Tony Leung veste gli insoliti panni di un poliziotto corrotto e violento in questa pellicola diretta sapientemente da Tat-Chi Yau. Il ritmo dell'azione è sempre serrato e man mano che il tempo passa appare quanto sia articolata e complessa la trama. I colpi di scena sono tantissimi ma mai banali né tantomeno forzati. Il finale a sorpresa fa quasi gridare al capolavoro. Veramente un notevole esempio di noir. Bravissimi entrambi gli attori principali.
Ottimo noir di Yau che probabilmente firma il suo capolavoro: Tony Leung (e con lui lo spettatore) fatica a capire la logica degli eventi orchestrati dal gran burattinaio Mr. Hung in un susseguirsi di colpi di scena che troveranno la quadratura nel cupo epilogo. Tecnicamente ineccepibile come da tradizione milkyway, il vero punto di forza è nella costruzione delle singole scene, in alcuni casi eccezionale (la caccia all'uomo nella biglietteria), perfetta sintesi tra contenuto e spettacolo.
Una lunga notte calda a Macao. Due boss locali hanno stabilito una precaria tregua, che un poliziotto corrotto cerca di mantenere ed un misterioso killer vuol far saltare... To produce e (a suo dire) in buona parte dirige questo thriller nero pece dalla trama intricata alle soglie del comprensibile, popolato da personaggi privi di qualsiasi scrupolo morale, intriso di violenza, con un bel finale che, almeno in parte, svela il disegno complessivo. Tony Leung nel ruolo del poliziotto interpreta il personaggio più fetente di tutta la sua splendida carriera, Ching Wan Lau gli tiene bene testa.
MEMORABILE: La sparatoria nel cantiere, fra gli specchi che riflettono la figura del killer
Uno dei gangster/noir più nichilisti e spietati della New wave Hongkonghese. Si respira tutto il mestiere autoriale di una Scuola intera: si scrive Yau e si legge To (forse), ma ciò che conta è l’ossessiva ricerca dell’intelaiatura che diviene intreccio sulfureo senza vie d’uscita. Il tema del doppio, della corruzione, del potere e dell’antieroismo dentro un meccanismo ad incastri che tanto svela e tanto nasconde, che sfrutta bene le poche location a disposizione ottimizzando le dinamiche attraverso un vibrante commento sonoro. Pessimista. ***!
MEMORABILE: La sequenza nelle cella; La sparatoria tra gli specchi; Il finale.
Action-noir di buona fattura con una storia ben congegnata piena di tradimenti e colpi di scena. Le decantate scene d'azione non sono poi così magnifiche: l'unica a restare davvero nella memoria è quella sparatoria tra gli specchi. Lo spettacolo comunque è
assicurato ed il risultato abbastanza gradevole. Un buon film.
MEMORABILE: Che peccato! Un uomo può essere intelligente, ma non deve mai essere più intelligente degli altri. La sparatoria tra gli specchi.
La cinematografica grandezza degli scoppi visivi non conosce contradditorio, se non quello di un'ipertrofia compiaciuta d'esserlo che potrebbe lasciare a disagio i neofiti o i detrattori del milkyway. Grandi sono anche gli scoppi di violenza, inattesi, brutali, coreografati come il più megalomane dei teatri di figura. Il fatalismo che permea il tutto fa il resto (o se preferite, non dà il resto). A raffreddare il fastigio però, un opaco script che strafà finendo con lo scadere nell'eccesso di farragine, lasciando l'ammirato spettatore mentalmente affaticatissimo e narrativamente escluso.
Tutto in una notte a Macao, il grande vecchio Hung contro i due boss Kei e Lung, rivali temporaneamente uniti. In mezzo un poliziotto corrotto (che gioca una partita poco chiara) e un misterioso personaggio. La fulminea durata (80 minuti circa) non giova al dipanarsi della trama, di cui si sarebbe volentieri saputo (e capito) di più. Per una volta, la sintesi nuoce a una storia che avrebbe avuto molto più da offrire, specie grazie a due grandi protagonisti e a un clima sempre efficace. Occasione persa.
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Nella migliore tradizione predatoria del cinema del sol levante, anche in questo film la colonna sonora è ibrida e indebitamente usata: vi si riconoscono infatti THE CHASE, l'hit che Moroder compose per Fuga di mezzanotte e un chiaro plagio della main theme di Rocky.
Daniela, finalmente sono riuscito a vederlo. Quando esce il commento, mi farà piacere sapere che ne pensi (in realtà, come spesso accade, sono d'accordo con il tuo).
Grazie della segnalazione!
DiscussioneDaniela • 29/05/17 14:59 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato :o)
Tony Leung è uno degli uomini più affascinanti sulla faccia della terra ma qui interpreta un personaggio davvero sporco e cattivo (brutto non ce la fa ad esserlo davvero, colpa di madre natura).
Curiosa di leggere il tuo commento e, visto che sei aperto al cinema orientale, aspettati altre chiamate ;o)