Il castello - Film (2001)

Il castello
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/03/07 DAL BENEMERITO ALMAYER
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Almayer 29/03/07 15:21 - 169 commenti

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Una delusione pazzesca. Certo, bravi gli attori (e su tutti Redford & Lindo), ma la sceneggiatura è di uno scontato incredibile, con i classici stereotipi tra "soldato combattente e imboscato". Sul tema "prigioni" c'è comunque molto di meglio: Brubaker, con lo stesso Redford, The Shawshank Redemption (Ali della libertà), The Green Mile, Quella sporca ultima meta, tanto per citarne qualcuno. La location sarebbe anche interessante, e il cast all'altezza, e si potrebbe anche passare sopra agli svariati buchi di sceneggiatura, ma il finale...

Galbo 3/10/08 07:08 - 12392 commenti

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Una buona idea quella su cui si basa il film di Rod Lurie, la contrapposizione tra due figure forti, quella del generale imprigionato e del comandante della prigione militare che combattono una guerra per il carisma e la superiorità morale. Il film purtroppo dopo una discreta partenza, dedicata alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, tende ad appiattirsi sui facili canoni del blockbuster holywoodiano, diventando un clone di troppi film già visti, senza peraltro la necessaria autoironia che serve ad affrontare dignitosamente il genere

Magnetti 21/12/09 15:07 - 1103 commenti

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Robert Redford ha carisma, non ci sono dubbi. Il suo personaggio non sarebbe neanche male, ma il film proprio non convince e come dramma carcerario propro non va. Troppo banale nello svolgimento, troppo vuoto nella sceneggiatura. Le cose peggiorano con il procedere della pellicola fino al finale che sancisce definitivamente il patatrac e altro non rimane che cercare di dimenticare.

Rambo90 14/01/11 02:59 - 7697 commenti

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Bellissimo film carcerario. Certo, è pieno di clichè visti e rivisti (il protagonista si conquista la stima di tutti tranne del direttore, la rivolta), ma il ritmo è travolgente e il cast davvero buono. Redford è un grande attore e qui è ancora in piena forma (nonostante l'età), Ruffalo è un buon comprimario e Gandolfini perfetto per parti spregevoli. Delroy Lindo invece si vede poco. Il finale poi è abbastanza spiazzante per un film del genere. A me è piaciuto molto.
MEMORABILE: Redford che sposta le pietre fino all'ultima.

Cangaceiro 15/07/13 11:34 - 982 commenti

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Sottovalutato men in prison che ha il merito di non fossilizzarsi sui clichè del genere (che pure ci sono e vengono ben sfruttati) mettendo al centro una lunga e avvincente guerra psicologica tra due uomini ben diversi tra loro. Oltre allo spettacolo, con uno scontro finale fantasioso, dal sapore medievale, c'è spazio per la doverosa riflessione su temi come il senso d'appartenenza, il valore della dignità umana e la repressione. Ne esce un mix di tutto rispetto. Gandolfini impersona bene il ruolo del viscido passacarte, Redford si conferma una garanzia.
MEMORABILE: Gandolfini: "Cosa si aspetta dalla sua permanenza nel castello?" e Redford: "Niente... solo scontare la mia pena e andarmene..."

Piero68 18/09/13 10:37 - 2957 commenti

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Prison movie fiacchissimo e che se non fosse per la mancanza assoluta di muscolarità del protagonista ricorderebbe incredibilmente lo stalloniano Sorvegliato speciale con il compianto Gandolfini nel ruolo che fu di Sutherland. Sceneggiatura che scopiazza dai grandi classici del genere e, come già detto, un Redford che non ha assolutamente la fisicità per un ruolo del genere (e non soltanto per la mancanza di muscoli). Buono il cast di contorno (Ruffalo e Delroy Lindo) ma siamo sempre avanti a déjà-vu, cioè ruoli già apprezzati in altri prison-movie.

Daniela 31/03/14 10:10 - 12662 commenti

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Generale condannato a 10 di carcere militare vs. colonnello fetente direttore dello stesso. Redford torna dietro le sbarre come ai tempi di Brubaker e, con il suo pacato carisma, riesce a rendere potabile un film pieno zeppo di cliché, banalità psicologiche da due soldi, retorica militarista che, pur veicolata da un attore notoriamente democratico, è irrimediabilmente destrorsa. Il finale in stile action-movie rischia comunque di affossare definitivamente la pellicola, facendolo etichettare come carcerario di routine. Peccato per il cast, interessante ed in parte, a cominciare da Gandolfini.

Rigoletto 8/10/14 16:57 - 1786 commenti

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Film carcerario zeppo dei luoghi comuni che impestano pellicole del genere e con un finale un po' deludente. Redford fa il leader il pantofole, ma sotto si vede l'impronta del grande attore; Gandolfini però piace di più, nascosto dietro modi cortesi e un sorriso bonario, un fanatico al quale non passa per la mente non dico la rieducazione dei detenuti (cosa che in un carcere duro si può anche comprendere) ma nemmeno il rispetto umano, avvalendosi del suo ruolo per scardinare le resistenze dei galeotti. La battaglia ha inizio.

Saintgifts 4/11/14 10:57 - 4098 commenti

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Film che forse vuole dimostrare come un soldato (americano) rimanga comunque sempre un soldato, qualunque azione indegna possa aver commesso. Ma forse vuole ribadire, una volta di più, che senza un leader in grado di accomunare non si va da nessuna parte. Ma forse vuol far vedere che i buoni e i cattivi non si riconoscono solo guardando da che parte stanno. Di certo mostra (o vuole convincere) come sotto la bandiera a stelle e strisce ci sia ancora una nazione unita. Gandolfini più convincente di Redford, ma fare il cattivo è più facile.

Nando 10/03/16 18:55 - 3814 commenti

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Una prigione militare con un generale recluso e un direttore despota. Film tipicamente americano che si avvale di un carismatico Redford e un laido ma efficace Gandolfini. Lo sviluppo narrativo è abbastanza telefonato ma il ritmo è discreto. Finale forse poco prevedibile ma che rende il film non la solita favoletta in cui il buono trionfa.

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Parsifal68 23/11/16 11:30 - 607 commenti

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Film carcerario atipico e abbastanza inverosimile che vira decisamente sullo scontro feroce tra due personalità molto forti: il direttore, guarda caso cinico e crudele e un ex generale idealista e sovversivo. Il contesto sarebbe discreto se non si perdesse quasi subito ogni freno inibitorio, facendo scadere il film a mero polpettone simil bellico in cui lo stesso Redford appare come un pesce fuor d'acqua.

Puppigallo 21/02/20 19:21 - 5275 commenti

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Partita a scacchi, come la definisce il protagonista, tra lui, detenuto, militare rispettato e il direttore del penitenziario, colonnello della peggior specie, ovvero quella dei vermi. Già questo dovrebbe far capire che non si tratta di nulla di nuovo nell’ambito carcerario (Fuga da Alcatraz; Sorvegliato speciale). Il problema è che anche la narrazione si sviluppa proprio come ci si aspetta, reazioni comprese. E persino il finale, col rebus bandiera, è piuttosto prevedibile, risultato e perché compresi. Vedibile (nobilitato da Redford), ma mediocre.
MEMORABILE: "Perché sei qui?" domanda Redford all’amico generale. E lui "Volevo solo sapere... sei pazzo?".

Enzus79 1/02/23 22:05 - 2896 commenti

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Film carcerario: un ex generale, in prigione per disobbedienza, entra in conflitto col direttore, colonnello piuttosto violento. Discreto, non male. La durata di due ore e più non pesa, anzi. Non mancano i momenti al limite del buonismo. Finale più che stereotipato. Robert Redford, nonostante l'età, si dimostra ancora convincente. Così come Gandolfini. Discreta la colonna sonora.
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