L'ultima corvé - Film (1973)

L'ultima corvé
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/02/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 13/02/07 09:35 - 3790 commenti

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Uno dei film che decretarono il successo di Jack Nicholson come attore, qui affiancato dai validissimi Otis Young e Randy Quaid. La storia, molto semplice, segue da vicino le vicissitudini di due marinai che devono scortarne un terzo (Quaid) al carcere militare dove dovrà scontare parecchi anni di carcere. I due, impietositi dalla giovane età del collega, decidono di rendergli piacevoli gli ultimi giorni di libertà. Ottima sceneggiatura di Robert Towne che descive un bello spaccato di America.

Homesick 20/04/07 11:30 - 5737 commenti

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Commedia drammatica con dialoghi molto realistici che illuminano le psicologie dei tre protagonisti, tra i quall svetta un eccellente, sanguigno Jack Nicholson e un cleptomane e misurato Randy Quaid. Un film che tratta temi sempre attuali come l'amicizia, la solidarietà, la libertà, le costrizioni. Consigliato.

Patrick78 20/04/09 17:20 - 357 commenti

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Lungometraggio dal ritmo soporifero in cui però un grande ed istrionico Jack Nicholson la fa da padrone. Hashby da una sceneggiatura del grande Robert Towne (allievo di un certo Corman) cava fuori un film dagli stilemi classici impreziosito da dialoghi così riusciti da risultare alla fine il vero motivo di interesse dell'intera pellicola. Bravo il giovane Randy Quaid che interpreta con convinzione il giovane marinaio cleptomane. In definitiva un'opera che si lascia guardare, ma che molto probabilmente nessuno vorrà RIguardare tanto facilmente...

Galbo 2/10/10 05:55 - 12392 commenti

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Buon film del regista Hal Ashby, segnato dall'ottima interpretazione di Nicholson, giustamente premiato come migliore attore a Cannes. La storia della missione di due sergenti della marina che devono scortare un giovane detenuto in un carcere diventa una riflessione su temi non banali, quali l'amicizia maschile e nello stesso tempo una critica pungente della vita sotto le armi. Pregevole e ricca di bei dialoghi la sceneggiatura di Towne.

Pigro 2/11/10 08:55 - 9666 commenti

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Molti livelli si sovrappongono nel toccante racconto dei due marinai (grande Nicholson) che scortano un giovane commilitone in prigione: c'è il classico road movie, spiazzante se si considera che ad attraversare la terra è gente abituata a viaggiare per mare; c'è il romanzo di formazione, che trasforma il viaggio in crescita di un adolescente; e c'è la contestuale crescita emotiva dei due angeli custodi, lenta presa di coscienza di una responsabilità che non è solo di fronte alla legge e alla gerarchia ma anche di fronte all'umanità.

Saintgifts 9/02/11 21:50 - 4098 commenti

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Cinque giorni per scortare un giovane marinaio a scontare 8 anni di carcere per un reato minore, ma c'era di mezzo la moglie dell'ammiraglio. Questa la premessa, una non tanto velata critica verso una certa giustizia militare. Tra i due "scafati" marinai di scorta e il giovane detenuto, durante il viaggio, si crea un rapporto molto umano e tra birre, scazzottate ed iniziazioni sessuali, emergono riflessioni amare sulla vita dei tre. Ottimi i protagonisti; i dialoghi, molto reali, esprimono bene il carattere militare, quasi un mondo a parte.

Rocchiola 9/03/19 08:36 - 966 commenti

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Indubbiamente il miglior film del sopravvalutato Ashby. Tra dramma e commedia picaresca un road-movie di formazione che mostra l’altra faccia del sogno americano. Uno dei più efficaci spaccati della provincia americana, amaro e desolante come le distese innevate e gli squallidi bordelli ritratti durante il viaggio. E funziona anche come sarcastica critica all’idiozia dei rigidi ambienti militari. Grande performance di un Nicholson sboccato e volgare giustamente premiato a Cannes. Finale duro che non scade in facili sentimentalismi.
MEMORABILE: La filastrocca portafortuna; La fermata la bordello; “E’ il caso di farsi una birra, ma io non ho l’età per la birra, non esiste un’età per la birra”.

Raremirko 22/06/19 22:23 - 577 commenti

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Il film illustra bene la vita di cameratismo e il cast, affiatato, può contare su un sempre ottimo Nicholson (Quaid perfetto nel ruolo dell'immaturo e bene anche Moriarty, alla fine, nel solito ruolo di militare carogna). Un film secco, sincero, privo di formalismi fini a se stessi, che ha qualcosa da dire e lo dice bene; si riesce poi a goderlo sempre, non perdendo nulla a ogni ri-visione. Ashby ha fatto qualcosa di meglio e molto di peggio.

Daniela 16/06/20 08:00 - 12662 commenti

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Due sottoufficiali che hanno l'incarico di scortare un marinaio diciottenne, ingenuo e disadattato, fino al carcere militare dove dovrà scontare una lunga pena detentiva sproporzionata rispetto alla lievità del reato commesso, decidono di fargli godere gli ultimi giorni di libertà... Ricordato soprattutto per l'interpretazione esuberante di Nicholson che contrasta con quella sommessa e commovente di Quaid,  il film di Ashby sotto l'apparenza picaresca e la goliardia tra camerati cela una profonda amarezza che si rivela tutta nell'epilogo nel segno di uno spietato ritorno all'ordine. 
MEMORABILE: La visita al bordello; L'epilogo.

Kinodrop 24/01/21 19:34 - 2950 commenti

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Un giovanissimo marinaio un po' sprovveduto e disadattato viene scortato verso il carcere militare per un reato quasi inesistente ed è questo che susciterà, da parte dei due sergenti incaricati, astio verso l'ottusità militare e simpatia per il ragazzo. Un racconto on the road dall'ottima sceneggiatura che alterna spirito di ribellione e di libertà a momenti di malinconia e di riflessione sullo scarto tra individuo e sovrastrutture uniformatrici. Una commedia che rimane impressa per il messaggio di umanità e di autenticità sostenuto dall'impeccabile trio Nicholson,Young e Quaid.
MEMORABILE: Lo spicciativo Somalsky; Meadows al bordello; La scazzottata tra la neve; Il finale; La scelta delle musiche.

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Keyser3 4/01/22 23:35 - 444 commenti

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Scanzonato e settantiano, on the road e figlio del suo tempo. Ad Ashby interessano gli ultimi, i diversi: è il caso del povero Meadows, bambinone destinato alla galera, interpretato da un giovane ma già molto bravo Randy Quaid. Il film scorre senza intoppi, fra dialoghi brillanti, situazioni comiche e critiche nemmeno troppo velate ad un America cinica e bacchettona. Nicholson grandissimo: mimica eccezionale e carisma già innato, vale da solo il prezzo del biglietto. Finale amaro ma necessario.
MEMORABILE: La cantilena.

Paulaster 7/03/24 18:01 - 4419 commenti

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Due marinai devono scortare un giovane collega in prigione. La questione militare passa in secondo piano in favore del racconto di un percorso di formazione, approfittando del viaggio on the road. Lo "svezzamento" tra alcol e sesso è abbastanza primordiale e le piccole incursioni politiche non vengono accentuate. Nicholson gigioneggia talvolta e regge da solo la maggior parte delle situazioni. Conclusione amara (anche se non c'era grande alternativa) e giustamente asciutta, vista la situazione.
MEMORABILE: Le botte ai marines; La prima volta sotto i dieci secondi; Le offese al barista.
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    Cinema Reposi
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    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Da noi solo in DVD Columbia Pictures. Recentemente ristampato dalla Sony utilizzando però il vecchio master risalente ai primi anni 2000. L'immagine è molto sgranata ed a tratti piuttosto scura, ma pare sia un elemento proprio della fotografia dell'operatore Michael Chapman che ha voluto dare un tono di forte realismo agli ambienti ritratti. Presentato nel corretto formato panoramico 1.85, il video presenta comunque qualche lieve puntinatura ed una definizione non proprio esaltante. L'audio italiano mono è potente ed abbastanza chiaro. In America ed in Inghilterra è uscito anche in Bluray con video rinnovato ma sempre privo dell'audio italiano.
    Ultima modifica: 9/03/19 09:12 da Zender