Ritorno dal nulla - Film (1995)

Ritorno dal nulla

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/03/07 DAL BENEMERITO LELE EMO
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Lele Emo 24/03/07 15:42 - 184 commenti

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Straordinariamente tratto dal romanzo autobiografico cult di Jim Carroll, scrittore/musicista mito degli anni settanta. Sono qui raccontati gli anni adolescenti in cui Jim, da promessa del basket, diventa un accattone eroinomane, vagabondo e violento. Sarà solo la pupa della trasformazione nel Carroll che conosciamo. Questo film crudo e violento dimostra una realtà newyorkese ormai scomparsa, dando al mito di Carroll il giusto spessore armonico nella disarmonia tipica del genio e sregolatezza.

Lovejoy 25/12/07 17:09 - 1823 commenti

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Di questo film ricorderò per sempre la scritta che compariva nella videocassetta che il settimanale "L'Espresso" le dedicò poco dopo l'uscita al cinema di Titanic. Vi era scritto: Leonardo Di Caprio vincitore dell'Oscar! Una cosa che mi fece restare a bocca aperta. Per il resto la pellicola è una biografia dello scrittore Carroll più noiosa che riuscita e dove neanche il grande talento di Di Caprio può fare qualcosa. Da evitare.

Herrkinski 4/10/10 02:16 - 8112 commenti

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Sarebbe da verificare quanto aderenti alla realtà fossero sia i libri di Carroll che questa trasposizione cinematografica; tuttavia la storia di droga e autodistruzione qui raccontata è talmente tipica da essere sempre e comunque perfetta per la sceneggiatura di un film drammatico. E in effetti il film funziona, pur nella sua prevedibilità; il giovane Di Caprio è perfetto per il ruolo di Carroll e dona una buona performance, mentre la Lewis è un po' sottotono. Nel complesso un film non memorabile, ma sufficientemente duro e coinvolgente.

Pigro 29/01/11 09:26 - 9666 commenti

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Dai diari del poeta punk Jim Carroll, 16enne nel tunnel della droga. Film ad alto tasso drammatico, ben sostenuto dal protagonista DiCaprio, che privilegia gli aspetti spettacolari e una narrazione verticale sul giovanissimo eroe-antieroe, rinunciando ad appunti poetici o sociologici: il trasferimento della storia dai primi anni 60 ai primi 90 comporta infatti la perdita del contesto e del "senso della droga", diverso nei due periodi. Così, ecco una storia senza tempo, comunque potente e adrenalinica, nonostante un tocco moralista di troppo.

Luchi78 28/05/12 14:25 - 1521 commenti

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Crudo e malato, il film di Kalvert è una di quelle storie di tossicodipendenza che non lasciano indifferenti. Gran merito va a un'interpretazione con la "i" maiuscola di Leonardo Di Caprio, che rende alla perfezione lo stato di tossicomane del protagonista (e chi se lo aspettava...) con tutte le degenerazioni del caso. Certo, non è una storia originalissima, ma quando viene ben raccontata e ottimamente trasposta sullo schermo, non ci si può lamentare.

Capannelle 8/01/15 21:33 - 4411 commenti

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Un giovane DiCaprio dà vita a un film ondivago sulla vita nei sobborghi metropolitani e sulla devastazione prodotta dalle droghe. Ondivago come presa sullo spettatore, con momenti spigliati e altri abbastanza scontati. Dallo stile registico il film sembrerebbe di 10 anni più vetusto, il che può anche piacere ma non depone a favore di Kalvert, anche se un minimo di personalità la dimostra.

Ale nkf 13/09/15 12:06 - 802 commenti

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Un giovanissimo DiCaprio è protagonista di questo film (dal titolo italiano stravolto e senza senso) nudo e crudo su chi entra nel vortice della tossicodipendenza. Il film insegna che un eroinomane, nella vita, può fare solo l'eroinomane: non c'è spazio per il lavoro, la famiglia o in questo caso lo sport. Inaspettatamente DiCaprio si mostra eccellente, del tutto a suo agio di fronte alla telecamera e riesce nell'impresa (ardua) di risultare credibile. Anche la trama è farcita di elementi interessanti che riescono ad appassionarti nel profondo.

Almicione 17/10/15 01:41 - 764 commenti

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Jim è un giovane ragazzo sensibile che vive in quei sobborghi di New York dov'era difficile sopravvivere e trascorrere poi una vita tranquilla. La descrizione del degrado sociale in cui è cresciuta quella gioventù e l'atmosfera cupa e devastante che caratterizza i post-trip e soprattutto le crisi di astinenza sono due aspetti della pellicola da salvare assolutamente. Certo, oltre questo non c'è molto e la ricerca di eroina e soldi finisce per annoiare lo spettatore, il quale oggi di film sulla droga è sazio e nauseato. Male la Bracco.
MEMORABILE: La scena in cui Jim torna a casa della madre nella disperata ricerca di denaro.

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  • Discussione Raremirko • 7/02/16 23:42
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Bel film, che già conoscevo, con bel cast (ci sono anche Rapaport e la Lewis, che già recitò con Di Caprio l'anno prima nel film di Hallstrom) e con qualche scena che in effetti fa male (i soldi negati al figlio, dalla madre, per esempio).

    Di Caprio come recitazione è sempre al top e Kalvert (morto da poco purtroppo) riesce a curare tutto bene, imprimendo abbastanza verve e ritmo ad una vicenda che se no sarebbe stata troppo simile ad altri film; aiutano anche le musiche oniriche.

    Coraggioso (la scena del massacro scolastico, ben fatta, pare purtroppo presagire di 4 anni quello di Columbine, e Di Caprio è pure vestito di nero), professionale, un dramma nerissimo che vede nel finale una via di redenzione.

    Dura e veritiera condanna al mondo infernale della droga, con coach pedofili. pusher ingannevoli, omicidi ecc.; bene anche Mark Wahlberg, che reciterà ancora con Di Caprio in The departed.

    Titolo italiano per una volta perfetto.
  • Homevideo Digital • 20/02/24 14:56
    Portaborse - 3995 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 10/04/2024.