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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Jeanne Moreau angelo della vendetta, mai un sorriso e un tragico ricordo da non dimenticare risalente a quand'era sposa in bianco, in procinto di coronare il suo sogno d'amore con l'unico uomo che aveva amato. Un flashback che rivivremo solo in un secondo momento, quando si capirà il perché di omicidi commessi spietatamente: sulle scale della chiesa il marito venne ucciso da un proiettile sparato per errore da cinque amici nobili (e cacciatori) che stavano giocando a carte in una stanza di fronte. Uno scherzo finito male, una vita in frantumi; anzi, molte di più, perché la donna, dopo un tentativo di suicidio, decide di rinunciare alla propria per concentrarsi unicamente sul suo piano di vendetta....Leggi tutto La prima vittima, con la sua scomparsa dalla scena dopo esser stata presentata come il protagonista, è forse l'unico vero richiamo a Hitchcock (nota musa di Truffaut) oltre alle musiche di Herrmann; perché il film non è un giallo come potrebbe sembrare in un primo momento e com'è invece il romanzo di Woolrich da cui è tratto (qui la polizia e le indagini sono assolutamente secondarie, non c'è vera suspense...): troppi gli interrogativi cui Truffaut volutamente non dà una risposta (come ha scoperto la donna i responsabili dell'accaduto? Come indagò la polizia al tempo?), le imprecisioni che difficilmente reggerebbero in un'opera che puntasse alla credibilità come valore fondante (si pensi all'omicidio in sgabuzzino). No, Truffaut guarda al nero non solo per il look della sposa ma anche per il genere cui riferirsi. Capita l'antifona, il punto di vista diventa in primis quello della donna e la curiosità risiede semmai nell'indovinare il suo modus operandi (o necandi, meglio), nel cogliere il sadismo contenuto caratteristico del personaggio, l'arrendevolezza con cui quasi tutti cedono al suo fascino che è poi quello della Moreau, capace di esercitarlo senza dover ricorrere alle armi della bellezza classica. Truffaut ne segue le gesta con una regia quintessenziale, che non rinuncia a qualche bel piano sequenza, a una bella valorizzazione degli ambienti e alla bontà di una sceneggiatura che sa evitare le trappole della banalità modellando personaggi sempre interessanti, anche quando apparentemente sciocchi nella loro subalternità alla protagonista come nel caso dell'uomo agganciato a teatro. Sorprende l'ingegnosità di alcuni trucchi per realizzare i diabolici piani (il fischietto sottratto al bimbo per potersi presentare al padre come l'insegnante di questi), valore aggiunto di un film realizzato con gusto e bella cura nei dettagli, per quanto non così attanagliante né immune da una certa ripetitività (a riparare questo tipo di difetti ci penserà Tarantino coi suoi KILL BILL). Finale, di rara coerenza, che sa sorprendere come deve; merito anche dell'omonimo romanzo di Cornell Woolrich da cui il film è tratto, che non a caso ispirò fin da subito fortemente il regista.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/03/07 DAL BENEMERITO GIAPO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/05/18
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Giapo 15/03/07 09:38 - 246 commenti

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Curioso e riuscitissimo esperimento con il cinema di genere (anche se travestito da noir) per François Truffaut. Evidenti le influenze hitchcockiane non solo per la musica e le trovate registiche, ma anche per l'umorismo nero che caratterizza la storia di questa femme fatale a caccia di vendetta. La storia non riserva molte sorprese, ma la forza del film risiede nell'irresistibile caratterizzazione delle goffe e patetiche vittime. Tarantino vi attingerà a piene mani per il suo Kill Bill. Da vedere.

Homesick 15/04/07 08:52 - 5737 commenti

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Film fondamentale per lo sviluppo del thriller, con un meccanismo narrativo ripreso in innumerevoli film successivi, anche italiani. L'abilissima regia di Truffaut dosa magistralmente suspense e ironia; Jeanne Moreau è grandiosa, subdola e camaleontica, e inventa le strategie più ingegnose per non lasciar scampo alle sue vittime, come il Vincent Price di L'abominevole dr Phibes.

Il Gobbo 19/04/07 11:50 - 3015 commenti

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Il Kill Bill di Truffaut! Una donna misteriosa, affascinante e trasformista seduce degli uomini che uccide nei modi più bizzarri, fantasiosi e simbolici. Il movente è la vendetta per l'uccisione del marito a causa di uno stupido scherzo. Riuscirà a completare il suo piano? Esplicito omaggio di Truffaut all'amato Hitchcock ai limiti del manierismo (musiche di Herrmann!), un filmone che piacerà sia ai cinefili più snob che agli amanti dei film di genere. Ottima Moreau dark lady.

Mfisk 12/02/08 09:04 - 127 commenti

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Film surreale che ci mostra una assortita selezione della più varia umanità, la cui strada viene attraversata e interrotta da una donna vendicativa e del tutto incurante di sé pur di raggiungere lo scopo. Il tutto si regge sulle spalle della Moreau, che riesce a non cambiare una sola espressione in 110 minuti (roba che manco Pozzetto!) e a spendere fascino nonostante non sia più un bocciolo di rosa (40 anni, ma mal portati). Notevoli, fra le vittime, Michel Bouquet (l'avvelenato) e la macchietta di Daniel Boulanger (lo sfasciacarrozze).

Pigro 12/10/08 08:55 - 9672 commenti

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Il marito viene ucciso per una leggerezza da cinque uomini, proprio all'uscita dalla chiesa dopo il matrimonio, e la vedova decide di vendicarsi. Splendido film sull'ossessione della vendetta (da bere fredda, ovviamente). Lei (una efficacemente glaciale Jeanne Moreau) si cala di volta in volta in modo creativo nel mondo della sua vittima, accompagnando lo spettatore nei microcosmi rispettabili e piccoloborghesi dei personaggi e nella sua lucida follia da belva ferita. Un film diabolicamente seduttivo, non senza ironia.

Capannelle 9/02/09 16:43 - 4412 commenti

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Un piccolo classico, una storia che non ha un ampio respiro ma che presenta dei passaggi geniali e una certa macabra ironia. Truffaut gira con puntiglio e sceglie lo stesso compositore di Hitchcock senza chiedergli variazioni di spartito. La Moreau è notevole come performance (spietata e determinata) e mutevole (un look diverso per ogni uomo oggetto della sua vendetta). Buoni gli altri attori, cui Truffaut affida un ruolo da semplici comprimari.
MEMORABILE: Il bambino che accusa la maestra. Il dipinto sul muro.

G.Godardi 4/03/09 17:45 - 950 commenti

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Il thriller per eccellenza di Truffaut, quello che è stato spesso accostato al cinema di Hitchcock, sia per la materia trattata che per l'accompagnamento musicale, splendido contraltare ad un meccanismo perfetto. Ed è questo che lo avvicina il più possibile al cinema del maestro inglese: il supremo controllo della messa in scena e del linguaggio cinematografico. Un film avvolgente e avvincente nel suo andamento episodico ed ellettico, nonostante la "fredezza" dell'operazione. E come ciliegina sulla torta una splendida Moreau. Semplicemente Imperdibile.

B. Legnani 16/03/09 21:50 - 5534 commenti

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Fra le tante cose che si fanno notare spicca il meccanismo in anticlimax della violenza mostrata negli omicidi, come accadrà, quarant'anni dopo, in Non è un paese per vecchi. Hitchcokiano spesso e spesso affascinante, diretto ovviamente benissimo e benissimo recitato (stupenda la Moreau). Qualche bruscolino, a livello di dialoghi e di verosimiglianza, nella vicenda del terzo omicidio. Non il migliore di Truffaut, ma decisamente è un bel film.
MEMORABILE: Il campanile.

Ciavazzaro 25/05/09 15:50 - 4770 commenti

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Ottimo. Truffaut dirige un thriller sulla vendetta senza un attimo di stanca, con un buon ritmo e una buona costruzione della storia dietro a ognuno dei delitti. Splendida la Moreau (doppiata da Rita Savagnone), davvero notevole assassina. I delitti sono ben descritti, ottimi il cast e il finale. Da citare: la Moreau diana cacciatrice, il delitto di Bouquet. Indispensabile.

Matalo! 26/05/09 12:30 - 1378 commenti

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In questo omaggio a Hitchcock e Woolrich Truffaut sfodera anche la sua non sempre proverbiale ironia. Diciamo che l'entrata in scena di Charles Denner alza di tantissimo il livello di un comunque buon film; il rapporto con il meno criminale dei cinque, quello più intenso e innamorato (con legami a L'uomo che amava le donne) articola maggiormente un film comunque arguto. La Moreau sta a Uma Thurman come i cavoli a merenda; ogni accostamento a Kill Bill è fuorviante.
MEMORABILE: In veste di Diana la Moreau è 100.000 volte più erotica di tante donne più belle di lei.

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Brainiac 14/06/09 23:08 - 1083 commenti

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Che stupenda metafora: la donna seduttiva per antonomasia, quella idealizzata dall'uomo- cerebrale pronto a farsi fottere il cervello è quella che - letteralmente - lo uccide. Evidenti gli omaggi al maestro Hitchcock, non tanto nella struttura narrativa (che comunque è quella del thriller) quanto nel suggerire l'impossibilità d'amare se non idealizzando. Tanto per gli uomini (tutti dei perdenti) quanto per la donna, il cui matrimonio-perfetto stroncato sul nascere sa tanto di escamotage narrativo (un McGuffin?). Film notevole, ma di Truffaut non il mio preferito.

Caesars 29/06/09 09:00 - 3794 commenti

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Truffaut porta su grande schermo un bel racconto di Woolrich e lo fa da par suo, realizzando una pellicola che, pur non essendo la sua migliore, è più che godibile e si segnala anche per l'alto livello recitativo. Intensissima l'interpretazione di Jeanne Moreau che, pur non essendo esattamente bellissima, è perfetta per il ruolo. Truffaut omaggia Hitchcock, oltre che nella trama, impiegando le stupende musiche di Bernard Herrmann. Un film non ottimo ma certamente buono, che merita assolutamente la visione.

Daniela 16/04/10 11:22 - 12670 commenti

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Da uno dei romanzi della serie nera di Woolrich, il film più hitchcockiano di Truffaut racconta le gesta di una imperturbabile assassina, che uccide con varie tecniche (veleno, soffocamento, freccia...) una serie di uomini di diversa estrazione sociale, in apparenza senza alcun legame l'uno con l'altro - la spiegazione del movente avviene solo a metà film, ed è l'unico momento in cui si increspa nella sofferenza la maschera da sfinge di Moreau Film affascinante anche all'ennesima visone al pari dell'algida protagonista, indimenticabile col suo caschetto di capelli nero pece. 
MEMORABILE: Il disegno tracciato sul muro dal pittore Denner

Cotola 1/11/10 13:00 - 9052 commenti

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La vendetta è un piatto che si serve freddo. Lo sa bene la protagonista di questo gran bel noir di Truffaut (non certo l’unico della sua carriera) che si rifa ad un romanzo del solito Cornell Woolrich e ne tira fuori una pellicola coinvolgente sul piano narrativo ed interessante anche dal punto di vista visivo. Perfetta Jeanne Moreau nel ruolo di una “sposa” fatale, gelida e vendicativa.

Giuliam 11/02/10 09:47 - 178 commenti

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Come si dice, mai fidarsi di una donna soprattutto se è affascinante. Noir di alto livello, ricco di spunti narrativi e le uccisioni sono a dir poco pirandelliane. Il ritmo non è mai lento e lo spettatore si fa bello coinvolgere da una storia francese ben diretta da Truffaut e ben interpretato da Jeanne Moreau.

Rickblaine 11/02/10 09:55 - 635 commenti

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Coinvolgente storia di una donna che vendica la morte del marito sterminando i suoi assassini. Una donna fredda che cattura l'attenzione dell'omicida, spargendo fascino e seduzione. Chiara ispirazione per il Quentin Tarantino di Kill Bill. Truffaut è un maestro e qui lo dimostra.

Enzus79 11/02/10 11:41 - 2901 commenti

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La vendetta, spesso, come soggetto di una storia, fa sempre fare buoni film, e questo "La sposa in nero" ne è la prova. Mai banale e scontata, interpretata benissimo, la trama non stanca. Anche se la parte finale dove la sposa conosce il pittore è un po' troppo lunga.

Pau 14/04/10 19:45 - 125 commenti

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Nel biennio precedente Truffaut aveva lavorato alle interviste con Hitchcock e si vede: la costruzione della tensione è prettamente hitchcockiana (lo spettatore conosce cosa accadrà, a differenza degli ignari protagonisti e questo stimola l'empatia). Noir anomalo nella struttura (può risultare spiazzante per molti spettatori), morboso come può esserlo una storia partorita dalla mente di Cornell Woolrich, ingegnoso nelle sequenze degli omicidi. Jeanne Moreau "si mangia" la pellicola, esibendo carisma e presenza impressionanti.
MEMORABILE: La sciarpa che vola via dopo il primo assassinio; la danza della Sposa prima che si compia l'effetto del veleno sulla seconda vittima.

Galbo 19/04/10 05:58 - 12399 commenti

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Piccolo capolavoro di Francois Truffaut sulla sottile arte della vendetta. Thriller godiible dove quello che conta è la caratterizzazione del personaggio principale che compie una mirabile mutazione passando da sposa mancata a killer spietata e trasformista. Sulla scia del suo sempre dichiarato modello Alfred Hitchcock, il regista dirige senza prendersi pause un film fondamentale nella sua evoluzione artistica.

Trivex 1/05/10 15:50 - 1744 commenti

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Bel film, tecnicamente ottimo. Impressionante il glaciale comportamento della sposa nera, la quale programma in ogni particolare la sua azione. In effetti, come dice lei stessa affermando di essere morta nel momento dell'uccisione del marito, si tratta di una macchina non umana volta all'omicidio. Il dolore può trasformare così un essere umano? La ragione di vivere si perde nel momento della scomparsa del proprio compagno per la vita? Troppo semplice condannare e troppo comodo giudicare. L'amore e la morte possono proseguire spediti, nello stesso modo.

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Giùan 9/10/11 14:36 - 4562 commenti

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Leggero come una spinta, spietato come il veleno, claustrofobico come un antro sigillato dal nastro adesivo, saettante come una freccia, vibrante come un coltello da cucina, fatale come un casuale colpo di fucile. Nero chiuso e perfetto di Truffaut che coniuga rimandi hitchcockiani (il romanzo di Irish, le musiche di Herrmann) coi colori perfetti del genere. Jeanne Moreau eccelle nel rendere fremente l'unidimensionalità della sua Sposa vendicatrice. Tra le vittime designate si segnalano il timido Bouquet e il maneggione Lonsdale.

Giacomovie 1/11/11 21:49 - 1398 commenti

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Truffaut omaggia Hitchcock ma non lo copia, procede per la propria strada nella conduzione sapiente di un film che, a differenza di quelli del regista britannico, non ha un crescente senso del brivido, ma appassiona per il modo, sia teso che accomodante, di esporre lo spietato e preciso disegno vendicativo di una vedova. Jeanne Moreau sa essere sia sensuale che glaciale, mentre tra i personaggi maschili spicca Charles Denner, che quasi anticipa il ruolo che avrà in L'uomo che amava le donne. La trama può aver ispirato il Kill Bill di Tarantino.

Funesto 9/03/12 14:52 - 525 commenti

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Tra i più memorabili e testardi serial killer mai visti abbiamo la fascinosa sposa di Jeanne Moreau, vera e propria macchina di morte: espressione di ghiaccio, nessun timore, sangue freddissimo e nulla da perdere; s'ingegna coi più sottili trucchi per attirare le proprie vittime e non lasciar traccia di sè. La valida confezione ci fa dimenticare anche un soggetto di due righe e un montaggio con qualche limite; bella l'idea, come ha già notato qualcuno, della violenza in progressiva diminuzione nelle morti, fino all'ultima, glaciale, in galera.
MEMORABILE: "Sono Julie Kohler!" *spintone* "Aaaaaaah... SPLAT!"; Le disinvolte confessioni alla polizia; L'urlo finale; Il sofisticatissimo terzo omicidio.

Mickes2 16/05/12 09:27 - 1670 commenti

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Thriller dinamico e avvincente in cui Truffaut è abilissimo nello sfruttare qualche stilema hitchcockiano declinando il tutto verso un'ottica amaramente ironica, soffocante, imperturbabile. Spietato e affascinante percorso individuale sulla vendetta in un crescendo di feroce intelligenza. Viviamo assieme a una Jeanne Moreau impassibile e camaleontica: personaggio difficilmente dimenticabile il suo, dall'involucro gelido come il ghiaccio, ma dal cuore rovente di rabbia e rancore. Ritmi serrati, messinscena minimale. Folgorante conclusione.

Buiomega71 28/08/12 00:38 - 2912 commenti

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Raggelante, angoscioso e straordinario "revenge movie" nero come la disperazione e gelido come la morte. Le future Jennifer zarchiane e la Tana ferrariana vengono da qui. La Moreau è gelida calcolatrice, Circe spietata e ammaliante assassina implacabile. Truffaut adotta una regia a dir poco straordinaria, densa di bellissimi flashback e momenti visivi sbalorditivi (le pagine "animate" del ritratto di Diana), cita Bava (la palla del piccolo Cookie) mentre Argento preleverà da qui la facciata del palazzo per Tenebre. Affascinante e crudele, seduttivo e femmineo.
MEMORABILE: Il sirtaki ascoltato ossessivamente dalla Moreau dal giradischi; La Moreau con pistola dallo sfasciacarrozze Boulanger; La Moreau con arco e faretra.

Myvincent 29/10/13 20:15 - 3744 commenti

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Una signora omicidi alla francese vuole vendicare a tutti i costi l'accidentale morte del marito avvenuta proprio durante il giorno di nozze. Truffaut cita Hitchcock ma la sua maniera è tutta al contrario: emozione congelata, assenza di tensione anticipatoria. Il risultato è apprezzabile, grazie a un cast e ad alcune citazioni brillanti della mitica Jeanne Moreau.

Graf 22/12/13 02:33 - 708 commenti

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Un film estremo nel quale batte un cuore di tenebra e che misura una temperatura polare. Truffaut dimostra in questo noir di aver acquisito da Hitchcock la compiuta consapevolezza della forma e la capacità di sciogliere determinati nodi narrativi unicamente attraverso geniali soluzioni visive, ma la furia vendicativa e la crudele lucidità della "sposa in nero" Julie appartengono interamente al mondo poetico del regista francese che, attraverso un film basato su lunghe sequenze di tempi morti, costruisce una implacabile trappola mortale. Notevole.

Ryo 16/06/14 01:36 - 2169 commenti

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Film antenato di Kill Bill, che a questo film deve la sinossi principale: vedova dal giorno del matrimonio, si vendicherà degli artefici della morte del marito, depennandoli da una lista. Ottima trama, ottimo sviluppo (se si è disposti ad accettare un po' di mancanza di realismo nello svolgimento), con deliziosi momenti azzeccatissimi.
MEMORABILE: I fantasiosi omicidi fra cui quello per soffocamento e quello con arco e frecce; Il piano sequenza finale.

Maxx g 21/05/17 16:05 - 635 commenti

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Sesto lungometraggio di Truffaut, è immediatamente successivo a Fahrenheit 451 dell'anno precedente. Qui esplora il genere thriller, con la lucida ma fredda vendetta di una donna che ha visto morire il marito fuori dalla chiesa, immediatamente dopo la celebrazione delle nozze. Il film non ha grande ritmo all'inizio, ma poi si segue fino alla fine senza respiro. Grande prova del regista francese, che ispirò molti anni dopo Tarantino per il suo Kill Bill.
MEMORABILE: I battiti alla porta di una delle vittime, chiusa dentro: sempre più flebili fino all'assenza totale.

Ira72 27/11/17 18:53 - 1313 commenti

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Ci sono registi che lasciano il segno, nel senso che guardando un loro film la firma è immediatamente riconoscibile: Truffaut è uno di questi pochi eletti. Se poi la protagonista è Jeanne Moreau, abbiamo già detto tutto. O quasi. Nel quasi ci sta una trama scorrevolissima, un cast convincente e azzeccato, pochi orpelli e tanta sostanza. Splendidi i giochi asciutti e cinici della dama inconsolabile sempre in abiti bianchi, o neri, o bianchi e neri. Nulla è lasciato al caso. Eppure lo sembra. E questo è un altro grande merito. Raro. Anzi... rarissimo.

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Nicola81 16/11/18 16:07 - 2862 commenti

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Come film in sé è notevole, ma rispetto al romanzo di Woolrich sconta alcune semplificazioni: viene omessa la figura del poliziotto antagonista, non viene spiegato come abbia fatto Julie a rintracciare le sue vittime e il finale (per quanto efficace) perde il confronto con il colpo di scena della pagina scritta. Nulla da dire, ovviamente, sulla regia di Truffaut e sull'interpretazione della Moreau, sebbene non così affascinante quanto il personaggio avrebbe forse richiesto. Da ricordare anche un Bouquet insolitamente dimesso e impacciato.

Bubobubo 9/10/19 17:20 - 1847 commenti

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Sotto il perfetto caschetto di Julie Kohler (un'affascinante Moreau) si allungano, inesorabili, i tentacoli della vendetta. Lo sciupafemmine, lo scapolo, il politicante, il lestofante, l'artista: maschere maschili unidimensionali e apparentemente diversissime, ma in realtà unite da un segreto inconfessabile. È un Truffaut inedito ma godibile, a tratti discontinuo (non granché verosimile l'episodio che vede Lonsdale come protagonista), ma capace di belle introspezioni psicologiche (bella la metamorfosi di Fergus-Denner) e con un buon finale.
MEMORABILE: Fergus-Denner abbattuto con una freccia.

Reeves 12/10/21 23:00 - 2226 commenti

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Straordinario film nel quale Truffaut dimostra di aver davvero capito tutto del cinema di Hitchcock dopo la notissima intervista. Come in altri suoi film, anche in questo la lettura è che l'amore sopravanza qualsiasi cosa e sa rendere umana anche una spietata assassina che diventa tale proprio per amore. Jeanne Moreau monumentale, ma in tutto il film non c'è una sola cosa sbagliata.
MEMORABILE: Il finale, senza parole

Anthonyvm 26/01/22 15:37 - 5702 commenti

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Antesignano di tanti revenge-movie al femminile: a parte l'immagine di una sposa in cerca di giustizia dopo una vedovanza fulminea (Tarantino ne terrà conto), la Moreau porta su di sé tutto il macabro fascino degli angeli della morte delle decadi successive, fredda e seducente, impassibile e mortalmente creativa. Truffault gioca sulla variatio (ogni segmento delittuoso si svolge in circostanze e ambienti sociali differenti) e su un'intelligente struttura a flashback per ovviare a un plot altrimenti linearissimo, se non ripetitivo. Herrmann alle musiche dà un tocco di hitchcockianità.
MEMORABILE: Giù dal balcone; Murato vivo nello sgabuzzino; Che cosa accadde davvero; L'artista donnaiolo; Il dipinto sul muro; Diana dea della caccia; Il finale.

Paulaster 5/05/22 09:48 - 4425 commenti

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Vedova si vendica di un gruppetto di amici che gli ha ucciso accidentalmente il marito. Vendetta razionale come fosse un film a scomparti, Truffaut non spinge sul versante animoso e preferisce un registro glaciale e programmatico. La Moreau è più affascinante che dark lady e sfrutta le sue battute fulminee. Qualche eco hitchcockiano (oltre alle musiche) si ravvisa in qualche stacco repentino e per soluzioni omicide sul filo del beffardo; l’entrata in casa come maestra invece appare alquanto farraginosa. Discreta chiusura a completare il quadro omicida.
MEMORABILE: La sciarpa nel vuoto; La maestra arrestata; Il colpo accidentale; Le pose sulla tela; Il dipinto sul muro; Il velo nero al funerale.

Noodles 8/05/22 17:12 - 2233 commenti

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Un grande François Truffaut che si cimenta in un genere a lui non consueto, cogliendo nel segno anche stavolta con un thriller ricco di fascino e di trovate, ma soprattutto con un personaggio memorabile, la spietata Jeanne Moreau. Pur essendoci alcune parti tendenti un po' al banale, è un film coerente con tanti spunti di grande interesse e uno svolgimento non sempre prevedibile. Dialoghi e montaggio tipici dei film del regista francese. Straordinaria la Moreau, a cui fanno bene da spalla tutti gli altri. Merita una visione, perché simbolo della multiforme abilità di Truffaut.

Il ferrini 9/05/23 23:59 - 2360 commenti

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Un insolito Truffaut mette in scena una delle vedove nere più glaciali e determinate mai viste. Lontano dalla truculenza di Tarantino ma anche dal cinema muscolare di Morel, qui la Moreau è più sottile ma ugualmente spietata: avvelena le sue vittime, le spintona dalla cima di un palazzo, le fa morire per soffocamento. Non ha un metodo perché non è una serial killer e questo la rende imprevedibile. Regia minimale ma efficacissima, ottimo cast. Un vero gioiello dal sapore hitchcockiano.

Gugly 27/05/23 22:25 - 1188 commenti

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L'implacabile determinazione di una donna che ha visto la sua vita distrutta in un momento (per la lista chiedere anche ad una nipote bionda) e la messa in scena di una "gelida passione" mortifera; un apparente ossimoro che Truffaut, ispirandosi ad Hitchcock con le musiche di Hermann, sbroglia con abilità sino al coerente finale ben servito da una Moreau più Medusa che Diana: meglio che gli uomini non incrocino il suo sguardo. Nell'episodio conclusivo con l'artista avrebbe giovato un ritmo maggiore ma si tratta di un peccato veniale, niente vendette.
MEMORABILE: Il ritratto "al nero" sul muro vicino al letto, "dorme con me tutte le sere".

Teddy 12/01/24 04:45 - 830 commenti

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Noir schematico e meravigliosamente torpido, girato inseguendo i movimenti millimetrici di una straordinaria Jeanne Moreau - vedova nera e donna virago - impegnata ad annientare subdoli uomini già palesemente affossati da un malandato vampirismo sociale. L’occhio di Truffaut, obnubilato da un feticismo assoluto, elabora con maestria i tempi e gli spazi cinematografici. Rimbombante il sonoro di Herrmann.
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  • Discussione Buiomega71 • 29/08/12 12:09
    Consigliere - 26006 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Buio che ne pensi di modificare Trouble every day in Cannibal love... Mi ci è voluto un pochino a capire a che film ti riferissi. Se vuoi tenere il titolo originale, ti faccio il link per chiarire il tutto. Grazie

    Ok Didda, provvedo...Hai ragione Didda, e che non reggo il titolo italianizzato del gioiellino della Denis.
    Ultima modifica: 29/08/12 12:46 da Buiomega71
  • Discussione Didda23 • 29/08/12 12:51
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Dai visto che non ti piace, tengo Trouble every day e faccio il link.
    Ultima modifica: 29/08/12 12:51 da Didda23
  • Discussione Giùan • 29/08/12 14:30
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Ciao Buio e grazie per la correzione.
    Zender "sta cosa" effettivamente non è possibile ma al contempo talmente ingenuamente marchiana da esser spero perdonabile.
    Che dirvi? Nella mia capoccia e nel mio nervo ottico La marièe ètait in noir rientra evidentemente nel novero dei classici forgiati nell'immarcescibile b/n. Quanto al fatto che chi legga possa pensar che non l'ho visto, beh francamente il commento, strafalcione a parte, non mi pare possa esser fatto esattamente rientrare nella categoria "generico e asettico". Almeno lo spero visto quanto tengo al film.....e al sito
    I soliti sinceri e affettuosi saluti ad entrambi
  • Discussione Didda23 • 29/08/12 18:27
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Nessuno mette in discussione la tua buona fede caro Giuan. Sarebbe oppurtuno che tutti i commenti si riferiscano a visioni recenti e non a ricordi o visioni del passato, così il rischio di strafalcioni è minore.
  • Discussione Zender • 29/08/12 19:21
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Vedi Giuan, io non mi sognerei mai di pensare che tu non abbia visto il film o di dire che il tuo sia un commento asettico o generico (non lo sono MAI). Il punto è diverso: chi ci legge sono tanti e sempre di più, e come ben noto in giro su internet basta un errore così per far facilmente credere che sia presente sul sito gente che i film non li vede. Ti piacerebbe essere portato come esempio di questo? Non credo, anche perché le tue qualità di scrittura non lo meritano proprio. Per questo dico sempre: commentate ciò che vedete, non che avete visto chissà quanto tempo fa, è l'unico modo per non incorrere in errori di questo tipo. Se avessi visto il film qualche giorno fa una frase del genere non l'avresti mai potuta scrivere, è un fatto. La memoria gioca brutti scherzi, è risaputo. Detto questo, non è successo niente. Ringraziamo solo tutti il buon Buio per aver segnalato la cosa.
    Ultima modifica: 30/08/12 08:29 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 2/09/12 19:19
    Consigliere - 26006 interventi
    Vincitore dell'Edolino di Bronzo per la rassegna L'estate francese in nero.
  • Discussione Capannelle • 2/09/12 20:03
    Scrivano - 3520 interventi
    Premio meritato!
  • Discussione Raremirko • 7/11/18 22:02
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Poco ci manca ad un rape and revenge praticamente e Bio ha ragione quando dice che molto cinema di genere pescherà da qui (fino a Tarantino, imho); bene la Moreau e c'è da dire che Truffaut ha saputo spaziare molto bene da un genere filmico all'altro.


    Non mancano momenti crudeli e morti violente.


    Più che buono.
  • Homevideo Lodger • 9/12/18 10:39
    Pulizia ai piani - 1563 interventi
    ma questo film subì qualche taglio in italia? Ho visionato una versione che galleggiava su un torrente e ho notato che le scene della confessione, dello sfasciacarrozze, e l'inizio di quella del pittore (dal minuto 1:05:00 circa in poi) non sono doppiate in italiano. Mux sballato o taglio?
    Ultima modifica: 9/12/18 14:56 da Lodger
  • Homevideo Digital • 18/12/18 12:00
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd A&R disponibile dall'11/01/2019.