La mafia mi fa un baffo - Film (1974)

La mafia mi fa un baffo

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'idea del sosia spiantato che viene costretto a sostituire il pericoloso criminale defunto o in fuga ha una grande tradizione, nella farsa e nella parodia, anche in Italia. Vi ci si è cimentata buona parte dei comici e questo LA MAFIA MI FA UN BAFFO è solo uno dei tanti, con Renato Cecilia inizialmente nei panni del boss mafioso Freddie "Killer" Filicudi: fa il buono e il cattivo tempo, tratta i nemici e la moglie (Harlow) con sufficienza, dall'alto in basso come si conviene a chi del suo rango, si preoccupa di far procedere il suo racket di tangenti... Fino a quando qualcuno gli piazza una bomba nell'auto e lo fa saltare in aria.

Tutto finito? No, perché...Leggi tutto i suoi sgherri scovano in uno scalcinato teatro di provincia tale Renatino (sempre Cecilia, naturalmente, e sempre doppiato da Ferruccio Amendola come se fosse logico che due sosia posseggano pure l'identico timbro di voce), attore di scarse speranze subito sequestrato e obbligato a rivestire i panni del boss ucciso: deve abbandonare il romanesco per passare al siciliano, incontrare la sua nuova moglie, imparare a zoppicare come Freddie, mettersi baffetti e gel nei capelli... Complicato, ma l'operazione riesce e Freddie è così di nuovo sulla breccia pronto a trovare chi ha tentato di ucciderlo per fargliela pagare rimettendo tutte le cose a posto.

I problemi glieli daranno semmai le donne: la nuova moglie, che lasciata improvvisamente libera di agire come vuole non può credere di aver a che fare col marito, e la compagna di Renatino, Agata (Rotolo, in versione mora!), che non si dà pace per la scomparsa di lui e tormenta il commissario (Vestri) chiedendogli di ritrovarglielo. Il divertimento tuttavia non è tanto merito loro quanto, come prevedibile, delle situazioni impreviste in cui si troverà Renatino, abituato a ben altra vita, in teatro. Trascorso il periodo di addestramento dovrà scendere in campo davvero e reggere la parte assegnatagli dalla gang di Freddie. E qui, grazie anche al solito eccellente doppiaggio di Amendola, qualche timida risata ci scappa.

L'incipit con il sicario che tenta di uccidere il boss cadendo dall'alto sembrava aprire a una comicità parodistica d'impronta quasi slapstick, ma è solo un fuoco di paglia: si sceglie invece la via della farsa molto più facile, con una sceneggiatura (di Riccardo Garrone, all'esordio come regista) che si limita a qualche battuta più vicina alla tradizione dei vari Totò e Franco e Ciccio, pur non potendo contare su un mattatore altrettanto esplosivo. E infatti il buon Cecilia, che con Rascel non condivide solo il nome d'arte ma anche la statura e alcune espressioni, può contare solo su una inedita (per il tipo di ruolo) contenutezza e una innata simpatia che gli permette di non far apparire troppo di basso livello scene altrimenti assai povere, umoristicamente parlando.

La Rotolo, celebre showgirl televisiva al suo unico film, è in fondo brillante e una discreta sorpresa, più di una Yvonne Harlow al contrario piuttosto spenta. Comprimari poco distinguibili tra loro, gag in numero assai limitato per favorire situazioni che puntano a divertire soprattutto nell'impostazione generale. Riccardo Garrone, da sempre ben più noto come attore, fa un veloce cameo nel finale nel ruolo del capo della polizia. Una parodia aggraziata e misurata, ma per ridere non basta...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/04/07 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/08/23
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Homesick 4/04/07 11:06 - 5737 commenti

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Allegra parodia mafiosa che anticipa Johnny Stecchino. La forza del film risiede non tanto in un pur discreto Renato Cecilia che si atteggia a Rascel e si fa chiamare pure "Renatino", ma sull'impareggiabile voce di Ferruccio Amendola che, doppiandolo, diventa protagonista assoluta. Simpatiche le caratterizzazioni dei tirapiedi del boss, capeggiati da Enzo Pulcrano; graziosa e spigliata la sfortunata Stefania Rotolo.

Vanadio 30/04/10 21:07 - 105 commenti

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Buffa commedia con un protagonista "veramente bbbrutto" (per dirlo alla La Russa). Fortunato (Renato?) Cecilia, alias "Fred Filicudi" (!), doppiato dal mitico Ferruccio Amendola, traina con discreti risultati una storia girata con pochi soldi. Simpatico.

B. Legnani 6/11/10 01:25 - 5534 commenti

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Non è certo un capolavoro ma, paragonato al successivo, agghiacciante La commessa (stesso regista e stesso protagonista), quasi lo è. Ci sono pochi soldi e lo si vede, ma qualche risatina la strappa, a partire dal fallimentare killer dell'incipit. Nel finale scade assai, ma resta il fatto che Cecilia, col grande aiuto di Amendola, impareggiabile doppiatore, riesce ad essere centrato e simpatico come non mai. Il tirapiedi calvo, Veriano Genesi, spesso figurante o poco più, ha uno dei ruoli più corposi dell'intera carriera.

Faggi 7/12/17 15:42 - 1549 commenti

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Una simpatica sciocchezza. Impossibile non notare il doppiaggio di Amendola: dando la voce al protagonista ne forma l'espressività, il carattere stesso, divulgandone la stramba figura di mafioso grottesco. Cecilia ha comunque il fisico del ruolo e ciò, unito alla bella e precisa Rotolo e ai giustapposti caratteristi dalle facce giuste, completa l'insieme all'insegna dell'intrattenimento leggero, non orribile. È una scarsa parodia dei film di mafia, con qualche buon passaggio e una lungimiranza tutta sua.

Pessoa 23/11/20 14:11 - 2476 commenti

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Modesta commedia che segna l'esordio alla regia del buon Garrone, il quale spreca uno spunto potenzialmente interessante imbastendo una sorta di spenta parodia dei mafia-movie condannata da un budget estremamente risicato. Il difetto maggiore del film è costituito da uno script altalenante che alterna qualche momento godibile a banalità e lungaggini difficili da digerire. Cecilia, promosso protagonista, fa quel che può ma non riesce a reggere la baracca da solo, con i comprimari che spesso e volentieri arrancano. Non è un film brutto, ma povero, molto povero...
MEMORABILE: L'omaggio finale all'avanspettacolo.

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  • Homevideo Dusso • 26/07/23 08:52
    Archivista in seconda - 1832 interventi
    Martedi notte su Rete4 è andato in onda in prima tv il film (con visto censura dal sito anica del 1982) "Ricomincio da zero" con Renato Cecilia e regia accreditata di Lello Pontecorvo che era già disponibile su mediaset infinity e credo amazon. Ho visionato il film ieri sera e si tratta di un'edizione accorciata di 20 minuti e rimontata del film "La mafia mi fa una baffo" del 1974 di Riccardo Garrone. Se riesco prossimamente cercherò di verificare se "Ricomincio da zero" possa contenere qualche scena non presente in "La mafia mi fa una baffo". Questa premessa è per chiedere a Zender visto che poi volevo inserire qualche location se devo aprire una nuova scheda inserendo "Ricomincio da zero" (già presente su imdb) o se tieniamo tutto qui?
    Ultima modifica: 26/07/23 09:28 da Zender
  • Homevideo Zender • 26/07/23 09:29
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Direi di no. Lasciamo qui specificando se possibile le differenze. Intanto aggiungo la cosa nelle note.