Note: Aka "Una giornata spesa bene ovvero nove strani omicidi commessi in una sola giornata da uno che non è del mestiere". Cammeo del regista nel teatro all'aperto.
Commedia nera ambientata nel provinciale, verde Gard. Dufilho, al suo massimo, miscela portamenti ieratici e mossette buffe. Non può essere scordato mentre, su disparati (talora disperati) mezzi gommati, va su e giù per paesetti e paesaggi, annotando diligentemente quanto ha compiuto. Simpatica la musica di Nicolai (citato, insieme al film, in un programma radiofonico che ci viene fatto sentire...). Rivisto dopo oltre trent'anni, conserva intatta la sua piacevole freschezza.
MEMORABILE: Alla radio: "Avete ascoltato una composizione originale di Bruno Nicolai dal film "Una giornata spesa bene".
Curioso film diretto da Jean-Louis Trintignant, qui all'esordio dietro alla macchina da presa, ed interpretato in modo magistrale da Jacques Dufilho (attore altrove malamente sprecato). Come meglio recita il sottotitolo italiano ("Nove strani omicidi commessi in una sola giornata da uno che non è del mestiere"), si racconta come una persona apparentemente normale decida di vendicarsi dei giurati che condannarono a morte il figlio; il tutto è girato in chiave di commedia nera. Consigliata la visione.
Trintignant passa per la prima volta dietro alla macchina da presa con una commedia all’insegna del grottesco puro, la cui sceneggiatura – padre elimina i giurati che hanno condannato a morte suo figlio - si apparenta a quella de La sposa in nero e del Dr. Phibes, anche per la geniale fantasiosità degli omicidi. Parimenti estroso il montaggio, che spesso interrompe una sequenza anticipando ciò che verrà dopo. Maschera rispecchiante i labili confini tra grottesco, malinconia e macabro, Jacques Dufilho recita per lo più senza parole come un Buster Keaton. Ambientazione scarna, quasi sospesa.
MEMORABILE: Lo speaker radiofonico: «Avete ascoltato una composizione originale di Bruno Nicolai dal film “Una giornata spesa bene”…».
Il fornaio Jean Rousseau elabora e porta a compimento un piano tanto meticoloso quanto diabolico per eliminare i giurati che condannarono a morte suo figlio. Alla fine potrà dire di aver speso bene la giornata. Jacques Dufilho è il perfetto protagonista di una commedia nera singolare e molto piacevole. I dialoghi sono ridotti al minimo ma non c'è bisogno di troppe parole: quel che serve sapere lo si apprende dai radiogiornali che informano sui delitti. Appropriato il motivo musicale di Bruno Nicolai.
La giornata del titolo è quella del fornaio Jean Rousseau, tanto tranquillo quanto implacabile nella sua vendetta contro i giurati che hanno condannato a morte suo figlio. Il debutto alla regia di Trintignant è una commedia grottesca che si affida principalmente all'impassibilità keatoniana di Dufilho e all'atmosfera surreale creata dalla vivace musica di Nicolai e dall'assenza quasi totale dei dialoghi. Il montaggio, specialmente nelle sequenze degli inseguimenti, garantisce un buon ritmo fino alla fine.
MEMORABILE: Alla radio: "Avete ascoltato una composizione originale di Bruno Nicolai..."
Missione di morte per il futuro Colonnello Buttiglione, qui nei panni di un fornaio che decide di vendicarsi dei nove giurati che hanno condannato a morte il figlio. L’esordio alla regia dell’attore Trintignant è una commedia macabra con movenze da cinema muto che assomiglia a una versione grottesca di Sangue blu o dell’Abominevole dr. Phibes. La vicenda è scandita dalle notizie radiofoniche e rinuncia quasi totalmente ai dialoghi. In un contesto del genere spiccano le musiche buffamente inquietanti del maestro Nicolai. Più strambo che riuscito, simpaticamente fuori dagli schemi.
MEMORABILE: Gli strani ed originalissimi metodi escogitati per eliminare i nove giurati; Il finale nell’aula di tribunale che rilancia da capo la vicenda.
La giornata di cui parla il titolo è quella durante la quale un fornaio uccide uno dopo l'altro i 10 giurati che hanno condannato a morte il figlio... L'esordio alla regia di Trintigrant è una commedia grottesca non molto originale nel plot, comune a molte altre pellicole "vendicative", ma memorabile sotto altri aspetti: la costruzione delle gag, ispirate al cinema muto, la gustosa colonna sonora di Nicolai che alterna con ironia motivetti leggeri a celebri brani classici ed infine la straordinaria prova di Dufilho, le cui movenze elegantemente impacciate ricordano quelle di Tati.
MEMORABILE: L'equivoco dei due gemelli; Il tema del cacciatore seguito dal tema della morte del cacciatore; I poliziotti con i fazzoletti; I nonni al processo.
Trintignant nel quasi inedito ruolo di regista, e pure sceneggiatore, ci regala questo piccolo gioiellino in cui la maschera scolpita nei tratti di Dufilho ci guida in un'inedita, stravagante e originale serie di omicidi compiuti per vendetta. Il nostro serial killer, ai limiti del mimo (dirà cinquanta parole in tutto il film) ci fa sembrare quasi naturale il come riesce a mettere in pratica i suoi istinti omicidi. Qualche valido sprazzo di azione, una certa qual dose di suspense; insomma, proprio godibile.
Un meticoloso percorso di omicidi messi in atto da un fornaio per vendicarsi sui giurati "colpevoli" del verdetto mortale contro suo figlio. Esordio alla regia di Trintignant alla ricerca di un'originalità narrativa raggiunta però solo a tratti, confidando troppo sulla tecnica da film muto che funziona solo come curiosità iniziale e diluisce la verve dei pur ingegnosi sistemi di eliminazione. Anche la severa mimica di Dufilho si trascina per tutto il film senza meriti particolari. Dialoghi quasi inesistenti, "sostituiti" da incursioni radiofoniche e dalle discrete musiche di Nicolai.
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Zender, nelle note aggiungerei come aka: "Una giornata spesa bene ovvero nove strani omicidi commessi in una sola giornata da uno che non è del mestiere" (vedi Imbd)
DiscussioneZender • 30/03/12 13:40 Capo scrivano - 12 interventi
Sì, anche perché se lo usassi cone titolo primo sarebbe un disastro :) Aggiunto, grazie.
HomevideoRocchiola • 10/12/20 09:53 Call center Davinotti - 1238 interventi
Il DVD della Sinister non è rimasterizzato o restaurato in HD come spesso accade per i titoli di questo marchio. Presumo quindi che possano aver riciclato il master della vecchia edizione della Alan Young, la quale era comunque già restaurata digitalmente. Pertanto è forse meglio orientarsi su quest'ultima che fra l'altro è ancora reperibile a prezzi più bassi della Sinister. Io posseggo appunto il DVD Alan Young e devo dire che si vede piuttosto bene. Le immagini nel formato panoramico 1.66 sono mediamente pulite ed abbastanza nitide. L'audio italiano si lascia seguire senza particolari problematiche.