Saints and soldiers - Film (2003)

Bel film di guerra, ispirato ai veri massacri perpetrati dai tedeschi su prigionieri americani catturati durante la battaglia delle Ardenne. Il film compensa lo scarso budget con molto realismo e un'analisi per niente malvagia dei personaggi, per certi punti di vista siamo dalle parti di Saving Private Ryan & Band of Bros, ma senza il finale strappalacrime del primo. Perfettamente ricreate nello Utah le location belghe, un film straconsigliato a tutti gli amanti dei film di guerra.

Dopo Band of brothers è sempre difficile immaginare un film ambientato negli stessi tempi e luoghi che riesca quantomeno a sfiorarne lo spessore. Saints and soldiers invece risulta spiazzante, non solo perché parte da un eccidio mai affrontato prima (Malmedy), ma perché riesce ad essere convincente fino in fondo nelle ricostruzioni, nel ritmo e nella caratterizzazione dei personaggi, creando una storia senza pretese ma rappresentata con dovizia di particolari, senza sbavature e con un'ottima regia.

Il film racconta perfettamente cosa sia una guerra. Non lo fa tanto attraverso combattimenti tra spari e urla dei feriti, come già visto tante volte. Ci sono anche questi e anche fatti bene, ma che tipo di tragedia sia una guerra il film lo dice attraverso coloro che la vivono in prima linea, i soldati. Analizzando a fondo i cinque protagonisti, diversi tra loro ma alla fine uniti più che fratelli: ognuno conosce il segreto mai confessato dall'altro; di fronte alla morte e a uno sconosciuto aldilà cadono tutte le barriere.

Un piccolo gruppo di soldati americani, scampati fortunosamente al massacro dei loro compagni catturati dai tedeschi, cerca di raggiungere le proprie linee attraverso i boschi innevati delle Ardenne... Prendendo spunto da un episodio avvenuto durante l'avanzata seguita allo sbarco in Normandia, un film onesto nella rappresentazione dei fatti, curato nel disegno dei caratteri, umanissimo nel contenuto, che tuttavia stenta a ritagliarsi un proprio spazio nella filmografia dedicata alla seconda guerra mondiale, ricca di titoli più incisivi e memorabili. Discreto ma non imprescindibile.

La guerra delle Ardenne vissuta attraverso cinque soldati e rinunciando, anche per ragioni di budget, alla spettacolarizzazione di scontri e armate. Operazione riuscita solo in parte perché sia come attori che come dialoghi si casca talvolta nel banale, nel didascalico. E certe interazioni non risultano troppo credibili. Diciamo che se per molti versi sembra un prodotto televisivo, in alcuni frangenti riesce a essere qualcosa di meglio.