Congo - Film (1995)

Molto bistrattato dalla critica, a me è piaciuto per l'ambientazione avventurosa in Africa e per quel tocco (appena accennato) di mitologia per la ricerca delle miniere di Re Salomone e dei relativi diamanti dal valore inestimabile (anche per le applicazioni tecnologiche). E' proprio la parte ambientata in Africa la migliore. Laura Linnet sempre brava e la gorilla Amy (che parla con l'ausilio di un computer e beve Martini con l'oliva). Poteva, nelle mani di un regista migliore, essere un ottimo film.

Il film è tratto dal romanzo omonimo di Michael Crichton e, come prevedibile, riesce a portare sullo schermo solo una piccola parte della trama complessiva. Forse per necessità, forse per non incorrere nelle ire dei fedeli al politicamente corretto, i ruoli dei protagonisti si mischiano tra loro, inserendo nuovi cattivi e modificando alcune caratteristiche che fanno perdere un po' degli intrecci letterari. Bella la ricostruzione della civiltà perduta, ma deludenti i gorilla assassini che perseguitano i protagonisti. Meglio leggere il libro.

Come spesso succede, chi ha letto il libro resterà deluso dalla sua trasposizione cinematografica. Questo non impedisce al film di essere un discreto (e nulla più) prodotto d'intrattenimento che si lascia seguire senza mai annoiare. Un prodotto americano medio, che sicuramente poteva dare di più ma che non manca di una sua presa spettacolare.

Dall'omonimo romanzo di Chrichton, il regista Marshall trae una pellicola d'azione deludente, priva di fascino e di mordente, con battute e situazioni prevedibili e con personaggi stereotipati. Cast che, tolti gli efficaci Curry, Campbell e Hudson risulta sprecato. Persino gli effetti speciali del grande Stan Wiston non sono granche. In una parola, un'occasione sprecata.

Tra i migliori libri dell'americano Michael Crichton, Congo trova una traduzione cinematografica assai deludente in gran parte a causa della scelta di un regista non adeguato al grande filone avventuroso e che non riesce a sfruttare il fascino della pagina scritta. La storia viene pertanto totalmente banalizzata e nonostante si possa contare su un buon cast, il risultato finale è una pellicola che non riesce ad evocare il minimo fascino sullo spettatore. Discreta l'ambientazione.

Non avendo letto il libro non posso essere influenzato e quindi ritengo la pellicola un discreto prodotto di intrattenimento. Belle le sequenze nella foresta e sufficiente il pathos che si viene a creare durante gli assalti delle scimmie alla spedizione. Certo poteva essere notevolmente migliore. Bruce Campbell fa praticamente poco più di una comparsata ad inizio film.

Non è girato male e l'ambientazione (una bella e fitta foresta, con annessa preziosa sorpresa piantonata da pelosi guardiani) aiuta molto questa pellicola, che però, se analizzata per quello che è, ma soprattutto per quello che dà allo spettatore, non fa una gran figura. La femmina di gorilla, con dispositivo che le consente di parlare, è un po' eccessiva e in generale, il fumo supera l'arrosto. Per fortuna, gli attori sono passabili, ma nonostante questo, il film non oltrepassa la linea di generale mediocrità, fa parte di un filone più efficace in passato e sembra aver fatto il suo tempo.

Avventuroso di buon intrattenimento, con un solido romanzo di Crichton alle spalle e la regia di Marshall che, seppure senza guizzi, sa come confezionare un prodotto veloce e divertente. Il cast è ben assortito e i caratteri dei personaggi sfaccettati quanto basta per affezionarsi a loro. Hudson e la Linney spiccano per simpatia, Curry è sempre un attore di classe mentre risulta meno incisivo Walsh. Ottimi i gorilla di Stan Winston, non male le varie sequenze action. Godibile.

Il genere avventuroso molto in voga negli anni 70/80 torna con questa pellicola, ispirata da un noto romanzo, che non aggiunge nulla di nuovo al genere. Ambientazioni non del tutto originali con i gorilla che appaiono forse troppo umanizzati. Discreti comunque i momenti d'azioni anche grazie a un cast che se la cava con mestiere.

Soggetto interessante che non è stato sviluppato al meglio, malgrado i buoni effetti speciali non ancora contaminati dal computer; i gorilla, infatti, sono sufficientemente ben fatti, sia quelli normali (anche se dal pelo un po' troppo marrone) che quelli mutanti. Non male anche l'antica città di Salomone, ma abbastanza sprecata. Tra gli attori si nota un bravo Tim Curry, mentre Bruce Campbell fa giusto la comparsa. La gorillina parlante vivacizza una prima parte, legata ai preparativi e al viaggio, un po' troppo lunga.