7 uomini d'oro - Film (1965)

7 uomini d'oro

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/04/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 2/04/07 19:26 - 3015 commenti

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Capolavoro di Vicario, che recupera il grisbi-movie alla Topkapi e lo cala nel nascente filone pop-rutilante italiano (e non solo). Il Professore (Philippe Leroy), con uno stuolo di professionisti multinazionali e la bella Rossana (Podestà, magnifica) progetta la rapina del secolo: notoriamente, non sono passeggiate... Atmosfere, musiche (grande il tema di Trovajoli), colori, costumi (sublimi i vestiti della Podestà), ritmo, ironia, gadgets da Bond-era, bel cast (Moschin e Albertini su tutti): un gioiellino.

B. Legnani 9/05/07 21:04 - 5519 commenti

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Per quanto la vecchiezza del film pesi non poco sulla sua odierna gradevolezza (ma è facile presumere che all'epoca, nella quale riscosse clamoroso successo, essa potesse sfociare addirittura nella delizia), è un film bello, da guardare con divertimento, magari per riscoprire quelle preziosità che Vicario ha poi riversato nell'oggi più celebre Homo eroticus: colori, vestiti, ambientazioni. Luccicante.

Ghostship 12/04/10 21:13 - 394 commenti

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Divertente ed intriso di una levità ingenua che rende la visione piacevole anche oggi. Cast nutrito di volti noti ed ottimamente assortito, strumentazioni da retrò-crime movie ed una vena pop-fumettistica che rende ancor più gradevole il tutto. Per gli appassionati un must.

Rambo90 12/06/10 14:44 - 7661 commenti

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Classico film sul classico colpo perfetto. Vicario scrive una sceneggiatura abbastanza banale ma sa riscattarla con un ottimo senso del ritmo, humour e una grande prova del cast (Leroy, Moschin e Albertini su tutti). Un buon film, forse invecchiato un po' male (le musiche sono tipiche di quel periodo) ma ancora godibile.

Dusso 13/07/12 10:40 - 1565 commenti

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Avendolo visto solo oggi per la prima volta dopo essermene visti i molti cloni italiani me ne ha fatto un po' perdere il gusto. Il film, a differenza di molti altri, entra subito nel vivo dell'azione e del colpo; discrete trovate e il colpo di scena sul treno non me lo aspettavo. Bel cast con Leroy e Albertini su tutti, molto in ombra Moschin, splendida la Podestà. Mezzo pallino in più per scenografie, costumi e per l'importanza del film.

Saintgifts 24/12/13 23:03 - 4098 commenti

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La cosa che più impressiona nel film è l'incredibile porta che protegge le tonnellate di oro della banca: completamente inutile, visto che ci si può arrivare da sotto. Nessuna suspense, solo la curiosità di vedere come andrà a finire (i colpi di scena finali non mancano). Può stare tranquillamente alla pari con lavori simili d'oltreoceano. Rossana Podestà, con le sue pettinature e i suoi abbigliamenti fuori e dentro casa, sopperisce benissimo allo sfarzo di Las Vegas. Gli anni sono tanti, ma a risentirne è stato solo il commento sonoro.

Lythops 22/10/14 19:01 - 1019 commenti

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Discreto film di cui, per l'ingenuità degli anni in cui è uscito, si capisce il grande successo (anche delle vendite all'estero). Molte le ingenuità, come gli apparati trasmittenti tutti lucine e "bip-bip"; per non parlare dei lingotti d'oro assolutamente non credibili per l'enorme differenza dimensioni - peso. Ma si sa, allora ci si divertiva con poco, allo stesso modo con cui, con poco, giocavano i bambini. Mistero sull'efficacia del ruolo della Podestà, irresistibile Albertini con l'accento portoghese. Film antologico, nel complesso buono.

Daidae 1/01/17 21:37 - 3163 commenti

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Decisamente inferiore al simile Sette volte sette tuttavia si salva; la musica è tipicamente Anni Sessanta e onestamente pur non piacendomi troppo direi che rispetto alle colonne sonore attuali è meglio. Il cast è perfetto, stando in linea coi canoni del periodo non ci sono scene di nudo o sesso ma un provocante costume che mette in risalto le curve della Podestà. Trama piuttosto banale, si perde parecchio nel finale.
MEMORABILE: Gli incredibili macchinari, molto simili a quelli visti nei film di fantascienza dei 60.

Daniela 29/09/16 18:49 - 12606 commenti

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Una banda di sette ladri di varie nazionalità, guidata dal "professore" e con la complicità della sua amante, mette a segno il clamoroso furto di un grosso quantativo d'oro dal caveau di una banca svizzera. Colpo perfetto, ma... Grande successo all'epoca, grazie alla regia spigliata, l'orecchiabile colonna sonora di Armando Trovajoli, il colorito cast e le mises eleganti della decorativa Podestà. Pur gradevole, a distanza a tempo risulta meno riuscito e/o divertente di altri film italiani di analogo soggetto e di poco successivi, come Ad ogni costo o Sette volte sette.

Graf 18/06/17 19:00 - 708 commenti

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Grande successo del 1965, questo film riverbera il clima effervescente e vivace degli anni del boom economico. Non più che un’impalpabile bolla di sapone, questa pellicola è dotata della leggiadria di uno stile ironico, sornione e raffinato ed è toccata dalla grazia della levità. Il regista ci risparmia i preparativi del furto introducendoci immediatamente nell’azione criminale ma, poi, ci fa riflettere in modo furbo e beffardo sugli "affanni" della divisione del malloppo e sulla brama del possesso che è il vero contrapasso alla riuscita del colpo.
MEMORABILE: La straordinaria colonna sonora composta dal grande Armando Trovajoli.

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Maik271 8/02/18 22:38 - 436 commenti

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Coproduzione italo-franco-spagnola che racconta di un furto di lingotti d'oro a Ginevra a opera di una banda di ladri. Il plot è ottimamente congegnato permettendo al film di scorrere in maniera molto fluida per tutta la durata. Un cast eterogeneo bene amalgamato vede spiccare, ovviamente, il bravo Leroy mente pensante di tutto il piano spalleggiato da una seducente Podestà. Buone le musiche di Trovajoli e bello il finale.

Rufus68 18/10/18 22:13 - 3819 commenti

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Parecchio datato nella struttura e, soprattutto, nei toni. Il calco da Topkapi et similia è abbastanza evidente, così come dai Bond d'annata: se il furto viene filmato con prosaicità e mancanza di tensione, l'oggettistica tecnica, dopo mezzo secolo, è abbastanza ridicola (non raggiungendo mai lo status naïf). Ne vien fuori un filmino che ambisce a essere brillante senza riuscirci mai. Leroy Grande Vecchio è efficace, ma prevedibile; la Podestà esornativa, il resto del cast un po' anonimo nonostante un paio di bei nomi.

Myvincent 21/02/19 08:35 - 3722 commenti

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Sette uomini di diversa nazionalità bramano sette tonnellate di oro assiepati in una banca svizzera e per questo organizzano una colossale rapina, molto impegnativa sul piano fisico. Divertissement all'italiana con incursioni parigine, si colora con gli svolazzanti abiti di Rossana Podestà sviluppandosi lungo un percorso vivace tutto da ridere. Finale liberatorio alla Totò. Col tempo il film si è rivelato tutt'altro che strepitoso.

Alex1988 10/07/20 18:04 - 728 commenti

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Cult del "caper movie" all'italiana; da qui in poi si creerà un genere, nel cinema di genere italiano. Nel finale, addirittura, sarà svelata la realizzazione di un sequel, cosa regolarmente avvenuta. Può essere visto come una sorta di versione "ricca" dei Soliti ignoti: lì i protagonisti erano un gruppo di proletari non avvezzi al furto, qui invece sembra studiato tutto alla perfezione. Ovviamente una serie di colpi di scena cambierà la situazione. Originale la scelta di sceneggiatura per cui, nel prologo, si passa subito alla messinscena del colpo. Mitiche le musiche.

Pessoa 26/12/20 08:13 - 2476 commenti

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Variazione sul tema della grande rapina che conobbe all'epoca un grande successo, tanto da generare un seguito ufficiale e diversi apocrifi. Vicario ha prima di tutto il grande pregio di non prendersi troppo sul serio, spingendo sul pedale della commedia anche per tentare di mascherare le numerose falle causate da un budget piuttosto esiguo. Molto buono l'apporto del cast, che avrebbe meritato miglior sceneggiatura, ma forse da questo tipo di pellicole non si pretendeva molto di più. Derivativo ma divertente, a patto di non essere troppo esigenti.
MEMORABILE: Le straordinarie mise della Podestà.

Kinodrop 21/06/22 18:55 - 2909 commenti

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Si entra subito nel vivo del colpo al caveau della banca svizzera, con un lungo e rumoroso martellare nelle vicinanze della medesima, perciò non c'è traccia di una pianificazione o di una preparazione e ciò toglie quella patina di attesa e suspence tipica degli heist movie. Una commedia schematica e senza sussulti nè nei fatti, nè nei personaggi piuttosto anonimi nonostante qualche nome importante e il fascino vistoso della Podestà. Qualche gag è ancora gradevole, ma nell'insieme dimostra tutti gli anni che ha, al contrario del successivo pseudo-sequel di Lupo. Musica azzeccatissima.
MEMORABILE: Dalle fogne al caveau; La piramide di lingotti; Oro vs ottone; Il camion e il Colosseo.

Giùan 23/04/23 10:13 - 4528 commenti

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Apripista per il ritorno in grande stile dei film con (e di) rapina, quello di Vicario in realtà altro non è che un astuto e sveglio rimasticamento in salsa internazionale dei Soliti ignoti, in cui si sostituisce la dialettalità di Age e Scarpelli con un contesto europeo di ben lunga superiore a quello che sarà il tardivo remake americano. Irrobustito da una bella patina glamour, l'heist all'amatriciana funziona bene per buona metà, barcollando alla distanza con i troppi voltafaccia dello sporco settenario. La Podestà, oggi dimenticata, era bellezza dotata di quel certo non so che.

Ronax 23/11/23 01:05 - 1244 commenti

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Fortunatissimo capostipite del prolifico filone dedicato ai grandi colpi e come questo quasi sempre giocati tutti sul filo dell'ironia. Rivisto oggi denuncia inevitabilmente tutti i suoi anni, dalle datatissime diavolerie tecnologiche alle provocanti mises da eroine del fumetto nero della splendida Rossana Podestà. Tirato un po' troppo per le lunghe nella prima parte, si vivacizza nell'ultima mezz'ora con il susseguirsi dei colpi di scena anche se il finale è piuttosto deludente. Buona la confezione grazie all'ottima fotografia di Guarneri e al celeberrimo motivetto di Trovajoli.
MEMORABILE: La Podestà che accoglie il poliziotto della buoncostume.
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