She killed in ecstasy - Film (1970)

She killed in ecstasy
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Titolo originale: Sie tötete in Ekstase
Anno: 1970
Genere: horror (colore)
Note: Le recenti versioni in dvd e la copia Sky sono cut di pochi secondi. In questo film Franco si firma Frank Hollman

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/04/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 2/04/07 21:58 - 4770 commenti

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Buon film franchiano sul tema della vendetta, in cui possiamo apprezzare la bellezza della Miranda per una delle ultime volte prima della sua tragica scomparsa. Manca gore, ma il sesso è componente fondamentale. Ottimo cast di attori franchiani, musiche anche di Bruno Nicolai.

Deepred89 15/07/07 14:24 - 3706 commenti

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La regia di Franco alterna qualche buona invenzione registica a inquadrature degne di un dilettante, e le eccessive zoomate spesso appaiono decisamente fastidiose. La storia, lineare e molto pulp, ricorda molto alcuni fumettacci per adulti e, se non fosse per qualche lentezza, si lascia seguire con piacere. Non mancano neppure le situazioni trash, né sesso e violenza (nulla di eccessivo comunque). Degli attori, la protagonista Soledad Miranda appare quantomai perfetta per il ruolo, mentre gli altri non si possono vedere. Musiche mediocri.

Mascherato 30/04/08 17:58 - 583 commenti

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Coproduzione ispanotedesca in cui il regista iberico (qui Frank Hollmann) rifà il suo Miss Muerte (e Truffaut ha girato La sposa in nero) con la solita svogliata psichedelia a base di zoom insistiti, musica ipnotica (di Hübler e Schwab), arredi ed abiti pop, inquadrate dal basso verso l'alto. La splendida Soledad Miranda/Susann Korda) è la vendicativa Miss Johnson che elimina i responsabili della morte del marito (un genetista folle, radiato dall'albo). Nel ruolo dell'ispettore (cui spetta l'esilarante chiosa finale) c'è Derrick!!!

Lebowski 13/11/09 00:11 - 81 commenti

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Dopo un inizio sconclusionato e un po' ridicolo, il film prende la piega giusta. Diciamo non appena inizia la vendetta di Miss Johnson (che poco prima aveva sfoggiato un reggiseno metallico davvero fetish, oltrechè deliziosamente inappropriato alla situazione). Vedere la bella Soledad aggirarsi leggera e soave in improbabili scenografie, tra una seduzione e un ammazzamento, risulta piacevole e perfino avvincente.
MEMORABILE: Le fantasiose mises della Miranda.

Manowar79 21/06/10 14:23 - 309 commenti

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Il cinema di Jesus Franco è un mondo a se stante, dove la sostanza non sta necessariamente in primo piano rispetto alla forma. Questo titolo risalente al "periodo tedesco" ne è la dimostrazione: la trama è pretestuosa e prevedibile, nonostante il prologo accenni a tematiche interessanti. Esteticamente, invece, siamo di fronte ad un lodevole esercizio di tecnica registica e fotografica. Soledad è una vera e propria favola andalusa, una bellezza senza tempo sul cui perimetro si scatena il proverbiale abuso franchiano dello zoom. Bravo Muller/Cobram.

Luchi78 13/01/12 10:26 - 1521 commenti

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Stavolta Franco prova a concentrarsi sulla gelida sensualità di Soledad Miranda tralasciando gli abbondanti nudi di altre sue produzioni e ricercando uno stile più consono al tema del film. Ambientazioni piuttosto suggestive (a parte qualche squallida camera d'albergo) e musiche da striptease compiono il quadro di questo revenge movie, troppo contenuto dal punto di vista erotico e splatter, al punto da ridurre lo spettatore ad una sonnolenza cronica. Franco toppa qualche inquadratura con fuori fuoco imbarazzanti.

Homesick 15/01/12 18:22 - 5737 commenti

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Reinterpretazione franchiana de La sposa in nero. Nella vendetta della vedova devota al marito defunto si aprono sottotesti gotici (una sorta di moderno mad doctor varca pericolosamente gli eterni confini tra progresso scientifico ed etica) e post-sessantottini (l’intervista reazionaria di Vernon), mentre la veste è la medesima del coevo Vampyros lesbos: qualche ricercatezza nelle inquadrature, décor dai colori abbacinanti e psichedelici, musiche calde e copiose e predominio dell’aspetto erotico, garantito dalla presenza di una Soledad Miranda nuda, seducente e terribile.
MEMORABILE: Vernon che prega prima del suo rapporto sessuale s/m; i messaggi lasciati sui cadaveri dalla Miranda.

Il Gobbo 3/06/15 12:10 - 3015 commenti

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Tio Jess (qui Frank Hollmann!) nel suo periodo più ispirato, in un film costruito amorevolmente sulla musa Soledad al culmine del magnetismo erotico. L'andamento, come nei suoi migliori, è quasi onirico, l'ineluttabile olocausto del cast di fedelissimi si compie fra atmosfere sex-adeliche e le musichine super-lounge del duo Hübler & Schwab. L'essenza del culto fetish

Samdalmas 27/10/15 13:13 - 302 commenti

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Revenge-movie alla Jess Franco con Soledad Miranda spietata vendicatrice contro coloro che hanno causato la morte del marito. Curioso mix tra horror e thriller erotico, girato insieme al coevo Las Vampiras quasi con lo stesso cast, può contare su una Soledad bella e tormentata come non mai in una delle sue ultime interpretazioni. Curioso notare Horst Tappert (futuro Derrick) nello stesso ruolo dell'ispettore.

Fauno 6/05/18 20:52 - 2212 commenti

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Più delle ritorsioni della Miranda (indubbiamente bella, ma non ai livelli della Romay) colpisce il massacro morale che è costretto a subire un medico radiato dall'albo, ancor più se le circostanze non riguardano degli errori ma la sua troppa lungimiranza; una vera e propria tortura e i delitti che ne seguono, specie il primo (quasi cannibalesco) non sono altro che il contrappasso. E le stesse vittime vengono provocate nelle loro perversioni, quasi come a dire "guarda da che esseri perversi e schifosi viene la sentenza". Limitato ma ben incastonato.
MEMORABILE: Il martellamento e i biasimi continui contro il giovane medico; Lo stratagemma dei quadri.

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Buiomega71 22/08/18 00:17 - 2910 commenti

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Must franchiano psichedelico, pulpissimo, zeppo dell'estro dello tio, tra sadismi (lo stesso Franco seviziato dalla Miranda legato alla sedia), raffinate scene lesbo (Miranda/Strömberg) che si concludono con omicidi pop pseudobaviani (soffocata col cuscino gonfiabile) e pezzi di regia da sollucchero (la Miranda che pedina un sospettoso Muller, tra specchi e bizzarre vetrate). Franchiano fino al midollo, abbagliato dalla bellezza non comune della Miranda (vedova nera in odor di necrofilia) e da un OST ritmatissima. "She killed in ecstasy" sta a Franco come Vertigo sta a Hitchcock.
MEMORABILE: La Strömberg che sfila i sandaletti alla Miranda prima di abbandonarsi a mortifere effusioni lesbo; La Miranda scende le scale della villa sul mare.

Ronax 11/10/20 00:57 - 1252 commenti

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Lento, elementare nei prevedibilissimi sviluppi narrativi e pieno di assurdità logiche, come l'opera omnia di Zio Jess, il film gioca tutte le sue carte a livello cromatico e scenografico, fra gli squillanti colori degli arredi pop e le mises fetish della splendida e sfortunata Soledad Miranda. Per il resto è praticamente un remake erotico della Sposa in nero di Truffaut con il solito variegato corredo di stravaganze sessuali, compreso l'immancabile intermezzo lesbico e una puntata addiritura nella necrofilia. Agli immancabili Muller e Vernon si aggiunge come attore lo stesso Franco.
MEMORABILE: Vernon che recita una preghiera prima di abbandonarsi a giochetti masochisti; La Miranda che si accoppia con il cadavere del marito.
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  • Discussione Manowar79 • 21/06/10 19:25
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    E' doveroso segnalare che a Siviglia, città natale di Soledad Miranda, c'è una via (calle) dedicata all'affascinante attrice, scomparsa il 18 agosto del 1970.
  • Discussione Ciavazzaro • 22/06/10 20:36
    Scrivano - 5591 interventi
    Ottima curiosità quello della strada dedicata alla Miranda,non lo sapevo ma è doveroso,per questa sfortunata attrice che avrebbe meritato tanto.
  • Discussione Manowar79 • 6/07/10 13:12
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    tra l'altro credo sia una strada molto corta. Potrebbe addirittura essere una strada privata, perchè provando con google maps il radar arriva solo ad una strada parallela e non sembrano esserci accessi alla "Calle de Soledad Miranda". Qualcuno è stato a Siviglia?
  • Musiche Manowar79 • 6/07/10 15:49
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    altra piccola curiosità, stavolta "postuma": Jesus Franco, notoriamente coinvolto nella musica jazz, dedicò un brano all'attrice scomparsa intitolato "Recordandote Soledad" e interpretato dallo stesso Franco con la sua band.

    Il pezzo è incluso nel cd "The Manacoa Experience". Seguendo il link di seguito è possibile ascoltare un sample:

    http://www.soledadmiranda.com/recordando.mp3
  • Musiche Manowar79 • 12/07/10 12:16
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    Devo dire onestamente che quello proposto da Franco non è proprio il mio genere musicale, anzi per me vale il famoso detto secondo cui, di solito, "il jazz piace solo a chi lo suona". In questo caso poi le contaminazioni sono molteplici, a maggior ragione quindi non riesco ad apprezzare il brano. Era cmq necessario segnalarlo.

    Sapevate, tra l'altro, che molti degli pseudonimi usati da Franco sono in realtà nomi di jazzisti morti?
  • Homevideo Il Gobbo • 3/06/15 12:12
    Segretario - 762 interventi
    Ottima edizione blu-ray della Severin.
    Perlomeno per noi mortali, poi siamo certi che in rete prima o poi spunterà fuori qualche grullo a dire che la vhs tedesca era meglio e il forum di Nocturno seguirà a ruota.
  • Discussione Zender • 31/05/16 16:03
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Trasferito parte del testo in verificate e l'alro in segnalazione. Grazie al film direi poi che possiamo pur escludere che sia del 1971 visto che il film è del 1970...
  • Discussione Buiomega71 • 22/08/18 10:48
    Consigliere - 25998 interventi
    Sadisterotica-L'estate torbida dello tio Jess

    Già nell'incipit, dove troneggia la stessa villa dal gusto futuristico/dadaista, poi ancora usata da Franco in Sexy Nature, con la Miranda (in tutto il suo splendore) che ne scende la scalinata recandosi verso il mare, il termometro della francomania raggiunge livelli quasi orgasmatici.

    Must franchiano zeppo di tutta la sua poetica, dalle riprese ardite, dagli zoom impazziti, dal montaggio frenetico, alla ritmatissima OST quasi funky , alla bellezza non comune della Miranda, che diventa vedova nera in odor di necrofilia, idolatrata da Franco in ogni angolazione, dai reggiseni alla Barbarella ultrafetish, alla mise erotizzante che ne mostra il soave corpo nudissimo, alla lingerie, ai travestimenti protodepalmiani per uccidere, ai suoi momenti di pazzia che mettono i brividi (nuda sul divano, a contorcersi nella follia, sgranando gli occhi guardando il corpo del marito senza vita sul letto, dove la decadenza spettrale del personaggio-in simbiosi con la stanza dai macabri livori funebri-e uno dei momenti franchiani più inquietanti e emblematici in assoluto)

    Psichedelissimo, pulpissimo, febbrile , dove lo tio non da tregua, stringendo sui primissimi piani dello sguardo allucinato della sua musa, accentuandone la sensualità delittuosa, angelo della morte (o della vendetta) che dispensa eros e thanatos in egual misura.

    Un delitto pop pseudobaviano (soffocata con il cuscino gonfiabile), il numero lesbo (anche se edulcorato rispetto a quello che Franco metterà in scena in futuro) tra la Stromberg (di una sensualità abbaccicante, che sveste delicatamente la Miranda sfilandole pure i sandaletti) e la Miranda con look simil Raquel Welch e un pedinamento spasmodico tra specchi e bizzarre vetrate (tra un sospetto Paul Muller e la Miranda) restano tra le cose più belle e registicamente raffinate mai partorite dallo tio.

    I feti sottovetro che aprono il film così spudoratamente pre cronenberghiani, la follia in cui si crogiola il marito della Miranda, la diperazione di quest'ultima , diventando la donna che visse tre volte (She Killed in Ecstaty sta al cinema di Franco come Vertigo sta a quello di Hitchock), con travestimenti , ora puttana, ora pittrice lesbica, ora vedova inconsolabile in cerca di vendetta, o figura eterea, impalpabile, stretta nella sua striminzita mantella (la stessa che Irina indosserà in un Caldo corpo di femmina, che dal viola passerà al nero) che ne risalta le nudità, vagando per la grande casa come il più tipico spettro/angoscioso femmineo franchiano, o in piedi, su una barca, in mezzo al mare.

    Howard Vernon (da antologia i giochi di sguardi con la Miranda al bar), nudo a letto, che ama farsi dire le parolacce e ricevere sonori sberloni in stati di lussuria sadomasochistica progressiva, prima che la Miranda (magnificamente vestita di sola mignottagine) sferri la sua ira punitiva, Paul Muller che non resiste (e come potrebbe?) alle grazie poco velate della Miranda che si rotola lasciva sul letto in reggicalze, finendo nei meandri sanguinosi di una forbiciata proto slaher, con il sangue che cola dalla bocca di Muller imbrattando la candida pelle della Miranda, e lo stesso Franco (nella sequenza più sadisteroticamente franchiana del film) con moglie uccisa e legato ad una sedia a petto nudo, in balia delle forche caudine di una scatenatissima Miranda in preda a isteria sensual/suppliziante, armata di pugnale e di seduzione mortale, avvolta nel suo look sexyssimo, di inarrestabile dea della morte.

    Finale amarissimo e, ahimè, terribilmente funesto per quello che accadrà (di lì a poco) nella vita reale a Soledad.

    Franco e il thriller revenge, o il thriller revenge visto da Franco, nella sua dimensione più pura e anarcoide, impreziosito dallo score martellante del duo Hubler/Schwab, dall'algidità mortifera della musa franchiana che impazza in furori vendicativi e follie uterine, dagli interni coloratissimi e arty, dai dipinti BDSM, da seducenti effusioni lesbo, dalle ossessioni franchiane che si amplificano (il mare, gli specchi, la grande casa sull'isola, la figura funureo femminile portratrice di passione e di morte, l'atto sessuale come privazione della vita)

    Tappert fa le prove generali per Derrick, ma il suo ruolo è fondamentalmente inutile

    Tanto è austera, glaciale e distaccata la Miranda, quanto è più carnale, impudica e odorosa la Romay (che comunque preferisco), e dubito che la Miranda (che personalmente trovo molto meno sensuale e succosa della Romay) , se fosse vissuta, si sarebbe spinta oltre, come ha fatto, senza inibizioni, la Romay.

    Il lato thrilleresco vendicativo va a farsi benedire, quello che conta è l'assoluto estetismo franchiano imbevuto di rovente psicotronia.
    Ultima modifica: 22/08/18 19:28 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 22/08/18 10:59
    Consigliere - 25998 interventi
    * Per Franco, She killed in ecstasy, rappresenta una specie di remake in chiave pop di Miss muerte.

    * La casa sull'isola dove va ad abitare Soledad Miranda con il marito fuori di senno, è la futuristica El Xanadù, progettata nel 1968 dall'architetto Ricardo Bofill a Calpe, Spagna, spesso riutilizzata da Franco (vedi Sexy nature).

    * In contemporanea con She killed in ecstasy, Franco girava Juliette , storia fac simile, dove una donna (Soledad Miranda) seduce e uccide i suoi amanti occasionali per poi correre in chiesa a pregare. Il film non fu mai ultimato a causa della morte improvvisa dell'attrice musa franchiana.

    * Franco testimonia che Soledad Miranda arrivava sul set come una donna qualuque, che era tutto fuorché seducente, ma una volta pronta per girare le scene si trasformava in una femmina irresistibile.

    Fonte: Succubus - Guida al cinema di Jess Franco, Nocturno book 2007
  • Homevideo Buiomega71 • 22/08/18 11:04
    Consigliere - 25998 interventi
    Di ottima qualità audio/video la vhs edita dalla E.MIK, che presenta il film in lingua originale tedesca con sottotitoli in italiano

    Anche quì manca la scena di Paul Muller sulla spiaggia descritta da Ciavazzaro (se non si intende quella dove l'attore guarda con il binocolo l'orizzonte marino, come farà dieci anni dopo Joe Spinnel nell'intro di Maniac, presente nella vhs)

    Dovrebbe essere lo stesso master che Studio Universal mandò in onda nel 2006

    Durata effettiva: 1h, 14m e 37s

    Ultima modifica: 7/09/18 14:04 da Zender