La iena - Film (1997)

La iena
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1997
Genere: thriller (colore)
Note: E non "La jena". Titolo inglese: "Fatal seduction". Aka "Tatli Tatli" e "The Hyena".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Terribile. D’Amato, ormai dimentico dei suoi celebrati trascorsi nel thriller e nell’horror (restan lì a ricordarli solo le immagini di ANTROPOPHAGUS trasmesse in tv davanti agli occhi dell’annoiatissima protagonista), si dedica all’erotico cercando di far spuntare, tra un amplesso e l’altro, un abbozzo di trama in grado di dare almeno un vago senso a tanta esposizione d’epidermide. Ma l’operazione fallisce fin da subito, fin da quando cioè capiamo che l’unica cosa che interessa a D’Amato è soddisfare gli amanti del sesso a buon mercato. Dopo una prima enigmatica scena nel deserto, al secondo...Leggi tutto minuto siamo già in vasca da bagno con la Roccaforte che mostra l’imperioso seno, pronta a concedersi almeno 5 minuti di amplesso soft-core tra le bolle del bagnoschiuma. Suo marito se ne deve partire per lavoro qualche giorno. Risultato: appena girato l’angolo lui se la spassa con l’amante, lei si trova in casa un killer che (dopo averle accoppato la domestica) le punta la pistola in fronte passando senza incontrare troppa resistenza a spogliarla e fare ciò che ci si aspetta. Ma è solo l’inizio, perché poi, nella villa dove la Roccaforte è in ostaggio di questo bruto dall’aria seducente, arrivano gli amici di lei che tempo dieci minuti si scambiano le coppie e passano a trombare come ricci nei corridoi. Considerata la non troppa “serietà” della padrona di casa non c’è da stupirsi, e d’altra parte non è che della storia in sè possa importare a molti, connsiderata la sciatteria con cui è portata in scena. Recitazione da oratorio, doppiaggio squallido, eventi che si susseguono senza preoccuparsi di mostrare gran coerenza e finale con doppi e tripli colpi di scena che sembran costruiti scambiando a caso le carte in tavola. Sarebbe curioso (oltre che senza senso, d’accordo) cucire le scene eliminando ogni break di sesso: ne uscirebbe un cortometraggio che potremmo tranquillamente definire dilettantesco e privo di ogni fantasia. Che D’Amato lavorasse in catena di montaggio si sapeva, ma un minimo di professionalità era lecito aspettarsela; qui invece anche le poche scene in esterni sembrano il filmino delle vacanze di Joe e dei suoi amici. Anzi, forse lo erano davvero... Si salvan solo i gran fisici delle “attrici” (tutte maggiorate o quasi, Roccaforte in primis).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/02/07 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/08/09
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Homesick 16/02/07 08:24 - 5737 commenti

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Nelle intenzioni vorrebbe essere un thriller, ma il risultato è un pessimo incrocio tra un banalissimo soft-core e una soap-opera. Storia improbabile, che ricicla il tema dell’innamoramento della vittima nei confronti del suo carnefice, aggravata da una recitazione (e da un doppiaggio) atroci e da intrighi e colpi di scena tutt’altro che imprevedibili. Del vecchio Joe d’Amato non resta nulla, se non alcune scene di Antropophagus che Cinzia Roccaforte vede alla TV nella prima parte del film.

Stubby 11/03/07 01:16 - 1147 commenti

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Piuttosto noioso, si tratta di un thriller decisamente poco credibile, condito da moltissime scene soft-core che risultano troppo finte e monotone. La recitazione dei personaggi è veramente inaccettabile: la Roccaforte, sicuramente al top della forma, sembra una donna mentalmente ritardata (credo che ciò sia dovuto ad un doppiaggio abominevole). Da salvare la sequenza finale e la colonna sonora.

Undying 24/03/07 01:35 - 3807 commenti

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Purtroppo di thriller, nel film, resta poca cosa trattandosi di uno dei (tanti) ultimi tentativi di Massaccesi di rifare il cinema non-porno. Inutile l'utilizzo di una delle ultime scoperte brassiane (Cinzia Roccaforte) quando manca lo spirito (e soprattutto i mezzi). Produzioni così avevano senso negli anni '70, quando c'erano validi sceneggiatori in campo e attori professionali e credibili: qui, tolto il nudo patinato della Roccaforte (neanche troppo grazioso), regna sovrana la noia.

Elsup 8/09/08 00:33 - 140 commenti

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Dovrebbe essere un thriller, ma non ha trama. Risulta un'inutile erotico stile '70 che di erotico ha veramente poco. Terribile anche la recitazione degli attori, che rendono il film veramente noioso. Joe D'Amato, forse sperando di rilanciare un certo tipo di cinema, non si accorge di realizzare una pellicola molto banale.

Mco 8/07/09 18:43 - 2327 commenti

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Girato, si dice, in quattro giorni su pellicola scaduta. Di vero c'è che, qualunque sia la sua genesi, è bruttissimo: trama da due soldi, recitazione da scuola materna e tempi dilatati tipici dell'hard massaccesiano. Paradossale è poi il fatto che proprio il sesso è deficitario come tutto il restante. Unici due motivi per guardare la pellicola? 1) E' l'ultimo giallo-thriller di D'Amato. 2) I seni della Roccaforte.

Zardoz35 12/11/11 13:58 - 290 commenti

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Thriller erotico di un tardo D'Amato da annoverare tra i suoi peggiori film. I soliti luoghi comuni, marito fedifrago, moglie cornuta vendicativa, sequestratore/ricattatore da quattro soldi, amica impicciona, conditi da una trama inesistente, dialoghi demenziali e attori che recitano da cani. Non bastano certo le ripetute sorprese nel finale a far decolare una pellicola infarcita di copule e morti ammazzati. La Roccaforte del dopo-Tinto è già a fine corsa, i gradevoli corpi nudi a profusione alla lunga stancano.
MEMORABILE: Uno degli amici della moglie tradita chiede al sequestratore/finto cugino: "che lavoro fai" e lui: "Sono in affari".

Daidae 8/07/13 17:27 - 3179 commenti

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Banalissimo e squallidissimo thriller di fine anni 90. La Roccaforte è penosa, gli altri attori sono addirittura peggio, le scene di sesso banali come tutto il film. Confezione di raro squallore, addirittura incomprensibili alcune scene.
MEMORABILE: L'omaggio a Antropophagus.

Minitina80 17/06/17 15:45 - 2984 commenti

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Nel complesso noioso e senza un valido motivo che dia un senso alla visione. La qualità della recitazione è l’elemento peggiore in quanto assai deficitaria, anche nei momenti più spinti, quando non sono richieste grandi doti interpretative. La storiella è esile, poco approfondita e tirata su in fretta e furia giusto per fornire il pretesto per mostrare lunghe e poco coinvolgenti scene di sesso. Assillante la colonna sonora, in alcuni frangenti martellante e ripetuta senza alcuna pietà. In definitiva, di poco conto e tranquillamente evitabile.

Siska80 1/05/21 12:03 - 3792 commenti

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Un film erotico malamente camuffato da thriller nel quale entrambi i generi vengono trattati con una banalità sconvolgente ma, per certi versi, anche divertente (non si contano i blooper, a cominciare dalla scena hard nella vasca da bagno dove si può notare che gli attori portano gli slip). Fuori tempo massimo (sembra girato almeno un decennio prima), con un cast scadente e prestazioni sessuali fintissime; si salvano giusto la musica (inserita però a casaccio) e il finale noir "a sorpresa", ma vale la pena vederlo per ridere dell'ingenuità e dell'incoerenza dell'insieme.
MEMORABILE: La cameriera (morta) che a un certo punto chiude gli occhi (!).

Victorvega 27/09/22 00:48 - 502 commenti

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L'unica giustificazione è la non pretesa di essere un capolavoro, la consapevolezza di essere girato per pure ragioni di lucro a bassissimi costi, riciclando il riciclabile, con scarsissimo impegno e dilatando l'ideina ina ina che si rivelerà nel finale. Però è dura garantirne la lunghezza, e allora il film si dilata oltremodo nelle scene di sesso, patinate e irreali, che in un'era, l'attuale, in cui la pornografia è di libera fruizione, lo rendono oltremodo vecchio. Recitazione scarsa, tutto è posticcio e salvato (in piccolissima parte) dalla bellezza della Roccaforte.

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Yari 24/08/23 18:55 - 49 commenti

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Una bellissima Cinzia Roccaforte diventa prigioniera di un killer che vuole costringerla a sborsare una ingente somma di denaro per liberare sua sorella. Il film è al limite dell'hard, con scene di sesso molto spinte stile D'Amato, la storia è un pretesto per ammirare i nudi della Roccaforte e della Petrova. Recitazione di basso livello, i dialoghi sono riempitivi per allungare la durata della pellicola, come quando gli amici di Emy parlano intorno al biliardo. Si salva il finale, non cosi scontato.
MEMORABILE: La scena di sesso nella vasca da bagno.

Herrkinski 19/10/23 04:25 - 8111 commenti

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Ultimo lavoro non-hard di D'Amato, continua il trend negativo iniziato dopo il discreto Undici giorni, undici notti; nessuno dei suoi softcore successivi ha mai lasciato il segno e questo è l'ennesimo buco nell'acqua, tra attori e attrici che mostrano le facce da tronisti o le abbondanti forme, doppiati anche peggio di come recitano e costretti in una sceneggiatura thriller/noir davvero labile, che ci si scorda presto tra un amplesso e l'altro per le stanze della casa. Solo qualche omicidio abbastanza grafico e alcune scene di Antropophagus in una tv rievocano il D'Amato che fu.
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  • Curiosità Undying • 4/09/09 08:49
    Risorse umane - 7574 interventi
    Come scrive Homesick nel commento, il film che segue in televisione Cinzia Roccaforte è Antropophagus. Grazie a Lucius per il fotogramma.

  • Homevideo Undying • 1/12/09 08:19
    Risorse umane - 7574 interventi
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