L'amore primitivo - Film (1964)

L'amore primitivo

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un progetto assurdo: mescolare Franco e Ciccio col mondo movie! E’ venuto in mente a Luigi Scattini, che l'ha scritto facendolo sceneggiare da Amedeo Sollazzo. I primi 15 minuti sono tutti per i due siciliani, inservienti in un albergo che ospita una splendida antropologa bionda (Jayne Mansfield), di cui i due s’innamorano perdutamente. Ed è tutto uno spiarla dalla serratura, precipitarle in camera per ogni scemenza deliziandoci con battute elementari e occhi fuori dalla testa: una comicità tremendamente bassa che funziona solo a livello fisico. Poi lei chiama un amico e lo invita ad assistere al documentario da lei girato per dimostrare la tesi che i riti amorosi sono gli stessi da sempre. Il...Leggi tutto titolo è per l'appunto “L’amore primitivo” e si sviluppa secondo le regole canoniche del mondo movie soft: commento fuori campo (di Riccardo Cucciolla) a raccontare come viene celebrato l'amore tra le tribù africane, nel lontano Oriente, in Amazzonia... Un vero e proprio documentario (musiche di Lallo Gori) interrotto di tanto in tanto dalle estemporanee gag di Franco e Ciccio nascosti a origliare dietro la porta. In un caso la suggestione del documentario porta Franco a immaginarsi indigeno tambureggiante, con la Mansfield a danzargli davanti seminuda. A proiezione conclusa l'amico di Jane non è convinto così lei, per dimostrargli la superiorità anche nel mondo “civile” dell'istinto sullo spirito, chiama in camera i due siciliani, che di fronte a un sensuale spogliarello si trasformano in autentiche bestie tra urla, smorfie e corse per la stanza: la prova dell’evidenza! Geniale nella sua imbecillità totale nelle parti con Franco e Ciccio, noioso e risaputo in quella documentaria, che occupa il film quasi per intero.

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Ronax 5/04/09 03:32 - 1255 commenti

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Penoso ibrido fra comico alla Franchi e Ingrassia, mondo-movie e commedia sexy anni ‘60. Del primo abbiamo il solito repertorio di lazzi e smorfie, del secondo la consueta sequela di finti orrori commentati dal solito fuori campo stupido e petulante, della terza i casti spogliarelli di Jayne Mansfield. Il risultato è ovviamente un pasticcio senza capo né coda che suona più che altro come una parodia, volotaria o meno, del jacopettismo e che ha al suo attivo solo la smagliante fotografia di Claudio Racca.

Roger 3/10/14 18:44 - 143 commenti

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Se non lo vedi non ci credi... I fans di Franco e Ciccio ne seguono le gesta in una storiella esilissima, che fa più che altro da collante per diversi documentari in stile Mondo cane, i quali occupano gran parte del film. Tutto fa pensare a un'operazione di basso riciclaggio, incoerente e che scontenta tutti. Unica curiosità: la presenza della sfortunata star americana Jayne Mansfield. Inqualificabile...

Markus 9/01/15 12:44 - 3690 commenti

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Grottesco connubio tra un film "comico" con Franco e Ciccio (non fanno ridere nemmeno per sbaglio) e un non disprezzabile documentario-shock sugli amori primitivi nelle popolazioni selvagge del quarto mondo (Jacopetti-style). Scattini rivelò che il poco materiale documentaristico non era particolarmente interessante, quindi ecco spiegato l'inquietante accozzamento delle due pellicole. La prorompente pin-up Jayne Mansfiled - purtroppo deceduta di lì a poco – salva decisamente la parte del duo siculo con uno spogliarello. Ce n'è davvero per tutti i gusti!

Blutarsky 21/06/15 17:08 - 360 commenti

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Se non lo avessi visto non ci avrei creduto: Franco e Ciccio fanno da cornice a un mondo movie! Non di quelli più trucidi ma neanche adatto al pubblico medio della coppia (c'è un maialino squartato!); in più, a rendere ancora più stracult l'operazione, c'è la presenza della giunonica e sfortunata Mansfield nel ruolo della bellona anelata dai due attori. Ma a parte lo shock di veder partire un mondo dopo una mezz'ora di (mediocre) commedia di Franco e Ciccio il film regala poco altro (noia a parte).

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  • Curiosità Undying • 25/03/08 21:46
    Risorse umane - 7574 interventi
    Playmate e Maledizioni: Jayne Mansfield
    (19 Aprile 1933 / 29 Giugno 1967)

    L'Amore Primitivo figura come una delle rare pellicole italiane (l'altra è diretta da Carlo Ludovico Bragaglia: Gli Amori di Ercole, 1960) interpretate dalla maggiorata bellezza, destinata - mal comune di buona parte delle attrici che posarono per Playboy - ad una morte precoce.

    Riporto quel che si dice su Wikipedia, nell'articolo che giustamente rifugge particolari macabri sul decesso dell'attrice.

    "Nel 1967, Jayne Mansfield si divideva fra un tour nei nightclub del sud degli Stati Uniti e il lavoro nel film Single Room Furnished, diretto dall'ultimo marito, Cimber. Quando si separò da Cimber la lavorazione del film venne sospesa. Jayne iniziò allora una relazione con l'avvocato che seguiva la sua pratica di divorzio, Sam Brody.

    Dopo una serata al Gus Stevens Supper Club di Biloxi, Mississippi, Jayne Mansfield, Brody e il loro autista, Ronnie Harrison, assieme ai bambini Mickey Jr., Zoltan e Mariska, salirono a bordo della Buick Electra del 1966 di Gus Stevens diretti a New Orleans, dove l'attrice doveva comparire in un'intervista televisiva.
    Il 29 giugno, alle ore 2:25 antimeridiane circa, sulla Highway 90, l'auto si schiantò contro il retro di un autoarticolato che aveva rallentato improvvisamente perché il camion davanti aveva iniziato a spruzzare un insetticida. Gli adulti, che viaggiavano sul sedile anteriore, morirono all'istante, i bambini riportarono solo lievi ferite.

    Il funerale dell'attrice ebbe luogo il 3 luglio 1967, a Pen Argyl, Pennsylvania, officiato da un pastore metodista.
    Jayne Mansfield è sepolta al Fairview Cemetery, presso Pen Argyl."
    Fonte: Wikipedia
  • Homevideo Geppo • 5/09/08 17:00
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Disponibile in DVD per la I.I.F. di Fulvio Lucisano.
    Un master eccellente, il video è sufficientemente luminoso e nel formato corretto.
    Versione integrale.
    Extras: Trailers
  • Curiosità Zender • 9/02/17 14:33
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: