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Titolo originale: West and soda
Anno: 1965
Genere: animazione (colore)
Regia: Bruno Bozzetto
Note: E non "West & soda"
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/03/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Sadako, Matalo!, Cotola - Grande esempio di cinema:
Pigro, Daniela, Ford, 124c, Jdelarge, Smoker85, Pessoa - Davvero notevole!:
Puppigallo, Caesars, Lercio, Capannelle, Galbo - Quello che si dice un buon film:
B. Legnani, Il Gobbo, Fabbiu, Paulaster - Non male, dopotutto:
Homesick - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Deepred89
Leggermente inferiore a Vip, ma assolutamente da vedere. Umorismo, sparatorie, buoni e cattivissimi. C’è proprio tutto. Alcuni personaggi non si dimenticano: l’impassibile (anche se arrossisce) pistolero buono, il super cattivo con scagnozzi (uno alto e magro con vocina e risata stridula, l’altro obeso), il cane alcolizzato e le mucche. Tratto e colori non si discutono: Bozzetto è unico. Da segnalare: la diligenza con indiani e cavalleria al seguito, il primo incontro con gli scagnozzi, il duello. Davvero notevole.
MEMORABILE: Il pistolero, seppellito fino al collo, viene attaccato dalle formiche. Ne brucia una con la sigaretta e subito arriva la formica madre "Figghiu miu!"
Difficilmente amo i film di Bozzetto, ma questo è un western all'ennesima potenza. Ispirandosi agli spaghetti western, Bozzetto è riuscito a creare personaggi indimenticabili. Il pistolero Johnny, che ha promesso di non uccidere più, la bella Clementina (insidiata dal Catticattivissimo quasi per contratto), i due bracci destri (Ursus e lo Smilzo), la bella Esmeralda (destinata ovviamente a sedurre l'eroe) e i soliti indiani. Un susseguirsi di trovate, fino all'immancabile finale romantico.
Ottimo cartoon firmato dal nostro Bruno Bozzetto. Certo a livello di animazione siamo lontani anni luce dalla perfezione dei prodotti odierni (ma anche dai coevi film di Disney), ma la storia è veramente divertente; la dissacrazione degli eroi e dei cattivi dei western dell'epoca è gradevolissima e fatta molto bene. L'inventiva non mancava certo a questo regista che qui raggiuge probabilmente la sua vetta artistica. Consigliato a tutti: sia bambini che più grandicelli.
Un bel film. Sùbito si trova quanto si pensava di trovare: bari, baristi, pianisti, bellone da saloon, cattivi (le cui taglie aumentano di cifra, con effetti da pannelli delle stazioni) e scenari da Monument Valley. Bozzetto e compagnia prendono il western (pure spaghetti) e citano, contaminano (pure con Vilcoyote!), smitizzano, usando talora l'anacronismo. Lo popolano di cani pelosi e gallinacei spennacchiati. Fantastiche le voci principali. Nando Gazzolo fa sorridere con ogni sillaba, Carlo Romano dà il giusto tono di simpatìa al cattivone.
MEMORABILE: Discorso ducesco dalla rupe-balcone: "Il corso del destino ha segnato le nostre menti e i nostri volti..." "La nostra pazienza è durata fin troppo!"
Divertente parodia del western, oltretutto creata nel periodo in cui impazzava lo spaghetti western. Le trovate umoristiche sono davvero geniali e mai fine a se stesse, vi è sempre una chiave di lettura che va oltre i semplici fatti.
Eccezionali le figure del cane e delle formiche.
Buonissimo Bozzetto-movie, che si inserisce a suo modo nel filone aureo del western all'italiana, facendo la parodia della parodia (i duelli lunghissimi... ), servendosi di belle trovate e affollamenti quasi jacovittiani delle scene con animali bislacchi. L'uso di voci (storiche) utilizzatissime nel coevo spaghetti aumenta l'effetto comico. Divertente, e da vedere.
Spassosissimo cartone western, realizzato con una tecnica così particolare che oggi possiamo considerare "avanti", ma che nel 1965 non venne tanto apprezzata e capìta, per colpa delle produzioni disneyane che suscitavano molto più interesse. Estremamente divertente, talvolta anche un po' cattivello, stracolmo di trovate geniali, invenzioni minimali e perfette e paradossi a non finire. Curato anche nelle musiche e nei dialoghi, dotato più volte di effetti quasi speciali (le tende nella stanza della meretrice, la pepita nel buio).
Il cattivo, gli scagnozzi, la bella contesa, il languido cow boy e pure il pianista nel saloon: c'è tutto ciò che fa tanto western in questo bellissimo film d'animazione, che ricorda i cartoon di Lucky Luke e strizza l'occhio al nascente spaghetti western, ma ha uno spessore artistico di prima grandezza. Geniale la garbata ironia con cui Bozzetto gioca con la storia: una felice esplosione di intelligente comicità. E straordinaria la sensibilità pittorica del disegno e dei colori, che ne fanno una vera opera d'arte.
Piccolo capolavoro dell'animazione italiana, rispetta le convenzioni del western e le ribalta comicamente, con un fuoco di fila di trovate e citazioni spassoso soprattutto nel disegno dei personaggi secondari, come il carretto di pompe funebri che insegue i probabili clienti, il cane alcolizzato che ha un soprassalto di dignità (Dean Martin in Un dollaro d'onore) o il pistolero Smilzo che lancia continuamente in aria una monetina (George Raft in Scarface). Pieno zeppo di particolari buffi, in grado di divertire a tutte le età.
MEMORABILE: I tentativi delle formicuzze carnivore di assalire Johnny sepolto nella sabbia, con la formichina che si dispera "Figliu, figliu mio..."
Eccezionale parodia dei western nostrani, è uno dei primi importanti risultati dell'animazione italiana e forse il miglior lungometraggio di Bozzetto. Chiaramente l'autore è fonte di ispirazione per il creatore di Samurai Jack. Qui le tematiche iperboliche degli spaghetti vengono parodiate; ma c'è anche spazio per il western americano. Divertentissimo e realizzato con grande cura ed amore. Basta vedere gli inserti nel dvd per capirlo.
Bruno Bozzetto HA DIRETTO ANCHE...
Il primo lungometraggio della banda di Bozzetto è un film fortemente ispirato ai lungometraggi disneyani, ma proprio ispirandosene riesce a staccarsi tantissimo. Invece di ripiegare sulla fiaba per bambini, infatti, la scelta cade su uno dei generi più popolari dell'epoca, il western, rivisitato dall'umorismo anarchico ma mai volgare di Bozzetto, che confeziona un film davvero per tutti, sempre divertente e visivamente valido. Un must.
MEMORABILE: "Oh no: hanno riaperto la caccia alle diligenze..."
Indimenticabile dopo la prima visione, oggi appare un po' datato. Bozzetto confeziona una riuscita galleria di personaggi, in particolare quelli che popolano l'allegra fattoria e il despota che vuole annetterla. Simpatico l'ambiente iniziale del saloon anche se la storia prende slancio solo con la comparsa della bella Clementina e dei suoi teneri animali. Migliorabile a livello di ritmo, presenta comunque trovate geniali.
Primo lungometraggio di Bruno Bozzetto, West and soda è un piccolo capolavoro dell’animazione italica. La storia di Johnny pistolero pacifico che si innamora di Clementina, concupita dal cattivo di turno e dai suoi sgherri, diventa grazie alla brillante fantasia del cartonist milanese una storia divertente e una satira piuttosto bonaria e ricca di trovate e gag grafiche ricca di citazioni non banali del genere western.
Parodia di luoghi comuni, efferatezze, humour nero e musiche dell’erigendo western all’italiana, senza scordare altrettanto parodistici riferimenti (diligenze, pellerossa, canyons) ai capostipiti d’Oltreoceano. Grossolano e discontinuo, vanta alcune gag di presa immediata (gli zelanti becchini, le formiche del deserto) disegnate con tratto opportunamente caricaturale e voci specializzate nel genere come Gazzolo, Pavese, Romano e la Simoneschi. Indubbio il valore storico: siamo al momento clou per il cinema d’animazione di casa nostra.
Film animato di Bruno Bozzetto, che mette simpaticamente alla berlina molti degli aspetti tipici del western (spaghetti e americani), a cominciare dal cattivo (che, ovviamente, si chiama Cattivissimo), per finire alla mucche parlanti della bella miss Clementina, che non vengono munte ma aperte come se fossero dei frigoriferi, perché dentro hanno il latte già imbottigliato e fresco. Simpatico anche Johnny, il cowboy solitario, che i tre cattivi "torturano" per conoscere da lui l'ubicazione di una misteriosa miniera d'oro. Bello. ****
MEMORABILE: Il cane ubriacone; le mucche con il latte imbottigliato; Johnny che si mette a fare il giocoliere prima di colpire il perfido Secco.
Il cinema di animazione ai massimi livelli: l’esordiente Bozzetto firma il suo miglior lungometraggio grazie ad uno stuolo di idee e di invenzioni visive, ad un ritmo che non conosce pause e da cui scaturiscono risate a profusione. Un divertimento continuo ed irrefrenabile. Un grandissimo film, niente affatto semplice, da vedere più e più volte per capirne appieno la sua complessità e per apprezzarlo completamente. In tanti gli dovranno dire grazie in modo più o meno dichiarato. Per una volta il doppiaggio è perfetto ed aggiunge valore al tutto
Eccellente film d'animazione diretto da Bozzetto a partire da fantastici disegni (colorati sapientemente) e dall'utilizzo di topoi che hanno reso celebre il western (quello della diligenza assediata dagli indiani è ad esempio assai divertente perché ricorre più volte, come in tutta la storia del genere western, anche nel film). I personaggi, poi, sono costruiti a puntino e Ursus e lo Smilzo rappresentano insieme una delle coppie più riuscite nell'ambito dello spaghetti western. Ironico, divertente e visivamente suggestivo. Cult.
Razionalmente il salvabile ci sarebbe eccome, tra idee spiritose, dettagli spiritosi (il doppiaggio) e spiritose citazioni, ma tale abbondanza di spirito rimane strozzata nel limbo e stenta a trasformarsi in sano divertimento almeno quanto le vignette su cui si fonda il disegno stentano a elevare la caricatura da giornaletto sino ai vertici (qui lontanissimi) di un'animazione fluida e coinvolgente. Peraltro con una tramina che, giocando con gli stereotipi, risulta più esile che nella peggior paccottiglia spaghetti. Si rimpiange Willy il coyote.
Animazione con tutti gli ingredienti del classico western: cattivi avidi e speculatori, cowboy salvatore senza bisogno di essere un duro e signorina contesa con il suo caratterino. Sempre sul filo dell’ironia, il film si distingue anche per le colorazioni calde e per i paesaggi dall’alto molto efficaci. La storia si velocizza nella parte conclusiva per arrivare al duello finale in cui la piega comica raggiunge il punto più alto.
MEMORABILE: Il cane alcolizzato.
Divertente lungometraggio animato made in Italy, sospeso tra parodia e western, cattura per il suo stile inconfondibile, i tratti essenziali e l'umorismo brillante. La trama, abbastanza scontata, è un pretesto per far sbizzarrire Bozzetto nel suo ottimo estro. Ottimo lavoro anche dei doppiatori, spesso impiegati sul serio nel cinema di genere (Romano, Pavese, la Simoneschi...), che rendono ancor più convincente l'operazione.
MEMORABILE: "Uno che spara ai cani non è degno delle mie confidenze".
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Primo lungometraggio di Bozzetto in cui si capisce fin da subito che la vicenda narrata è solo un pretesto che dà vita a un caleidoscopio di citazioni, rimandi, parodie e riferimenti che vanno dal western classico americano a Jacovitti, il tutto mantenendo uno stile personalissimo immediatamente riconoscibile. Più che il tratto, molto lontano dal disegno animato classico, si apprezza una sceneggiatura a tratti geniale che si capisce meglio nelle visioni successive. Di ottimo livello anche il doppiaggio e la ost di Boneschi. Un grande classico che ha mantenuto intatto il suo fascino.
MEMORABILE: Il cane Socrate; Il duello finale con Ursus e lo Smilzo.
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- Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Giovedì 26 dicembre 1985) di West and soda:
