luna, Come rubammo la bomba atomica e Le spie vengono dal semifreddo, fa parte delle cinque parodie che Franco & Ciccio dedicarono al genere spionistico alla James Bond 007 (a mio avviso il tipo di parodia che riusciva meglio ai due siciliani...). Molto meglio di quanto abbiano scritto in passato taluni critici, miopi e frettolosi. Da collezionare.
MEMORABILE: "Devi fare la biscia" "Ma la devo fare qui, davanti a tutti...?!"
In questa evidente parodia bondiana, i protagonisti interpretano due fotografi fatti prigionieri dal perfido Goldginger e costretti a lavorare per lui. Il film alterna momenti spassosi ad altri decisamente più scontati, a causa di una sceneggiatura largamente prevedibile e priva di invenzioni brillanti, che sono lasciate alla verve della coppia.
Una delle tante parodie nostrane di Agente 007 - missione Goldfinger dove, al posto di Sean Connery, troviamo il famoso duo comico Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e dove, al posto di Gert Frobe/Auric Goldfinger, troviamo Fernando Rey. Pellicola divertente, con rimandi al film originale, in cui il duo comico se la cava anche nei panni degli agenti segreti. Da notare il caratterista Andrea Bosic, l'ispettore Milton dei due Kriminal, nel ruolo del "Capo Spione" e la bellissima Gloria Paul.
Goldginger è un ginger ale, in pratica una gazzosa, e se James Bond beveva, invece, Dom Pérignon, pazienza! Qui ci si disseta a buon prezzo, e ci si ubriaca soltanto di allegria, perché questo apocrifo 007 è una comica sfrenatamente demenziale, con Franco e Ciccio mattatori, due pupi: agghindati da saraceni con la faccia dipinta di nero, o camuffati da scozzesi col gonnelino, riempiono lo schermo, sono loro stessi la storia che si racconta, tengono testa persino a Fernando Rey! Una parodia ben studiata, molto varia nelle situazioni, non banale.
MEMORABILE: Gli "incapsulati"; lo scambio della valigetta da 007 con quella degli sposini in viaggio di nozze.
La coppia prova (come ad esempio in 002: agenti segretissimi) a parodiare il filone spionistico in voga negli USA e anche in Italia. Un film molto ingenuo (il computer che gioca a scacchi) ma allo stesso tempo simpatico. Partecipa un grande Fernando Rey nel ruolo di Goldginger (bellissimo nome!). Come ne I due mafiosi l'ambientazione è (spesso) parigina. La sceneggiatura è scalcinata come mai, ma grazie al favoloso due le toppe sono ricoperte dignitosamente. Non è affatto male: intrattiene.
Peccato per il lungo finale, davvero bruttino, perché per almeno due terzi, in mezzo ad alcuni lazzi non riusciti, c'erano state alcune trovate divertenti. La parodia non è solo nel titolo: Rosalba Neri (con parrucca bionda) finisce verniciata d'oro, Ciccio telesuggerisce a Franco in una partita a scacchi (usando l'omonima opera di Giacosa...) e via dicendo. Cast curioso: oltre ai soliti compagni di viaggio (Andronico, Adami, Littera...) c'è il grande Fernando Rey (Goldginger), la cui azienda, ovviamente, qui produce bibite...
Potabile film del duo, non dei miei preferiti ma indubbiamente migliore di gran parte della loro sterminata filomgrafia. Certo che la prima battuta di Franchi (nell'oscurità con la torcia illumina Ingrassia e gli dice "Sai che ti somigli") è davvero tremenda e non fa presagire nulla di buono... Buonissimo il ritmo ma la sceneggiatura è piuttosto scadente; meno male che ogni tanto in due risollevano il tutto con battute riuscite. Meglio l'ultima parte a Parigi, più divertente rispetto alle altre.
Parodia del più famoso film di Bond Operazione Goldfinger, ha una trama più superficiale e una recitazione - da parte di Franco - basata più sulla mimica che sulle battute. La faccia di Franco schiacciata sul pallone da rugby farebbe ridere anche un defunto. Naturalmente da notare l'allora bella e giovane Gloria Paul, che purtroppo oggi non può usare più le sue belle gambe. Fernando Rey ottimo con voce di Mario Feliciani.
MEMORABILE: "A chi dovete obeddienza voi! A Tuchevuò! A Tuchevuò! A lei che vuole!" (risposta di Franco che non conoscendo il capo cinese Tuchevuò non gli dà del tu).
Non sono un fan della famosa coppia siciliana e non conosco molti loro film. Questa parodia mi sembra riuscitissima, zeppa di citazioni, ma anche di buone invenzioni dove i due possono dimostrare tutta la loro bravura. Divertente fin dall'inizio, dove si ha subito la sensazione di essere di fronte a un buon spettacolo e le aspettative non vengono disattese. Cast nutrito, che collabora alla riuscita del film, diretto bene e con una sceneggiatura non eccelsa ma ampiamente sufficiente. Il resto lo fanno Franco e Ciccio, specialisti del genere. Il titolo non meritava la citazione della mafia.
Tra gli innumerevoli film di Franchi & Ingrassia, uno dei migliori. Le battute, i frizzi e i lazzi sono quelli di sempre, eppure, grazie al ritmo molto sostenuto, ai continui travestimenti e alla verve dei due attori siciliani (affiancati dall’ottimo Rey e dalla brillante Gloria Paul), ci si gode questa parodia bondiana senza pensare alla sceneggiatura sfilacciata.
Simpatica commedia che prende per i fondelli la saga di James Bond e che vede come protagonisti due agenti segreti non molto svegli ma assai divertenti. Inutile dire che assoluti mattatori sono Franco e Ciccio e le loro gag spionistiche. Onestamente non è un gran film ma intrattiene e diverte (principalmente verso la fine). La sceneggiatura è assai carente, ma in film di questo genere sulla cosa si può anche sorvolare.
MEMORABILE: La presenza del vero 007 che viene freddato già all'inizio.
La vocazione parodistica della comicità fisica ed elementare di Franco e Ciccio emerge con particolare vis burlesca nelle prese in giro dei film di spionaggio alla 007 che furoreggiavano negli anni ‘60. In questo la coppia comica siciliana, sorretta da una sceneggiatura ricca di situazione bizzarre e con un gran numero di spunti comici, sostenuta da un ritmo frenetico che non perde mai una battuta, riesce a dare il meglio della sua comicità costruita su un’antica dimestichezza alle smorfie, agli sberleffi e intercalata da astuti giochi linguistici.
Una delle migliori parodie della serie "i due mafiosi" nonché del catalogo francocicciesco in generale. Le citazioni dal Goldfinger bondiano non si contano (la vernice d'oro, la partita a scacchi, il tirapiedi forzuto, la scena del laser, i gadget della sezione Q...) e risultano tutte fresche e simpatiche, animate da un duo particolarmente in forma. La colonna sonora beat di Piero Umiliani contribuisce in maniera determinante a renderlo un manifesto dell'epoca della Bond-mania.
MEMORABILE: La partita a scacchi; I gadget dell'auto truccata; Lo scambio di valigie con la coppia di sposini.
Uno dei film piu riusciti di Franco e Ciccio, che qui sono supportati da una notevole scrittura di gag e da molte trovate che servono a parodiare in modo non banale uno degli 007 piu famosi (si pensi i particolare alla valigetta con le armi nascoste sotto le mentitre spoglie di oggetti da toilette). Grandi musiche di Piero Umiliani. Notevole l'utilizzo di Fernando Rey non ancora reso famoso da Buñuel.
MEMORABILE: George Hilton che fa 007, Lino Banfi che fa un poliziotto francese, Enzo Andronico pastore protestante: tre apparizioni davvero notevoli.
Divertente parodia di un famoso film di 007. Ottima la scelta del cast, che oltre ai grandi Franco e Ciccio schiera Fernando Rey, Rosalba Neri, Alfredo Adami e George Hilton in una breve parte come 007. Il film è riuscito, ma forse perde qualcosa nel finale, un po' deludente. Belle le ambientazioni parigine. Un film comico di altri tempi che nonostante gli anni riesce ancora a divertire.
Zender ebbe a dire: R.f.e. ebbe a dire nelle curiosità del film: Gregorio Wu
Gregorio Wu, alias Wu Pak Chiu (in pinyin: Wu Bojiu) nacque a Guangzhou, Cina, presumibilmente nel 1913. Si diplomò al Conservatorio di Musica di Shanghai nel 1937 (dove aveva studiato canto sotto il professor Lu Cha Zhi). Nel dicembre 1946 lasciò la Cina e s'iscrisse all'Accademia di Santa Cecilia di Roma, diplomatosi nel 1948, fra i primi della sua classe. Durante quel periodò Wu studiò anche privatamente con il grande Beniamino Gigli, con il quale cantò in un concerto del 1952 tenutosi a Sezze Romano, insieme anche alla figlia del famoso tenore, Rina Gigli.
Wu ebbe una densa carriera di tenore negli anni '50 e in parte dei '60, e fu invitato a cantare in Spagna, Italia, Germania, Portogallo, Francia, Inghilterra. Nel 1969 tornò ad Hong Kong. In seguito si ritirò dall'ambiente concertistico, continuando però a insegnare canto e a organizzare concerti in loco. Morì a Hong Kong il 31 marzo 1974 (ecco il suo sito, gestito dai nipoti, Paul Lau e Andrea Lau: http://www.wupakchiu.com/ ).
Questa la carriera di Wu come apprezzato tenore. Egli ebbe però una curiosa carriera alternativa. Quella di comparsa e caratterista "cinese" in tanti film italiani (sovente di genere "spionistico" o "spionistico-parodistico"), spesso a fianco di Franchi & Ingrassia.
Fra le pellicole in cui compare Wu, sovente non accreditato, ricordiamo Operazione Poker, Due mafiosi contro Goldginger, Due samurai per 100 geishe, Due mattacchioni al Moulin Rouge, persino un western, I sette del Texas.
Si noti Gregorio Wu proprio in questo Due mafiosi contro Goldginger
In un film con Totò, Totò contro i quattro, Wu impersona "Chen", il maggiordomo cinese che minaccia Totò e Macario nell'episodio in cui quest'ultimo coinvolge il primo in un presunto caso di sparizione di donne (in realtà si tratta di modelle che recitano in un fotoromanzo horror...).
Pochi lo rammentano, ma Wu recitò anche in un ruolo drammatico: in una puntata dello sceneggiato RAI Una tragedia americana (1962) di Anton Giulio Majano, con Warner Bentivegna, Giuliana Lojodice, Virna Lisi, Luigi Vannucchi, Lilla Brignone e altri - tratto da “An American Tragedy” (1925) di Theodore Dreiser - Wu impersona il condannato a morte giustiziato qualche giorno prima di Bentivegna.
Ecco, volevo solo postare questo "omaggio" a un personaggio davvero singolare, che molti forse non sapevano fosse (soprattutto) un noto e apprezzato tenore d'origine cinese, oltre ad aver fatto queste simpatiche comparsate nel nostro cinema più popolare.
Riccardo F. Esposito
P.S. Ah, naturalmente sono sicuro al 100% che il Gregorio Wu attore è la stessa persona del Gregorio Wu tenore, sia in virtù di dati miei e vecchie interviste, sia grazie alla cortese conferma, tramite e-mail, dei gentilissimi nipoti... Bell'intervento Riccardo. Soprattutto i fan di Franco e Ciccio apprezzeranno.
In Totò Peppino e la dolce vita, Totò lo chiamò "Onorevole Cornuto!".
CuriositàZender • 7/05/16 18:36 Capo scrivano - 47787 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
Guardando il film ho l'impressione che (in alcune brevissime battute) Franco Franchi sia doppiato da qualcun altro.
È possibile?
DiscussioneZender • 16/06/19 18:05 Capo scrivano - 47787 interventi
Mi pare strano ma non si può del tutto escludere (magari in postproduzione non era disponibile e son ricorsi a un imitatore). Puoi postare per caso le battute nel caso ci sia il video su Youtube?
DiscussioneZender • 16/06/19 19:00 Capo scrivano - 47787 interventi
Sì, potrebbe essere, anche se magari l'impressione è data dal fatto che azzarda un improbabile accento veneto. Però appunto, magari si eran dimenticati di doppiare alcune scene e gliele han fatte fare a un imitatore, non sarebbe la prima volta. Con Totò capitava spesso, negli ultimi anni.
Riguardando con attenzione mi pare il labiale non corrisponda per niente: forse hanno cambiato la battuta in seconda battuta (sono ignobile, lo so) e l'hanno fatta dire a chi c'era.
DiscussioneGeppo • 16/06/19 19:52 Call center Davinotti - 4285 interventi
Al min. 47' 25'' mi sembra proprio la voce di Franco.
Però… Franco è stato doppiato nella primissima sequenza del film "Ma che musica maestro"... lì si nota chiaramente.
DiscussioneAlex75 • 28/08/20 14:18 Call center Davinotti - 709 interventi
Zender ebbe a dire:
R.f.e. ebbe a dire nelle curiosità del film: Gregorio Wu
Gregorio Wu, alias Wu Pak Chiu (in pinyin: Wu Bojiu) nacque a Guangzhou, Cina, presumibilmente nel 1913. Si diplomò al Conservatorio di Musica di Shanghai nel 1937 (dove aveva studiato canto sotto il professor Lu Cha Zhi). Nel dicembre 1946 lasciò la Cina e s'iscrisse all'Accademia di Santa Cecilia di Roma, diplomatosi nel 1948, fra i primi della sua classe. Durante quel periodò Wu studiò anche privatamente con il grande Beniamino Gigli, con il quale cantò in un concerto del 1952 tenutosi a Sezze Romano, insieme anche alla figlia del famoso tenore, Rina Gigli.
Wu ebbe una densa carriera di tenore negli anni '50 e in parte dei '60, e fu invitato a cantare in Spagna, Italia, Germania, Portogallo, Francia, Inghilterra. Nel 1969 tornò ad Hong Kong. In seguito si ritirò dall'ambiente concertistico, continuando però a insegnare canto e a organizzare concerti in loco. Morì a Hong Kong il 31 marzo 1974 (ecco il suo sito, gestito dai nipoti, Paul Lau e Andrea Lau: http://www.wupakchiu.com/ ).
Questa la carriera di Wu come apprezzato tenore. Egli ebbe però una curiosa carriera alternativa. Quella di comparsa e caratterista "cinese" in tanti film italiani (sovente di genere "spionistico" o "spionistico-parodistico"), spesso a fianco di Franchi & Ingrassia.
Fra le pellicole in cui compare Wu, sovente non accreditato, ricordiamo Operazione Poker, Due mafiosi contro Goldginger, Due samurai per 100 geishe, Due mattacchioni al Moulin Rouge, persino un western, I sette del Texas.
Si noti Gregorio Wu proprio in questo Due mafiosi contro Goldginger
In un film con Totò, Totò contro i quattro, Wu impersona "Chen", il maggiordomo cinese che minaccia Totò e Macario nell'episodio in cui quest'ultimo coinvolge il primo in un presunto caso di sparizione di donne (in realtà si tratta di modelle che recitano in un fotoromanzo horror...).
Pochi lo rammentano, ma Wu recitò anche in un ruolo drammatico: in una puntata dello sceneggiato RAI Una tragedia americana (1962) di Anton Giulio Majano, con Warner Bentivegna, Giuliana Lojodice, Virna Lisi, Luigi Vannucchi, Lilla Brignone e altri - tratto da “An American Tragedy” (1925) di Theodore Dreiser - Wu impersona il condannato a morte giustiziato qualche giorno prima di Bentivegna.
Ecco, volevo solo postare questo "omaggio" a un personaggio davvero singolare, che molti forse non sapevano fosse (soprattutto) un noto e apprezzato tenore d'origine cinese, oltre ad aver fatto queste simpatiche comparsate nel nostro cinema più popolare.
Riccardo F. Esposito
P.S. Ah, naturalmente sono sicuro al 100% che il Gregorio Wu attore è la stessa persona del Gregorio Wu tenore, sia in virtù di dati miei e vecchie interviste, sia grazie alla cortese conferma, tramite e-mail, dei gentilissimi nipoti... Bell'intervento Riccardo. Soprattutto i fan di Franco e Ciccio apprezzeranno.